Interstellar

  • Autore discussione Autore discussione Gouki
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EX RAGAZZA? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.png Ritrovala //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.pngComunque bella storia, buono che ti prese Stalker. Mostra tutta la potenza del film. Solaris è più complesso ancora secondo me perché abbandona completamente gli elementi di genere che ritrovo in Stalker. In questo la penso all'opposto di Tarkovskj stesso che reputava Solaris più fantascientifico e meno riuscito, per me è Stalker quello che resta più in un certo solco. Solaris diventa un viaggio mentale/emozionale pazzesco.

Poi ho sempre pensato che Tarkovskj abbia un lato mainstream, con quei finali...
Riguardo alla tua affermazione finale non saprei, o quantomeno diciamo che ha fatto scuola per molti registi che hanno inflazionato quell'ambiguità un po' furbetta dei finali di Tarkovskji, rendendola mainstream. Ma all'epoca non lo era affatto.

Tanto per rispondere anche a Brother, credete che Tarkovskji non avrebbe apprezzato il finale di Inception? Nolan a fare il Tarkovskji ci prova, secondo me. Più che a fare il Kubrick probabilmente.

 
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L'ho visto L'esercito delle 12 scimmie e lì falle non ne ho trovate (anche se è passato parecchio tempo e non lo ricordo bene). Continuo a non essere convinto:
Qualcuno ha "costruito" quell'ambiente. Quando Cooper vi arriva è già lì, eppure l'umanità ne viene a conoscenza solo grazie a lui. Sono due cose strettamente connesse e interdipendenti: l'umanità scopre la comunicazione attraverso il buco nero grazie a Cooper e Cooper sostiene che il buco nero è stato così arredato dall'umanità.
Non ha senso.

- - - Aggiornato - - -

Ma l'umanità del futuro non esisterebbe se Cooper non facesse quello che ha fatto. E Cooper non avrebbe potuto fare quello che ha fatto se l'umanità del futuro non avesse imbastito il Tesseratto. E' una contraddizione di termini
No non c'erano falle nell'esercito delle 12 scimmie

Qunto al resto

Il tesseratto è lì perchè dentro il buco nero il tempo è fermo , quindi passato presente e futuro vi coesistono , è l'unica ragione per cui da lì riesce a comunicare con la figlia nel passato ed è la ragione per cui l'umanità del futuro lo usa per creare il tunnel spaziale che sbuca vicino Saturno anche lui è una singolarità ed anche lui è svincolato dal tempo.

L'umanità del futuro sa che fu salvata da un'intervento esterno , conosce la Storia è già avvenuta per loro, sanno che sono stati loro ad intervenire in quel modo pertanto intervengonopermettendo a Cooper di arrivare al buco nero e quindi dargli la possibilità di comunicare con sua figlia che è la vera salvatrice dell'umanità , ricorda che è lei a risolvere l'equazione di Brand padre.

Il viaggio nel tempo fisico pare non sia possibile, ma l'energia può passare quindi lui comunica mediante campi magnetici e "loro" mediante singolarità
 
EX RAGAZZA? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.png Ritrovala //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.pngComunque bella storia, buono che ti prese Stalker. Mostra tutta la potenza del film. Solaris è più complesso ancora secondo me perché abbandona completamente gli elementi di genere che ritrovo in Stalker. In questo la penso all'opposto di Tarkovskj stesso che reputava Solaris più fantascientifico e meno riuscito, per me è Stalker quello che resta più in un certo solco. Solaris diventa un viaggio mentale/emozionale pazzesco.

Poi ho sempre pensato che Tarkovskj abbia un lato mainstream, con quei finali...
Magari a ritrovarla ..... altro che buchi neri e anni luce di distanza:tristenev:

Comunque si mi prese molto, piu che altro tutti mi dicevano che era un mattone, che forse in effetti lo è..... però a me è passato quasi tranquillamente (tranne l'inizio come ho detto, ma forse perché ero prevenuto)

Pure un mio amico,che come te non si ritiene minimamente un "utente di nicchia" è rimasto colpito dalla visione di Stalker...a fine film,dopo averci capito non molto,ci scambiammo quattro pensieri e alla fine il film piacque ad entrambi.Piccolo esempio poi,sto stesso mio amico non aveva un grosso hype per Interstellar ma poi è uscito dal cinema ben più soddisfatto di me(alla fine l'ha elogiato in lungo e in largo,definendolo perfetto in ogni sua parte ect.) e io sono sicuramente più fan di Nolan rispetto a lui.

Zimmer a me piace,certo non è un compositore che mi metto ad ascoltare in cuffia(come invece faccio con Johannsson,di recente passato alla composizione di alcune soundtrack per il cinema,La teoria del tutto tanto per fare un es.)però ai fini della pellicola e anche nel caso ultimo di Interstellar,trovo il suo lavoro più che buono e certi suoi pezzi li ascolto sempre volentieri.
Non lo so spiegare,ma Interstellar non mi sembra così profondo come qualcuno lo vuole far passare a me per certi versi è sembrato anche banale, però comunque due ore e mezza di film mi sono volate quindi insomma così brutto non lo è....

Sarà che io ho studiato al conservatorio per diversi anni e per certe cose non dico che sono pignolo ma comunque ci faccio caso, c'è si vede che Zimmer non ha quel background classico o musicale che a me piace, poi per carità non dico che siano brutte tutte le sue colonne sonore, io credo sempre che per essere a certi livelli qualcosa devi saper pure fare e lui sicuramente lo sa fare, e credo che Hans ha trovato anche una sua dimensione con Nolan che gli riesce anche abbastanza bene.... ma a me non piace proprio.

 
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No non c'erano falle nell'esercito delle 12 scimmie
Qunto al resto

Il tesseratto è lì perchè dentro il buco nero il tempo è fermo , quindi passato presente e futuro vi coesistono , è l'unica ragione per cui da lì riesce a comunicare con la figlia nel passato ed è la ragione per cui l'umanità del futuro lo usa per creare il tunnel spaziale che sbuca vicino Saturno anche lui è una singolarità ed anche lui è svincolato dal tempo.

L'umanità del futuro sa che fu salvata da un'intervento esterno , conosce la Storia è già avvenuta per loro, sanno che sono stati loro ad intervenire in quel modo pertanto intervengonopermettendo a Cooper di arrivare al buco nero e quindi dargli la possibilità di comunicare con sua figlia che è la vera salvatrice dell'umanità , ricorda che è lei a risolvere l'equazione di Brand padre.

Il viaggio nel tempo fisico pare non sia possibile, ma l'energia può passare quindi lui comunica mediante campi magnetici e "loro" mediante singolarità
Grazie per la spiegazione. Comunque, non so se per limiti miei, per scarsa elasticità mentale, poca dimestichezza nella materia o, banalmente, per una soluzione filmica molto tirata per i capelli, io su questo tassello resto molto perplesso... c'è un salto, un punto di discontinuità che non riesco ad accettare.

Sarebbe una sorta di teoria di predestinazione? Cooper comunica nel tempo e nello spazio come un deus ex machina e l'umanità intuisce che dovrà creare lei stessa questo deus ex machina?

Ah poi, qualcuno mi spieghi la quinta dimensione dell'amore per piacere.
 
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Magari a ritrovarla ..... altro che buchi neri e anni luce di distanza:tristenev:
Comunque si mi prese molto, piu che altro tutti mi dicevano che era un mattone, che forse in effetti lo è..... però a me è passato quasi tranquillamente (tranne l'inizio come ho detto, ma forse perché ero prevenuto)

Non lo so spiegare,ma Interstellar non mi sembra così profondo come qualcuno lo vuole far passare a me per certi versi è sembrato anche banale, però comunque due ore e mezza di film mi sono volate quindi insomma così brutto non lo è....

Sarà che io ho studiato al conservatorio per diversi anni e per certe cose non dico che sono pignolo ma comunque ci faccio caso, c'è si vede che Zimmer non ha quel background classico o musicale che a me piace, poi per carità non dico che siano brutte tutte le sue colonne sonore, io credo sempre che per essere a certi livelli qualcosa devi saper pure fare e lui sicuramente lo sa fare, e credo che Hans ha trovato anche una sua dimensione con Nolan che gli riesce anche abbastanza bene.... ma a me non piace proprio.
Il problema di Zimmer è che ha perso qualsivoglia ispirazione almeno un decennio fa, e da quando ha conosciuto Nolan ha preso una brutta china. Ormai quando deve comporre per un film il modus è sempre lo stesso: immagina un motivetto e costruisce la colonna sonora quasi nella sua interezza attorno a quel tema. Per Interstellar è la seconda parte di "Where we're going", che non è affatto male, parecchio emozionale e d'atmosfera benché sia composta praticamente da due note (2) ripetute ossessivamente manco fosse l'accordo di una canzone di Ligabue. Certo, i virtuosismi musicali e l'ipercromatismo non sono per forza necessari, e vince chi emoziona con meno note e lavora di sottrazione, ma quella di Zimmer è - banalmente - mancanza assoluta di voglia. Questo è il problema.

Provate a rivedervi il trailer di Interstellar in cui - invece della tiritera Zimmeriana - c'è un pezzo spaccamascella come "Evey Reborn" e ditemi se quel pezzo da solo non vale l'intera colonna sonora di Interstellar. Non è un caso che quando è uscito il primo trailer c'erano parecchi commenti di Nolaniani su youtube che ne parlavano come "la composizione più bella mai scritta da Hans Zimmer".

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Grazie per la spiegazione. Comunque, non so se per limiti miei, per scarsa elasticità mentale, poca dimestichezza nella materia o, banalmente, per una soluzione filmica molto tirata per i capelli, io su questo tassello resto molto perplesso... c'è un salto, un punto di discontinuità che non riesco ad accettare.
Sarebbe una sorta di teoria di predestinazione? Cooper comunica nel tempo e nello spazio come un deus ex machina e l'umanità intuisce che dovrà creare lei stessa questo deus ex machina?

Ah poi, qualcuno mi spieghi la quinta dimensione dell'amore per piacere.
Non c'è molto da spiegare, dato che il film sconfessa se stesso più volte su quel punto.

 
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Grazie per la spiegazione. Comunque, non so se per limiti miei, per scarsa elasticità mentale, poca dimestichezza nella materia o, banalmente, per una soluzione filmica molto tirata per i capelli, io su questo tassello resto molto perplesso... c'è un salto, un punto di discontinuità che non riesco ad accettare.
Sarebbe una sorta di teoria di predestinazione? Cooper comunica nel tempo e nello spazio come un deus ex machina e l'umanità intuisce che dovrà creare lei stessa questo deus ex machina?

Ah poi, qualcuno mi spieghi la quinta dimensione dell'amore per piacere.
No ma perchè dici ciò?

Non è predestinato l'ha fatto lui, per l'umanitò del futuro è storia , loro hanno contattato lui perchè sapevano che era lui che lo aveva fatto.

Voglio dire se tu torni indietro nel tempo per dire a Carlo Martello di dare battaglia a Poitiers , lo faresti perchè è predestinato o perchè sai dai libri di storia che vincerà lui?

Quanto all'amore che trascende le dimensioni ed il tempo , bè è una descrizione, è così già oggi, noi amiamo le persone anche dopo che sono morte e le odiamo allo stesso modo , il loro ricordo trascende il tempo e lo spazio, le ameremmo anche se ci spostassimo dall'altra parte del pianeta , nel caso di Cooper lui amava sua figlia è un amore parentale , istintivo quasi , quel che fa nel tesseratto lo fa per disperazione , DEVE salvare sua figlia , finchè non capisce che è sua figlia è quasi rassegnato, la fine dell'umanità è meno importante di sua figlia , è un istinto primordiale , puoi chiamarlo amore in assenza di una parola migliore.

Nel caso di Brand la sua scelta sul pianeta da visitare è dettata dall'amore, Nolan lo poetizza , ma in realtà in assenza di parametri di scelta a parità di condizioni chiunque tende a scegliere egoisticamente ciò che gli da un qualche beneficio , se c'è una persona cara coinvolta , sarà quella la scelta, puoi chiamarlo amore se vuoi, ma è solo istinto animale, fare ciò che conviene, lui l'ha poetizzato , L'Uomo ha pèoetizzato un complesso di reazioni biochimiche che regolano il nostro comportomante, in certe circostanze lo chiamiamo amore , così fa Nolan
 
Abbastanza deluso.Tralasciando le inesattezze scientifiche di cui poco mi fregava (ne è comunque pieno), mi hanno deluso soprattutto la trama, banale e prevedibile, e soprattutto i dialoghi. Che dialoghi orrendi.

Vi rimando a questo articolo perchè è molto in linea con il mio pensiero sul film.

http://www.ilpost.it/2014/11/09/problemi-interstellar/
no more alone :ivan:

davvero i dialoghi sono un facepalm continuo. praticamente la posa che ho assunto per più tempo durante la durata del film è stata questa //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm.jpg

Siamo arrivati a Stalker, eh vabbé //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifPer certi verso è giusto confrontare Nolan e Tarkovskji, però ricordiamoci che l'ambizione di Tarkovskji era di una magnitudine tale che quella di Nolan non può reggere minimamente il confronto. Parliamo di blockbuster da 200 milioni di dollari con pressioni produttive fortissime a pellicole di nicchia assolutamente personali, e per buona parte decisamente criptiche.
forse Solaris è il suo l'unico film dal budget meno nicchioso

 
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Un'amica è andato a vederlo stasera, se lo stronca ve lo dico felice.

Magari a ritrovarla ..... altro che buchi neri e anni luce di distanza:tristenev:
Comunque si mi prese molto, piu che altro tutti mi dicevano che era un mattone, che forse in effetti lo è..... però a me è passato quasi tranquillamente (tranne l'inizio come ho detto, ma forse perché ero prevenuto)
figurati che io Stalker l'ho ricominciato il giorno dopo perché chiaramente ero troppo stanco per vederlo (dopo un'ora) ed era bello "lento". Ci sta.

Confermo che la tua è una bella storia triste da film //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
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Il problema di Zimmer è che ha perso qualsivoglia ispirazione almeno un decennio fa, e da quando ha conosciuto Nolan ha preso una brutta china. Ormai quando deve comporre per un film il modus è sempre lo stesso: immagina un motivetto e costruisce la colonna sonora quasi nella sua interezza attorno a quel tema. Per Interstellar è la seconda parte di "Where we're going", che non è affatto male, parecchio emozionale e d'atmosfera benché sia composta praticamente da due note (2) ripetute ossessivamente manco fosse l'accordo di una canzone di Ligabue. Certo, i virtuosismi musicali e l'ipercromatismo non sono per forza necessari, e vince chi emoziona con meno note e lavora di sottrazione, ma quella di Zimmer è - banalmente - mancanza assoluta di voglia. Questo è il problema.
Provate a rivedervi il trailer di Interstellar in cui - invece della tiritera Zimmeriana - c'è un pezzo spaccamascella come "Evey Reborn" e ditemi se quel pezzo da solo non vale l'intera colonna sonora di Interstellar. Non è un caso che quando è uscito il primo trailer c'erano parecchi commenti di Nolaniani su youtube che ne parlavano come "la composizione più bella mai scritta da Hans Zimmer".
La prima parte che hai detto non lo so, ma nella seconda parte non posso che quotarti, sei stato molto più diretto di me;p

Comunque dopo la sento:morris82:

figurati che io Stalker l'ho ricominciato il giorno dopo perché chiaramente ero troppo stanco per vederlo (dopo un'ora) ed era bello "lento". Ci sta.

Confermo che la tua è una bella storia triste da film //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Ah ottimo... comunque piccolo ot. ma ci sono film simili però Giapponesi? (il cinema Giappo mi piace ma ne conosco pochi)

Credo che sarebbe molto lento come film, meglio non provare :rickds::rickds:

 
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continuo a non essere convinto:
qualcuno ha "costruito" quell'ambiente. Quando cooper vi arriva è già lì, eppure l'umanità ne viene a conoscenza solo grazie a lui. Sono due cose strettamente connesse e interdipendenti: L'umanità scopre la comunicazione attraverso il buco nero grazie a cooper e cooper sostiene che il buco nero è stato così arredato dall'umanità.

non ha senso.

ma l'umanità del futuro non esisterebbe se cooper non facesse quello che ha fatto. E cooper non avrebbe potuto fare quello che ha fatto se l'umanità del futuro non avesse imbastito il tesseratto. E' una contraddizione di termini
p-a-r-a-d-o-s-s-o.

La più classica e tradizionale ipotesi di paradosso temporale postula che tutto ciò che viene mostrato è "sempre" accaduto in quella maniera, non esiste un "prima" dell'evento che ha causato il paradosso. Altrimenti non sarebbe, appunto, un paradosso temporale.

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Provate a rivedervi il trailer di Interstellar in cui - invece della tiritera Zimmeriana - c'è un pezzo spaccamascella come "Evey Reborn" e ditemi se quel pezzo da solo non vale l'intera colonna sonora di Interstellar.
Adoro le composizoni di Marianelli per la soundtrack di V. Ma non esageriamo ;p ci sono diversi brani qua e là piazzati nel film che ho trovato perfettamente incastonati con le immagini. Vero, non si può dire sia una colonna sonora variegata, ma quello sappiamo già che è lo stile di Zimmer... eppure funziona.

 
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Riguardo alla tua affermazione finale non saprei, o quantomeno diciamo che ha fatto scuola per molti registi che hanno inflazionato quell'ambiguità un po' furbetta dei finali di Tarkovskji, rendendola mainstream. Ma all'epoca non lo era affatto.
Tanto per rispondere anche a Brother, credete che Tarkovskji non avrebbe apprezzato il finale di Inception? Nolan a fare il Tarkovskji ci prova, secondo me. Più che a fare il Kubrick probabilmente.
Lo so lo so scherzavo.

Tarkovskj se vedeva Inception e il finale ne voleva bruciare ogni copia.

Ah ottimo... comunque piccolo ot. ma ci sono film simili però Giapponesi? (il cinema Giappo mi piace ma ne conosco pochi)

Credo che sarebbe molto lento come film, meglio non provare :rickds::rickds:
Ti rispondo nel topic consigli ricerche etc. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
L'ho visto pure io, finalmente.

Non mi ha entusiasmato. Fallisce nella parte emotiva, che è quella che pesa di più, molto più del solito per Nolan.

Molti passaggi infelici, come i prevedibili spiegoni,

il peggiore di tutti quando prima di entrare nel wormhole Cooper si fa spiegare come funziona. Davvero mi volete far credere che un astronauta esperto, che si era dimostrato precedentemente molto preparato su tutto, non lo sappia?
o il clichè

del personaggio interpretato da Damon che impazzisce
.

C'è il solito grande gioco d'incastri ma mi ha stupito e coinvolto in misura inferiore ad Inception, per dirne uno, che pure ha i suoi grossi difetti.

 
Minchia Happy Litte Boozer, Dorsai, state discutendo su un punto che è veramente facilissimo. Eppure un sacco di persone hanno avuto difficoltà con questo problema. La cosa bella è che no, a differenza di quanto dice Legion il film NON si sconfessa su questo punto. Anzi lo fa capire sulla scala più piccola, quella dei protagonisti del film, in modo da farla capire su quella più grande.

Cooper invia a se stesso delle coordinate nel passato che lo hanno aiutato a compiere il viaggio che poi lo ha portato nel buco nero. Insomma, niente coordinate = niente viaggio = niente buco nero = niente film. Eppure questa cosa doveva succedere, perché il tempo NON è mutabile, il paradosso è presente all'interno dello spaziotempo ed è un loop infinito che non ha inizio ne fine, non ha senso chiedersi "ma allora se non c'era lui nello spazio come faceva ad esserci mandato?", perché non ha soluzione, è un serpente che si morde la coda, la cosa era così e basta.

La stessa cosa si verifica a livello più grande con la domanda "se l'umanità del futuro non salvava se stessa come ha fatto a sopravvivere nel futuro?", è un paradosso classico, esattamente come Cooper in un momento della sua esistenza ha dovuto interagire con il sé del passato in modo da far avvenire ciò che è successo, senza aver la possibilità di modificare gli eventi, così l'umanità del futuro si ritroverà obbligatoriamente nella situazione di dover causare gli eventi del film, per chiudere il cerchio


Tanto per rispondere anche a Brother, credete che Tarkovskji non avrebbe apprezzato il finale di Inception? Nolan a fare il Tarkovskji ci prova, secondo me. Più che a fare il Kubrick probabilmente.
Beh qui dico la mia, ma io ci ho visto più Dick che altro tra le ispirazioni di Inception. Io arrivato al finale ho urlato "Ubik", vedi un po' te. Ricordo di aver pure consigliato il libro ai miei amici immediatamente uscito dalla sala. L'operazione di Nolan mi è sembrata più uno sconvolgere i livelli di realtà simile a quanto fa Dick con i suoi libri, e ne rimango ancora convintissimo.

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C'è il solito grande gioco d'incastri ma mi ha stupito e coinvolto in misura inferiore ad Inception
Esatto. Personalmente continuo a pensare che questa sia la cosa che a Nolan riesce meglio, con questo film ha cercato di allontanarsi ma ha dimostrato chiaramente che la sua dimensione è proprio quella. Poi per qualcuno potrà essere limitante quanto volete, ma continuo a pensare che sia il più grande pregio di Nolan:asd:

 
L'ho visto pure io, finalmente.Non mi ha entusiasmato. Fallisce nella parte emotiva, che è quella che pesa di più, molto più del solito per Nolan.

Molti passaggi infelici, come i prevedibili spiegoni,

il peggiore di tutti quando prima di entrare nel wormhole Cooper si fa spiegare come funziona. Davvero mi volete far credere che un astronauta esperto, che si era dimostrato precedentemente molto preparato su tutto, non lo sappia?
o il clichè

del personaggio interpretato da Damon che impazzisce
.

C'è il solito grande gioco d'incastri ma mi ha stupito e coinvolto in misura inferiore ad Inception, per dirne uno, che pure ha i suoi grossi difetti.
Fallisce nella parte emotiva? Non hai provato niente nella scena dove Cooper lascia la figlia, combatte con Matt Damon o re-incontra la figlia ormai vecchia? Per non parare poi di quanto lui e Brand ritornano sulla nave principale e scoprono che per il tizio nero sono passati una ventina di anni. Il film è pieno di scene struggenti e ho trovato che abbia un impatto emotivo molto grosso, anzi, è la caratteristica principale del film.

Riguardo alla seconda critica Cooper non era un astronauta ma un aviatore, quindi ingegnere non fisico (e lo dice pure).

Riguardo alla terza critica in parte sono d'accordo, ma sarebbe stato strano il contrario, poi Matt Damon non impazzisce stile Sunshine, ma si comporta in maniera egoistica anteponendo se stesso al resto dell'umanità, che poi è la stessa cosa che fa Cooper per buona parte del film.
 
Fallisce nella parte emotiva? Non hai provato niente nella scena dove Cooper lascia la figlia, combatte con Matt Damon o re-incontra la figlia ormai vecchia? Per non parare poi di quanto lui e Brand ritornano sulla nave principale e scoprono che per il tizio nero sono passati una ventina di anni. Il film è pieno di scene struggenti e ho trovato che abbia un impatto emotivo molto grosso, anzi, è la caratteristica principale del film.

Riguardo alla seconda critica Cooper non era un astronauta ma un aviatore, quindi ingegnere non fisico (e lo dice pure).

Riguardo alla terza critica in parte sono d'accordo, ma sarebbe stato strano il contrario, poi Matt Damon non impazzisce stile Sunshine, ma si comporta in maniera egoistica anteponendo se stesso al resto dell'umanità, che poi è la stessa cosa che fa Cooper per buona parte del film.
Non mi ha lasciato totalmente freddo, ma per quanto la sceneggiatura investe nel lato emotivo nell'economia del film non mi ha lasciato abbastanza. Gran parte della colpa è da attribuire ai dialoghi, che sembrano spesso forzati.

Per quanto riguarda Cooper, era un aviatore, ma della NASA, e pure se non l'avesse saputo prima, glielo vanno a spiegare all'ultimo momento che stanno tentando di fare?

La spiegazione potevano giocarsela in un modo diverso, magari spiegandolo a Murphy quando arrivano alla base.

Per il personaggio di Damon, risulta comunque inverosimile, perché vorrebbe salvarsi tornando sulla Terra che sa che alla le ore contate, e non collaborare con gli altri?
 
Minchia Happy Litte Boozer, Dorsai, state discutendo su un punto che è veramente facilissimo. Eppure un sacco di persone hanno avuto difficoltà con questo problema. La cosa bella è che no, a differenza di quanto dice Legion il film NON si sconfessa su questo punto. Anzi lo fa capire sulla scala più piccola, quella dei protagonisti del film, in modo da farla capire su quella più grande.

Cooper invia a se stesso delle coordinate nel passato che lo hanno aiutato a compiere il viaggio che poi lo ha portato nel buco nero. Insomma, niente coordinate = niente viaggio = niente buco nero = niente film. Eppure questa cosa doveva succedere, perché il tempo NON è mutabile, il paradosso è presente all'interno dello spaziotempo ed è un loop infinito che non ha inizio ne fine, non ha senso chiedersi "ma allora se non c'era lui nello spazio come faceva ad esserci mandato?", perché non ha soluzione, è un serpente che si morde la coda, la cosa era così e basta.

La stessa cosa si verifica a livello più grande con la domanda "se l'umanità del futuro non salvava se stessa come ha fatto a sopravvivere nel futuro?", è un paradosso classico, esattamente come Cooper in un momento della sua esistenza ha dovuto interagire con il sé del passato in modo da far avvenire ciò che è successo, senza aver la possibilità di modificare gli eventi, così l'umanità del futuro si ritroverà obbligatoriamente nella situazione di dover causare gli eventi del film, per chiudere il cerchio
Tutto molto bello, ma:

Non è Cooper il sggetto attivo è l'umanità del futuro che ne fa il suo strumento per raggiungere Murph che è la vera artefice della salvezza dell'umanità , è lei che risolve l'equazione di Brand , senza di lei l'umanità sarebbe stata condannata , le coordinate servono per trovare la NASA che poi fornisce a Murph l'educazione necessaria per poter elaborare i dati disponibili in modo corretto, altrimenti sarebbe finita in un liceo agrario come il fratello.

Anche se è un loop temporale, non ne è Cooper l'artefice, non avrebbe in alcun modo potuto creare il Tunnel, non avrebbe in alcun modo potuto sopravvivere dentro il buco nero, non solo non aveva la tecnologia per crearla ma neanche le cognizioni necessarie per comprendere le implicazioni della bolla pentadimensionale, ci arriva solo quando vi è già dentro ed anche così fatica a capire che non può comunicare direttamente con Murph , non può agire in modo fisico diretto col passato,il magnetismo però può farlo non essendo materiale per cui lo utilizza per dare a Murph le coordinate che la faranno arrivare alla NASA , tutto il resto serve esclusivamente a far educare Murph in modo appropriato al fine di darle gli strumenti necessari per comprendere e risolvere risolvere l'equazione di Brand
 
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Tutto molto bello, ma:
Non è Cooper il sggetto attivo è l'umanità del futuro che ne fa il suo strumento per raggiungere Murph che è la vera artefice della salvezza dell'umanità , è lei che risolve l'equazione di Brand , senza di lei l'umanità sarebbe stata condannata , le coordinate servono per trovare la NASA che poi fornisce a Murph l'educazione necessaria per poter elaborare i dati disponibili in modo corretto, altrimenti sarebbe finita in un liceo agrario come il fratello.

Anche se è un loop temporale, non ne è Cooper l'artefice, non avrebbe in alcun modo potuto creare il Tunnel, non avrebbe in alcun modo potuto sopravvivere dentro il buco nero, non solo non aveva la tecnologia per crearla ma neanche le cognizioni necessarie per comprendere le implicazioni della bolla pentadimensionale, ci arriva solo quando vi è già dentro ed anche così fatica a capire che non può comunicare direttamente con Murph , non può agire in modo fisico diretto col passato,il magnetismo però può farlo non essendo materiale per cui lo utilizza per dare a Murph le coordinate che la faranno arrivare alla NASA , tutto il resto serve esclusivamente a far educare Murph in modo appropriato al fine di darle gli strumenti necessari per comprendere e risolvere risolvere l'equazione di Brand

Quella dell'equazione fa parte della questione "umanità che salva se stessa nel passato". Quello delle coordinate È comunque un'informazione necessaria, perché senza di essa Cooper non sarebbe neanche arrivato neanche all'interno del buco nero. Ergo anche quello è un circolo infinito che si deve chiudere. Mi state seriamente complicando la questione più del necessario, quando è veramente semplicissima. Anche il vostro cercare un artefice è inutile, perché non dev'esserci necessariamente un artefice. L'importante è che i loop temporali si chiudano, non è importante chi lo faccia. Nel film in particolare era necessario che lo facesse Cooper, tramite gli umani del futuro, ma la questione si può riassumere in generale così: se qualcosa è avvenuto, allora è avvenuto e basta, non esistono universi paralleli, non si può modificare il passato con il viaggio nel tempo, perché il viaggio nel passato era gia avvenuto in un certo senso. Non è possibile tornare nel passato e modificarlo, se qualcuno è stato nel passato e l'ha modificato allora è successo a prescindere, nel futuro dovrà necessariamente tornare indietro nel passato per far avvenire quello che è successo. È come se l'universo stesso facesse si che tutti i loop temporali si chiudano su se stessi.
 
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Minchia Happy Litte Boozer, Dorsai, state discutendo su un punto che è veramente facilissimo. Eppure un sacco di persone hanno avuto difficoltà con questo problema. La cosa bella è che no, a differenza di quanto dice Legion il film NON si sconfessa su questo punto. Anzi lo fa capire sulla scala più piccola, quella dei protagonisti del film, in modo da farla capire su quella più grande.

Cooper invia a se stesso delle coordinate nel passato che lo hanno aiutato a compiere il viaggio che poi lo ha portato nel buco nero. Insomma, niente coordinate = niente viaggio = niente buco nero = niente film. Eppure questa cosa doveva succedere, perché il tempo NON è mutabile, il paradosso è presente all'interno dello spaziotempo ed è un loop infinito che non ha inizio ne fine, non ha senso chiedersi "ma allora se non c'era lui nello spazio come faceva ad esserci mandato?", perché non ha soluzione, è un serpente che si morde la coda, la cosa era così e basta.

La stessa cosa si verifica a livello più grande con la domanda "se l'umanità del futuro non salvava se stessa come ha fatto a sopravvivere nel futuro?", è un paradosso classico, esattamente come Cooper in un momento della sua esistenza ha dovuto interagire con il sé del passato in modo da far avvenire ciò che è successo, senza aver la possibilità di modificare gli eventi, così l'umanità del futuro si ritroverà obbligatoriamente nella situazione di dover causare gli eventi del film, per chiudere il cerchio



Beh qui dico la mia, ma io ci ho visto più Dick che altro tra le ispirazioni di Inception. Io arrivato al finale ho urlato "Ubik", vedi un po' te. Ricordo di aver pure consigliato il libro ai miei amici immediatamente uscito dalla sala. L'operazione di Nolan mi è sembrata più uno sconvolgere i livelli di realtà simile a quanto fa Dick con i suoi libri, e ne rimango ancora convintissimo.

- - - Aggiornato - - -

Esatto. Personalmente continuo a pensare che questa sia la cosa che a Nolan riesce meglio, con questo film ha cercato di allontanarsi ma ha dimostrato chiaramente che la sua dimensione è proprio quella. Poi per qualcuno potrà essere limitante quanto volete, ma continuo a pensare che sia il più grande pregio di Nolan:asd:
Un attimo, io ho detto che si sconfessa sulla questione dell'amore, non sui paradossi temporali (o meglio, sul paradosso temporale, dato che è sempre il solito, chi non riesce ad accettare quello di Interstellar dovrebbe aver seri problemi ad accettare i presupposti di tutta la saga di Terminator).

 
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