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kratos1984

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Dipende da cosa si intende con differente.
Giocando il nuovo partita "standard" dovresti avere Raidou in tutte le parti in cui c'era Dante, compreso...
il Labyrint of Amala, con l'inseguimento lungo tutto il terzo Kalpa ed il recruit al inizio del quinto.
Ti ringrazio, so che nella versione giapponese il contenuto Chronicles era a pagamento come DLC. Da noi è integrato nel gioco ma non credevo che "nuova partita" fosse già la versione Chronicles.
Sapevo che il
labirinto di Amala di Raidou è completamente diverso da quello con Dante.
Allora farò poi un secondo salvataggio con 'nuova partita' visto che ormai ho iniziato la Maniax.
 

Beastly-Zero

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Prego eh
 

Vincent 86

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Geddoe

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Ti ringrazio, so che nella versione giapponese il contenuto Chronicles era a pagamento come DLC. Da noi è integrato nel gioco ma non credevo che "nuova partita" fosse già la versione Chronicles.
Sapevo che il
labirinto di Amala di Raidou è completamente diverso da quello con Dante.
Allora farò poi un secondo salvataggio con 'nuova partita' visto che ormai ho iniziato la Maniax.

Non ne è confermato...
ma ho letto che il dlc di Dante bugga alcuni trofei.
Quindi occhio.
Non mi pare di aver mai letto di differenze fra i due Labyrinth of Amala^^


Andate sul logo di Google, c'è un giochino carino stile jrpg :asd:

Bellissimo :geddoe:
 

Clyde

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Andate sul logo di Google, c'è un giochino carino stile jrpg :asd:
Mi ci sto infognando lol.
Ho preso tutte le pergamene ma mi mancano ancora due trofei delle sidequests.:gogogo:
 

Pongo

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Final Fantasy XIV

Sempre cercando di limitare gli aggiornamenti perchè stiamo facendo veramente troppa roba e non ne uscirei più, la più grande conquista della settima è stata chiudere il second coil of bahamut strappando una vittoria contro Nael.

Quindi durante la 2.X una delle side storyline principali e che a quanto pare diventerà importante per l'espansione futura era quella relativa ai Coil of Bahamut. Sono dei raid sviluppati in una serie di "turni", ti fai strada attraverso ste challenge, schioppi il boss finale del coil e sblocchi il coil successivo. In tutto sono tre.

Ora la strada attraverso il second coil non è stata semplicissima, i boss erano pieni di meccaniche, alcune abbastanza oscure, e si finiva per mangiare wipe e dover ricominciare per gli errori di anche solo una persona. Dal lato positivo però non erano molto intensivi a livello di fondamentali, non c'era da fare tight posizionamenti come con titan, non c'erano dps check strettissimi, tank swaps, heal swaps... insomma na volta che impari le meccaniche dovresti esserci. Più facile a dirsi che a farsi. Avatar era un fognaio, dovevi seguire 4 o 5 cose contemporaneamente e gestirle in un ordine particolare o ciaone.

Nael, il boss finale del second coil, è stata una gran baldracca. Ci ha richiesto una settimana di prove, tra gruppi di gente che ci provava, gente che se la tirava, gente che non gliela poteva proprio fare e Yohora, ma non parliamo di Yohora, solo la blacklist conserverà il suo ricordo. Cmq e' stato bellissimo perchè ci siamo fatti strada tipo un 10% alla volta. Siamo andati sempre più vicini e alla fine oggi siamo riusciti a derubarlo in malo modo.

Nelle prime fasi c'è un puttanaio assurdo perchè lui ti spara a catena il suo moveset ma nel frattempo piovono meteoriti che devi posizionare lontano tra di loro altrimenti esplodono e ciao a tutti. Alcuni di questi meteoriti sono in realtà golem che bisogno gestire in un determinato modo in base al colore che hanno e devono essere usati per eliminare gli altri meteoriti assicurandosi però che non si incrocino le loro strade altrimenti si fondono e ciaone a tutti. Superata sta fase iniziano a piovere pilastri dal cielo che ti spingono otlre il bordo dell'arena ed evocano aoe super meta che pulsano facendo danni al personaggio e causando probabilmente crisi epilettiche a qualche giocatore per aumentare la difficoltà. Ci sono poi add che debuffano il party, picchiano come la zia pina al mercato e lasciano aoe on death like salty bitchass fucks. Nel frattempo Nael è arrivato alla realizzazione che perchè usare una tankbuster quando ne può lanciare 5 a catena?

Ah e poi i draghi, ah che simpatici i draghi non potete capire. Stanno fuori dall'arena lanciano 3 tipi di buff e sti buff interagiscono tra di loro creando delle reazioni a catena che possono essere positive o negative quindi ogniuno colpito (e buona fortuna a capirlo in mezzo al puttanaio) deve capire se allontanarsi dal party o stare al centro in base a che debuff hanno gli altri.
E poi ogni tanto i draghi decidono di essere puttane e si lanciano in volo d'angelo in mezzo all'arena seminando panico e distruzione, il tutto mentre nael lascia pozzanghere dimmerda che ti rallentano i movimenti e ti fanno heavy dmg se ci finisci sopra

808351512815861780.png


Alla fine avevamo qualche minuto rimasto prima di fallire la fight indipendentemente da quanti progressi fatti, il party completamente paralizzato, nael che was skullfucking il main tank, io che cercavo di provocare il boss per salvarlo ma da paralizzato potevo fare poco a parte guardarlo male, Cana che probabilemnte era passato dal curare premendo tasti e prendere direttamente a testate il pad, ish che probabilemtne gridava dentro ogni volta che compariva un nuovo marker che non conosceva sopra la sua testa e in mezzo al chaos i draghi si preparano a fare il dive..

pensavamo fosse tutto perduto però Nael aveva davvero pochissimi hp, erano rimasti il tank, Arcana e Luffy, un tizio con un cosplay di luffy che menava con le mano e una limit break lv3 pronta all'uso. Cana (che è un healer) chiama il res party wide con la limit, ci stavamo preparando al momento Endgame in cui tornano tutti quanti per suonare Nael come un bongo ma Luffy (che da inizio fight faceva le cose giuste ma a modo suo, spesso diverso da quello organizzato col party) fa the most stupid e bold thing e dice nah, usa la limit break per colpire Nael tanto

tanto

tanto

forte.

E conseguentemente morire come un moscerino sul parabrezza pochi istanti dopo.

775748925298442240.png


Però nael era allo 0.4% tipo e cana e il tank dovevano solo outlastarlo con le loro ultime gambe e i pochi pixel di hp rimasti e cazzo si, rubata ai rigori in finale. Vaffanculo Nael. Vaffanculo. A te e tutta la tua famiglia.

coff coff ehm... e infine uscimmo, a riveder le stelle, ecco.

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Beastly-Zero

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Octopath Traveler: 7:30 ,
l'ho ripreso e spero di rimanerci fino alla fine stavolta, il gioco è troppo bello anche se odio Square per mettere biografie, database e quant'altro nei loro giochi più idioti, e non mettere niente in capolavori di stile come questo, valli a capire, per ripicca mi sono preso la complete guide in inglese e ordinato l'artbook jap, cosi non mi sento solo quando ci gioco, ho preso da poco Cyrus e pare davvero un bel personaggio, ma mi stanno piacendo un pò tutti a dire la verità, al sua risata mi fa cappottare, e lo writing generale è davvero ben fatto.

Brigandine: Legend of Runersia, sulle 5 ore ma era solo per vedere se era scritto bene e aveva un bel plot, ci farò qualche altra ora ma lo sospenderò come da programma.

Megaman Zero collection: iniziato il primo, sarà uno spezza-ritmo per Octopath

qualche altro indie magari.

13: Aegis Rim, sulle 12 ore, ovviamene lo riprenderò, ma tanto è una visual novel quindi non è un problema.

Tutto su Switch ovviamente.



Ho appena scoperto che il mio artbook di Okami ha un valore di circa 400 euro.......Ah.

ps: volevo prendere quelli di Persona ma figuriamoci, la gente è fuori di testa a vendere sti artbook pure a mille euro.
 
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Clyde

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Vedo che non sono l'unico che ci si è intestardito, una bella soddisfazione :geddoe:
Presi tutti i trofei anche io.
L'unica cosa che mi manca da fare è completare la seconda arrampicata. .__.
 

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Sciuri... Ho trovato un affarone da paura (230 per tutto, usato. Provato lo Switch prima dell'acquisto e non presenta problemi)...



Cosa mi sparaflesho prima dei due? DQXI S 2D o TMS, il tradimento totale dei fandom sia di SMT che di FE?
 

Sh1n

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Sciuri... Ho trovato un affarone da paura (230 per tutto, usato. Provato lo Switch prima dell'acquisto e non presenta problemi)...



Cosa mi sparaflesho prima dei due? DQXI S 2D o TMS, il tradimento totale dei fandom sia di SMT che di FE?
Non male il bundle di partenza, tira una monetina (testa dq, croce Smt - tra l'altro devo ancora giocarlo, però su wii U :D)

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geralt31

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Octopath Traveler: 7:30 ,
l'ho ripreso e spero di rimanerci fino alla fine stavolta, il gioco è troppo bello anche se odio Square per mettere biografie, database e quant'altro nei loro giochi più idioti, e non mettere niente in capolavori di stile come questo, valli a capire, per ripicca mi sono preso la complete guide in inglese e ordinato l'artbook jap, cosi non mi sento solo quando ci gioco, ho preso da poco Cyrus e pare davvero un bel personaggio, ma mi stanno piacendo un pò tutti a dire la verità, al sua risata mi fa cappottare, e lo writing generale è davvero ben fatto.

Brigandine: Legend of Runersia, sulle 5 ore ma era solo per vedere se era scritto bene e aveva un bel plot, ci farò qualche altra ora ma lo sospenderò come da programma.

Megaman Zero collection: iniziato il primo, sarà uno spezza-ritmo per Octopath

qualche altro indie magari.

13: Aegis Rim, sulle 12 ore, ovviamene lo riprenderò, ma tanto è una visual novel quindi non è un problema.

Tutto su Switch ovviamente.



Ho appena scoperto che il mio artbook di Okami ha un valore di circa 400 euro.......Ah.

ps: volevo prendere quelli di Persona ma figuriamoci, la gente è fuori di testa a vendere sti artbook pure a mille euro.
brigandine lo volevo prendere in offerta ora su ps4/ps5 su switch sta sempre a prezzo pieno?
 

Geddoe

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Che colpo :gogogo:


EDIT: aggiornamento del 27/07/2021

13 Sentinels



Mi…

rendo conto che lo pseudo ordine che ho scelto di seguire in questo mio splendido viaggio su 13 Sentinels in un certo senso “penalizzi” quei personaggi che presentano una storia dalla progressione più lineare e che si trovano a progredire più lentamente nelle loro singole parti, però…a me va bene anche cosi. Più vado avanti, più sono soddisfatto della mia scelta.

A Shu, segue un altro dei personaggi bloccati dal evento “Sterminatrice” nella storia di Minami, Sekigahara. La storia del fuggitivo proveniente da “un altro mondo” inizia dove l’aveva lasciata, nel cortile del Istituto Sakura. Dove, scortato da Iori, si fa lentamente strada verso l’ingresso principale.



Due sono le riflessioni principali di Ei in questo frangente, la prima è che Iori Fuyusaka ha una cotta per lui e pare non averle ancora dato una risposta definitiva; la seconda è la morte di Chihiro Morimura. Da quel poco che è riuscito a ricavare dai suoi ricordi ancora confusi, il piano della donna gli avrebbe tagliato ogni possibilità di “fuggire” da questo mondo…è forse per questo che l’ha uccisa? Il ragazzo non lo sa, ha questioni più urgenti a cui pensare.



Gli uomini in nero visti al mattino, sembrano essersene andati però la presenza di un estraneo nel campus non desterà comunque qualche sospetto? Il dubbio del ragazzo si scontra con l’innocente candore di Iori la quale non sappeva neppure che fosse proibito ma, con un buffissimo volo pindarico, giunge alla conclusione che NON possano esserci problemi in fondo Ei frequenta il Sakura…anche se nel futuro.



A questo punto la ragazza, coglie l’occasione per chiedere delucidazioni su come sarà la sua scuola nel futuro. Sekigahara è evasivo,ricorda “solo” che aggiungeranno un nuovo edificio lasciando la sua spasimante con ancora più curiosità. L’obiettivo rimane l’infermeria che al momento è chiusa a causa del assenza del infermeria ma Iori promette di trovare una soluzione.


Nel frattempo il duo si imbatte in Tomi. È un incontro…piuttosto bizzarro, perché con tutta probabilità(non ho ancora le prove) nessuno sa quanto sa l’altro e viceversa. Da parte mia so che Tomi ha incontrato Sekigahara nella città distrutta e sa che non è 426, ha anche pregato Shinonome di lasciarlo in pace.



Fuyusaka per conto suo, ignorando(plausibilmente) questi trascorsi saluta l’amica con un pretesto “Gli sto facendo fare un giro del campus”e prosegue dritta per la sua strada. D’altra parte Ei, poco prima di entrare dal ingesso principale nota con la coda del occhio una figura familiare: la ragazza che gli ha dato il video.


Yuki si dirige infatti verso l’uscità in compagnia di Shu ma pur correndo, non riesce a raggiungerla in compenso la ragazza con le trecce è ancora li e sembra osservarlo. Arrivare è in infermeria non è difficile, sfruttando la sua nomea di ragazza responsabile Iori è riuscita a recuperare la chiave con una piccola bugia e…non può fare a meno di essere un po’ in imbarazzo trovandosi sola, con il ragazzo che le piace in una stanza chiusa.



Ei però è concentrato su altro, si dirige rapidamente verso la scrivania e scopre immediatamente che i cassetti sono chiusi, a questo punto Iori si allontana determinata a trovare una chiave di riserva in sala professori. Rimasto solo Sekigahara continua ad esaminare i documenti a vista.



Il suo sguardo viene subito attirato da un flacone NM:C024, nonostante qualche piccola differenza nel etichetta è lo stesso farmaco che secondo Fuyusaka era solito prendere lui. Le cartelle cliniche presenti sulla scrivania rivela che Chihiro Morimura aveva prescritto quel farmaco a degli studenti: Ryoko Shinonome, Juro Izumi(non Kurabe) e Shu Amiguchi(…quelle dannate cassette)



Il sopralluogo viene interrotto dal suono della porta, Ei inizialmente crede sia Fuyusaka ma di fronte a lui c’è un’altra ragazza, Megumi. Sekigahara prova ad allontanarla con una scusa ma questa di contro estrae “la pistola magica” e gliela punta, Ei risponde di istinto e fa altrettanto.


La “strana” ragazza sostiene di star facendo solo quello che lo stesso Sekigahara le aveva chiesto, Sekigahara e non Birba, questo pare molto interessante. La situazione di stallo viene brutalmente sciolta da Tomi che, irrompendo in infermeria rimane senza parole.


Aveva seguito Sekigahara per pura curiosità ma…che è successo con Megumi, come si è arrivati a questa situazione? E dov’è Iori? Yakushiji non proferisce parola e si ritira mentre Ei, rimasto da solo con Tomi prende atto di come anche “lei” lo conosca tuttavia non riceve altre risposte.


Kisaragi afferma di essere solo “una ficcanaso” e si allontana a cercare Yakushiji mentre rimasto solo, Ei ricorda…ricorda di un suo precedente incontro con quella ficcanaso con le trecce. Questo flashback si concentra sul “dove” fosse finito Sekigahara in seguito al teletrasporto forzato dovuto alla contaminazione delle Sentinelle.

Ryoko è finita direttamente nel 1985, Juro nel 2025, Ei invece si è ritrovato nel 2104. Attraversando una struttura abbandonata, il ragazzo si imbatte finalmente in un terminale che gli permette di verificare la sua posizione.



Si trova in luogo che ormai conosco molto bene, il sesto laboratorio sotterraneo della Shikishima. In quello che dai resti e dai dati pare essere, in tutto e per tutto un laboratorio dedicato allo sviluppo di androidi(non a torto aggiungerei). Debilitato dai suoi fortissimi mal di testa, Ei attiva involontariamente due androidi(identici a quello visto da Tomi e Nenji nel 2025) e viene rapidamente circondato.


Questa è una sequenza molto carina perché io giocatore inizialmente sono portato a “tentare” di fuggire, ma non ci sono vie di fuga e quando si viene catturati dagli androidi non si ha qualcosa di innocente come un fondo a bianco, un fondo a rosso sangue che sembra “chiudersi” come se il nostro protagonista venisse stritolato. D’altra parte dopo pochi tentativi mi è partito un facepalm, la soluzione mi è parsa chiara


Questi androidi sono plausibilmente ciechi, restando immobile non solo non si viene attaccati ma si viene anche “salvati”. I due aggressori vengono rapidamente abbattuti da due colpi di pistola sparati…da Tomi androide anche se sarebbe più corretto chiamarla 426. La “ragazza” si autodefinisce ficcanaso e consiglia ad Ei di non andarsene in giro, soprattutto la superficie è off limits ha causa delle radiazioni.



Dopodiché passa ai fatti, ha finito di esaminare la Sentinella ed ha compreso la situazione…Ei può dire altrettanto? Il ragazzo non ricorda nulla, per cui la ragazza parte dalla fine. La Sentinella o più correttamente, lui sono stati contaminati dal codice DD-426 inoltre è stato teletrasportato in fretta e furia, senza inserire una destinazione specifica.



Il codice DD-426 è il programma applicato alle nanomacchine interne del suo corpo. La sua funzione è di recidere la parte delle nanomacchine collegate all’area del cervello in cui si trovano i ricordi. Questo processo causa fortissimi danni cerebrali, rischia di perdere la memoria e di divenire progressivamente un vegetale.


Ei è scettico e reticente nei confronti della “ficcanaso”, è vero ce ha dei fortissimi mal di testa ma può fidarsi? A questo punto, non può che provare a chiedere delle spiegazioni: chi farebbe mai una cosa del genere? E cosa ancora più importante, si può fermare?



No. Il processo parrebbe irreversibile, una volta iniziato non è possibile cancellarlo. La prognosi…dipende dalla gravità della contaminazione e/o dal tempo trascorso nella sentinella contaminata. Al più un mese, al meno qualche giorno.


“Tomi” però si offre di aiutarlo, smanettando un po’ con i terminali ha potuto accedere ai dati del computer centrale e grazie a quello può creare un codice che ritarderà gli effetti degenerativi del veleno…prima però vuole fare un accordo.



Nulla di complesso, vuole solo che Ei la aiuti ad uscire da li. “Non tutti possono usare il teletrasporto. Solo quelli che hanno le nanomacchine. Sekigahara esita poi squadra attentamente la sua presunta salvatrice e si rende conto(dai danni alla gamba) che è un androide, rivestito di una pelle artificiale in silicone che la fa sembrare simile ad un essere umano.



Ei a questo punto ha una illuminazione, Okino gli aveva parlato di IA che era fuggita rubando il corpo di un androide. Il nome di Okino porta l'androide ha dare un ulteriore dritta al ragazzo “dovresti chiedergli del DD-426 è il più esperto in materia”, dopodiché volente o nolente Sekigahara è costretto ad accettare le condizione del androide.



Non ha scelta “Ti darò delle pastiglie per il mal di testa. Non vorrei che ti dimenticassi del nostro accordo” questa situazione, questo accordo per poter “fuggire” mi ricorda un po’ la situazione che si crea fra Cornelius e Re Valentine in Odin Sphere, cosi come per l’antico re è chiaro che gli obiettivi di 426 sono tutt’altro che pacifici ma non esistono alternative.



In retrospettiva osservando la timeline generale degli eventi mi chiedo se Ei si sia volutamente spostato nel Settore 1 per cercare Okino che, da archivio, dovrebbe avergli dato asilo. Forse seguendo proprio il consiglio di 426 per cercare una soluzione permanente al DD-426.



Con Keitaro ancora bloccato, la prossima sulla lista è Yuki, la quale parte già con tante gatte da pelare. Indagare sulla scomparsa di Natsuno senza fidarsi troppo di Aiba(/426) o poi…c’è la bruttissima situazione in cui si era cacciata sul finire della sua seconda macro parte.



Situazione ad alto rischio che però si risolve in modo piuttosto pacifico e tranquillo. Il primo pensiero di Yuki è proprio per “quello”, Gouto e gli altri…l’hanno lasciata andare, dopo averla catturata con la forza. Le loro parole non avevano(per il momento almeno) un senso logico per la Sukeban che non si diletta congetture troppo strambe, tranne una: è possibile che vogliano tenerla d’occhio, sfruttarla per arrivare al USI ma queste sono chiacchiere per dopo.



L’obiettivo principale di Takamya rimane sempre ritrovare Nat-chan ma nel mentre non può trascurare i suoi “obblighi” nei confronti del Usi e le tante contraddizioni che si sta trovando davanti. A dispetto della sua predisposizione sanguigna Yuki non affronta direttamente Aiba sulle sue menzogne, ci gira intorno “Tu nella sei nella classe di Ogata Nenji?” e sempre per il momento si “beve” le sue menzogne “Si. Ma sicuramente non farà caso ad una come me. Sono una che passa inosservata”.



In questo contesto ho scoperto, mio malgrado, un piccolo problemino con un trigger. Nulla di gamebreaking,nulla che vada ad inficiare la qualità eccelsa del lavoro svolto ma che mi piace segnalare. Ai fini di storia, per proseguire bisogna dire ad Erika una cosa ma per farlo bisogna essere sul tetto.



Nel caso ci si sposti in corridoio, non si può più tornare indietro e bisogna ricorrere alla Flowchart. Cosa succede andando in corridoio? Poco in verità, Tomi e Iori non ci sono più e Megumi, non avendo altre informazioni su Minami, se ne va dopo che Juro esce dalla sua classe con aria assorta e triste.



Più interessante è quanto succede in mensa. Yuki ha bisogno di qualcosa da bere(In questa macro parte non ha il suo succo sul tetto) per dimenticare il sapore del fumo e, dopo aver offerto qualcosa ad Erika/Tamao/426, inizia a bere la sua bibita…venendo però assalita da Amiguchi.



Ho trovato deliziosa che ci sia una linea di dialogo diversa da quella “la vitamina c fa bene alla pelle” nel caso si scelga una bibita differente dal Hey-C ma tutto sommato i dialoghi sono gli stessi a cui ho assistito durante la storia di Shu.



Il ragazzo è molto serio con la Sukeban, è vuole un appuntamento. Ci troviamo però in un momento di molto precedente a quello in cui la ragazza “finalmente” cederà ai suoi insistenti approcci. Per il momento non appena il ragazzo tira fuori le chiavi della moto, viene interrotto da Erika.



La dinamica è buffissima perché Shu “Diciamo che è Watson” si convince che sia straniera e preso atto che le due “abbiano da fare” si ritira da vero gentiluomo. Questo perché come enfatizzato già altre volte è mooolto serio e non vuole risultare troppo aggressivo e petulante.



Il trigger per proseguire dovrebbe partire proprio di ritorno dalla mensa ma, come già scritto, senza aver fatto il primo evento di questa seconda macro parte…non si avvia. Per cui rewind al inizio e partiamo da una delle riflessioni più rilevanti, un’illuminazione: la scatola.



Le ragazze del club di atletica le hanno detto che Natsuno nascondeva una strana scatola nel suo armadietto. Una strana scatola…proprio come quella che ha nascosto dietro istruzione di Shinonome, quella che non deve per alcuna ragione arrivare nelle mani di Ida, possibile che sia la stessa scatola? Takamya non lo so ma “sa” di non poter portare “Erika” con se e riesce a liberarsi di lei con un pretesto abbastanza sciocco in verità sulla linea del “per oggi abbiamo finito con le indagini”.



Al intero della timeline generale, questa scena si svolge subito dopo la conclusione della precedente “macroparte”;la Sukeban si fa velocemente strada fino al vecchio edificio dove fra pavimenti consumati e odore di muffa ha nascosto la “scatola”, in retrospettiva? Ha senso, era il luogo isolato più vicino. È proprio al vecchio portico che Yuki ha assistito alla conversazione fra quello che ora so per certo essere BJ e Ryoko.



Recuperato la “scatola” da una delle classi, inizia la porta difficile. Se è un simil proiettore come ha fatto Shinonome ad aprirlo? La mancanza di un interruttore e di progressi di alcun tipo stressa notevolmente la sukeban che inizia seriamente a credere che sia solo una scatola. L’unica soluzione plausibile le pare domandare direttamente alle ragazze del club di atletica ma prima che possa caricarsi la scatola addossa, viene raggiunta da una voce.



Uno dei MIB l’ha seguita e si complimenta subito con lei per l’ottimo lavoro svolto. L’unità dati, cosi la chiama, ufficialmente contiene “informazioni riservate”. Yuki cerca di chiarirsi con il MIB è “solo un caso” se è riuscita a trovare la scatola d’altra parte questi è tornato al Sakura per tentare di catturare Ei Sekigahara “ufficialmente” un criminale ricercato alla ricerca di queste informazioni riservate ma prima che abbia il tempo di finire la frase viene raggiunto da un colpo e da una voce “Non sono un criminale”.



Sekigahara non si cura tanto di Yuki “ah, sei tu” ma le assicura che l’agente USI non è morto. D’altra parte la Sukeban, diffidando del nuovo venuto gli ordina di allontanarsi dalla scatola ma questi, di tutta risposta, la ignora completamente “Tu sai almeno cos’è questo?” e pronunciando “attivazione IA” la scatola assume la forma familiare che ho iniziato a conoscere.



“BJ” si rivolge immediatamente al ragazzo come “Sekigahara” e ne trae subito la conclusione che sperava “Miura kun, hai recuperato la memoria”. Dopo aver preso atto della sua posizione, Miura non perde tempo. Natsuno è nei guai.



Finalmente qualcuno che sembra sapere dove si trova la sua amica, Yuki si rivolge direttamente al robottino il quale, una volta presa atto della sua identità, le conferma. Natsuno Minami, da suo ultimo ricordo, è rimasta bloccata nel Settore 3.



Alla sukeban non vengono fornite spiegazioni, c’è tempo solo per farle un’offerta “Vieni con noi?”. In compagnia di Ei e “Miura” Yuki raggiunge il santuario Tokisaka, mordendosi la lingua per averne compreso l’importanza…senza riuscire a carpirne il segreto e osserva con stupore la luce che li trasporta direttamente nella città in rovina del Settore 3.



C’è un piccolissimo salto temporale dopo l’attivazione del portale, BJ è già in perlustrazione e l’insolito duo Takamya-Sekigahara è solo. La ragazza è profondamente mortificata oltre che preoccupata: aveva bollato tutte le stramberie scritte sul quaderno come fantasia…invece era tutto vero.


Ei per conto suo ritiene che, salvo eccessi di imprudenza, dovrebbe essere ancora viva. Detto questo la domanda per la sukeban è una sola, cosa è successo a quella città? Deimos o per dirla in altri termini “Una schiera di robot che sembrano mostri” ed il loro prossimo bersaglio è la sua città. Ei “sa” che avranno anche bisogno del aiuto di Yuki per sconfiggerli e prende atto che la 14, la Sentinella di Shinonome, è in custodia alla Shikishima.



Nel frattempo BJ fa ritorno al campo base, il suo primo giro di perlustrazione non ha dato esito positivo ed Ei suggerisce di prepararsi al peggio venendo però brutalmente zittito. Dovranno espandere il raggio delle ricerche, ricerche che NON si concludono in questa sequenza. Il continua appare proprio qui.



Riprendendo la storia si è di nuovo sul tetto, con una Yuki sempre più preoccupata: ora sa dove cercare e deve affrettarsi prima che sia tardi. E per farlo ha bisogno del aiuto di Sekigahara, che per il prossimo futuro si nasconderà nel vecchio edificio, e del robot chiamato “Miura”.



Per “proseguire” con l’indagine bisogna percorrere tutti gli step che ho seguito in precedenza, con una piccola differenza. Dopo aver parlato con Amiguchi in mensa, camminando vicine alle aule saremo raggiunti da Chihiro Morimura.



L’infermiera con un pretesto “Ricordati che puoi chiedermi aiuto per qualunque cosa” passerà un bigliettino alla sukeban,dopodiché si rivolgerà ad “Erika” riconoscendola subito “Tamao-san” pregandola di non andarsene troppo in giro da sola e di passare una volta tanto “in infermeria a farsi controllare”.



L’intero conversazione è “strana” perché la vera Tamao-androide dovrebbe essere arrivata al improvviso nel Settore 4 e 426 dovrebbe “già” allertarsi dopo questa conversazione ma andiamo con ordine. Sul biglietto Morimura ha chiesto a Takamya di fare alcune cose e Yuki, chiede cortesemente a “Erika” di accompagnarla.



Quel pomeriggio, sul ponte Sumire Yuki le rivela di aver saltato le lezioni quella mattina “per controllare una cosa”. È andata in ospedale dove ha fatto visita ad Erika, Aiba Erika. Quella vera, che è ricoverata li inoltre ha sentito chiaramente l’infermiera rivolgersi a lei come “Tamao san”.



Pressata, con il suo solito tono gentile e affabile Erika “””getta la maschera””” e rivela di chiamarsi Tamao Kurabe. Seguendo un po’ quello che è stato uno dei trait d’union della storia di Yuki, “Tamao” sostiene inizialmente che sarebbe uno splendido colpo di scena in un romanzo giallo precisando al tempo stesso di non avere cattive intenzioni.



“Tamao” si complimenta con “Sherlock” per le sue capacità deduttive ma la sukeban non ha finito. Anzi, ha appena iniziato come in un vero romanzo giallo, è tempo per il detective di iniziare a sciogliere i nodi sui vari misteri del caso. Fra questi vi è sicuramente l’incidente in bagno e le “due” Tomi Kisaragi.



Yuki rivela alla sua assistente di aver “scoperto” quel che rimaneva della seconda qualche giorno prima. Flashback, Yuki raggiunge Sekigahara al vecchio edificio probabilmente intenzionata a continuare le ricerche nel Settore ma lo trova intento ad armeggiare con un rottame metallico che ha vagamente la forma di Tomi Kisaragi.



Ei chiarisce subito che si tratta di un androide costruito per somigliare alla vera “Tomi Kisaragi” e che ormai è inservibile, anche i suoi dati sono danneggiati…tuttavia ha potuto scoprire una cosa: prima di essere distrutto ha sostituito le parti interne o per dirla in modo più criptico “Ha cambiato aspetto ed è fuggito”.


Lui, 426, Juro Izumi: un omicida di massa “Ora è solo una coscienza senza corpo ma sta comunque tramando qualcosa”. Ei ha trovato quel cadavere di androide in un bagno del vecchio edificio. Questo è una bella chicca.



Avevo creduto che 426 avesse fatto completamente a pezzi il suo vecchio corpo, invece non avendo tempo…lo ha nascosto. Yuki fa subito due più due, sono nel edificio nord: è stato quel androide a distruggere il bagno delle ragazze.



Di ritorno alla scena sul ponte Sumire “Tamao” sempre con quei suoi modi dolci si prende “gioco” della detective. Un robot? Davvero qualcuno crederà a questa storia ma Yuki da nuovamente prova di essere una ragazza scaltra e acuta, oltre che dotata di nervi d’acciaio.


Pur consapevole del pericolo espone il suo dubbio alla sospettata “Da quel giorno mi domando, in quale corpo sarà entrato dopo? Tu che ne pensi?” l’esposizione di Yuki NON è finita. Dopo essersi infiltrata alla Shikishima ha scoperto del esistenza delle nanomacchine.


In quella sede(forse in seguito alle famose “analisi”) ha scoperto di essere stata manipolata da una persona a lei vicina. “Tamao” non ride più mentre Yuki ne trae la conclusione che attendevo “L’unica persona che mi sta sempre intorno, sei tu!”.


Il sospettato prova nuovamente a calmare l’implacabile detective ma “Sherlock” ha ancora una cosa da dire, deve svelare la “sua” di identità e ricostruire i fatti. Di fronte a lei non c’è Erika Aiba né Tamao Kurabe ma un criminale ricercato che ha usato un robot simile a Kisaragi per fuggire “In te alberga la coscienza di un omicida di massa, Juro Izumi”.



Dopo un brevissimo momento di pausa la sospettata “ride” e per una singola battuta “parla” con la sua vera voce “Quindi sarei un uomo?” dopodiché getta finalmente la maschera ed i suoi occhi diventano viola.



Nel log Erika Aiba diventa finalmente Juro Izumi e parla al maschile “Mi ero assicurato di cancellarti la memoria. Non ho altra scelta dovrò cancellartela meglio…” ma non ha neppure il tempo di fare un passo, come nella più classica delle serie gialle, una volta smascherato il criminale tenta di fare del male al detective che però ha superato il suo avversario in prudenza e arguzia.


Alle spalle di Izumi accanto ad alcuni agenti compaiono Gouto e Shinonome, mentre davanti a lei, proprio accanto a Yuki oltre agli agenti c’è Chihiro Morimura(latex) è stata lei ad organizzare questa trappola. Chihiro fa un passo in avanti verso quello che una volta era il SUO compagno…ai suoi occhi è ormai completamente impazzito “ora ti fai passare per una scolaretta?”



Juro d’altra parte non ritiene di essere un pazzo o quantomeno non quanto Chihiro “…che per salvarti sei disposta a far deragliare il progetto interstellare”. Se questa nota sul progetto interstellare avrà sicuramente dei legami con quanto visto nella storia di Natsuno e Shu, quanto dice Chihiro si ricollega invece a quanto sentito nella storia di Ei.



Con le sue azioni, Chihiro vuole permettere a lei e Juro di sopravvivere. Quel “Noi due sopravvivremo” era riferito a loro o più correttamente “Non nello stato folle in cui sei ora ma in quello che eri prima di svegliarti qui”. È folle e paradossale che i “due” in un certo senso siano ancora una “coppia” dopo tutto questo.


Juro però ritiene che con le sue azioni Chihiro finirà per sacrificare la vita di ben 15 persone(“I quindici che comandano i Demos?”) ma la donna nega che sia cosi, sostenendo che quello non è un sacrificio ma una prospettiva di vita migliore.



Una vita migliore che però, secondo 426, non ha prospettive per il futuro e gli impedirà di conoscere la verità. A questo punto Chihiro spara, come già aveva fatto in un altro tempo, in un altro mondo a Juro(cosa sottolineata da lei stessa) e invita subito Yuki a non muoversi. Nonostante la sua pelle artificiale sia danneggiata per i numerosi colpi, 426 trova la forza di alzarsi.



Yuki però prendendo atto con i suoi occhi che si trattava DAVVERO di un robot, reclama risposte: cosa gli ha fatto? Izumi è evasivo e le dice solo una cosa “Ti ho preparato per quello che sta per accadere. Tutto inizierà molto presto” dopodiché si da alla fuga gettandosi dal ponte


è scontato che, nonostante le parole dei presenti sui possibili danni irreversibili dovuti alla caduta, Izumi sia sopravvissuto. A Yuki viene ordinato di tornare a casa mentre Chihiro assistita da Ryoko e Renya si recherà alla ricerca dei resti. D’altra parte rimasta sola, la sukeban non può che guardare a quello che lei continuava ancora a chiamare Aiba e giustamente mi domando…cosa è stato fatto alle nanomacchine dentro di lei e quando 426 avrebbe avuto il tempo di farlo?



Possibile che, dopo aver “preso” il comando dei Kaiju, lo abbia passato a Yuki?



Non voglio dilungarmi troppo perché se no, non ne esco più. Yuki è il primo personaggio con cui riesco a superare la soglia del 80%(85 per la precisione) ed il suo prossimo evento dovrebbe essere l’ultimo ma al momento è bloccato dietro quello che credo essere l’ultimo evento della storia di Minami.



Con la coscienza di un criminale inoltre, ho teoricamente accesso al seguito della storia di Juro e…ho tanti dubbi. In momenti diversi e per ragioni diverse sia Renya(prima) che Ryoko(dopo) hanno detto di non fidarsi più di Chihiro Morimura(Infermiera) e le numerose ambiguità presenti nei suoi dialoghi con 426 non fanno che aumentare il numero di domande ma tempo al tempo.



Dopo Yuki è il turno di Tomi, che avevo lasciato ancora nella città distrutta vicino al “cadavere” della sentinella 13 a ripensare a quanto accaduto la prima volta che l’ha vista combattere. Non so ancora quale fosse “l’esperimento” a cui Gouto e Morimura l’abbiano sottoposta con la forza perché questa terza “macro parte” della sua storia è breve ma soprattutto concentrata su un singolo obiettivo.



Questo obiettivo viene palesato immediatamente dopo aver ripreso il controllo della nostra ficcanaso, è passato più un giorno da quando sono finiti nella città distrutta(Secondo in totale) e di ritorno da una ricognizione, vengono raggiunti da una Miwako terrorizzata e mortificata.



La senpai Shinonome è sparita, si è distratta un solo secondo e si è allontanata non riesce a perdonarselo. Ogata e Kisaragi provano rincuorarla mentre iniziano a discutere sul da farsi. La situazione è molto grave, hanno avuto modo di vedere con i loro occhi quanto quella città possa essere pericolosa…e Ryoko era debolissima, come ha fatto ad allontanarsi da sola e cosi in fretta?



Dopo un vario giro per la via commerciale, hanno il via le ricerche in piena regola. Il luogo dove sia effettivamente necessario cercare, è scontatissimo…ma questo non mi ha impedito di andare a rivedere tutte le location già viste in precedenza che sono “sbagliate”. Prima fermata, i resti del Kaiju. Non ci è neppure data la possibilità di riascoltare le registrazioni sul progetto interstellare.



Non c’è tempo, Ogata è molto prudente e deciso. Quel luogo è troppo pericoloso, non possono restare li più di dieci minuti. Il secondo luogo da controllare è casa Kisaragi.


Forse dopo oltre un giorno priva di conoscenza, Ryoko ha sentito fame ed è andata alla ricerca di cibo ma non vi è alcuna traccia di lei vicino alla panetteria. Sempre più preoccupata Tomi suppone che possa essersi diretta a scuola e, non sapendo che la strada è distrutta, sarà passata per la scorciatoia che passa vicino alla Sentinella 13.



In cuor suo Tomi spera che la senpai stesse cercando proprio la Sentinella, ipotizzando che sia coinvolta con Gouto e compagni, ma ancora una volta le loro ricerche si concludono in nulla di fatto. Non è possibile tornare in nessuno dei luogo. Nenji bloccherà ogni ritorno con uno schietto e adeguato “ci siamo già stati”.



L’unica soluzione rimane la scuola, con la strada principale distrutta i due sono costretti a fare il giro lungo. Lo scorcio sul Sakura da Yaemaechi lascia a bocca aperto per il mero senso di magnificente desolazione che riesce a trasmettere. La strada crollata si “apre” su un enorme voragine che ha distrutto anche tutto l’edificio nord del Istituto.



Proprio accanto alla scuola, dentro la voragine è chiaramente visibile la carcassa di quello che so essere un Plasmapod. Nenji e Tomi non ne hanno mai visto uno e possono solo speculare su cosa possa effettivamente essere.


Se il ragazzo pensa ingenuamente “sta facendo il nido”, Tomi è molto più quadrata e pragmatica. Se effettivamente sono macchine costruite per terraformare pianeti potenzialmente abitabili…allora è possibile che stesse cercando qualcosa “sotto” la scuola, ma cosa? Quel cosa è ignoto alla ficcanaso, ma non a me: “l’ufo” si trova sotto la superficie ed è li che vogliono arrivare.



Di suo il bancho non è molto convinto…in compenso ha una novità, fra una battuta tagliente e l’altra scorge in lontananza la figura di Shinonome, in ginocchio ed apparentemente priva di sensi. Tutto risolto? No perché accanto a lei si trovano due androidi i quali contrariamente al impressioni inziali NON sono fuori uso.


Avvicinandosi si attivano e per i due ragazzi rimane solo un’opzione:scappare. La schermata di “game over” in questo caso è la stessa a cui ho assistito durante la storia di Ei e, aggiungo, ho trovato splendido il dettaglio che ho scorto solo rivedendo la scena.



Circondati e senza via di fuga, Nenji si erge comunque a pugni chiusi davanti agli androidi proteggendo una terrorizzata Tomi. Fortunatamente per loro, gli aggressori vengono messi velocemente fuori combattimento da una figura che ci si aspettava di incontrare in questa sede: Ei Sekigahara.



Il ragazzo riconosce “Tomi Kisaragi” e scopre che i diserspi sono più di due, tuttavia nel trambusto generale Ryoko è sparita di nuovo.Di contro, Ogata è scettico e guardigno dei confronti del nuovo venuto.


Come faceva a conoscere il nome di Tomi? E si para a difesa della ragazza, di suo questa però si fa subito una domanda “Sei con Morimura e gli altri?” quesito a cui il ragazzo risponde in modo molto evasivo. Quello che può dirgli è che viene da un futuro più lontano rispetto a quello in cui si trovano.



A trovare i ragazzi è stato un drone, Sekigahara fa mea culpa e si scusa con loro per averli cacciati in quel pasticcio. Era convinto che essendo loro con Ryoko, fossero già tornati indietro e per “sdebitarsi” si offre di accompagnarli al portale sotterraneo.


I dispositivi in superficie sono attualmente bloccati e devono recarsi sottoterra(Al UFO probabilmente) dove si trova quello principale, essendo gli altri dei semplici punti di accesso. Su queste note, si conclude questa breve ma significativa macro parte di Kisaragi.


Ancora una volta non vi sono blocchi ad impedirmi di riprendere…se non la mia volontà di continuare a seguire il mio ordine. Ora si ritorna a Ryoko.


EDIT: aggiornamento del 29/07/2021


13 Sentinels



Mi…



sembra ancora impossibile ma dopo oltre tre mesi dal inizio del mio viaggio su 13 Sentinels sono finalmente riuscito a completare la storia di uno dei tredici protagonisti. Un piccolo traguardo che mi rende oltremodo felice vista la quantità di impegni che tante volte mi ha tenuto lontano dal titolo ed i miei “ritmi” che di certo non hanno contribuito.



La conclusione di una storia, non equivale alla “conclusione” del percorso di un personaggio né tantomeno allo scioglimento di tutti i nodi ad esso legato. Avendo visto “Uno spettro rinato” nella storia di Shu ho potuto ritrovare Ryoko Shinonome cosi come l’avevo lasciata, dolorante, sofferente e con ricordi sempre più confusi.



La sensazione di essere costantemente tenuta d’occhio e la sfiducia in Gouto e Morimura non fanno che aggravare la situazione rispetto al ultima volta di certezze ne ha sempre poche anzi, una in più, Izumi sembra presentare i “suoi stessi sintomi”.



Le sequenze di eventi che si susseguono non differiscono molto da quanto visto in precedenza e in retrospettiva? La possibilità di Ryoko di rivedere alcuni eventi, come se non li si avesse MAI visti ha perfettamente senso. Non è un caso, ne un vezzo, è una scelta ponderata e voluta.



Per proseguire concretamente con gli eventi, è toccato “fuggire” nuovamente da Gouto grazie alla sempre altruista Miwako ed i consigli di Tomi. Non importa se andando verso sinistra(dove si becca nuovamente Shu) o destra(dove ai distributori c’è sempre Hijiyama), l’obiettivo rimane la mensa.


Questa volta non l’ho trovata deserta, ad attendermi c’era la familiare figura di Yuki Takamya. La ragazza dai capelli corvini è sorpresa di vedere Shinonome andarsene in giro a quel modo “Gli uomini in nero ti stanno cercando!” ma questa non capisce.



Non ricorda neppure chi sia Yuki, che si trova costretta a rinfrescarle la memoria “loro” sono agenti del unità speciale e “quattrocchi” sa qualcosa anche su di “lei” per questo è costretta a fare la spia. “Quattrocchi” ovvero Tetsuya Ida del unità speciale.



L’ost, l’atmosfera di stress insostenibile raggiungono il loro picco in queste scene. Non ricordando nulla, Ryoko prega la sukeban di raccontarle quanto accaduto quando sono tornate “nel aula di scienze usando il teletrasporto”.



Questo evento si colloca due scene prima che Shu vada a portare di peso Ryoko in infermeria e dopo(diverse scene), che Miwako eTomi avevano mostrato apprensione per il giovane Kurabe ed il suo parlare di questo fantomatico “Shiba”. è una scena breve, ma intensa e rilevante ai fini del racconto come poche altre. Yuki, Ryoko e Tetsuya Ida completano un teletrasporto e si ritrovano nel aula di scienze,il primo che a quanto pare è stato “creato” da Ida a partire da quello sotterraneo.



Non si tratta di un momento disteso o di un momento in cui discutere con calma, il pensiero di Yuki va subito ad Amiguchi che a quanto pare è “rimasto indietro”(e qui mi fremono le mani per il confronto Amiguchi – Ida) mentre Ida viene tenuto sottotiro.


Sottotiro da Shinonome, la quale pretende delle risposte ed è molto schietta con i suoi sentimenti. Non le interessa se Ida la sta davvero usando, non le importa tuttavia se “davvero” prova qualcosa per un’altra, allora questo non può perdonarglielo.



Le lenti di Ida si oscurano mentre Ryoko espone una macabra verità, Ida aveva intenzione di gettarli via, tutti quanto loro, solo per incominciare da capo con “lei”(la “sua” Tomi). Ida prova a calmare la sua “protetta”, si appela ad un equivoco, un malinteso e la invita a prendere le sue pillole ma Ryoko non indietreggia di un millimetro.


Ha preso una decisione dopo aver visto “quella” registrazione, disattiva la modalità stordimento e prima che Ida possa anche solo “provare” a spiegarsi gli spara in pieno petto “Addio Professor Ida” una conclusione degna di una tragedia, colui che inganna e manipola che finisce per essere ucciso da coloro che ha sfruttato e tradito,ancora più tragico sesi pensa a come Ida fosse inizialmente un “eroe” giunto in aiuto dal futuro per aiutare Chihiro Morimura a salvare il mondo…ma è solo l’inizio.



Questa scena si svolge temporalmente subito dopo il reveal su 48Q nella storia di Juro e prima che, lo stesso Juro, si rechi in infermeria a parlare con Shinonome in cerca di aiuto.Terminato il suo di racconto, Yuki aggiunge qualche nota. Dopo quanto successo ha chiamato l’USI che hanno prelevato Ida il quale dopo quella volta non l’ha più contattata e ora pretende un chiarimento, perché è arrivata a tanto? Perché gli ha sparato? Cosa ha visto in quella registrazione che l’ha fatta sentire tradita sino a quel punto.


La realtà intorno a Shinonome inizia a farsi insostenibile, le immagine confuse. Le uniche cose “chiare” sono le sagome di Takamya, visibilmente preoccupata, e Shinonome che si regge la testa e crolla in ginocchia mentre la sua mente torna indietro.



Il flashback si colloca fra la visita di Yuki e Shu alla barriera esterna e la “promessa” fra Megumi e Shu davanti al Istituto Sakura ed inizia in un luogo a me familiare, il sesto laboratorio sotterraneo della Shikishima. Ryoko va di fretta, deve sbrigarsi a scoprire “il più possibile”. Non è la prima volta che viene in questo posto, avvicinatasi alla console vorrebbe continuare con la prossima registrazione la 3214 “ricerche sulle IA” ma tutti i dati sono spariti, erano le registrazioni più recenti risalenti a soli tre anni prima(quindi 2102) ma prima che abbia modo di continuare due Androidi entrano nel laboratorio.


Come già accaduto con altri pg. è possibile assistere ad un simil game over ma a differenza di altri, Ryoko è armata e riesce a sbarazzarsi dei due aggressori. Un dubbio però si aggiunge alla lista, come hanno fatto ad entrare? Si era assicurata di chiudere tutte le porte del corridoio durante la sua ultima visita.



Per rispondere a questo quesito, Shinonome decide di controllare i video della sorveglianza e scopre che in momenti precedenti, Gouto e Morimura hanno visitato a più riprese il laboratorio sotterraneo, per cui sono stati loro ad aprire le paratie dei corridoi. Sfruttando il video di sorveglianza, Ryoko si convince di poter scoprire “anche” chi ha cancellato il video.



Il flashback nel flashback che ne segue si colloca fra la fuga di 426 e l’eventro Intralocitor nella storia di Gouto. Si tratta quindi, temporalmente, del ultimo evento con Ida(giovane uomo) visto che fra le due scene c’è un salto temporale di ben quattro anni.


Ida attiva subito la carcassa in cui è conservata ora la coscienza di Tomi e si scusa per la sua disattenzione; Tomi per conto suo si sente altrettanto colpevole perché 426 ha rubato il corpo che era stato preparato appositamente per lei ma la rassicura “te ne preparerò subito uno nuovo”.


Tomi preferirebbe che Ida si sforzasse a creare corpi per “tutti gli altri” ma l’uomo sostiene che “non ne hanno più bisogno”. Mi mancano dei passaggi per comprendere appieno questa scena ma Tomi ne deduce che sia “a causa delle sentinelle”, gli “altri” invece dovrebbero essere tutti gli altri ragazzi uccisi da 426 come già visto nel “incubo” di Kurabe.



Riportando il tutto parola per parola “Vuoi far credere all’UFO che i compatibili lo controllano mettendo i nostri amici senza corpo nelle Sentinelle” ed il piano a quanto pare è molto azzardato, “ingannare” l’UFO è estremamente difficile.


A questo punto Kisaragi chiede di potersi mettere anche lei in gioco, di essere “messa” in una Sentinella. Ida però le nega questa possibilità. Nel caso fosse scoperta verrebbe “rimossa” come entità sconosciuta e non può permetterlo e qui la battuta che mi ha illuminato.



Ida sostiene che” Hijiyama e MIura possono farcela” perché da umani hanno vissuto durante la guerra, sta quindi parlando dei droni,di BJ? E di come contenga la coscienza di Miura? Dovrò andare assolutamente a rivedere la scena in cui BJ si trova davanti alla Sentinella nel Hangar nel 1945: se il drone responsabile di quella Sentinella fosse Hijiyama la scena sarebbe moooolto più drammatica quel “si…è…morto…” sarebbe infinitamente più devastante ma sto divagando e anche l’idea di “ingannare” l’UFO necessiterà di altri chiarimenti.



Kisaragi cerca di far ragionare il suo fidanzato: lei non è più “Tomi Kisaragi” e non condivide per niente la proposta di Ida di sfruttare la Tomi di quel mondo per lo scopo. Possibile che non si senta in colpa? Vuole davvero sacrificare un innocente per farle prendere il suo posto? “Non ti perdonerò mai”.



Ida capisce di non poter ragionare con la sua ragazza, non ha “armi” dialettiche contro di lei. Finge di aver finalmente compreso il di lei punto di vista e, con un pretesto, stacca la corrente ed ha uno sfogo tremendo e liberatorio.


Non gli interessa chi vive o chi muore, a lui interessa SOLO la SUA Tomi, l’unica persona che voglia davvero salvare.


426 aveva ragione: se solo fosse stato paziente, non avrebbe avuto tutti quei problemi, non sarebbe stato costretto a soffrire cosi tanto tuttavia non è sconfitto,non ha intenzione di fermarsi.


I dati della coscienza di Tomi sono ancora conservati nel Settore 0 “E se ricominciassi da capo? Potrebbe trasferire i suoi dati al interno della “nuova” Tomi Kisaragi e “lei” non lo saprà mai. Ha “solo” bisogno di ripristinare tutto e da qui inizio a comprendere la “portata” del opposizione di Ida all’Operazione Egida e forse il vero inizio della sua caduta in disgrazia.



Tuttavia la storia di Shinonome non è ancora terminata, resta ancora una sequenza, l’ultima. Bloccata dietro la decima ondata nella Seconda Zona di Battaglia e qui ancora una volta ci vedo la maestria e la classe di 13 Sentinels.


C’è un motivo molto preciso se per far partire l’ultimo evento si deve inziare da Infermeria 1. Risvegliatasi dal letto i dialoghi e le reazioni di Shinonome sono i medesimi della prima volta in cui ho giocato con lei dopo il suo prologo. La lista, la necessità di contattare i compatibili personalmente, le ricerche su 426. La domanda di Gouto “perché odi 426?” tutto è pressoché identico.



Ryoko ha “perso” delle informazioni ma sforzandosi riesce a ricordare ad esempio che 426 NON è Sekigahara e ancora, ha un dubbio sul portale: forse le è stato solo “detto” che è bloccato per impedirle di andarsene e poi c’è quella strana sensazione di dejà-vu che la spinge a riordinare le idee ed a ricordarsi del video di sorveglianza.


Non ricorda esattamente “cosa” abbia visto ma sa che era importante e si decide a tornare nel sesto laboratorio tecnico della Shikishima, nel 2105(e non 2015, come indicato erroneamente da un piccolo typo in game) per verificare di persona.


Uscendo dal infermeria con queste informazioni ben chiare, Shinonome ignora le direttive di Gouto e si dirige per direttissima verso il portale. La “console” è già attiva ma il teletrasporto risulta impossibile, è effettivamente bloccato.



A questo punto Shinonome viene raggiunta da Morimura, è stata lei a bloccare il portale. Questa nuova informazione rende Ryoko ancora più guardinga e reticente a fidarsi della donna la quale la prega di prendere le sue pastiglie: è convinta che la stia manipolando, che voglia cancellare lei ed Iori Fuyusaka.



La sensei cerca di calmarla e di spiegargli i fatti(o forse parte di essi?) come già so, il codice D che ha contaminato le sentinelle nel 2064 separa le nanomacchine dal resto del cervello cancellando lentamente i ricordi. Le pastiglie provano a “conservare” le connessioni ma la loro efficacia sta diminuendo.



Trovo rilevante che Morimura non faccia alcun riferimento al eventualità di divenire un vegetale dovuta al DD-426, Shinonome di suo ormai non ha la benché minima fiducia nei confronti della donna e non crede alle sue parole e suppone che stia manipolando anche Renya Gouto.



A questo punto la sensei getta la spugna e decide di provare un approccio molto più diretto: è stata lei. È stata lei ad aver causato l’incidente. È stata lei a inserire il DD-426. A questo punto nel aula arriva anche Gouto il quale rivela di aver tentato a più riprese di dirle la verità.


Ogni volta però non riusciva ad accettarla e perdeva la memoria. Ryoko diffida anche del ragazzo è convinta che sia tutta colpa delle pastiglie ma Renya la invita a ricordare bene il giorno prima della battaglia finale nel 2064 è stata LEI a dare a Sekigahara il codice DD. Da parte mia sono curioso di capire come abbiano scoperto la verità dietro l’incidente e se, magari, sanno che Ida è un traditore.



Ryoko non ha la possibilità di “rifiutarsi” di affrontare questo ricordo, ci si sposta subito nel 2064, nel hangar la scena si colloca esattamente prima della disastrosa sconfitta del 2064. Una ingenua e sognante Ryoko raggiunge Ida che l’ha fatta chiamare.



L’uomo ha qualcosa da mostrarle, un codice di aggiornamento per gli Intralocitor il DD-426. Ida sfrutta l’ascendente che ha sulla ragazza per rigirarsela come vuole e Ryoko non osa neanche immaginare quanto dolore tutto questo causerà a lei ed altri.


Con una prova recitativa da oscar, Ida sostiene che le nanomacchine dentro di loro sono difettose e non riescono a sfruttare il loro pieno potenziale. Potenziale che può essere sfruttato grazie a questo codice, un codice che Morimura non ritiene necessario.



Mettendo molta enfasi su come non tutti(e Morimura in particolare) lo capiscano “come te”. Senza farsi il minimo scrupolo, senza esitare neppure per un secondo Ida invita Ryoko a provare il codice come se fosse un piccolo segreto innocente fra i due “faremo una bella sorpresa a Morimura”.


Rimasta sola, Ryoko viene raggiunta da Ei con il quale ha un litigio. La ragazza non rivela al suo amico di cosa stesse parlando con il professore ed il ragazzo, palesamente più emotivo di quanto visto successivamente se ne va irritato per preparasi alla battaglia “Dopo tutto sono solo un ragazzino, no?”



La prima domanda che mi faccia è…cosa aveva chiesto Ida di fare ad Ei visto che il codice lo ha inserito Ryoko? La risposta dovrà attendere visto che manca ancora una scena fra quella conversazione sul tetto e questa nel hangar.



Intanto Shinonome, procede con inserire il codice nella 14 per poi cambiare idea al ultimo minuto, inserendolo nella 15 con l’obiettivo di dimostrare ad Ei che ha ragione nel fidarsi di Ida: l’inizio delle disgrazie per entrambi i ragazzi.



La scena si sposta nuovamente nel aula di scienze, dove Gouto e Morimura le chiariscono ulteriormente la dinamica dei fatti. Dopo il teletrasporto forzato alla fine della battaglia del 2064 è sparita e ci hanno messo molto per ritrovarla, Ida(non so se “loro” lo sappiano già) l’ha presa in custodia per servirsi ancora di lei ed ha impedito loro di agire per tempo.



Quando l’hanno trovata i danni era già irreversibili, le medicine hanno rallentato il processo ma la distruzione dei ricordi è iniziata. A nulla sono servite i tentativi di rinforzare i suoi ricordi con le nanomacchine.



Accompagnarla nelle “indagini”, il lasciarla girare per la scuola…erano un tentativo di far stabilizzare i suoi ricordi. Un tentativo disperato e senza alcun successo visto che la sua condizione peggiorava sempre di più e continuava ad allontanarsi dalla realtà.



A questo punto Gouto le fa una richiesta, LA richiesta. Solo lei può salvare le Sentinelle dalla contaminazione, solo lei conosce la password: non hanno molto tempo, deve fare in fretta ma Ryoko non riesce a ricordare, crolla nuovamente in ginocchio mentre la realtà intorno a lei si fa nuovamenteoscura.



…e mindblow. Ryoko si risveglia quello stesso giorno in infermeria ed accanto a lei, oltre a Gouto e Morimura c’è anche Sekigahara, il fuggitivo. La sua presenza li è da chiarire assolutamente ma andiamo per gradi per questa scena è a dir poco straziante e toccante, l’ost raggiunge picchi altissimi.



Ryoko si sveglia e…inizialmente non ricorda neppure Ei-kun, il suo nome invece le va detto da Morimura “non mi suona familiare” e poi c’è del altro deve cercare qualcosa “Cos’è che devo trovare? Non me lo ricordo…”



Sekigahara di suoi con grande dolcezza la invita a stare tranquilla a non cercare niente soprattutto ora che si sente “Rinvigorita, in pace”. La sensei rivela che le nanomacchine legate alla sua memoria si sono separate e ha perso quasi tutti i suoi ricordi.



I ricordi che le sono stati impiantati sono un’ultima spiaggia, un back up che era stato fatto per tutti i piloti quando erano connessi ai dispositivi di formazione per imparare a controllare sentinelle e portali. Ora come ora, conclude Ei amaramente “…sa solo come pilotae la Sentinella…”



La password per rimuovere la contaminazione pare persa per sempre, Morimura non ritiene più possibile affidarsi alle Sentinelle ma Gouto ritiene che un modo ancora ci sia; Ei è il primo ad afferrare cosa intende, vuole “usare” Ryoko ancora.


Ei si para a difesa della sua amica ma è lei stessa a chiedergli di calmarsi. Tutto intorno a lei si fa nero mentre ricorda…ricorda che la Sentinella 14 le è stata affidata dal Professor Ida “è la mia Sentinella. Non la cederò a nessuno”.



Contrariamente alle tre scene precedenti (flashback escluso ovviamente) che nella timeline generale si svolgono tutte subito la conversazione fra Kurabe e Shinonome nel infermeria…la scena seguente, l’ultima si svolge molto più in la. È un flashforward, dopo l’inizio della battaglia finale.



Ryoko raggiunge l’hangar della Shikishima deserto, fa un respiro profondo, si inginocchia e con rapido movimento della mano attiva lo Start sulla sua gamba, dirigendosi verso il campo di battaglia. In cuori mio sentivo che l’epilogo sarebbe stata una scena del genere…ed immagino che tutti i pg. ne avranno una simile.



Ora come le scene conclusive della storia di Shinonome sono quanto di più vicino ci sia al risveglio confuso di Ei vicino al cadavere di Chihiro Morimura(infermiera). Perché? Cosa è successo? Cosa ha dimenticato? E nel mentre poi c’è lei, Ryoko Shinonome.


Mi pare assurdo che il pg. che più di ogni altro a “tardato” ad acquisire un ruolo attivo nella storia, il penultimo da me “sbloccato” abbia finito per essere la prima a concludersi. Una conclusione che mette una tristezza infinita e mi ha ricordato che nonostante i raggiri, gli inganni, i tradimenti…13 Sentinels rimanga principalmente una storia che parla di sentimenti.



Puri, come quello di Ryoko, ormai distorti come quello di Ida che da “eroe” ha finito per divenire il villain della sua stessa storia, di affetto come quello che Ei prova per la sua amica…e tanto, tanto altro. Io in queste cose ci sguazzo, le adoro.



D’altra parte riguardando la scena in infermeria non posso fare a meno di accorgermi dei “segnali” che Gouto ha percepito in precedenza: Chihiro Morimura non rinuncerebbe MAI al utilizzo delle Sentinelle, eppure pare getta la spugna alla prima occasione utile.



Note extra? È possibile riselezionare Ryoko ma non ho approfondito cosa si possa effettivamente fare se vedere solo gli eventi conclusivi o altro. Allo stesso modo quando si selezione un pg. concluso, altra alla scritta Completato al posto della percentuale è presenta un suono prima assente.



Ero tentato di fare un posto a solo su questo primo epilogo ma ho deciso quantomeno di accompagnarlo alla terza macroparte della storia di Nenji, quella che conclude il terzo giro parziale dei pg. Avevo lasciato il bancho con una importantissima scoperta, sa chi è la voce che gli parla.



È del ragazzo che ha visto alla stazione insieme a Fuyusaka, Tsukasa Okino. Ritornato alla stazione però, come prima cosa gli tocca puntare i piedi. Interrompe brutalmente la conversazione con Kisaragi e le chiede di non muoversi di li.


I suoi modi bruschi e la mancanza di spiegazione non sono un buon biglietto da visita, soprattutto quando si ha a che fare con un tipetto tutto pepe come Tomi. La ragazza non ci sta proprio a restare in silenzio ed ubbidire. La prende mooolto a male(lo comincia a chiamare di nuovo “Elvis”) e gli impedisce di spostarsi dalla sua posizione di partenza.



Per conto suo Nenji ha la testa piena zeppa di dubbi, possibile che avesse ragione quello strano uomo(Ida) e siano proprio loro a chiamare i Kaiju? Perché era convinto Iori Fuyusaka assomigliasse alla donna dei cattivoni? Cosa può fare per impedire l’attacco, come fermare i Kaiju? Okino DEVE avere delle risposte.



Risposte che devono attendere, resosi conto della sua mancanza. Ogata la prende nel modo giusto “Cosa faresti se sapessi che il mondo finirà in pochi minuti”, di fronte a questo quesito il broncio sparisce, sostituito dal rossore…Tomi ci pensa un po’ ma con un po’ di imbarazzo “li passerei con te”.



Dopodiché si ritorna ad Okino, non è in alcun modo possibile dirigersi verso i pagliacci del Nikaguri. Ogata sa che finirebbe male ed è solo una perdita di tempo. Dopo aver “scansato” Fuyusaka, Ogata approccia Okino con il suo solito fare iper aggressivo.



Sa…o forse,crede? Che sia stato lui a metterlo in quel casino. Lo ha visto chiaramente, Okino è evasivo. Sembra non capire nulla di capsule o altre e, quando arriva il treno, sale inseguito da un furioso bancho. La scena si sposta subito nella “””capsula”””.



Nenjji non ci sta più a fare il bravo bambino ed ordina ad Okino di tirarlo fuori di li. Il ragazzo è stupito, non riesce a capire come abbia fatto ad essere scoperto ne comprende che cosa intenda il suo prigioniero con “capsula”.



Accanto alla voce di Okino se ne aggiunge presto un’altra quella di Hijiyama, Ogata lo riconosce e si mostra chiaramente deluso. Non si aspettava che sarebbe caduto cosi in basso. Il battibecco fra i due si “sposta”, alla fabbrica abbandonata dove Nenji legato ad una sedia con uno strano casco in testa si risveglia accanto al duo.



Okino è tranquillo. Nonostante l’imprevisto, rimanderà Ogata indietro ma non può negare che la sua capacità di sfuggirgli lo incuiriosisce molto. Il bancho di suo inizia a guardarsi intorno, a farsi domande, a pretendere risposte.



Le minacce di Hijiyama non lo spaventano, a lui interessa quello che Okino gli ha detto. Davvero può impedire l’attacco? Davvero può salvarli? Okino rivela che è proprio per questa ragione che ha assolutamente bisogno della chiave che controlla i Deimos.



Nenji ne deduce che i famigerati Deimos siano gli stessi Kaiju che ha visto nella città distrutta oltre che alla stazione ma davvero si controllano con una chiave? A questo punto ripete istintivamente la frase dettagli da Ida “La persona che controlla i Kaiju è uno di quei 15”.



Un’informazione altamente riservata, Okino non si aspettava che il ragazzo potesse esserne a conoscenza e aggiunge qualche dettagli: i quindici sono stati modificati appositamente affinché distruggano il mondo. Per quanto NON vogliano, i loro corpi inviano dei messaggi che genera i deimos e li conduce li. Tuttavia esiste una sola chiave, non quindici…proprio come gli aveva detto Ida.



E,proprio come gli aveva detto la “Donna dei cattivoni” inzialmente era lui ad avere la chiave. Tsukasa allora decide di mettere un po’ di chiarezza: è naturale che non ricordi di averla avuta, la chiave è solo un codice. Lui è uno dei quindici e fino a due mesi prima, gli ordini partivano direttamente da lui.



Questa è già di suo una bomba e c’è da chiedersi come la chiave abbia potuto passare da lui a Natsuno, prima di arrivare a 426 anzi, Okino se ne esce con una frase iper ambigua che necessita sicuramente di future spiegazioni “Venivano ancora da te quando ti abbiamo preso” ma lo hanno catturato quel pomeriggio, come è possibile?” mentre Nenji si sente colpevole per essere fautore della distruzione della città.



Okino allora gli spiega che quello che ha visto “accadrà” ma non ancora e che al interno della stazione la chiave, che normalmente è un programma,avrà la forma di una chiave normale. Quella stazione è un’immagine creata dalla sua mente.



Okino doveva scoprire a chi avesse dato la chiave di comando ed ha estratto le informazioni da lui ma essendo eventi legati ad esperienze e ricordi personali, solo lui può accedervi. Non si è mai mosso di li. Per tutto il tempo è rimasto attaccato a quella macchina.



Dopodiché smanettando ancora con i dati, Tsukasa conclude che anche “lui” era li alla stazione e che è questo il motivo per cui è sfuggito al suo controllo. Ha usato i dati di accesso di Okino stesso ma è un problema che si può risolvere, ora può rimandarlo indietro.


Ogata vorrebbe altre risposte ma Okino gli raccomanda solo di non muoversi troppo “Se il dispostivo dovesse staccarsi non ti risveglierai più” mentre Hijiyama lo prega di collaborare per uscirne il prima possibile.



Ora il mio problema con questi eventi sono le parole di Okino. Questa scena si svolge due scene prima del evento in cui Okino e Hijiyama si sono presi una “pausa” e quest’ultimo ha finito per essere sparato da Yakushiji. In quel occasione Takatoshi dice chiaramente che forse Nenji non sa niente, dubbio che viene confermato dalla scena in cui è Hijiyama ad essere legato al dispositivo in cui Okino stesso sostiene che non sono riusciti a ricavare nulla da Nenji Ogata.


Per cui mi domando, possibile che un’intera storia sia fine a se stessa e non porti a nulla di concreto? Dubito fortemente che 13 Sentinels possa fare di questi errori. Intanto, nella sua linearità, ha termine questa macro parte di Nenji. A bloccare la successiva c’è, ancora una volta, l’evento Sterminatrice nella Storia di Natsuno. È il quarto lock che trovo bloccato dietro quella singola, importantissima scena ed anche la scena in cui si scopre che era proprio Natsuno ad avere la chiave prima che le fosse rubata.


D’altra parte dopo Nenjji, a fine il mio terzo giro(parziale, restano fuori Keitaro e ovviamente Renya). Si torna a Juro.

EDIT: 05/08/2021



13 Sentinels



Potrei…



…iniziare e chiudere il post con “Finita la storia di Juro,non ho parole” perché questo quarto giro(parziale) dei personaggi si apre con una ennesiama serie di colpi da maestro da parte di 13 Sentinels e mi ha lasciato del tutto a bocca aperta. Ma ormai mi sono imposto di portare a termine questo mio diario di bordo, quindi…mi metto l’animo in pace, e cerco di trovarle le parole.



Dopo aver scoperto che Kyuta Shiba è in realtà 48Q una personalità artificiale, uno spettro che cerca di sovrascrivere i suoi ricordi e prendere il controllo del suo corpo in quanto Juro Izumi, l’uomo che ho imparato a conoscere come 426…il giovane Kurabe è solo e senza punti di riferimento.



Fuyusaka ed Amiguchi non si trovano a scuola, la senpai Shinonome è ormai guardinga nei suoi confronti sapendolo collegato a 426(…e aggiungo non potrebbe essere di grande aiuto vista la sua condizione a questo punto della storia) e Shiba lo sorveglia in continuazione. A chi chiedere senza fare la figura del pazzo? A chi chiedere soccorso? In questa situazione che sembra spingerlo sul baratro della follia..Juro ha modo di origliare una conversazione fra Tomi e Miwako.



La prima negli ultimi tempi si sta sempre recando in un certo posto per vedersi con un ragazzo e Kurabe “sa” che Ogata la sta cercando inutilmente. Facendosi forza Juro si avvicina a Miwako per chiedergli della sua amica. La cinnamon roll è reticente ma non ultra timida come in passato, sputa il rospo dopo aver saputo che è Ogata a cercare la ragazza con le trecce; ne deduce che al suo amico di infanzia piaccia Usami e, raccomandando a Juro di non fare il suo nome, gli rivela che si vede con un ragazzo al santuario Tokisaka. Kurabe ha la sensazione di avere ricordi moooolto importanti collegati al luogo. Si dice che sia infestato dai fantasmi e…niente, non riesce proprio a ricordare.



D’altra parte prima di uscire dal aula, Juro può pretendere chiarimenti a 48Q sui suoi obiettivi. Vuole forse riportarlo allo stato “precedente” a quello della totale perdità della sua memoria? Vuole trasferire in lui i ricordi del altro Juro Izumi?



48Q sorride di fronte alle mancanze del suo “amico”.Non si tratta di ricordi fittizi o artefatti. Sono i ricordi di “Juro” a tutti gli effetti. Rimasto solo e uscito dal aula, Kurabe si imbatte in Ogata, rivelandogli quanto sa sul luogo dove si trova Tomi. Il bancho non fa storie quando gli chiede di porterlo accompagnare per “controllare una cosa”.



È una traccia in più, una pista che sente di dover seguire. Ricorda che era stata proprio Kisaragi a parlargli del santuario e…non riesce a sbarazzarsi della sensazione di esserci già stato. La visita del duo al santuario si colloca temporalmente poco dopo la penultima scena nella storia di Shinonome, quando ormai la ragazza ha perso tutti i suoi ricordi ed il trio Sekigahara, Gouto e Morimura discute sul da farsi in infermeria.



La sensazione di dejà-vu è l’unica cosa che rimane a Kurabe della sua precedente visita , Ogata invece è piuttosto tranquillo…quantomeno fino a quando non scorge la familiare figura di Hijiyama. È passato del tempo dalla storia di Ogata, il bancho ricorda mooolto bene quanto l’ex soldato gli abbia fatto ed è subito pronto a dare le mani per quanto la controparte sia sicura di poter facilmente avere ragione di lui.



A placare l’animo di Nenji ci pensa Juro “Non dobbiamo cercare Kisaragi” ed a malincuore il bancho è costretto a desistere, sebbene fra i due rivali continuino a volare insulti e parole di scherno. Anche Hijiyama si trova lì per cercare qualcuno, Okino: è sparito da un momento al altro e non sa cosa possa esserli successo.



A questo punto Juro rivela quanto raccontato da Miwako, Tomi si vede con un ragazzo e, noncurante dei seintimenti del bancho rimastoci malissimo per la nuova (“COSA!?”), chiede delucidazioni su questo Okino…parladi Tsukasa Okino? Non lo conosce ma lo ha visto in sogno.



A questo punto il bancho conclude che il ragazzo che doveva incontrare Tomi sia proprio Okino e sente di “sapere” anche dove sono andati. C’è un piccolo grande problema però né Hijiyama né Ogata sanno far funzionare il portale; Juro nel mentre continua ad indagare da solo…riesce a ricordare qualcosa, ricorda di aver messo qualcosa nel cassonetto.


Per quanto ovviamente sia mooolto comodo che nessuno si sia curato di prelevare l’immondizia prima di Juro, la sorpresa rimane. Il ragazzo sussulta di fronte al ritrovamente:un cadavere. Inizialmente scettico, Nenji si avvicina…ma ha finisce per avere la medesima reazione. Aiutati anche da Hijiyama i tre rimuovono il corpo dal immondizia e per tutti si tratta di una sorpresa diversa.


Quello non è un corpo umano è un androide, ma non un androide qualunque: è il corpo di Tamao androide, semi distrutto dopo i colpi ricevuti sul ponte…ma perché si trova li? Inizialmente Juro non “sa” che quella figura appartiene a sua nonna ma ad illuminarlo ci pensa Hijiyama che è cresciuto insieme a lei, ma perché è un robot? Che ci fa li? Fortunatamente vedere la carcassa permette a Juro di ricordare.


La collocazione temporale di questa scne è FONDAMENTALE, scena numero 144 subito dopo il reveal sul ponte nella storia di Yuki e subito prima della proposta di Birba nel prologo di Megumi, il perché sarà chiaro solo dopo.



Sulla via di casa per una strada che non conosce, Juro si è attardato…ma è entusiasta: è riuscito a procurarsi un film che cercava da un po’ e giù pregusta una piacevole serata davanti al televisore ma il suo piano va completamente a rotoli.



Di fronte al santuario un ragazzo (Sekigahara) ed un ragazza (Tamao androide/426) stanno avendo una conversazione estremamente criptica ed ambigua. Il primo si “scusa” per quanto sta per fare mentre l’androide si maledice per il suo errore: non avrebbe dovuto aiutarlo a fuggire.


Quello che NON so è che Ei deve “eliminare”(ed enfatizzo la parola eliminare) tutti coloro che possano interferire con la sua “fuga” ma 426 lo irride. Lui “pensa” di avere la situazione sotto controllo…ma non è cosi. Anzi, a suo dire Miura/BJ sa tutto e gli ha cancellato i ricordi per “tenere nascosta la registrazione”.



Sekigahara però non lo sta a sentire, è convinto che stia solo prendendo tempo e lo finisce con qualche colpo della sua pistola prima di darsi alla fuga. Mentre il ruolo di BJ/Miura si fa sempre più importante, Juro ignaro del importanza della conversazione che ha origliato esce dal suo nascondiglio e si avvicina al corpo a terra per dare una mano.


Ben presto si accorge che non è umana “Una bambola, allora con chi parlava?” ma prima che abbia modo di terminare la frase l’androide si rialza. 426 intima a Juro di restare immobile se non vuole fare una fine orribile. Era convinto che fosse finita, a quel corpo restavano si e no cinque minuti di autonomia...ma è il suo giorno fortunato. Può continuare ad esistere, trasferendo la sua esistenza nelle sue nanomacchine.


Il giovane Kurabe non ha modo di difendersi dal assalto di 426 e, risvegliatosi viene accolto da un’entità che ormai conosco bene “terra chiama Juro!” e dopo un attimo lo riconosce come “Shiba Kyuta, il suo miglior amico”.



L’attenzione di Juro però si sposta ben presto sul “cadavere”, deve chiamare la polizia! Ma Shiba lo fa desistere anzi, lo invita/obbliga a gettarlo in un cassonetto per evitare guai sebbene ancora potesse notare le evidenti contraddizioni. Per sbloccare la sequenza che porta alla conclusione della storia di Kurabe, cosi come accaduto anche con Shinonome è necessario aver terminato la decima ed ultima ondata nella seconda zona di battaglia, Shibugaki.



Per quanto l’atmosfera rimanga pesante se non asfissiante, lo sguardo di Juro è più determianto, meno spaventato e disperato rispetto alla precedente ripartenza. A qualche certezza in più e nuove domande.Ad esempio non gli tornano alcune cose, se come dettogli dalla senpai Shinonome Juro Izumi il criminale proveniente da un mondo scomparso è fuggito trasferendo la sua coscienza in un androide, allora perché quel corpo assomigliava a quello di sua nonna da giovane?



Forte della sua ritrovata consapevolezza, Kurabe affronta 48Q a viso aperto. Sa chi è lui, sa che vive dentro di lui…ma la coscienza non è d’accordo. Si rivolge a lui come ad un fantasma ma rifugiarsi “dentro” di lui è stata una soluzione estrema, non avrebbe optato per un posto tanto scomodo se avesse avuto la possibilità di scegliere.



Senza altri indizi o piste da seguire in classe(Miwako e Tomi non ci sono), mi sono diretto in corridoio. Ogata è ora assente e provando ad andare nuovamente in infermeria Kurabe si rifiuterà categoricamente: non vuole mettere in pericolo la senpai Shinonome.


Fortunatamente, la sorte è dalla sua. In corridoio intenta a conversare con Yakushiji c’è la Sensei Morimura, vedendola Juro ha un flash(Vede Morimura latex) e si dirige verso la donna. Le rivela di sapere di “essere” Juro Izumi, di sapere (o più correttamente di credere, finezza che salterà fuori poco dopo) che è stata lei a creare Juro Kurabe e che era lei,non Fuyusaka, la ragazza che ha visto sul ponte Sumire nei sui sogni.



La donna fa la gnorri mentre Juro continua con le sue conclusioni, giuste o sbagliate(come in quest’ultimo caso) che possano essere “L’ha sempre saputo, vero? Che Shiba o Juro Izumi, è dentro di m-“, 48Q compare dietro Morimura come uno spettro. Questa sua improvvisa apparizione “Devo proprio farti tacere” acquisisce tutto un altro senso alla luce di quanto accadrà poco più avanti.



Non potendo avvicinarsi in alcun modo a Morimra, Juro è costretto a fuggire…ma ha un indizio. Se la Chihiro Morimura del suo sogno è una persona reale anche lo Tsukasa Okino che ha visto è reale. Dove lo ha incontra? Juro ci pensa un po’ ma poi ha l’illuminazione, i distributori è li che lo ha intravisto più volte.



Fortunatamente per lui, anche quel giorno Okino si trova in loco ma questi inizialmente fa il prezioso, nega di essere Okino e ritiene sensa senso alcune affermazioni di Juro “Tu sei l’Okino che era nel UFO con Juro Izumi” e sta per andarsene.


Chicca di livello? Juro sente di averlo incontrato anche “altre” volte in momenti successivi al UFO ma nel caso non si faccia partire il flashback, 48Q comparirà. Questa volta però non partirà un nuovo Ricordi manomessi bensì conterà come simil game over e si ricomincerà direttamente da questa schermata. Fa tanto male che queste sezioni di raccordo, seppur secondarie, siano rimosse dal flowchart degli eventi.

Molto spesso contengono chicche, dettagli e segreti come questo che io adoro. Il flashback si colloca subito dopo che ”Juro” restava indietro dopo aver fatto saltare il laboratorio della Shikishima insieme a “Morimura” e subito prima della scena in cui la stessa Morimura insieme a Miura, salvi Tomi ed il giovane Ida nel 2025.



Siamo nel 2104(un loop fa, precisa la coordinata) ed E-426 o più correttamente Juro Izumi è stato catturato e messo in una prigione di massima sicurezza in quanto terrorista. Una voce lo invita ad alzare la testa se non vuole beccarsi una scossa elettrica mentre invita un’altra figura ad entrare nella sala per gli interrogatori, rassicurandola: è sotto tranquillanti e non reagirà.



La voce, appartiene al responsabile del caso. Ancora una volta mi trovo di fronte ad Onishi(compaia solo tramite comunicazione radio, con artwork fisso come nelle registrazioni ed i ricordi del 2188), sebbene questa sua versioni porti gli occhiali e sembri un po’ pi anziano di quello che ho incontrato nel 1985.



L’agente presenta il prigioniero come il colpevole del attacco alla Shikishima che ha causato centinaia di vittime. Tuttavia la sua identità è tutt’ora sconosciuta (Lui e Chihiro non hanno documenti, vengono da un mondo scomparso come già so) e la sua testimonanza, nonostante il siero della verità non ha il benché minimo senso.


Tsukasa Okino è stato chiamat li, perché il suo nome era stato menzionato più e più volte dal prigioniero durante i suoi “vaneggiamenti”. Rivedendo Okino, 426 pronuncia la sua prima ed unica frase parola durante questo interrogatorio “Tsukasa!”.



“Questo” Okino però non lo conosce e non ha la benché minima idea del perché abbia parlato di lui tante volte. Inoltre “questo” Okino non conosce neppure Chihiro Morimura, un’altra studentessa che è stata menzionata più e più volte dal prigioniero e che, al momento, pare trovarsi fuori dal paese. Onishi non ha ragione di dubitare delle parole di Okino a giudicare dai suoi dati biometrici e lo congeda senza ulteriori domande, raccomandogli però di mantenersi disponibile nel caso in seguito alla testimonianza di Morimura sia necessaria nuovamente la sua collaborazione.



L’interrogatorio però non è terminato, a Okino, segue un altro studente: Juro Izumi. 426 non fa una piega di fronte alla “sua” controparte di questo mondo ma se Tsukasa aveva reagito con pacata e inquisitoria curiosità, il giovane Izumi reagisce con sconcerto ed una malcelata rabbia per essere associato ad un criminale ricercato.



Il DNA però parla chiaro, combacia perfettamente e gli inquirenti sono convinti che uno dei due possa essere un clone. Di fronte a questa eventualità, Izumi reagisce con un misto di incredulità, foga e paura…cosa dice il prigioniero a riguardo? Sostiene di chiamarsi Juro Izumi e di essere giunto dal futuro per fermare l’invasione dei Kaiju.


Kaiju è la parola magica, un ordine di evacuazione immediata obbliga Onishi ad interrompere l’interrogatorio. Le immagini riportate dai TG mostrano l’inizio dei invasione, il giovane Juro lo osserva terrorizzato mentre 426 rimane completamente in silenzio osservando il tutto con la coda del occhio sinistro.


Di ritorno nel “presente”, in un momento che al momento posso collocare in modo molto approssimativo fra la “scoperta” della carcassa di Tamao androide ed il risveglio senza memoria di Sekigahara vicino al cadavere di Morimura, Juro non si trova più a scuola.


Si trova invece in un luogo che ho ormai imparato a conoscere, il primo piano della fabbrica abbandonata. Legato ad una sedia e con il solito nerurocasco;non ricorda esattamente cosa sia successo, sa solo che è stato colpito poi il nulla.


Ancora una volta Takatoshi, scusandosi, ci ha messo i muscoli ma è stato a fin di bene: Tsukaso è sicuro che non li avrebbe mai seguito in un posto del genere volontariamente…anche se personalmente ne dubito. Juro si trovava in una situazione talmente assurda e folle, che plausibilmente avrebbe accettato senza opporre particolare resistenza anche le corde mi sembrano abbastanza superflue se non per tenere il “paziente” fermo in modo da non causare problemi al dispositivo ma torniamo ai fatti.


Mentre fa gli ultimi ritocchi, Okino rivela di aver sempre saputo che c’era un qualcosa di anormale dentro Kurabe ma il sogno di cui gli ha parlato “non ha senso a prescindere”. Che lui sappia(…giusto per dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che questo Okino non è quello visto con 426 giovane e Morimura giovane nel UFO) esiste un SOLO Juro Izumi che viaggia nel tempo…



…e fortunatamente ha voluto essere pignolo e ha “controllato”. Non poteva immaginare che avrebbe cercato rifugio dentro il giovane Kurabe. Di lui sa…diverse cose, anche se non tutte, ora è conosciuto solo come 426, un’entità che esiste solo in forma di coscienza e vive dentro il controllo centrale delle nanomacchine dentro Kurabe.


Le altre domande, è meglio che le faccia da solo. Con qualche tweak aggiuntivo sul suo pannello, Shiba si manifesta davanti ai presenti. Hijiyama è sorpreso dal suo aspetto, con tutta probabilità si aspettava qualcosa di mooolto diverso,mooolto più minaccioso ma Tsukasa non fa una piega “sa” che può cambiare aspetto a piacimento.



Juro intanto tira un sospiro di sollievo, non è pazzo, altri riescono a vederlo. Non solo, Okino lo rassicura ulteriormente ora come ora è sotto il suo controllo “non può più farti del male”. 426 sospira con aria alquanto seccata.


Ritiene che tutto quel casino non si sarebbe verificato se Juro fosse stato meno ottuso e lo smentisce subito: non stava cercando di appropriarsi della sua personalità “è un equivoco” anzi lo stava aiutando, era Morimura ad avere questo obiettivo. Quest’affermazione si ricollega sicuramentealla scoperta fatta da Shinonome in infermeria nonché con quanto detto da Morimura sul ponte Sumire nella storia di Yuki “Io e te sopravvaviremo. Ma non come sei ora, come eri prima”



Secondo 426, Morimura stava cercando di trasferire forzatamente la personalità di 426(ormai mi viene più facile chiamarlo cosi per non confonderlo con l’Izumi di questo loop aka il “nostro” Juro) su Izumi ormai senza memoria, Tamao Kurabe però(che quindi è presente anche in questo settore e NON ho ancora incontrato) si è opposta ed ha creato una personalità alternativa, quella del ragazzo modesto e gentile che conosco come Juro Kurabe.



E le videocassette? 426 sostiene che il contrasto fra i ricordi violenti della sua vita che stava cercando di impiantare Morimura e quella della personalità creata da Tamao Kurabe lo avrebbero condotto al esaurimento nervoso. Per questa ragione, ha cambiato…modificato i ricordi…”i suoi ricordi” con qualcosa di più concreto,in modo che li percepisse come dei sogni ovvero le cassette.



Okino non si fida per niente del terrorista ma a Kurabe interessa un’altra cosa, perché se lui è un terrorista, un feroce criminale, come tutti dicono, lo sta aiutando? Io aggiungerei anche perché ha rubato la chiave a Minami ed in che modo hai “preparato” Takamya?



Shiba fa spalluccia, ritiene che in caso di successo il piano di Chihiro avrebbe “solo” creato un’altra versione di se stesso, inoltre non gli andava di “occuparsi” di lui nel caso fosse impazzito. Cosi, d’improvviso, senza dare alcun cenno “Shiba” muta in Juro adulto, l’uomo che Okino riconosce immediatamente come 426.



“L’altro Juro Izumi” fa un’affermazione molto pesante “sono stanco di essere usato” inoltre Morimura ha “abbandonato” il progetto sentinelle, per cui non è più interessata in alcun modo a Juro Kurabe. Tsukasa difende a spada tratta il progetto, ritenendolo l’unica strada che hanno per sopravvivere ma per 426 non basta.



Le sue non sono chiacchiere e l’archivio appronfodisce molto questo fattore. In passato(prima di “morire”) era convinto che fosse necessario eliminare i ragazzi perché le loro nanomacchine attivavano involontariamente i protocolli che creano i Kaiju…ma successivamente ha scoperto che esiste un altro modo.



Il racconto di 426 lascia di stucco tutti…tranne Hijiyama che diventa improvvisamente pensieroso “sa qualcosa” ma momentaneamente tace. A creare il Sistema che tutti loro chiamano “UFO” è stato lo Tsukasa Okino del 2188.



Assurdo che possa sembrare guardando l’Okino di oggi: astuto, scaltro e prudente…quel “Okino” era un tecnico estremamente irresponsabile. Per creare una sezione del sistema di gestione ambientale ha riutilizzato un altro sistema. Quella particolare sezione che inizialmente NON doveva essere attivata è il luogo a cui il Codice D accede per chiamare i Kaiju.



Il sistema riutilizzato non è nient’altro che un sistema ormai antiquato per l’epoca, il gioco di simulazione dei Kaiju, Deimos che da archivio ho scoperto essere stato lanciato in occasione del duecentesimo anniversario del uscita del altrettanto fittizio Deimos(2154 e 1954 rispettivamente) e che aveva riscosso grandi consensi di critica e pubblico per le sue qualità mentre è stato sviluppato da una NON fittizia Vanillaware ltd. L’archivio ci mette ANCORA di più del suo perché precisa come Okino(2188) abbia utilizzato parte del suo sistema per creare quello che per ora conosco solo come “Controllo Universale”



La reazione di Hijiyama e soprattutto di Okino, non differisce molto dalla mia…davvero un gioco(anche in narrattiva) ha preso il controllo della fabbrica automatica ed ha dato vita alle orde di Kaiju? A quanto pare è cosi. Anzi, 426(che nel frattempo ha ripreso la forma di Shiba) spiega che è proprio questa la ragione per cui sono registrati con il nome di Deimos.


Sono costretti a giocare ad un gioco che non possono vincere ma…cosa succederebbe se le cose cambiassero? Se potessero utilizzare l’intero sistema? Potrebbero “giocare” ad armi pari se, ogni volta che distruggessero un nemico, ottenessero anche un solo punto.


Potrebbero usare questi punti che Shiba battezza come “metachip” per rafforzare le Sentinelle tramite la fabbrica automatica e questo francamente è un ennesimo colpo di classe dei Vanillaware che rendono i potenziamenti delle unità parte integrante della storia.



Okino è molto scettico, continua a non credere al prigioniero ma questi non ha bisogno di essere creduto. Rivela di poter “procedere” anche senza l’aiuto di nessuno.


Ci sono delle prove? No o più correttamente non più. C’era una registrazione e Hijiyama lascia tutti di stucco con una singola frase “Stai davvero lasciando l’ultima colonia in mano ad un gioco?” rivelando ai presenti(Okino compreso) di aver visto la registrazione di cui stanno parlando ma l’ex soldato vuole altri chiarimenti.


Cosa diceva esattamente la registrazione? Il prigioniero ha un ennesimo enigma per me che sono il giocatore “Lo scoprirai se aiuti la idol nell’orbita satellitare”. Rivelazione che sorprende chiaramente(le animazioni parlano più di mille parole) anche Tsukasa.


Detto questo 426 fa un piccolo proclamo è “pronto”. Pronto ad andare via, per quanto sia Tsukasa quello sveglio della strana coppia…Takatoshi ha volte sa dimostrarsi estramemente perspicace, proprio come in questo caso “Uno come lui avrà già preparato un piano”.



Prima ancora che abbiano modo di capire cosa sta esattamente succedendo, ll’inquadratura si allarga, dal retro della fabbrica fuoriesce Megumi che spara dapprima a Okino e subito dopo a Hijiyama, dopodiché slega subito il suo “amato”…la scena è talmente concitata che quasi non si fa caso al momento in cui Shiba “cambia” nuovamente forma.


Ecco perché è cosi importante che 426 entri nella nanomacchine di Juro proprio prima della scena conclusiva del prologo di Megumi, 426 “è” Birba. Che con il suo solito fare strafottente e orgoglioso se la prende con la sua protetta per averci “messo tanto” tuttavia questa volta non ritiene sia necessario cancellare la memoria di Juro né tantomeno ha intenzione di cancellare la memoria di Takatoshi e Tsukasa.



Iniziano ad avere senso tante dei suoi comportamenti ambigui, tante reazioni dei pg.(Miwako potrebbe aver notato che Megumi parla da sola anche se non posso escludere la possibilità che volendo si possa far vedere anche da altri), tante sue affermazioni(I Deimos “sono” effettiamente un’antica civiltà) e riferimenti strani(Miyuki Inaba sosteneva che Juro si recasse da Amiguchi per comunicare con lei…era 426 a parlare con lei, a volerla aiutare) sebbene alcuni fattori sembrini contraddittori. Teoricamente lui non può mangiare ma un passo alla volta. La storia di Juro ha ancora delle cartucce dalla sua.


La scena si sposta nel passato, siamo di nuovo nel 2188, nel orbita satellitare sopra il settore 4. Un uomo in tuta spaziale(di cui non vediamo il volto) prega un collega, un amico di aprire per lui la camera stagna. Takatoshi Hijiyama (2188) però non può farlo.


Per quanto Yakushiji sostenga il contrario, i segnali della sua tuta provano che è stato contaminato per quanto sia una decisione molto difficile NON può mettere a rischio la sopravvivenza di tutta la colonia. A questo punto, Nozomu Yakushiji, chiede quantomeno che possa entrare la bambina che porta in braccio, sua figlia Megumi(2188) di soli otto anni.


Non ci sono apparentemente tracce di contaminazione nella piccola ma Hijiyama non può rischiare che il male a me ancora sconosciuto sia “solo” in fase di incubazione. La tensione e la drammaticità della scena sono immense, nonostante Hijiyama si sforzi di mettere i suoi doveri ed il bene comune sopra tutto, le parole del amico lo colpisco e feriscono…ma non tentenna, non può farlo.


A questo punto un’altra figura, Juro Izumi(2188) un maggiore, un loro superiore chiede di poter accedere ai comandi della porta. Hijiyama si aspettava una richiesta simile, per questo ha bloccato manualmente la porta…ma le intenzioni del maggiore sono state fraintese, in questo somiglia molto al Takatoshi che conosco salta sempre alle conclusioni.



Il piano di Izumi è di uscire personalmente, aspettare ventiquattro ore per verificare se la bambina sia o meno contaminata e solo POI rientrare alla Colonia, Nozumu Yakushiji dovrò invece andarsene con la sua navicella, lasciando sua figlia lì alle cure del suo superiore ed affrontare il suo destino. Hijiyama continua a protestare…ma si tratta di un ordine.



Un ordine che si tramuta in promessa, Juro Izumi promette solennemente che proteggerà Megumi a qualunque costo e…forse sono io che vedo riferimenti ovunque ma forse è per questo che “Yakushiji” è l’unica con cui si scusa nel flashback in cui uccide i vari compatibili. La scena si sposta nuovamente, siamo in un luogo molto familiare. Aoi, via Goyo la battaglia finale è iniziata.


Le parole che sentiamo pronunciare a Juro quando si preme su nuova partita, risuonano nuovamente “è proprio come hai detto tu appaiono i kaiju, come nel film, e noi pilotiamo i robot per respingerli. È stato tutto deciso molto tempo fa” ma questa volta hanno una connotazione mooolto diversa.



Juro da sopra il cavalcavia si rivolge nuovamente a “Shiba”, ha la registrazione del 2188 “so tutto”(cosa si intenda con “tutto” mi è ancora sconosciuta). Nonostante quella registrazione non esista più 426/Shiba/Birba/L’altro Juro Izumi l’ha vista ed in questo modo anche il nostro Juro può vederla, può sapere.



La cosa non v amolto giù al nostro terrorista, non gli va giù l’idea di lasciare tutto al fato anche se Kurabe non concorda “hai affidato tutto a me” ma non c’è tempo per discutere. Con un sorriso 426 deve ammettere che Kurabe è un tipo strano ma “Sei comunque Juro. Come me” e lo invita a recarsi sul campo di battaglia, per aiutare Fuyusaka.


E lui? La situazione è un po’ ambigua, se le nanomacchine verranno usare per pilotare la Sentinella non ci sarà più spazio per lui per cui una volta iniziata la battaglia “non potrò più dirti niente. Ma hai i miei ricordi. Saprai cosa bisogna fare” è una splendida manifestazione di fiducia ma resta un piccolo dubbio sul destino di 426. Non è chiaro se venga effettivamente cancellato o se rimanga solo in stand by, incapace di manifestarsi come invece sembrerebbe indicare la presenza del gatto nel menù iniziale.



Con un’ultima strigliata, 426 carica ancora una volta Kurabe “Non faremo più a turno”…adoro queste cose. È un epilogo molto più sentito rispetto a quello di Ryoko per quanto quello sia del tutto “giustificato”. Dopo aver finito di parlare con 48Q(e si può fare su e giù per il cavalcavia) siamo NOI giocatore ad attivare la sequenza di attivazione, ad attivare lo START sul dorso della sua mano .



Il post potrebbe finire qui ma, con l’epilogo di Juro si sblocca anche la terza zona di battaglia Himawari e non potevo esimermi da inserirla in questa sede. Questi cinque scontri occupano un arco temporale che va del 00:39 del 28 Maggio e le 02:37 del 28 Maggio. Rispetto al ultima ondata della seconda zona di battaglia c’è un gap di circa 40 minuti.



Da un punto di vista narrativo il primo scontro offre chicche di background a dir poco deliziose, Iori attira subito l’attenzione di Natsuno sul museo di scienze culturali dove sono stati tutti insieme in gita quando andavano alle elementari. Un bel ricordo per la nostra donna spaziale peccato “…doverlo distruggere”.


Alle ragazze fa eco Nenji, che ricorda di essersi divertito molto a giocare con leve e magneti anche se pare abbia dimenticato alcuni dettagli rilevanti. Natsuno rivela che è stato proprio lì “…che mi hai fatto la dichiarazione. Hai detto che mi avresti protetto per sempre” e non solo la nostra donna spaziale, anche Iori ha ricevuto una dichiarazione dal bancho quando andava in seconda elementare.



Tomi da brava ficcanaso si prepara a pungere…ma l’arrivo dei codici D salva il nostro Bancho da ulteriori situazioni imbarazzanti. L’ondata presenta un nutrito gruppo di Deimos già presente in loco e sono mooolto vicini al terminale.



Ed è una tendenza che avranno anche tutte le truppe di rinforzo successivo. In mezzo ai gruppi non ho potuto fare a meno di notare un preoccupante aumento di apsos che rendono l’eliminazione di Plasmaopod ed altre unità particolarmente resistenti, ancora più impegnativo


A scontro terminato, il museo di scienze culturali è in macerie. Natsuno rivela di non riuscire a sentirsi triste, ha troppa fame e Keitaro non può che essere concorde con lei. Sono ore che combattono e se potesse scegliere gradirebbe molto degli hamburger. Megumi promette di preparargliene a bizzeffe una volta finita la battaglia e Juro chiede di potersi unire alla festa.



Anche la seconda ondata non manca di portare con se dettagli di background e siparietti alquanto importanti. Tomi si fa portavoce del obiettività, per quanto stiano facendo del loro meglio onestamente non sa se riusciranno a resistere al contrario di Megumi che, corregge l’amica e sostiene con grande determinazione di voler trovare un modo, un qualcosa che permetta a tutti loro di sopravvivere.


Questa linea d’azione piace molto a Ryoko che mette da parte i piagnistei e da il via ad un match amichevole con Megumi per vedere chi ne abbatte di più…con Yuki che se la ride sotto i baffi di fronte alla spacconata della sua “collega”.



Lo scontro presenta ancora una volta una serie di Kaiju già presenti in loco, oltre agli APSOS e numerosi Plasmapod però sono presenti anche delle fastidiosissime UPI di II generazione posizionate nei luoghi più sicuri della mappa e, oltre ad orde Aracnobot di II che preannunciano l’arrivo di altri problemi, grossi problemi.


A fine scontro arrivano reveal di un certo livello. Renya si preoccupa in modo sin troppo evidente per Ryoko, che fortunatamente non è ferita ma solo stanca. Ei però si pone immediatamente a difesa della sua amica di infanzia, tutta questa confidenza se la deve evitare soprattutto perché “Non è più la tua ragazza”.


Gouto tira un lungo sospiro “potevi evitare…” mentre racconta sommariamente i dettagli. Sono stati insieme alle medie(sono entrambi originari del Settore 2) per circa sei mesi, si sono lasciati prima del esame o più correttamente Shinonome lo ha lasciato.


La ragazza però non ricorda i dettagli(a causa di quanto accaduto ai suoi ricordi) mentre Ei si affretta a concludere che IL problema era sicuramente Gouto “Ora lasciala in pace” con palese sorpresa di Iori che forse non aveva idea del legame fra il suo crush e la senpai. Nota aggiuntiva? Completando l’obiettivo bonus, è possibile vedere in archivio la “famosa” foto di Renya in possesso di Miwako e usata poi da Keitaro per identificarlo, ero convinto fosse una foto di gruppo magari con la sua classe. Mi sbagliavo, è una foto di scattata di nascosto da lei stessa, l’archivio mette molta enfasi su come, nonostante sia stata fatta di fretta, sia riuscita a mettere a fuoco.



Con la terza ondata Iori si domanda innocentemente se la sensei Morimura si trovi, da qualche parte in città, ad assistere la battaglia ed Ei è costretto a dirle che non solo la donna “non è più con noi” ma che devono anche ritenersi fortunati ad essere ancora vivi. Questo dialogo lascia intendere che ci sia mooolto di più sulla “morte” di Chihiro Morimura di quanto possa sembrare e che forse il colpevole più scontato non poi cosi colpevole. La storia di Sekigahara è una delle poche ancora sotto il 50% e ci sono tante risposte che mi aspetto da lui.


D’altra parte Fuyusaka coglie l’occasione per chiedere, quando sarà finita, di andare insime…solo loro due, da qualche parte. Non so ancora se Ei alla fine abbia ricambiato i sentimenti della ragazza, però è chiaro che tenga molto a lei ed accetta.



Questa è la prima delle ondate in questa terza zona di battaglia a non presentare Kaiju presenti sulla mappa, la posizione del terminale inoltre, fa si che non ci debba curare della difesa di uno degli angoli e risulta nel complesso più semplice, complice anche l’assenza di Apsos e UPI.



A fine scontro, Juro invita alla prudenza: stanno causando troppi danni collaterali e Renya interviene subito ordinando che almeno due sentinelle con IEM siano presenti in caso di presenza degli APSOS mentre Ryoko rammenta la necessità dei flare contro i missili. Ho apprezzato un piccolo dettaglio in questa sede, contrariamente ad altri contesti Kurabe NON corregge la senpai quando lo chiama Izumi: potrebbe non essere casuale, forse “sa” della sua perdita di memoria o altro. Aggiungo, che completando l’obiettivo bonus ho scoperto(ma era intuibile grazie ad una delle sue abilità) che anche Ei ha una moto di proprietà e mi chiedo se le famose chiavi siano proprio per quella.



La quarta ondata si apre con un presagio drammatico. Contattandolo sempre sulla loro linea privata, Okino si scusa con Hijiyama per averlo più volte definito sempliciotto “Sei un uomo affidabile” e gli rivela che dopo aver rifatto più e più volte i calcoli, non paiono esserci possibilità di sopravvivere fino al pomeriggio e non lo biasimerebbe se decidesse di non condividere questa informazione con gli altri.


Takatoshi però smentisce Tsukasa enfatizzando la posta in gioco in palio, non possono perdere. Il combattimento ricorda molto il precedente. La posizione del terminale aiuta moltissimo MA sebbene manchino ancora una volta gli APSOS questa volta i Carrier volanti sono cosi numerosi da poter rappresentare un problema.


La conclusione dello scontro vede per protagonista ancora una volta Hijiyama che chiede di “Yakushiji Megumi”. Ha deciso di proteggerla ad ogni costo “Sei l’angelo del panino alla Yakisoba” la nostra Megumi tace di fronte a questa strana affermazione(non so se perché per perplessa o imbarazzata) mentre Iori entra a gamba tesa: ha finalmente ricordato dove lo ha visto è il ragazzo che gira sempre per scuola con un panino alla yakisoba.



A questo punto Keitaro, con aria delusa chiede chiarimenti al suo amico e questi…dopo aver balbettato parole senza senso, si morde la lingua e manda al diavolo la facciata “Il panino alla Yakisoba è il cibo degli DEI!”



La quinta ondata si apre con una bruttissima sorpresa, la Sentinella di Amiguchi identifica subito un Dinamitor EX ed una UPI EX. Secondo il computer della Sentinella di Shinonome il primo non solo è spaventosamente resistente ma è in grado di generare esplosioni MOLTO più potenti. Per come viene chiaramente suggerito da Ogata e soprattutto Miura al inizio dello scontro il suo arrivo al terminale equivale ad una sconfitta.

Nonostante il terminale sia posizionato in modo da doversi preoccupare solo ed esclusivamente dei nemici che si hanno davanti, questo è il combattimento più lungo che abbia mai affrontato. Il Dinamitor EX è, senza mezzi termini, un tank che avanza inesorabilmente con una difesa altissima e la più alta quantità di PV visti sino ad ora(circa duecentomila). Inizialmente pensavo di distrarlo con i guardiani ma la sua descrizione in battaglia chiarisce come sia assolutamente impossibile fargli cambiare strada, il suo unico obiettivo è il terminale e se lo tocca è una sconfitta, non ci sono mezzi termini.



Oltre alle torrette, per riuscire a frenarlo un ruolo fondamentale lo hanno svolto gli sciami di intercettatori e l’IEM PLASMA per bloccare temporaneamente la sua avanzata. L’UPI non è altrettanto rognosa ma dopo aver sprecato tutte le risorse per buttar giù il Dinamitor ci ho messo parecchio a produrre abbastanza Intercettatori per liberarmene in fretta restando a distanza di sicurezza. A difficoltà normale e facile, la sfida si annulla. Gli intercettatori in particolare riescono ad avere ragione di tutte le minacce “extra” con celerità permettendomi di concentrare completamente sul obiettivo principale.



Nota di merito, quando Juro va in modalità critica promette solennemente di proteggere Megumi “proprio come ha fatto Izumi”. L’estenuante combattimento ha stancato anche i ragazzi che tirano un sospiro di sollievo e si preoccupano solo avversari di questo tipo da ora in avanti.

Amiguchi prova a stemperare la tensione e fa il solito buon tempone “Nessuno di noi andrà a scuola domani” e visto che c’è, fra una battuta e l’altra chiede a Yuki di uscire insieme e di andare solo loro due al parco divertimenti. Con grande sorpresa di Natsuno, Juro e soprattutto l’interessato la nostra sukeban accetta “Per ora fa il tuo dovere e cerca di NON morire”. Nota aggiuntiva: secondo l'ultima entry nel archivio che ho sbloccato il Phazer di Ei è una pistola che al livello massimo di potenza può uccidere facilmente anche un elefante ma, cosa ancora più importante, può essere utilizzata soltanto dal possessore registrato al inizio c'è una certa ironia in questo sapendo che la pistola di Ei nello specifico è stata preparata per lui da 426 nel corpo di Tomi androide quando lo ha aiutato a fuggire.



La seconda metà di questa zona di battaglia e bloccata dietro un evento nella Storia di Tomi “Terraformazione”. A giudicare dalla percentuale di completamento (e dal ora in game), oltre alle prossime cinque ondate dovrebbe esserci almeno un’altra “mini” zona di battaglia forse una battaglia ma ora si torna alla storia, tocca a Fuyusaka.
 
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brigandine lo volevo prendere in offerta ora su ps4/ps5 su switch sta sempre a prezzo pieno?
Purtroppo si, mettilo in wishlist cosi quando lo scontano te ne accorgi prima,
io non ho resistito alla collector's edition, che a parte la scatola che si rovina solo a guardarla, è stupenda, l'artbook è meraviglioso.
 

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Sciuri... Ho trovato un affarone da paura (230 per tutto, usato. Provato lo Switch prima dell'acquisto e non presenta problemi)...



Cosa mi sparaflesho prima dei due? DQXI S 2D o TMS, il tradimento totale dei fandom sia di SMT che di FE?

Ovviamente DQXI. :uhmsisi:

Dove eri arrivato su PS4? L'avevi finito?
 

Beastly-Zero

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Sciuri... Ho trovato un affarone da paura (230 per tutto, usato. Provato lo Switch prima dell'acquisto e non presenta problemi)...



Cosa mi sparaflesho prima dei due? DQXI S 2D o TMS, il tradimento totale dei fandom sia di SMT che di FE?

Adesso ti tocca rigiocare la saga di Disgaea con tutte le aggiunte.

Che a proposito io dopo mille anni ho comprato da Gamestop con un mezzo affare, con il bollino che il meno caro lo paghi 5 euro mi sono portato a casa Disgaea 4 sardine edition sigillato e Azure Gunvolt Striker Pack il tutto a 35 euro.
 

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Octopath Traveler: 7:30 ,
l'ho ripreso e spero di rimanerci fino alla fine stavolta, il gioco è troppo bello anche se odio Square per mettere biografie, database e quant'altro nei loro giochi più idioti, e non mettere niente in capolavori di stile come questo, valli a capire, per ripicca mi sono preso la complete guide in inglese e ordinato l'artbook jap, cosi non mi sento solo quando ci gioco, ho preso da poco Cyrus e pare davvero un bel personaggio, ma mi stanno piacendo un pò tutti a dire la verità, al sua risata mi fa cappottare, e lo writing generale è davvero ben fatto.

Brigandine: Legend of Runersia, sulle 5 ore ma era solo per vedere se era scritto bene e aveva un bel plot, ci farò qualche altra ora ma lo sospenderò come da programma.

Megaman Zero collection: iniziato il primo, sarà uno spezza-ritmo per Octopath

qualche altro indie magari.

13: Aegis Rim, sulle 12 ore, ovviamene lo riprenderò, ma tanto è una visual novel quindi non è un problema.

Tutto su Switch ovviamente.



Ho appena scoperto che il mio artbook di Okami ha un valore di circa 400 euro.......Ah.

ps: volevo prendere quelli di Persona ma figuriamoci, la gente è fuori di testa a vendere sti artbook pure a mille euro.
Bravo Beastly forse stai tornando in carreggiata :D Ho iniziato anche io con il ladro, ti farai tanti soldoni con l'abilità rubare :D Non ricordo come scali l'abilità ma salva prima di rubare a certi personaggi, alcuni hanno loot raro ma se sgarri è finita.
brigandine lo volevo prendere in offerta ora su ps4/ps5 su switch sta sempre a prezzo pieno?
Purtroppo si, nuovo sta sempre sui 45-49 euro - per assurdo stavolta costa meno su Switch, lo prenderei anche lì ma ho paura delle performance - vabbè che manco Fire Emblem era un un capolavoro di tecnica ma potendo scegliere...

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Bravo Beastly forse stai tornando in carreggiata :D Ho iniziato anche io con il ladro, ti farai tanti soldoni con l'abilità rubare :D Non ricordo come scali l'abilità ma salva prima di rubare a certi personaggi, alcuni hanno loot raro ma se sgarri è finita. Purtroppo si, nuovo sta sempre sui 45-49 euro - per assurdo stavolta costa meno su Switch, lo prenderei anche lì ma ho paura delle performance - vabbè che manco Fire Emblem era un un capolavoro di tecnica ma potendo scegliere...

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Si me ne sono accorto per prendere un oggetto raro ad un tizio, farò cosi anche se rischio di non usarla molto quell'abilità.

Comunque inutile dire che da una parte ormai "sei abituato male" :asd: , io giocandoci ho notato dei leggeri freeze, ma cosa più impotante è che non mi danno problemi, non cerco la perfezione, ci sono pure in alcuni giochi su pc quindi.... preferisco avere dei micro freeze ogni tanto e la portabilità che giocarlo su pc, parere personale ovviamente, saprai tu bene dove preferisci giocarlo :)
 
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