Alert Giustizia mediatica | Leggere il regolamento prima di postare

  • Autore discussione Autore discussione Kuro.
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Ciao a tutti,
considerata la delicatezza dell'argomento abbiamo deciso di impostare il seguente regolamento:
  • NO Flame e NO Spam: Argomentate sempre i vostri messaggi quando discutete con altri utenti. Evitate post che consistono soltanto in meme, reaction o gif privi di testo;
  • NO Trolling;
  • NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati);
  • No OffTopic evitate di fare nomi e cognomi di indagati, imputati, vittime ecc. e di postare i loro profili social;
Lo metto in evidenza, in maniera che tutti possiate prenderne visione prima di postare.
Grazie a tutti per la collaborazione.
 
La cosa che non condivido di questa ultima parte del post è il vantaggio in temi di genitorialità delle donne. Secondo me sono unicamente gli uomini ad essere più svantaggiati, ma non c'è un privilegiato assoluto, vedo solo un padre che resta a casa 15 miseri giorni e una madre che se vuole stare a casa di più alla fine rinuncia al suo reddito.
Sì, però la genitorialità non è solo quella della coppia sana che vuole avere un figlio. Si deve includere anche la questione dell'aborto, per esempio, che a discapito di quanto il movimento femminista vuole far credere, non è una questione che riguarda unicamente la donna, ma entrambi gli interessati.
Oppure, se una donna rimane incinta di un uomo, e lui non lo sa, può "abbandonare" il bambino in ospedale mantenendo la propria anonimità e il padre non saprà mai che ha avuto un figlio, ed entrambi, padre e figlio, non potranno mai conoscersi, per una decisione esclusiva della madre. Invece il padre non ha diritto all'anonimato nel caso lui non voglia il figlio e lei sì. Parliamo che se il padre non vuole fare il padre mentre la donna vuole avere il figlio, dovrà comunque pagare gli alimenti.
Dobbiamo parlare anche dei casi in cui la donna rimane incinta attraverso l'inganno (es. buca il preservativo, mente di assumere la pillola, ecc) per incastrare un uomo, che si ritroverà in balìa di un sistema giuridico esclusivamente pro donna.
Oppure dei casi che ho già citato del divorzio con figlio a carico, dove il sistema giuridico di parte caccerà il padre di casa, lo costringerà a pagare una somma per il mantenimento calcolata con il culo, passami il termine, ANCHE nel caso la donna abbia un reddito o si sia già stabilita in una relazione con un altro uomo.
O anche i casi divorzio a seguito di una denuncia inventata, dove non solo il padre dovrà sottomettersi a un iter processuale senza aver fatto niente, ma non avrà diritto a vedere il figlio e sarà soggiogato alla pena del giudizio sociale prima ancora che sia stato dichiarato colpevole. E se nel caso venga dichiarato innocente, non potrà neanche denunciare la controparte per calunnia, perché la donna in questo caso potrà dire di essersi sentita maltrattata nel corso del rapporto, e non ci sono modi per provare malignità della sua denuncia.

Più ti ci addentri, e più ti rendi conto di quanto sia di parte il tutto.

Consiglio a tutti questa live, che si è svolta proprio l'altro ieri in occasione della festa nazionale dell'uomo, (nessuno ne ha parlato eh? Che strano :unsisi: ) dove diversi avvocati, psicologhi, che si battono per i diritti degli uomini, si espongono sulla problematica.

 
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Leggo commenti di ragazzini che scrivono "mi vergogno di essere nato maschio". Questa non è sensibilizzazione.
L'altro giorno spippolavo su Instagram pagine tipo "nonsonobellomaspaccio" e c'era un post con l'immagine di una donna abbracciata ad un robot con scritta una roba tipo "i sexbot maschili saranno una realtà nel 2040" e 7 commenti su 10 erano "almeno il robot non ti uccide". Fortunatamente si tratta di una pagina da shitposter e hanno saputo percularle per bene
 
Fortunatamente mi rimangono ancora 6-7 mesi in Italia, in Asia tutte ste menate americane sono inesistenti
 
Sì, però la genitorialità non è solo quella della coppia sana che vuole avere un figlio. Si deve includere anche la questione dell'aborto, per esempio, che a discapito di quanto il movimento femminista vuole far credere, non è una questione che riguarda unicamente la donna, ma entrambi gli interessati.
No , se le due parti avessero parità giuridica nella decisione una delle due avrebbe diritto di avvalersi della legge per far valere le sue ragioni in opposizione a quelle della donna , il problema è che la natura non aspetta , la gravidanza proseguirebbe il suo corso e basterebbe adottare delle semplici tattiche ostruzionistiche per far passare il tempo fino a superare il limite di legge e a quel punto lei sarebbe tagliata fuori da ogni decisione , lo sarebbe perfino il Giudice poichè la legge ormai non consentirebbe più nessuna scelta.
Non ci vuole molto , diciamo che un mese circa serve alla donna per capire che è incinta ovvero dal primo ritardo delle mestruazioni , i ritardi sono normali , si aspetta almeno una settimana prima di fare il test o perfino di più (caso personale la mia lei una volta ha avuto 15 giorni di ritardo , non dico altro) poi dopo il test il tempo di decidere quando dirlo, diciamo una settimana quindi in media diciamo 6 settimane o 45 giorni , ha altri 45 giorni di tempo per decidere , se però i nostri diritti fossero uguali davanti alla legge , io potrei aspettare fino alla sua decisione diciamo un'altra settimana 10 giorni e poi fare istanza davanti al tribunale per impedirle di abortire rimarrebbero un massimo di 3 4 settimane per superare il limite legale per abortire , poco tenuti conti i tempi della giustizia .

Se ci fosse un diritto paritario di fatto la Donna perderebbe ogni capacità decisionale , l'Uomo la forzerebbe sempre a fare quel che vuole lui , potrebbe addirittura farlo un Giudice obiettore allungando consapevolmente i tempi della decisione fino a superare il limite.

No, la decisione può essere unicamente della Donna e della Donna soltanto , senza l'intervento di nessun'altro

Fortunatamente mi rimangono ancora 6-7 mesi in Italia, in Asia tutte ste menate americane sono inesistenti
Qualcosa sta cambiando anche lì , mi pare che perfino in India ormai non sia più legale sfregiare col vetriolo una donna che rifiuta un uomo



Sul caso di cronaca comunque ieri ho sentito Emma Bonino su Rete 4 (ma perchè devo vedere rete 4 per poter sentire una Radicale? perchè non ne vedo neanche su la 7 se non raramente? e MAI a Propaganda Live?) e mi trovo in disaccordo io non sono convinto che il patriarcato c'entri qualcosa . Credo che sia più possessività cosa di cui anche le donne sono affette , conosco uno che riceve almeno 5 video-telefonate random al giorno dalla sua ragazza per sapere dove sta e con chi sta , se la dovesse lasciare non credo che potrebbe massacrarlo di botte (50 KG lei 89 muscolati lui) ma potrebbe sputtanarlo male e rovinargli l'esistenza in altri modi che mai arriverebbero agli onori della cronaca e non è l'unica così , ce ne sono di veramente asfissianti. Personalmente ho sempre troncato una relazione ai primi segni di possessività solitamente prima che la relazione possa diventare profonda. Non capisco perchè non lo facciano le donne , forse il mito del bad boy c'entra qualcosa non lo so, ma davvero , se qualcuno o qualcuna da segno di gelosia o possessività sfanculatelo/a all'istante
 
Ultima modifica:
Ma veramente pensate che se una persona da di matto è colpa di una influenza esterna? Qui non stiamo appunto parlando di Afghanistan o India dove ci sono mille casi al giorno di maltrattamenti
110 omicidi in un anno sono tanti?!
Arrivare al numero 0 è impensabile, la mente umana non funziona cosi
Tra altro, il caso recente dimostra che le sanzioni non centrano nulla, perché il ragazzo stava scappando, cosa cambiava se al posto dei 20 anni che prendera ora ne avrebbe presi 40? Oltre al popolo di boomer qualcuno pensa seriamente che possano influire?
 
No , se le due parti avessero parità giuridica nella decisione una delle due avrebbe diritto di avvalersi della legge per far valere le sue ragioni in opposizione a quelle della donna , il problema è che la natura non aspetta , la gravidanza proseguirebbe il suo corso e basterebbe adottare delle semplici tattiche ostruzionistiche per far passare il tempo fino a superare il limite di legge e a quel punto lei sarebbe tagliata fuori da ogni decisione , lo sarebbe perfino il Giudice poichè la legge ormai non consentirebbe più nessuna scelta.
Non ci vuole molto , diciamo che un mese circa serve alla donna per capire che è incinta ovvero dal primo ritardo delle mestruazioni , i ritardi sono normali , si aspetta almeno una settimana prima di fare il test o perfino di più (caso personale la mia lei una volta ha avuto 15 giorni di ritardo , non dico altro) poi dopo il test il tempo di decidere quando dirlo, diciamo una settimana quindi in media diciamo 6 settimane o 45 giorni , ha altri 45 giorni di tempo per decidere , se però i nostri diritti fossero uguali davanti alla legge , io potrei aspettare fino alla sua decisione diciamo un'altra settimana 10 giorni e poi fare istanza davanti al tribunale per impedirle di abortire rimarrebbero un massimo di 3 4 settimane per superare il limite legale per abortire , poco tenuti conti i tempi della giustizia .

Se ci fosse un diritto paritario di fatto la Donna perderebbe ogni capacità decisionale , l'Uomo la forzerebbe sempre a fare quel che vuole lui , potrebbe addirittura farlo un Giudice obiettore allungando consapevolmente i tempi della decisione fino a superare il limite.

No, la decisione può essere unicamente della Donna e della Donna soltanto , senza l'intervento di nessun'altro.
Aspetta, non ho mai detto che l'uomo dovrebbe avere il diritto di far continuare una gravidanza in opposizione alla volontà della moglie. Non è affatto questo il punto, quanto piuttosto che se l'uomo non vuole il figlio, lui comunque non sarà esente dal ricoprire un ruolo genitoriale, provvedendo al suo sostentamento, anche nel caso la madre percepisca reddito o sia già in una relazione con un partner che percepisca reddito. Non c'è nessuna legge che tutela la volontà del padre sotto questo punto di vista.
Oppure, in un caso più specifico, nel caso del padre single con figlia a carico minorenne appena uscita incinta. In questo caso lui dovrebbe (purtroppo non so cosa dice la legge in questo caso, pardon) avere il diritto di avere voce in capitolo.
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Ma veramente pensate che se una persona da di matto è colpa di una influenza esterna? Qui non stiamo appunto parlando di Afghanistan o India dove ci sono mille casi al giorno di maltrattamenti
110 omicidi in un anno sono tanti?!
Arrivare al numero 0 è impensabile, la mente umana non funziona cosi
Tra altro, il caso recente dimostra che le sanzioni non centrano nulla, perché il ragazzo stava scappando, cosa cambiava se al posto dei 20 anni che prendera ora ne avrebbe presi 40? Oltre al popolo di boomer qualcuno pensa seriamente che possano influire?
Attenzione, di questi 110 casi di donne uccise quest'anno, "solo" 40 rientra effettivamente nella categoria di "femminicidio". 110 è un numero gonfiato e strumentalizzato dai media per dipingere una situazione gravose e fare tendenza.
 
Sul caso di cronaca comunque ieri ho sentito Emma Bonino su Rete 4 (ma perchè devo vedere rete 4 per poter sentire una Radicale? perchè non ne vedo neanche su la 7 se non raramente? e MAI a Propaganda Live?) e mi trovo in disaccordo io non sono convinto che il patriarcato c'entri qualcosa . Credo che sia più possessività cosa di cui anche le donne sono affette , conosco uno che riceve almeno 5 video-telefonate random al giorno dalla sua ragazza per sapere dove sta e con chi sta , se la dovesse lasciare non credo che potrebbe massacrarlo di botte (50 KG lei 89 muscolati lui) ma potrebbe sputtanarlo male e rovinargli l'esistenza in altri modi che mai arriverebbero agli onori della cronaca e non è l'unica così , ce ne sono di veramente asfissianti. Personalmente ho sempre troncato una relazione ai primi segni di possessività solitamente prima che la relazione possa diventare profonda. Non capisco perchè non lo facciano le donne , forse il mito del bad boy c'entra qualcosa non lo so, ma davvero , se qualcuno o qualcuna da segno di gelosia o possessività sfanculatelo/a all'istante
Dire che è il patriarcato vende meglio.
E non essendo il movimento femminesta odierno, femminista, quanto più una lobby misandrica ( sempre perchè vende di più non per altro eh) che si deve autosostenere, così è.

p.s. fortunatamente le vere femministe esistono ancora ma non vendono e quindi nessuno se le caga, anzi.
 
Ma veramente pensate che se una persona da di matto è colpa di una influenza esterna?
È una concausa, ma non la causa dominante come si vuole far credere. L'influenza esterna ha impatto sulla formazione della psiche di un individuo e delle sue mappe mentali, ma ovviamente non esiste solo quello.
 
Comunque sentir parlare di patriarcato su questa vicenda e` veramente terrificante; detto cio` per me ha da fare la giornalista che intervista una poverina a cui hanno appena ucciso la sorella e ha perso la madre da tempo.
 

ECCOLLO che mancava
Colpa dei videogiochi!!!
Anyway, su quale base le persone su internet definiscono Giulia brava, un angioletto, e qualsiasi altra caratteristica senza conoscerla? Questo non pregiudica niente rispetto alla sua morte, ma su quali basi si esprimo?
 

ECCOLLO che mancava
Colpa dei videogiochi!!!
Anyway, su quale base le persone su internet definiscono Giulia brava, un angioletto, e qualsiasi altra caratteristica senza conoscerla? Questo non pregiudica niente rispetto alla sua morte, ma su quali basi si esprimo?

Ma già si inneggiava al femminicidio ancora prima di conoscere la realtà dei fatti. Ancora prima di sapere come fosse morta. È tutto molto triste. Le persone hanno bisogno di un nemico al quale aizzare i loro forconi. Per questo idee populiste trovano sempre terreno fertile.
 

Ma quanto è bello che in questi giorni i media parlino di patriarcato e poi qui intervistino un prete.:ahsisi: Della Chiesa Cattolica.:ahsisi:Una delle istituzioni più misogine al mondo.:ahsisi:

Poi "c'è una guerra in corso".:rickds: Ah, la trap il nuovo male: "i can act like an animal, ain't nothin' to it, atlanta rap made me do it".

E l'improvvisa realizzazione da parte della conduttrice e della sua ospite che anche tra i ceti sociali più agiati si possano celare dei potenziali assassini. MIO DIO, ALFONSO, ALLOVA NON È VEVO CHE PVOVENGONO TUTTI QUANTI DA ISTITUTI TECNICI!

Anyway, su quale base le persone su internet definiscono Giulia brava, un angioletto, e qualsiasi altra caratteristica senza conoscerla?
Eh beh, sulla base di quello che leggono sui giornali. Non la conoscevano, ma a quanto pare, come tutti quelli che finiscono morti ammazzati, la sua figura va elevata; dipingerla come una ragazza come tante vittima di una tragedia non è abbastanza sensazionalistico. E quindi sui social si rigurgitano giudizi altrui su una persona che non si conosceva. Se si potesse fare, in Italia si venderebbero gli album di figurine delle vittime dei casi di cronaca nera da quanto siamo morbosi. Si sente spesso dire che i morti vadano rispettati, ma se questo è considerato rispetto preferisco non farlo.
 
Ultima modifica:
Ho fatto una veloce e approssimativa ricerca su Google per quanto riguarda il femminicidio in america. Le prime due voci che escono sono "l'epidemia silente" e "il problema di cui nessuno osa parlare", di cui una di questi è proprio del The Guardian.
Perché è così?
Perché la narrazione mediatica in america in questo momento è quella portata avanti dagli attivisti LGBTQIA, quello fa tendenza, e parlare di femminicidio mina i loro dogmi principali.

È davvero curioso e terrificante quanto la narrazione mediatica possa influenzare l'opinione pubblica. Se nel nord Italia una donna muore uccisa da un uomo, si vedranno fiaccolate pure in Sicilia. Se a New York succede lo stesso, probabilmente persone dello stesso quartiere non lo verranno a sapere.

Ovviamente sono deduzioni alla quale sono arrivato da questa ricerca per aprire un nuovo spunto di riflessione, libero di essere smentito da chi ne sa di più.
 
Ho fatto una veloce e approssimativa ricerca su Google per quanto riguarda il femminicidio in america. Le prime due voci che escono sono "l'epidemia silente" e "il problema di cui nessuno osa parlare", di cui una di questi è proprio del The Guardian.
Perché è così?
Perché la narrazione mediatica in america in questo momento è quella portata avanti dagli attivisti LGBTQIA, quello fa tendenza, e parlare di femminicidio mina i loro dogmi principali.

È davvero curioso e terrificante quanto la narrazione mediatica possa influenzare l'opinione pubblica. Se nel nord Italia una donna muore uccisa da un uomo, si vedranno fiaccolate pure in Sicilia. Se a New York succede lo stesso, probabilmente persone dello stesso quartiere non lo verranno a sapere.

Ovviamente sono deduzioni alla quale sono arrivato da questa ricerca per aprire un nuovo spunto di riflessione, libero di essere smentito da chi ne sa di più.
Negli USA ne hanno parlato, lì hanno avuto omicidi di massa commessi dagli incel. Effettivi femminicidi, in quanto i moventi erano: "nessuna donna mi ha mai toccato il pipo". Solo che, giustamente, più che concentrarsi sulla cultura patriarcale hanno preferito approfondire il discorso sulla cultura di questi sociopatici.

Non hanno fatto il pippone a chi non c'entrava nulla come stanno facendo qui
 
Ma quanto è bello che in questi giorni i media parlino di patriarcato e poi qui intervistino un prete.:ahsisi: Della Chiesa Cattolica.:ahsisi:Una delle istituzioni più misogine al mondo.:ahsisi:
Beh, ma vogliamo parlare dell' essere pro-islam da parte di chi si dichiara essere contro il "patriarcato" (che non sanno neanche spiegare cosa intendano), cultura che uccide, lapida, tortura, tratta come pezze le donne?
 
Ho fatto una veloce e approssimativa ricerca su Google per quanto riguarda il femminicidio in america. Le prime due voci che escono sono "l'epidemia silente" e "il problema di cui nessuno osa parlare", di cui una di questi è proprio del The Guardian.
Perché è così?
Perché la narrazione mediatica in america in questo momento è quella portata avanti dagli attivisti LGBTQIA, quello fa tendenza, e parlare di femminicidio mina i loro dogmi principali.

È davvero curioso e terrificante quanto la narrazione mediatica possa influenzare l'opinione pubblica. Se nel nord Italia una donna muore uccisa da un uomo, si vedranno fiaccolate pure in Sicilia. Se a New York succede lo stesso, probabilmente persone dello stesso quartiere non lo verranno a sapere.

Ovviamente sono deduzioni alla quale sono arrivato da questa ricerca per aprire un nuovo spunto di riflessione, libero di essere smentito da chi ne sa di più.
Ah ma quello lo puoi dare serenamente per scontato. Potremmo fare decine di esempi, dal bollettino quotidiano del covid sparito da qualsiasi giornale da un giorno all'altro alla Guerra in Ucraina che ormai non esiste più al femminicidio di Giulia del quale sappiamo ormai più degli investigatori ma nulla a proposito di altre donne morte dopo la sua sparizione alla faccenda della Magneti Marelli o di altre fabbriche che chiudono alla Santanchè e i vari affari alle inchieste su La Russa, ecc. ecc. ecc.

Tutto nasce e muore a seconda di quanto noi seguiamo, compriamo e clicchiamo anche...in altri casi ci sono gli interessi dei giornali che tengono famiglia pure loro. D'altronde siamo serenamente negli anni dei talk show con applausi finti, dei politici comici che intervengono in Parlamento più per far ridere che per offrire soluzioni, delle domande fatte dicendo "telegrafico telegrafico, via via via, 10 secondi per rispondere, mi dica cosa pensa dell'attuale situazione geopolitica in un tweet", ecc. ecc.

"Mad World", come direbbe qualcuno.
 
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