PLENILUNIO LUDICO
CAP II ~ Tutti i giochi, rigorosamente in ordine di uscita
Dracula II : Noroi no Fuiin
Castlevania II : Simon's Quest
- data di pubblicazione 28/08/1987 (Giappone)
Supporto : Nintendo Famicom Disk System
Dracula II : Il sigillo maledetto, a differenza della precendente "avanguardistica" pubblicazione della serie, fu pubblicato solamente nel formato Famicom Disk System e poi esportato in occidente in formato cartuccia, precisamente nel 1988 con il titolo
Castlevania II : Simon's Quest, perdendo parte della identità reale del titolo che faceva percepire chiaramente il mood del gioco e che verteva su uno specifico aspetto narrativo "La Maledizione"
Nella originale titolazione giapponese si perdeva la parola "Akumajou" ovvero "Castello Demoniaco" in quanto l'ambientazione stessa della seconda avventura di Simon Belmondo non è il tetro castello di Dracula bensì le temibili terre finora inesplorate attorno al maniero.
Sono passati sette anni da quando Simon ha sconfitto il Conte Dracula, la pace sembra essere ritornata nelle valli della Walachia, dopo una lunga tenebra che lo dilaniava, eppure qualcosa sembra non andare per il verso giusto, il nostro eroe, mentre medita sulla tomba di famiglia del clan Belmont si scopre vittima di una maledizione postuma che lo condanna ad una miserabile e inevitabile morte. L'unica speranza per Simon per scongiurare il decesso imminente è quella di cercare e recuperare le cinque parti di Dracula (il suo cuore, un suo occhio, un suo osso, un suo artiglio, e una sua zanna) queste 5 reliquie sono state misteriosamente disseminate nelle terre della Transylvania, dopo che il Signore Oscuro ricevette la sua prima ed unica sconfitta, avvenuta 7 anni prima. Simon dovrà cercarle e offrirle (bruciandole) spezzando per sempre il ciclo eterno di rinascita del Signore dei vampiri ma le cose non saranno così semplici e sopratutto potrebbero rivelare sgradite sorprese.
La cover-artwork di Dracula II è stata sorprendentemente mantenuta da quella giapponese
Dracula II si discosta ancora una volta dai suoi illustri predecessori e dalle origini della serie, attingendo la formula di gioco proposta nel capitolo per MSX2 e introducendo ancora una volta nuovi elementi di gioco e soluzioni di gameplay, Simon's Quest assurge ad una nuova incarnazione della serie diventando un arcade-adventure a scrolling orizzontale di finissima fattura. Il giocatore stavolta non attraverserà livelli unidirezionali, ma dovrà cimentarsi e destreggiarsi su una imponente mappa che gli permette non solo di rivisitare luoghi già affrontati ma che non gli impedisce di decidere se procedere verso destra o avventurarsi a sinistra della zona di gioco, o ancora tentare la via della discesa o della salita. La sensazione provata è quella di un viaggio santo ed iniziatico, un vero pellegrinaggio lungo e difficile, una spedizione in terre ostili e minacciose, ma anche il caldo conforto in città e villaggi ricche di sorprese ed aiuti per la nostra missione, specie quando cala la notte. Uno degli aspetti più riusciti in Dracula II è la libera esplorazione fornita al giocatore fin da subito, che può decidere di raggiungere in ogni momento città o villaggi per potenziarsi, curarsi, parlare con tutti gli abitanti, ricevere aiuti ed indizi oppure comprare equipaggiamento più potente.
Hitoshi Akamatsu, lead designer del gioco, stravolge ed innova la serie al punto di creare indirettamente il primo Metrodvania della storia, Dracula II è il primo Castlevania ad introdurre i punti esperienza ed il livello, in modo incrementale e permanente, è il primo ad esaltare la componente combattiva (stavolta i cuoricini saranno rilasciati esclusivamente dai nemici, non più dalle candele) è il primo a introdurre il ciclo giorno/notte (rendendo i nemici più forti durante la notte, più deboli e meno frequenti durante il giorno), è il primo ad avere diversi finali a seconda del cronometro di gioco trascorso (avanguardistico a dir poco)
La varietà della palette grafica è notevole e differenzia molto bene il ciclo tra giorno e notte
Questo nuovo approccio di gioco e tutte queste innovazioni alle meccaniche e al gameplay, probabilmente ispirate da
Zelda II The Adventure of Link, hanno reso Dracula II un gioco di una difficoltà spietata, sibillino in molti punti, insidioso e molto scorretto nei confronti del giocatore. A causa di una traduzione totalmente arbitraria inventata di sana pianta dagli uffici sussidiari di Konami sparsi in America ed Europa, molti abitanti dei villaggi che visiteremo pronuncieranno frasi vuote e prive di senso, ancor'oggi nessuno si è occupato di tradurre correttamente il gioco dalla lingua giapponese, forse questa è una delle maledizioni più terribili che si porta appresso il gioco.
Dal punto di vita tecnico e squisitamente grafico, Dracula II non si discosta molto dalle soluzioni cromatiche già viste nella versione precedente Akumajou Dracula per MSX2. La pulizia su schermo e alcuni accostamenti sono eccellenti, lo sprite di Simon è stato ridisegnato e risulta nitido e ben studiato con i suoi netti contrasti, il sonoro è stato drasticamente migliorato sotto tutti i punti di vista, presentando brani che spaziano dalla classicità del suo predecessore a nuove forme e nuove composizioni,
Kenichi Matsubara che ritroveremo compositore anche in Haunted Castle (Arcade) compone la famosa
"Bloody Tears" ed è leggenda.
Questa mappa al pixel, realizzata da un giocatore, fa comprendere la mole di spostamenti che Simon dovrà affrontare