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  • Autore discussione Autore discussione Quinlan
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Accetto la provocazione, nel senso di (immagino) cocente delusione dopo lo splendido trittico iniziale (per me mai più Tarantino a quei livelli).Ecco, dal punto di vista di presa di posizione la posso anche capire; però.. Tarantino è davvero un regista unico nella storia del cinema, va bene rimesta e abusa pure, ma la sua personalità e davvero forte e la sua cifra stilistica penso sia fuori discussione.

Questo bisogna, a rigor di logica, riconoscerglielo.

Ripeto capisco pure, ma voti così non gli rendono giustizia, secondo me. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Indubbiamente, Tarantino è un grandissimo

Grazie alle tue parole gentili, ci ho pensato e vorrei rettificare il voto a Bsg;

Anche se non mi è piaciuto, il giudizio che ho dato è stato troppo severo

Penso che un 7 sia più appropriato

 
La poesia del pastore riesce a far cambiare idea in questo modo, incredibile:bruniii:

Io propongo sempre Miyazaki //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Quello lo proporrei come prossimo, assolutamente:sisi: Ma quindi si può partire con Anderson?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/azz.gif

 
Di questo mi metterò d'impegno per fare un commento serio. Anche perché penso sia il mio regista americano contemporaneo preferito insieme a Tarantino.

 
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Io darei semplicemente del tempo se nessuno li ha visti, sono solo 6 film escludendo l'esordio (che volendo è evitabile), il tempo per recuperarli c'è, non è uno Scorsese che pure se dai un mese sarebbe poco:asd: Sarebbe bello se veramente c'è così poca gente organizzare una specie di visione collettiva, io ho visto tutti i suoi film tranne Ubriaco d'amore due volte ma me li rivedrei tutti volentieri:sisi:

 
A che regista siamo quindi? mi sono perso

A proposito di Nolan: ho visto la settimana scorsa Batman Becchime: ora, due cose per chi se ne intende: questo è il "vero" Batman?, e ancora: questo è meglio di Burton?
1) Si, delle trasposizioni cinematografiche finora quella di Nolan è quella più vicina al Batman dei fumetti, in particolare proprio Batman Begins, che adatta 2/3 storie cardine ambientate nei primi anni di carriera del personaggio.

2) Sono due pellicole troppo diverse (se ti riferisci al paragone Begins/Batman '89). Per quanto mi riguarda sono tutti e due dei filmoni, ma il divario comincia ad allargarsi con The Dark Knight, secondo me superiore a entrambi i film di Burton.

 
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Ottimo, mi avete dato una spinta per mettermi a recuperare seriamente anderson, che è da un pò che voglio farlo. Di suo ho visto solo il Petroliere e the Master e quest'ultimo in particolare l'ho adorato, penso che a livello di regia sia il miglior film che ho visto al cinema negli ultimi anni.

 
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Me nessuno ha visto nulla di PTA? :(

 
Io ho visto Sydney, There will be blood e Magnolia.

Devo trovare un attimino di tempo per recuperare Boogie Nights e The Master.

 
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MI ero dimenticato di votare Spielberg, ma purtroppo ne ho visti pochi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sad.png

Jaws 9, ho tutt'ora paura dell'alto mare

Close Encounters of the Third Kind, visto da bambino dovrei rivederlo perché è come non l'avessi mai visto, quindi nv

Raiders of the Lost Ark 8

E.T. 8

Jurassic Park 9

The Lost World: Jurassic Park 7

Saving Private Ryan 9, è molto patriottico e forse anche americanata, però resta il mio preferito sulla WWII; probabilmente anche sulla guerra in generale, ma in questo caso per quanto riguarda il filone meno introspettivo e più volto al combattimento.

War of the Worlds 6,5

Anderson non lo conoscevo fino Inherent Vice, che ancora devo vedere :morristend:

 
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Così pochi di Spielberg?? Non hai neanche completato la saga di Indiana Jones... //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

 
Così pochi di Spielberg?? Non hai neanche completato la saga di Indiana Jones... //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png
In realtà gli altri due indi li ho visti a spezzoni e non mi hanno mai incuriosito troppo, a parte il primo che quindi decisi poi di rivedere.

La grave mancanza è Shindler's List //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

Il fatto è che questi sono tutti film che quando ero bimbo - anni 90/primi2000 - magari ho avuto modo di vederli a spezzoni o di essere stato partecipe alla visione dei miei mentre io ero li che giocavo con le lego. Quindi risento molto della prima impressione di allora: qualcuno ho desiderato vederlo da grande, altri no.

Però la guerra dei mondi l ho visto! Mi era sfuggito, ho aggiornato!

 
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Salto il mega commento, giusto un paio di parole per giustificare i voti. Trovo Anderson propabilmente il più grande cineasta americano contemporaneo insieme a Tarantino. Apprezzo tantissimo la programmaticità del suo cinema, che oramai si è completamente dispiegata con gli ultimi film: scavare nel passato americano per cercare le radici di quello che è stato il decadimento del paese. Il passaggio dai '70 agli '80 di Boogie Nights, l'avidità e il sangue su cui si è forgiato il paese ne Il Petroliere, i rapporti di potere post bellici in The Master, l'America sbandata e senza punti di riferimento di Vizio di Forma, intervallati da quelle parentesi contemporanee di umanità solitaria e alienata che sono Magnolia e Ubriaco d'Amore.

Venendo alle mie preferenze personali: preferisco più il primo periodo, quello dell'Anderson energico, capace di immergere pienamente lo spettatore nel mood del film, quello delle esplosioni di vitalità come il MAGNIFICO piano sequenza d'apertura di Boogie Nights, quello dell'intrecciarsi corale di tantissime storie. Ubriaco d'Amore è il film spartiacque: commedia dolceamara che dimostra la raggiunta maturità espressiva, con uno stile più contenuto, sempre tecnicamente eccezionale ma che si abbandona di meno ad eccessi quali il piano sequenza nominato in precedenza, e soprattutto che rinuncia alla coralità totale per concentrarsi su un numero ridotto di personaggi protagonisti. Il nuovo Anderson realizza film maestosi visivamente ed incredibilmente complessi e stratificati, tanto da rendere necessarie probabilmente una seconda visione per riuscire ad afferrarli completamente. Proprio nella maggior rigorosità e stratificazione si perte però quell'estrema vitalità che mi aveva fatto adorare i primi film e amare il regista. Si tratta sicuramente di grandissimi film ma, sempre rimanendo a livello personale, li ho apprezzati di meno proprio per il loro essere meno "vitali", per non essere riusciti ad immergermi nei loro mondi e nei loro personaggi come hanno fatto i primi film.

Si tratta insomma di film che colpiscono più di testa che al cuore, e soprattutto in The Master questa cosa l'ho sentita parecchio. A questo punto, la parentesi Vizio di Forma (che segna un probabile nuovo passaggio nella sua carriera? vedremo) mi è risultato incredibilmente più gradito dei film precedenti: ne mantengono la rigorosità espressiva, la complessità e la stratificazione (aiutati dal testo di Pynchon), ma in questo Anderson è riuscito in qualche modo ad infondere sprazzi del suo calore, della vitalità dei film del periodo precedente, tra le trame intricate del testo pynchoniano, una sintesi perfetta fra il cervello e il cuore. Se la prima visione confonde, la seconda ammalia: ecco perché consiglio a tutti quelli che l'hanno visto solo una volta di vederlo una seconda, ne gioveranno sicuramente. Se questo è l'inizio di un nuovo percorso di Anderson, mi aspetto tantissimo dai suoi prossimi film.

Hard Eight 6

Boogie Nights 9

Magnolia 9

Punch-Drunk Love 8

There Will Be Blood 8

The Master 7

Inherent Vice 8,5

 
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