…iniziare e chiudere il post con “Finita la storia di Juro,non ho parole” perché questo quarto giro(parziale) dei personaggi si apre con una ennesiama serie di colpi da maestro da parte di 13 Sentinels e mi ha lasciato del tutto a bocca aperta. Ma ormai mi sono imposto di portare a termine questo mio diario di bordo, quindi…mi metto l’animo in pace, e cerco di trovarle le parole.
Dopo aver scoperto che Kyuta Shiba è in realtà 48Q una personalità artificiale, uno spettro che cerca di sovrascrivere i suoi ricordi e prendere il controllo del suo corpo in quanto Juro Izumi, l’uomo che ho imparato a conoscere come 426…il giovane Kurabe è solo e senza punti di riferimento.
Fuyusaka ed Amiguchi non si trovano a scuola, la senpai Shinonome è ormai guardinga nei suoi confronti sapendolo collegato a 426(…e aggiungo non potrebbe essere di grande aiuto vista la sua condizione a questo punto della storia) e Shiba lo sorveglia in continuazione. A chi chiedere senza fare la figura del pazzo? A chi chiedere soccorso? In questa situazione che sembra spingerlo sul baratro della follia..Juro ha modo di origliare una conversazione fra Tomi e Miwako.
La prima negli ultimi tempi si sta sempre recando in un certo posto per vedersi con un ragazzo e Kurabe “sa” che Ogata la sta cercando inutilmente. Facendosi forza Juro si avvicina a Miwako per chiedergli della sua amica. La cinnamon roll è reticente ma non ultra timida come in passato, sputa il rospo dopo aver saputo che è Ogata a cercare la ragazza con le trecce; ne deduce che al suo amico di infanzia piaccia Usami e, raccomandando a Juro di non fare il suo nome, gli rivela che si vede con un ragazzo al santuario Tokisaka. Kurabe ha la sensazione di avere ricordi moooolto importanti collegati al luogo. Si dice che sia infestato dai fantasmi e…niente, non riesce proprio a ricordare.
D’altra parte prima di uscire dal aula, Juro può pretendere chiarimenti a 48Q sui suoi obiettivi. Vuole forse riportarlo allo stato “precedente” a quello della totale perdità della sua memoria? Vuole trasferire in lui i ricordi del altro Juro Izumi?
48Q sorride di fronte alle mancanze del suo “amico”.Non si tratta di ricordi fittizi o artefatti. Sono i ricordi di “Juro” a tutti gli effetti. Rimasto solo e uscito dal aula, Kurabe si imbatte in Ogata, rivelandogli quanto sa sul luogo dove si trova Tomi. Il bancho non fa storie quando gli chiede di porterlo accompagnare per “controllare una cosa”.
È una traccia in più, una pista che sente di dover seguire. Ricorda che era stata proprio Kisaragi a parlargli del santuario e…non riesce a sbarazzarsi della sensazione di esserci già stato. La visita del duo al santuario si colloca temporalmente poco dopo la penultima scena nella storia di Shinonome, quando ormai la ragazza ha perso tutti i suoi ricordi ed il trio Sekigahara, Gouto e Morimura discute sul da farsi in infermeria.
La sensazione di dejà-vu è l’unica cosa che rimane a Kurabe della sua precedente visita , Ogata invece è piuttosto tranquillo…quantomeno fino a quando non scorge la familiare figura di Hijiyama. È passato del tempo dalla storia di Ogata, il bancho ricorda mooolto bene quanto l’ex soldato gli abbia fatto ed è subito pronto a dare le mani per quanto la controparte sia sicura di poter facilmente avere ragione di lui.
A placare l’animo di Nenji ci pensa Juro “Non dobbiamo cercare Kisaragi” ed a malincuore il bancho è costretto a desistere, sebbene fra i due rivali continuino a volare insulti e parole di scherno. Anche Hijiyama si trova lì per cercare qualcuno, Okino: è sparito da un momento al altro e non sa cosa possa esserli successo.
A questo punto Juro rivela quanto raccontato da Miwako, Tomi si vede con un ragazzo e, noncurante dei seintimenti del bancho rimastoci malissimo per la nuova (“COSA!?”), chiede delucidazioni su questo Okino…parladi Tsukasa Okino? Non lo conosce ma lo ha visto in sogno.
A questo punto il bancho conclude che il ragazzo che doveva incontrare Tomi sia proprio Okino e sente di “sapere” anche dove sono andati. C’è un piccolo grande problema però né Hijiyama né Ogata sanno far funzionare il portale; Juro nel mentre continua ad indagare da solo…riesce a ricordare qualcosa, ricorda di aver messo qualcosa nel cassonetto.
Per quanto ovviamente sia mooolto comodo che nessuno si sia curato di prelevare l’immondizia prima di Juro, la sorpresa rimane. Il ragazzo sussulta di fronte al ritrovamente:un cadavere. Inizialmente scettico, Nenji si avvicina…ma ha finisce per avere la medesima reazione. Aiutati anche da Hijiyama i tre rimuovono il corpo dal immondizia e per tutti si tratta di una sorpresa diversa.
Quello non è un corpo umano è un androide, ma non un androide qualunque: è il corpo di Tamao androide, semi distrutto dopo i colpi ricevuti sul ponte…ma perché si trova li? Inizialmente Juro non “sa” che quella figura appartiene a sua nonna ma ad illuminarlo ci pensa Hijiyama che è cresciuto insieme a lei, ma perché è un robot? Che ci fa li? Fortunatamente vedere la carcassa permette a Juro di ricordare.
La collocazione temporale di questa scne è FONDAMENTALE, scena numero 144 subito dopo il reveal sul ponte nella storia di Yuki e subito prima della proposta di Birba nel prologo di Megumi, il perché sarà chiaro solo dopo.
Sulla via di casa per una strada che non conosce, Juro si è attardato…ma è entusiasta: è riuscito a procurarsi un film che cercava da un po’ e giù pregusta una piacevole serata davanti al televisore ma il suo piano va completamente a rotoli.
Di fronte al santuario un ragazzo (Sekigahara) ed un ragazza (Tamao androide/426) stanno avendo una conversazione estremamente criptica ed ambigua. Il primo si “scusa” per quanto sta per fare mentre l’androide si maledice per il suo errore: non avrebbe dovuto aiutarlo a fuggire.
Quello che NON so è che Ei deve “eliminare”(ed enfatizzo la parola eliminare) tutti coloro che possano interferire con la sua “fuga” ma 426 lo irride. Lui “pensa” di avere la situazione sotto controllo…ma non è cosi. Anzi, a suo dire Miura/BJ sa tutto e gli ha cancellato i ricordi per “tenere nascosta la registrazione”.
Sekigahara però non lo sta a sentire, è convinto che stia solo prendendo tempo e lo finisce con qualche colpo della sua pistola prima di darsi alla fuga. Mentre il ruolo di BJ/Miura si fa sempre più importante, Juro ignaro del importanza della conversazione che ha origliato esce dal suo nascondiglio e si avvicina al corpo a terra per dare una mano.
Ben presto si accorge che non è umana “Una bambola, allora con chi parlava?” ma prima che abbia modo di terminare la frase l’androide si rialza. 426 intima a Juro di restare immobile se non vuole fare una fine orribile. Era convinto che fosse finita, a quel corpo restavano si e no cinque minuti di autonomia...ma è il suo giorno fortunato. Può continuare ad esistere, trasferendo la sua esistenza nelle sue nanomacchine.
Il giovane Kurabe non ha modo di difendersi dal assalto di 426 e, risvegliatosi viene accolto da un’entità che ormai conosco bene “terra chiama Juro!” e dopo un attimo lo riconosce come “Shiba Kyuta, il suo miglior amico”.
L’attenzione di Juro però si sposta ben presto sul “cadavere”, deve chiamare la polizia! Ma Shiba lo fa desistere anzi, lo invita/obbliga a gettarlo in un cassonetto per evitare guai sebbene ancora potesse notare le evidenti contraddizioni. Per sbloccare la sequenza che porta alla conclusione della storia di Kurabe, cosi come accaduto anche con Shinonome è necessario aver terminato la decima ed ultima ondata nella seconda zona di battaglia, Shibugaki.
Per quanto l’atmosfera rimanga pesante se non asfissiante, lo sguardo di Juro è più determianto, meno spaventato e disperato rispetto alla precedente ripartenza. A qualche certezza in più e nuove domande.Ad esempio non gli tornano alcune cose, se come dettogli dalla senpai Shinonome Juro Izumi il criminale proveniente da un mondo scomparso è fuggito trasferendo la sua coscienza in un androide, allora perché quel corpo assomigliava a quello di sua nonna da giovane?
Forte della sua ritrovata consapevolezza, Kurabe affronta 48Q a viso aperto. Sa chi è lui, sa che vive dentro di lui…ma la coscienza non è d’accordo. Si rivolge a lui come ad un fantasma ma rifugiarsi “dentro” di lui è stata una soluzione estrema, non avrebbe optato per un posto tanto scomodo se avesse avuto la possibilità di scegliere.
Senza altri indizi o piste da seguire in classe(Miwako e Tomi non ci sono), mi sono diretto in corridoio. Ogata è ora assente e provando ad andare nuovamente in infermeria Kurabe si rifiuterà categoricamente: non vuole mettere in pericolo la senpai Shinonome.
Fortunatamente, la sorte è dalla sua. In corridoio intenta a conversare con Yakushiji c’è la Sensei Morimura, vedendola Juro ha un flash(Vede Morimura latex) e si dirige verso la donna. Le rivela di sapere di “essere” Juro Izumi, di sapere (o più correttamente di credere, finezza che salterà fuori poco dopo) che è stata lei a creare Juro Kurabe e che era lei,non Fuyusaka, la ragazza che ha visto sul ponte Sumire nei sui sogni.
La donna fa la gnorri mentre Juro continua con le sue conclusioni, giuste o sbagliate(come in quest’ultimo caso) che possano essere “L’ha sempre saputo, vero? Che Shiba o Juro Izumi, è dentro di m-“, 48Q compare dietro Morimura come uno spettro. Questa sua improvvisa apparizione “Devo proprio farti tacere” acquisisce tutto un altro senso alla luce di quanto accadrà poco più avanti.
Non potendo avvicinarsi in alcun modo a Morimra, Juro è costretto a fuggire…ma ha un indizio. Se la Chihiro Morimura del suo sogno è una persona reale anche lo Tsukasa Okino che ha visto è reale. Dove lo ha incontra? Juro ci pensa un po’ ma poi ha l’illuminazione, i distributori è li che lo ha intravisto più volte.
Fortunatamente per lui, anche quel giorno Okino si trova in loco ma questi inizialmente fa il prezioso, nega di essere Okino e ritiene sensa senso alcune affermazioni di Juro “Tu sei l’Okino che era nel UFO con Juro Izumi” e sta per andarsene.
Chicca di livello? Juro sente di averlo incontrato anche “altre” volte in momenti successivi al UFO ma nel caso non si faccia partire il flashback, 48Q comparirà. Questa volta però non partirà un nuovo Ricordi manomessi bensì conterà come simil game over e si ricomincerà direttamente da questa schermata. Fa tanto male che queste sezioni di raccordo, seppur secondarie, siano rimosse dal flowchart degli eventi.
Molto spesso contengono chicche, dettagli e segreti come questo che io adoro. Il flashback si colloca subito dopo che ”Juro” restava indietro dopo aver fatto saltare il laboratorio della Shikishima insieme a “Morimura” e subito prima della scena in cui la stessa Morimura insieme a Miura, salvi Tomi ed il giovane Ida nel 2025.
Siamo nel 2104(un loop fa, precisa la coordinata) ed E-426 o più correttamente Juro Izumi è stato catturato e messo in una prigione di massima sicurezza in quanto terrorista. Una voce lo invita ad alzare la testa se non vuole beccarsi una scossa elettrica mentre invita un’altra figura ad entrare nella sala per gli interrogatori, rassicurandola: è sotto tranquillanti e non reagirà.
La voce, appartiene al responsabile del caso. Ancora una volta mi trovo di fronte ad Onishi(compaia solo tramite comunicazione radio, con artwork fisso come nelle registrazioni ed i ricordi del 2188), sebbene questa sua versioni porti gli occhiali e sembri un po’ pi anziano di quello che ho incontrato nel 1985.
L’agente presenta il prigioniero come il colpevole del attacco alla Shikishima che ha causato centinaia di vittime. Tuttavia la sua identità è tutt’ora sconosciuta (Lui e Chihiro non hanno documenti, vengono da un mondo scomparso come già so) e la sua testimonanza, nonostante il siero della verità non ha il benché minimo senso.
Tsukasa Okino è stato chiamat li, perché il suo nome era stato menzionato più e più volte dal prigioniero durante i suoi “vaneggiamenti”. Rivedendo Okino, 426 pronuncia la sua prima ed unica frase parola durante questo interrogatorio “Tsukasa!”.
“Questo” Okino però non lo conosce e non ha la benché minima idea del perché abbia parlato di lui tante volte. Inoltre “questo” Okino non conosce neppure Chihiro Morimura, un’altra studentessa che è stata menzionata più e più volte dal prigioniero e che, al momento, pare trovarsi fuori dal paese. Onishi non ha ragione di dubitare delle parole di Okino a giudicare dai suoi dati biometrici e lo congeda senza ulteriori domande, raccomandogli però di mantenersi disponibile nel caso in seguito alla testimonianza di Morimura sia necessaria nuovamente la sua collaborazione.
L’interrogatorio però non è terminato, a Okino, segue un altro studente: Juro Izumi. 426 non fa una piega di fronte alla “sua” controparte di questo mondo ma se Tsukasa aveva reagito con pacata e inquisitoria curiosità, il giovane Izumi reagisce con sconcerto ed una malcelata rabbia per essere associato ad un criminale ricercato.
Il DNA però parla chiaro, combacia perfettamente e gli inquirenti sono convinti che uno dei due possa essere un clone. Di fronte a questa eventualità, Izumi reagisce con un misto di incredulità, foga e paura…cosa dice il prigioniero a riguardo? Sostiene di chiamarsi Juro Izumi e di essere giunto dal futuro per fermare l’invasione dei Kaiju.
Kaiju è la parola magica, un ordine di evacuazione immediata obbliga Onishi ad interrompere l’interrogatorio. Le immagini riportate dai TG mostrano l’inizio dei invasione, il giovane Juro lo osserva terrorizzato mentre 426 rimane completamente in silenzio osservando il tutto con la coda del occhio sinistro.
Di ritorno nel “presente”, in un momento che al momento posso collocare in modo molto approssimativo fra la “scoperta” della carcassa di Tamao androide ed il risveglio senza memoria di Sekigahara vicino al cadavere di Morimura, Juro non si trova più a scuola.
Si trova invece in un luogo che ho ormai imparato a conoscere, il primo piano della fabbrica abbandonata. Legato ad una sedia e con il solito nerurocasco;non ricorda esattamente cosa sia successo, sa solo che è stato colpito poi il nulla.
Ancora una volta Takatoshi, scusandosi, ci ha messo i muscoli ma è stato a fin di bene: Tsukaso è sicuro che non li avrebbe mai seguito in un posto del genere volontariamente…anche se personalmente ne dubito. Juro si trovava in una situazione talmente assurda e folle, che plausibilmente avrebbe accettato senza opporre particolare resistenza anche le corde mi sembrano abbastanza superflue se non per tenere il “paziente” fermo in modo da non causare problemi al dispositivo ma torniamo ai fatti.
Mentre fa gli ultimi ritocchi, Okino rivela di aver sempre saputo che c’era un qualcosa di anormale dentro Kurabe ma il sogno di cui gli ha parlato “non ha senso a prescindere”. Che lui sappia(…giusto per dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che questo Okino non è quello visto con 426 giovane e Morimura giovane nel UFO) esiste un SOLO Juro Izumi che viaggia nel tempo…
…e fortunatamente ha voluto essere pignolo e ha “controllato”. Non poteva immaginare che avrebbe cercato rifugio dentro il giovane Kurabe. Di lui sa…diverse cose, anche se non tutte, ora è conosciuto solo come 426, un’entità che esiste solo in forma di coscienza e vive dentro il controllo centrale delle nanomacchine dentro Kurabe.
Le altre domande, è meglio che le faccia da solo. Con qualche tweak aggiuntivo sul suo pannello, Shiba si manifesta davanti ai presenti. Hijiyama è sorpreso dal suo aspetto, con tutta probabilità si aspettava qualcosa di mooolto diverso,mooolto più minaccioso ma Tsukasa non fa una piega “sa” che può cambiare aspetto a piacimento.
Juro intanto tira un sospiro di sollievo, non è pazzo, altri riescono a vederlo. Non solo, Okino lo rassicura ulteriormente ora come ora è sotto il suo controllo “non può più farti del male”. 426 sospira con aria alquanto seccata.
Ritiene che tutto quel casino non si sarebbe verificato se Juro fosse stato meno ottuso e lo smentisce subito: non stava cercando di appropriarsi della sua personalità “è un equivoco” anzi lo stava aiutando, era Morimura ad avere questo obiettivo. Quest’affermazione si ricollega sicuramentealla scoperta fatta da Shinonome in infermeria nonché con quanto detto da Morimura sul ponte Sumire nella storia di Yuki “Io e te sopravvaviremo. Ma non come sei ora, come eri prima”
Secondo 426, Morimura stava cercando di trasferire forzatamente la personalità di 426(ormai mi viene più facile chiamarlo cosi per non confonderlo con l’Izumi di questo loop aka il “nostro” Juro) su Izumi ormai senza memoria, Tamao Kurabe però(che quindi è presente anche in questo settore e NON ho ancora incontrato) si è opposta ed ha creato una personalità alternativa, quella del ragazzo modesto e gentile che conosco come Juro Kurabe.
E le videocassette? 426 sostiene che il contrasto fra i ricordi violenti della sua vita che stava cercando di impiantare Morimura e quella della personalità creata da Tamao Kurabe lo avrebbero condotto al esaurimento nervoso. Per questa ragione, ha cambiato…modificato i ricordi…”i suoi ricordi” con qualcosa di più concreto,in modo che li percepisse come dei sogni ovvero le cassette.
Okino non si fida per niente del terrorista ma a Kurabe interessa un’altra cosa, perché se lui è un terrorista, un feroce criminale, come tutti dicono, lo sta aiutando? Io aggiungerei anche perché ha rubato la chiave a Minami ed in che modo hai “preparato” Takamya?
Shiba fa spalluccia, ritiene che in caso di successo il piano di Chihiro avrebbe “solo” creato un’altra versione di se stesso, inoltre non gli andava di “occuparsi” di lui nel caso fosse impazzito. Cosi, d’improvviso, senza dare alcun cenno “Shiba” muta in Juro adulto, l’uomo che Okino riconosce immediatamente come 426.
“L’altro Juro Izumi” fa un’affermazione molto pesante “sono stanco di essere usato” inoltre Morimura ha “abbandonato” il progetto sentinelle, per cui non è più interessata in alcun modo a Juro Kurabe. Tsukasa difende a spada tratta il progetto, ritenendolo l’unica strada che hanno per sopravvivere ma per 426 non basta.
Le sue non sono chiacchiere e l’archivio appronfodisce molto questo fattore. In passato(prima di “morire”) era convinto che fosse necessario eliminare i ragazzi perché le loro nanomacchine attivavano involontariamente i protocolli che creano i Kaiju…ma successivamente ha scoperto che esiste un altro modo.
Il racconto di 426 lascia di stucco tutti…tranne Hijiyama che diventa improvvisamente pensieroso “sa qualcosa” ma momentaneamente tace. A creare il Sistema che tutti loro chiamano “UFO” è stato lo Tsukasa Okino del 2188.
Assurdo che possa sembrare guardando l’Okino di oggi: astuto, scaltro e prudente…quel “Okino” era un tecnico estremamente irresponsabile. Per creare una sezione del sistema di gestione ambientale ha riutilizzato un altro sistema. Quella particolare sezione che inizialmente NON doveva essere attivata è il luogo a cui il Codice D accede per chiamare i Kaiju.
Il sistema riutilizzato non è nient’altro che un sistema ormai antiquato per l’epoca, il gioco di simulazione dei Kaiju, Deimos che da archivio ho scoperto essere stato lanciato in occasione del duecentesimo anniversario del uscita del altrettanto fittizio Deimos(2154 e 1954 rispettivamente) e che aveva riscosso grandi consensi di critica e pubblico per le sue qualità mentre è stato sviluppato da una NON fittizia Vanillaware ltd. L’archivio ci mette ANCORA di più del suo perché precisa come Okino(2188) abbia utilizzato parte del suo sistema per creare quello che per ora conosco solo come “Controllo Universale”
La reazione di Hijiyama e soprattutto di Okino, non differisce molto dalla mia…davvero un gioco(anche in narrattiva) ha preso il controllo della fabbrica automatica ed ha dato vita alle orde di Kaiju? A quanto pare è cosi. Anzi, 426(che nel frattempo ha ripreso la forma di Shiba) spiega che è proprio questa la ragione per cui sono registrati con il nome di Deimos.
Sono costretti a giocare ad un gioco che non possono vincere ma…cosa succederebbe se le cose cambiassero? Se potessero utilizzare l’intero sistema? Potrebbero “giocare” ad armi pari se, ogni volta che distruggessero un nemico, ottenessero anche un solo punto.
Potrebbero usare questi punti che Shiba battezza come “metachip” per rafforzare le Sentinelle tramite la fabbrica automatica e questo francamente è un ennesimo colpo di classe dei Vanillaware che rendono i potenziamenti delle unità parte integrante della storia.
Okino è molto scettico, continua a non credere al prigioniero ma questi non ha bisogno di essere creduto. Rivela di poter “procedere” anche senza l’aiuto di nessuno.
Ci sono delle prove? No o più correttamente non più. C’era una registrazione e Hijiyama lascia tutti di stucco con una singola frase “Stai davvero lasciando l’ultima colonia in mano ad un gioco?” rivelando ai presenti(Okino compreso) di aver visto la registrazione di cui stanno parlando ma l’ex soldato vuole altri chiarimenti.
Cosa diceva esattamente la registrazione? Il prigioniero ha un ennesimo enigma per me che sono il giocatore “Lo scoprirai se aiuti la idol nell’orbita satellitare”. Rivelazione che sorprende chiaramente(le animazioni parlano più di mille parole) anche Tsukasa.
Detto questo 426 fa un piccolo proclamo è “pronto”. Pronto ad andare via, per quanto sia Tsukasa quello sveglio della strana coppia…Takatoshi ha volte sa dimostrarsi estramemente perspicace, proprio come in questo caso “Uno come lui avrà già preparato un piano”.
Prima ancora che abbiano modo di capire cosa sta esattamente succedendo, ll’inquadratura si allarga, dal retro della fabbrica fuoriesce Megumi che spara dapprima a Okino e subito dopo a Hijiyama, dopodiché slega subito il suo “amato”…la scena è talmente concitata che quasi non si fa caso al momento in cui Shiba “cambia” nuovamente forma.
Ecco perché è cosi importante che 426 entri nella nanomacchine di Juro proprio prima della scena conclusiva del prologo di Megumi, 426 “è” Birba. Che con il suo solito fare strafottente e orgoglioso se la prende con la sua protetta per averci “messo tanto” tuttavia questa volta non ritiene sia necessario cancellare la memoria di Juro né tantomeno ha intenzione di cancellare la memoria di Takatoshi e Tsukasa.
Iniziano ad avere senso tante dei suoi comportamenti ambigui, tante reazioni dei pg.(Miwako potrebbe aver notato che Megumi parla da sola anche se non posso escludere la possibilità che volendo si possa far vedere anche da altri), tante sue affermazioni(I Deimos “sono” effettiamente un’antica civiltà) e riferimenti strani(Miyuki Inaba sosteneva che Juro si recasse da Amiguchi per comunicare con lei…era 426 a parlare con lei, a volerla aiutare) sebbene alcuni fattori sembrini contraddittori. Teoricamente lui non può mangiare ma un passo alla volta. La storia di Juro ha ancora delle cartucce dalla sua.
La scena si sposta nel passato, siamo di nuovo nel 2188, nel orbita satellitare sopra il settore 4. Un uomo in tuta spaziale(di cui non vediamo il volto) prega un collega, un amico di aprire per lui la camera stagna. Takatoshi Hijiyama (2188) però non può farlo.
Per quanto Yakushiji sostenga il contrario, i segnali della sua tuta provano che è stato contaminato per quanto sia una decisione molto difficile NON può mettere a rischio la sopravvivenza di tutta la colonia. A questo punto, Nozomu Yakushiji, chiede quantomeno che possa entrare la bambina che porta in braccio, sua figlia Megumi(2188) di soli otto anni.
Non ci sono apparentemente tracce di contaminazione nella piccola ma Hijiyama non può rischiare che il male a me ancora sconosciuto sia “solo” in fase di incubazione. La tensione e la drammaticità della scena sono immense, nonostante Hijiyama si sforzi di mettere i suoi doveri ed il bene comune sopra tutto, le parole del amico lo colpisco e feriscono…ma non tentenna, non può farlo.
A questo punto un’altra figura, Juro Izumi(2188) un maggiore, un loro superiore chiede di poter accedere ai comandi della porta. Hijiyama si aspettava una richiesta simile, per questo ha bloccato manualmente la porta…ma le intenzioni del maggiore sono state fraintese, in questo somiglia molto al Takatoshi che conosco salta sempre alle conclusioni.
Il piano di Izumi è di uscire personalmente, aspettare ventiquattro ore per verificare se la bambina sia o meno contaminata e solo POI rientrare alla Colonia, Nozumu Yakushiji dovrò invece andarsene con la sua navicella, lasciando sua figlia lì alle cure del suo superiore ed affrontare il suo destino. Hijiyama continua a protestare…ma si tratta di un ordine.
Un ordine che si tramuta in promessa, Juro Izumi promette solennemente che proteggerà Megumi a qualunque costo e…forse sono io che vedo riferimenti ovunque ma forse è per questo che “Yakushiji” è l’unica con cui si scusa nel flashback in cui uccide i vari compatibili. La scena si sposta nuovamente, siamo in un luogo molto familiare. Aoi, via Goyo la battaglia finale è iniziata.
Le parole che sentiamo pronunciare a Juro quando si preme su nuova partita, risuonano nuovamente “è proprio come hai detto tu appaiono i kaiju, come nel film, e noi pilotiamo i robot per respingerli. È stato tutto deciso molto tempo fa” ma questa volta hanno una connotazione mooolto diversa.
Juro da sopra il cavalcavia si rivolge nuovamente a “Shiba”, ha la registrazione del 2188 “so tutto”(cosa si intenda con “tutto” mi è ancora sconosciuta). Nonostante quella registrazione non esista più 426/Shiba/Birba/L’altro Juro Izumi l’ha vista ed in questo modo anche il nostro Juro può vederla, può sapere.
La cosa non v amolto giù al nostro terrorista, non gli va giù l’idea di lasciare tutto al fato anche se Kurabe non concorda “hai affidato tutto a me” ma non c’è tempo per discutere. Con un sorriso 426 deve ammettere che Kurabe è un tipo strano ma “Sei comunque Juro. Come me” e lo invita a recarsi sul campo di battaglia, per aiutare Fuyusaka.
E lui? La situazione è un po’ ambigua, se le nanomacchine verranno usare per pilotare la Sentinella non ci sarà più spazio per lui per cui una volta iniziata la battaglia “non potrò più dirti niente. Ma hai i miei ricordi. Saprai cosa bisogna fare” è una splendida manifestazione di fiducia ma resta un piccolo dubbio sul destino di 426. Non è chiaro se venga effettivamente cancellato o se rimanga solo in stand by, incapace di manifestarsi come invece sembrerebbe indicare la presenza del gatto nel menù iniziale.
Con un’ultima strigliata, 426 carica ancora una volta Kurabe “Non faremo più a turno”…adoro queste cose. È un epilogo molto più sentito rispetto a quello di Ryoko per quanto quello sia del tutto “giustificato”. Dopo aver finito di parlare con 48Q(e si può fare su e giù per il cavalcavia) siamo NOI giocatore ad attivare la sequenza di attivazione, ad attivare lo START sul dorso della sua mano .
Il post potrebbe finire qui ma, con l’epilogo di Juro si sblocca anche la terza zona di battaglia Himawari e non potevo esimermi da inserirla in questa sede. Questi cinque scontri occupano un arco temporale che va del 00:39 del 28 Maggio e le 02:37 del 28 Maggio. Rispetto al ultima ondata della seconda zona di battaglia c’è un gap di circa 40 minuti.
Da un punto di vista narrativo il primo scontro offre chicche di background a dir poco deliziose, Iori attira subito l’attenzione di Natsuno sul museo di scienze culturali dove sono stati tutti insieme in gita quando andavano alle elementari. Un bel ricordo per la nostra donna spaziale peccato “…doverlo distruggere”.
Alle ragazze fa eco Nenji, che ricorda di essersi divertito molto a giocare con leve e magneti anche se pare abbia dimenticato alcuni dettagli rilevanti. Natsuno rivela che è stato proprio lì “…che mi hai fatto la dichiarazione. Hai detto che mi avresti protetto per sempre” e non solo la nostra donna spaziale, anche Iori ha ricevuto una dichiarazione dal bancho quando andava in seconda elementare.
Tomi da brava ficcanaso si prepara a pungere…ma l’arrivo dei codici D salva il nostro Bancho da ulteriori situazioni imbarazzanti. L’ondata presenta un nutrito gruppo di Deimos già presente in loco e sono mooolto vicini al terminale.
Ed è una tendenza che avranno anche tutte le truppe di rinforzo successivo. In mezzo ai gruppi non ho potuto fare a meno di notare un preoccupante aumento di apsos che rendono l’eliminazione di Plasmaopod ed altre unità particolarmente resistenti, ancora più impegnativo
A scontro terminato, il museo di scienze culturali è in macerie. Natsuno rivela di non riuscire a sentirsi triste, ha troppa fame e Keitaro non può che essere concorde con lei. Sono ore che combattono e se potesse scegliere gradirebbe molto degli hamburger. Megumi promette di preparargliene a bizzeffe una volta finita la battaglia e Juro chiede di potersi unire alla festa.
Anche la seconda ondata non manca di portare con se dettagli di background e siparietti alquanto importanti. Tomi si fa portavoce del obiettività, per quanto stiano facendo del loro meglio onestamente non sa se riusciranno a resistere al contrario di Megumi che, corregge l’amica e sostiene con grande determinazione di voler trovare un modo, un qualcosa che permetta a tutti loro di sopravvivere.
Questa linea d’azione piace molto a Ryoko che mette da parte i piagnistei e da il via ad un match amichevole con Megumi per vedere chi ne abbatte di più…con Yuki che se la ride sotto i baffi di fronte alla spacconata della sua “collega”.
Lo scontro presenta ancora una volta una serie di Kaiju già presenti in loco, oltre agli APSOS e numerosi Plasmapod però sono presenti anche delle fastidiosissime UPI di II generazione posizionate nei luoghi più sicuri della mappa e, oltre ad orde Aracnobot di II che preannunciano l’arrivo di altri problemi, grossi problemi.
A fine scontro arrivano reveal di un certo livello. Renya si preoccupa in modo sin troppo evidente per Ryoko, che fortunatamente non è ferita ma solo stanca. Ei però si pone immediatamente a difesa della sua amica di infanzia, tutta questa confidenza se la deve evitare soprattutto perché “Non è più la tua ragazza”.
Gouto tira un lungo sospiro “potevi evitare…” mentre racconta sommariamente i dettagli. Sono stati insieme alle medie(sono entrambi originari del Settore 2) per circa sei mesi, si sono lasciati prima del esame o più correttamente Shinonome lo ha lasciato.
La ragazza però non ricorda i dettagli(a causa di quanto accaduto ai suoi ricordi) mentre Ei si affretta a concludere che IL problema era sicuramente Gouto “Ora lasciala in pace” con palese sorpresa di Iori che forse non aveva idea del legame fra il suo crush e la senpai. Nota aggiuntiva? Completando l’obiettivo bonus, è possibile vedere in archivio la “famosa” foto di Renya in possesso di Miwako e usata poi da Keitaro per identificarlo, ero convinto fosse una foto di gruppo magari con la sua classe. Mi sbagliavo, è una foto di scattata di nascosto da lei stessa, l’archivio mette molta enfasi su come, nonostante sia stata fatta di fretta, sia riuscita a mettere a fuoco.
Con la terza ondata Iori si domanda innocentemente se la sensei Morimura si trovi, da qualche parte in città, ad assistere la battaglia ed Ei è costretto a dirle che non solo la donna “non è più con noi” ma che devono anche ritenersi fortunati ad essere ancora vivi. Questo dialogo lascia intendere che ci sia mooolto di più sulla “morte” di Chihiro Morimura di quanto possa sembrare e che forse il colpevole più scontato non poi cosi colpevole. La storia di Sekigahara è una delle poche ancora sotto il 50% e ci sono tante risposte che mi aspetto da lui.
D’altra parte Fuyusaka coglie l’occasione per chiedere, quando sarà finita, di andare insime…solo loro due, da qualche parte. Non so ancora se Ei alla fine abbia ricambiato i sentimenti della ragazza, però è chiaro che tenga molto a lei ed accetta.
Questa è la prima delle ondate in questa terza zona di battaglia a non presentare Kaiju presenti sulla mappa, la posizione del terminale inoltre, fa si che non ci debba curare della difesa di uno degli angoli e risulta nel complesso più semplice, complice anche l’assenza di Apsos e UPI.
A fine scontro, Juro invita alla prudenza: stanno causando troppi danni collaterali e Renya interviene subito ordinando che almeno due sentinelle con IEM siano presenti in caso di presenza degli APSOS mentre Ryoko rammenta la necessità dei flare contro i missili. Ho apprezzato un piccolo dettaglio in questa sede, contrariamente ad altri contesti Kurabe NON corregge la senpai quando lo chiama Izumi: potrebbe non essere casuale, forse “sa” della sua perdita di memoria o altro. Aggiungo, che completando l’obiettivo bonus ho scoperto(ma era intuibile grazie ad una delle sue abilità) che anche Ei ha una moto di proprietà e mi chiedo se le famose chiavi siano proprio per quella.
La quarta ondata si apre con un presagio drammatico. Contattandolo sempre sulla loro linea privata, Okino si scusa con Hijiyama per averlo più volte definito sempliciotto “Sei un uomo affidabile” e gli rivela che dopo aver rifatto più e più volte i calcoli, non paiono esserci possibilità di sopravvivere fino al pomeriggio e non lo biasimerebbe se decidesse di non condividere questa informazione con gli altri.
Takatoshi però smentisce Tsukasa enfatizzando la posta in gioco in palio, non possono perdere. Il combattimento ricorda molto il precedente. La posizione del terminale aiuta moltissimo MA sebbene manchino ancora una volta gli APSOS questa volta i Carrier volanti sono cosi numerosi da poter rappresentare un problema.
La conclusione dello scontro vede per protagonista ancora una volta Hijiyama che chiede di “Yakushiji Megumi”. Ha deciso di proteggerla ad ogni costo “Sei l’angelo del panino alla Yakisoba” la nostra Megumi tace di fronte a questa strana affermazione(non so se perché per perplessa o imbarazzata) mentre Iori entra a gamba tesa: ha finalmente ricordato dove lo ha visto è il ragazzo che gira sempre per scuola con un panino alla yakisoba.
A questo punto Keitaro, con aria delusa chiede chiarimenti al suo amico e questi…dopo aver balbettato parole senza senso, si morde la lingua e manda al diavolo la facciata “Il panino alla Yakisoba è il cibo degli DEI!”
La quinta ondata si apre con una bruttissima sorpresa, la Sentinella di Amiguchi identifica subito un Dinamitor EX ed una UPI EX. Secondo il computer della Sentinella di Shinonome il primo non solo è spaventosamente resistente ma è in grado di generare esplosioni MOLTO più potenti. Per come viene chiaramente suggerito da Ogata e soprattutto Miura al inizio dello scontro il suo arrivo al terminale equivale ad una sconfitta.
Nonostante il terminale sia posizionato in modo da doversi preoccupare solo ed esclusivamente dei nemici che si hanno davanti, questo è il combattimento più lungo che abbia mai affrontato. Il Dinamitor EX è, senza mezzi termini, un tank che avanza inesorabilmente con una difesa altissima e la più alta quantità di PV visti sino ad ora(circa duecentomila). Inizialmente pensavo di distrarlo con i guardiani ma la sua descrizione in battaglia chiarisce come sia assolutamente impossibile fargli cambiare strada, il suo unico obiettivo è il terminale e se lo tocca è una sconfitta, non ci sono mezzi termini.
Oltre alle torrette, per riuscire a frenarlo un ruolo fondamentale lo hanno svolto gli sciami di intercettatori e l’IEM PLASMA per bloccare temporaneamente la sua avanzata. L’UPI non è altrettanto rognosa ma dopo aver sprecato tutte le risorse per buttar giù il Dinamitor ci ho messo parecchio a produrre abbastanza Intercettatori per liberarmene in fretta restando a distanza di sicurezza. A difficoltà normale e facile, la sfida si annulla. Gli intercettatori in particolare riescono ad avere ragione di tutte le minacce “extra” con celerità permettendomi di concentrare completamente sul obiettivo principale.
Nota di merito, quando Juro va in modalità critica promette solennemente di proteggere Megumi “proprio come ha fatto Izumi”. L’estenuante combattimento ha stancato anche i ragazzi che tirano un sospiro di sollievo e si preoccupano solo avversari di questo tipo da ora in avanti.
Amiguchi prova a stemperare la tensione e fa il solito buon tempone “Nessuno di noi andrà a scuola domani” e visto che c’è, fra una battuta e l’altra chiede a Yuki di uscire insieme e di andare solo loro due al parco divertimenti. Con grande sorpresa di Natsuno, Juro e soprattutto l’interessato la nostra sukeban accetta “Per ora fa il tuo dovere e cerca di NON morire”. Nota aggiuntiva: secondo l'ultima entry nel archivio che ho sbloccato il Phazer di Ei è una pistola che al livello massimo di potenza può uccidere facilmente anche un elefante ma, cosa ancora più importante, può essere utilizzata soltanto dal possessore registrato al inizio c'è una certa ironia in questo sapendo che la pistola di Ei nello specifico è stata preparata per lui da 426 nel corpo di Tomi androide quando lo ha aiutato a fuggire.
La seconda metà di questa zona di battaglia e bloccata dietro un evento nella Storia di Tomi “Terraformazione”. A giudicare dalla percentuale di completamento (e dal ora in game), oltre alle prossime cinque ondate dovrebbe esserci almeno un’altra “mini” zona di battaglia forse una battaglia ma ora si torna alla storia, tocca a Fuyusaka.