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LGBTQ+ thread | She said: "Don't make others suffer for your personal hatred." | LEGGERE PRIMO POST | COMMENTI TRANSOMOFOBI=BAN

Snow24

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Facendo un esempio stupido, se impasto una torta e la metto a cuocere in forno per un'ora e tu dopo 5 minuti spegni il forno e butti via la torta, tu potresti dirmi che in realtà non hai distrutto una torta, e io potrei obbiettare dicendo che, se l'avessi lasciata per altro 55 minuti, lo sarebbe diventata :asd:
Pur essendoci buonissime argomentazioni per uscire dalla metafora (per esempio, non ti capiterà mai per sbaglio di concepire una torta o che qualcuno ti obblighi a concepirla, o che tu ti penta e che questo impatti negli anni a venire sulla tua vita), pur obiettando, la decisione di non cuocere la torta e spegnere il forno resterebbe la mia, no? E non è che tutti devono essere d'accordo con quella scelta per permettermi di farla :asd:
 

Pedro923

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E vorrei farti una domanda Ventus. Secondo te esiste un limite di tempo imponibile per l'aborto? Se sì, dopo quanto tempo dalla gravidanza, ammettendo che il feto sia in perfette condizioni, non si dovrebbe più abortire? E un limite che secondo te si può imporre per legge, oppure la scelta spetta sempre alla donna, implicando che lei può abortire anche al nono mese?
 

Ventus

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Scusami ma, realmente pensavi di iniziare una discussione sulla legittimità di una donna di decidere per il proprio corpo, e quindi implicitamente anche sulla questione del valore intrinseco del feto, in un forum di videogiochi, e trovare solo biologi a risponderti?
Mi chiedo se avresti messo fatto inchiesta sulle mie qualifiche nel caso fossi stato d'accordo con te. Non sono un biologo, quindi se non mi è concesso non essere d'accordo, non mi è concesso nemmeno esserlo.

Ogni cellula è vita? Sotto un certo punto di vista sì, ma non è questo il punto. Correggimi se sbaglio, ma la cellula o l'ammasso di cellule che si forma dentro la donna con la fecondazione non sono cellule qualsiasi, ma sono organizzate per la nascita di un essere umano. Hanno quel determinato potenziale che non tutte le cellule hanno.

Facendo un esempio stupido, se impasto una torta e la metto a cuocere in forno per un'ora e tu dopo 5 minuti spegni il forno e butti via la torta, tu potresti dirmi che in realtà non hai distrutto una torta, e io potrei obbiettare dicendo che, se l'avessi lasciata per altro 55 minuti, lo sarebbe diventata :asd:
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D'accordissimo, mai detto il contrario.
Assolutamente no, non mi aspettavo biologi agguerriti con paper alla mano. Tuttavia, non mi aspettavo una discussione basata sulla prima cosa letta su Google senza neanche dire che esistono molte correnti di pensiero a livello scientifico. Questa è proprio una mancanza generale che capisco, ma non tollero davanti ad una discussione così delicata.

E ripeto che il problema è la definizione. Si le cellule che si formano all'interno della donna sono cellule che potenzialmente potranno portare alla formazione del feto e successivamente il bambino. Quindi, se guardiamo a livello cellulare, si hanno il potenziale. No, a quello stadio (che se non erro sono fino alle 1/2 settimana massimo, dicasi il periodo in cui l'aborto è regolato secondo le leggi inglesi) le cellule non hanno creato un feto ma caratterizzato solo gli elementi genetici che porteranno all espressione dei vari caratteri (capelli, occhi, naso) ma non sono stati creati ma definiti. Quello che vorresti tu è che seppur un ammasso di cellule, è vita. Anche se non crescerà bene, possa essere un problema per la salute della madre o un problema per la vita/piscologia della progenitrice. Sia chiaro, io sono contro l'aborto nei limiti del cui possa essere evitato tramite aiuti alla donna da parte del governo, medico, psicologico etc. Tuttavia, io credo nella libera scelta della donna di decidere per il suo corpo (che sarà stravolto da una gravidanza, ricordiamo cosa siano i problemi post-partum di cui si parla poco) davanti ad una cellula che non ha formato un individuo cosciente. Dopo due settimane, in alcuni stati, l'aborto è illegale.
 

Pedro923

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Pur essendoci buonissime argomentazioni per uscire dalla metafora (per esempio, non ti capiterà mai per sbaglio di concepire una torta o che qualcuno ti obblighi a concepirla, o che tu ti penta e che questo impatti negli anni a venire sulla tua vita), pur obiettando, la decisione di non cuocere la torta e spegnere il forno resterebbe la mia, no? E non è che tutti devono essere d'accordo con quella scelta per permettermi di farla :asd:
La metafora era semplicemente riguardo alla potenzialità della vita, non alla questione morale. Ovviamente il valore di una torta non è paragonabile a quello di una vita umana :asd:
 

Ventus

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E vorrei farti una domanda Ventus. Secondo te esiste un limite di tempo imponibile per l'aborto? Se sì, dopo quanto tempo dalla gravidanza, ammettendo che il feto sia in perfette condizioni, non si dovrebbe più abortire? E un limite che secondo te si può imporre per legge, oppure la scelta spetta sempre alla donna, implicando che lei può abortire anche al nono mese?
No io penso che ci sia un limite (come adottato da molti paesi). Ragion per cui il feto, a meno di patologie che possano portare alla morte del feto o della madre, non può essere abortito. Per questo le donne dovrebbero usare il condom col proprio partner o la pillola, test di gravidanza se non si desidera un figlio.

Tuttavia non sta a me decidere, essendo un argomento delicato. Lascio come esame di coscienza alla madre che deciderà
 

Pedro923

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No io penso che ci sia un limite (come adottato da molti paesi). Ragion per cui il feto, a meno di patologie che possano portare alla morte del feto o della madre, non può essere abortito. Per questo le donne dovrebbero usare il condom col proprio partner o la pillola, test di gravidanza se non si desidera un figlio.
Ultima, e questa è rivolta a tutti, biologi e non. Se la madre vuole abortire e il padre no, l'ultima parola spetta alla madre, perché il corpo è suo?
Invertendo i ruoli, ovvero la madre vuole tenerlo e il padre no... In tal caso, non dovrebbe esserci una legge a tutela dell'uomo? Perché, e non vorrei dire castronerie, se il padre non vuole il figlio e decide di non voler far parte di quella determinata famiglia, sarà comunque costretto, dalla legge, a provvedere per essa.

Non la trovo corretta come cosa, dando per assodato che la decisione spetta solo ed esclusivamente alla madre (per via delle ripercussioni psicofisiche), non tenendo in considerazione la volontà del padre, la cui nascita di un bambino non desiderato porterà ad altrettante ripercussioni psicofisiche).
 

GaF

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Comunque vorrei chiedere un opinione, visto che se ne parla tanto giusto per la legge che vogliono fare ora sull' utero in affitto reato universale. Che in realtà si chiama gestazione per altri.

Sinceramente la trovo una legge stupida. Elimina la scelta della donna di fare quel che vuole del proprio corpo e delinea solo sfruttamento quando in molti paesi tra cui lo UK (dove vivo) è regolata e non prevede alcun guadagno ma solo sostegno durante la gravidanza.
È oggettivamente qualcosa che limita la libertà dei cittadini italiani, mi aspettavo che molti degli indignati dell'epoca covid (quelli che davano del nazista a destra e a manca) si infiammassero sull'argomento, ed invece viene fuori che a qualcuno piace pure... :bip:
 

.Veg

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È oggettivamente qualcosa che limita la libertà dei cittadini italiani, mi aspettavo che molti degli indignati dell'epoca covid (quelli che davano del nazista a destra e a manca) si infiammassero sull'argomento, ed invece viene fuori che a qualcuno piace pure... :bip:
È un po’ OT ma parlando di aborto sarebbe vero anche il contrario per i pro clausura Covid, ovvero che adesso il presunto debole da proteggere lo si protegge quando pare a me.

Qui, se ho ben capito le motivazioni non religiose, fra i dubbi c è il presunto sfruttamento del corpo della donna per fini economici: la cosa curiosa è che lo stesso sfruttamento di uomini, donne e bambini che lavorano (o vengono modernamente schiavizzati) nei paesi in cui si delocalizza è invece assolutamente normale e non solleva alcun dubbio sull‘etica relativa a quello che compriamo per le stesse figure liberiste cattoliche.
 

Ventus

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Ultima, e questa è rivolta a tutti, biologi e non. Se la madre vuole abortire e il padre no, l'ultima parola spetta alla madre, perché il corpo è suo?
Invertendo i ruoli, ovvero la madre vuole tenerlo e il padre no... In tal caso, non dovrebbe esserci una legge a tutela dell'uomo? Perché, e non vorrei dire castronerie, se il padre non vuole il figlio e decide di non voler far parte di quella determinata famiglia, sarà comunque costretto, dalla legge, a provvedere per essa.

Non la trovo corretta come cosa, dando per assodato che la decisione spetta solo ed esclusivamente alla madre (per via delle ripercussioni psicofisiche), non tenendo in considerazione la volontà del padre, la cui nascita di un bambino non desiderato porterà ad altrettante ripercussioni psicofisiche).
Io penso e spero che una coppia abbia le capacità di scegliere a monte come gestire la situazione insieme invece di iniziare una discussione. Se la madre non è pronta, è sempre la madre che deve tenere una gravidanza per 9 mesi. Il corpo è il suo. I rischi quando si fa sesso non protetto quelli sono.


Nel caso contrario, concordo che ci debbano essere delle leggi che permettano di proteggere anche il padre nel caso in cui una gravidanza viene portata a termine senza il suo consenso dall'inizio.
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È oggettivamente qualcosa che limita la libertà dei cittadini italiani, mi aspettavo che molti degli indignati dell'epoca covid (quelli che davano del nazista a destra e a manca) si infiammassero sull'argomento, ed invece viene fuori che a qualcuno piace pure... :bip:
Infatti è quello che sto vedendo. Cioè, una legge che limita il diritto della donna di poter scegliere cosa fare del proprio corpo. Concordo che ci voglia una legge per regolamentare la gpa che debba essere fatta solo in forma solidale (esistono molte donne che lo fanno, in UK vengono pagate solo per i 9 mesi e le spese ospedaliere che comportano il processo). Cioè, la prostituzione è illegale, eppure anche oggi in Sicilia è pieno di prostitute, non regolamentate, che vengono portate da vari paesi, senza controlli medici. Dovrebbero pure essere salvaguardate pure loro così che possano anche contribuire allo stato. Ed invece? No, abbiamo un sistema rotto definito "laico" quando di laico non ha nulla. Dove ad oggi le organizzazioni pro vita si attaccano ai ministeri per portare avanti battaglie ideologiche che ledono ai diritti umani.

E qui non stiamo parlando di genitore 1 e genitore 2. Ma di vere battaglie ideologiche a discapito di chi non si conforma alla famiglia tradizionale. Ad oggi molte coppia che hanno usufruito della gpa verranno viste come criminali e i figli sono prodotto di un reato. Già mi immagino il bullismo. Tutto questo perché alcune coppie vogliono diventare famiglia e vanno in stati dove la pratica è regolamentata, non prevede sfruttamento ed è LEGALE.

Tutto ciò per rilegare la gpa al pari della schiavitù e della pedofilia
 
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GaF

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E se vogliamo parlare dell'interesse del bimbo, sarà sempre e comunque la vita.
Tecnicamente non è sempre vero neanche per i vari gruppi di ultras religiosi dato che, proprio secondo loro, un bambino concepito tramite maternità surrogata non deve nascere, e se uniamo questo concetto ad un altro banale, ovvero il fatto che quel bambino o nasce così o non nascerà mai (con buona pace di Adinolfi Tiziano Ferro non feconderà mai una femmina "alla vecchia maniera") dunque la sua vita non è il primo interesse: meglio mai nato che nato così, meglio la non vita della vita, molto poco pro-vita, imho.
Chiaramente c'è spazio di manovra sulla valutazione di tempistiche ed interessi delle due parti: un bambino nato è vita, uno spermatozoo ed un ovulo che si incontrano no, la verità su dove inizi la vita sta nella strada che separa i due eventi e magari non è neanche un punto fisso ma un intorno grigio e difficilmente quantificabile.
Un ovulo appena fecondato non è vita.
Una donna ha il diritto esclusivo di rimuovere dal suo corpo un ovulo appena fecondato (pillola del giorno dopo).
Una donna ha più diritto di un ovulo appena fecondato che si ritrova dentro.
Questi ultimi tre punti per me non sono sindacabili, sul resto poi magari si può parlare (appunto su dove vada piazzato il limite per l'interruzione nei 9 mesi di gestazione).
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È un po’ OT ma parlando di aborto sarebbe vero anche il contrario per i pro clausura Covid, ovvero che adesso il presunto debole da proteggere lo si protegge quando pare a me.

Qui, se ho ben capito le motivazioni non religiose, fra i dubbi c è il presunto sfruttamento del corpo della donna per fini economici: la cosa curiosa è che lo stesso sfruttamento di uomini, donne e bambini che lavorano (o vengono modernamente schiavizzati) nei paesi in cui si delocalizza è invece assolutamente normale e non solleva alcun dubbio sull‘etica relativa a quello che compriamo per le stesse figure liberiste cattoliche.
Il presunto debole di coviddiana memoria era una persona, in questo caso invece sarebbe un tot di cellule fecondate, più che tutelare il debole quando pare a me direi che si tratta di tutelare il debole quando questo esiste.
Nulla in contrario sulla prevenzione dello sfruttamento, tutto in contrario con le obiezioni di tipo religioso in quanto la religione negli affari dello stato e nelle sue leggi non dovrebbe mai permettersi di mettere bocca: la religione ha il suo club, il suo bel libro, i suoi luoghi per riunioni e riti e le sue regole interne, il mondo fuori non la deve riguardare in alcun modo.
 
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Pedro923

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Voglio mettere in chiaro che io non sono qui per difendere a priori una posizione o 'vincere' un dibattito, anche quando mi sono posto in modo discutibili, e che sono pronto a mettere in discussione ciò che dico proclamo. Detto ciò, ringrazio tutti quelli che hanno risposto alle mie domande e che hanno contribuito a migliorare il mio punto vista e la mia conoscenza su determinati argomenti.

Alla prossima.
 

GaF

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Infatti è quello che sto vedendo. Cioè, una legge che limita il diritto della donna di poter scegliere cosa fare del proprio corpo. Concordo che ci voglia una legge per regolamentare la gpa che debba essere fatta solo in forma solidale (esistono molte donne che lo fanno, in UK vengono pagate solo per i 9 mesi e le spese ospedaliere che comportano il processo). Cioè, la prostituzione è illegale, eppure anche oggi in Sicilia è pieno di prostitute, non regolamentate, che vengono portate da vari paesi, senza controlli medici. Dovrebbero pure essere salvaguardate pure loro così che possano anche contribuire allo stato. Ed invece? No, abbiamo un sistema rotto definito "laico" quando di laico non ha nulla. Dove ad oggi le organizzazioni pro vita si attaccano ai ministeri per portare avanti battaglie ideologiche che ledono ai diritti umani.

E qui non stiamo parlando di genitore 1 e genitore 2. Ma di vere battaglie ideologiche a discapito di chi non si conforma alla famiglia tradizionale. Ad oggi molte coppia che hanno usufruito della gpa verranno viste come criminali e i figli sono prodotto di un reato. Già mi immagino il bullismo. Tutto questo perché alcune coppie vogliono diventare famiglia e vanno in stati dove la pratica è regolamentata, non prevede sfruttamento ed è LEGALE.

Tutto ciò per rilegare la gpa al pari della schiavitù e della pedofilia
Una forma di pagamento non sarebbe in teoria nulla di male, però come dici occorre pensare da subito ad arginare eventuali sfruttamenti potenziali, e limitare la pratica ai soli atti di vera e generosa disponibilità potrebbe di certo essere un modo.
Come detto sopra sogno uno stato che decide e legifera senza la benché minima influenza della religione: "il tuo dio non fa le mie leggi" dovrebbe essere aggiunto alla costituzione per quanto mi riguarda; e teoricamente dovrebbe già essere così, ma come dici siamo tristemente lontani dalla realtà e davvero troppi voti vengono dirottati da questo o quel fervente religioso, con ovvie conseguenze...
 

Ventus

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Una forma di pagamento non sarebbe in teoria nulla di male, però come dici occorre pensare da subito ad arginare eventuali sfruttamenti potenziali, e limitare la pratica ai soli atti di vera e generosa disponibilità potrebbe di certo essere un modo.
Come detto sopra sogno uno stato che decide e legifera senza la benché minima influenza della religione: "il tuo dio non fa le mie leggi" dovrebbe essere aggiunto alla costituzione per quanto mi riguarda; e teoricamente dovrebbe già essere così, ma come dici siamo tristemente lontani dalla realtà e davvero troppi voti vengono dirottati da questo o quel fervente religioso, con ovvie conseguenze...
Io lo dico da cristiano non praticante che ha una madre molto cristiana ma che accetta le persone LGBTQ. La chiesa (e non la religione per sé) è uno dei cancri dell'Italia ed uno dei motivi per cui sembra di vivere in una bolla. Dispiace essere così severi, ma nel corso degli anni ho sviluppato un vero rifiuto. Anni fa incontrai pure un ragazzo omosessuale talmente cristiano che andava contro se stesso. Parlava di come lui fosse innaturale e di come due uomini/due donne non saranno mai una famiglia. Il punto più alto della sua vita era andare a vedere le chiese, mentre di notte si trasformava. Niente di male, se non fosse che la religione ha talmente distrutto la sua vita, la sua autostima tanto da provare puro odio per la libertà e per sé stesso. Una tristezza che non ti dico.
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Voglio mettere in chiaro che io non sono qui per difendere a priori una posizione o 'vincere' un dibattito, anche quando mi sono posto in modo discutibili, e che sono pronto a mettere in discussione ciò che dico proclamo. Detto ciò, ringrazio tutti quelli che hanno risposto alle mie domande e che hanno contribuito a migliorare il mio punto vista e la mia conoscenza su determinati argomenti.

Alla prossima.
A prescindere dalla discussione, è sempre bello avere la possibilità di confrontarsi in maniera naturale e senza particolari conflittim Anche mantenendo le proprie posizioni ma magari cercando di capire l'altra persona dal suo punto di vista
 
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Dorsai

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Allora qualsiasi composto di cellule è vita. Indipendentemente dalla coscienza, questo implica che tutto ciò che detiene il DNA dell'adulto sia vita. Come hai detto tu, il feto è un individuo separata che ha sviluppato o ha cominciato a sviluppare un cuore e un cervello insieme alla coscienza di se stesso data la presenza, a livello scientifico, degli organi necessari per l'ottenimento sensoriale dello stesso.

Il concetto di vita, come ho già attenzionato a livello di definizione, può essere anche derivante dall'informazione genetica e proteica. Questo tipo di definizione porta a considerare una qualsiasi cellula importante a livello di un feto già sviluppato e che ha capacità sensoriali. Non so se vedi il paradosso, questo non a livello scientifico ma a livello di pura bioetica. Con tutte le implicazioni del caso nella politica.

È un problema di definizione che ha effetto su considerazioni più delicate come, in questo caso, l'aborto.
Sino a prova contraria , tutto ciò che vive è vita per definizione , anche i batteri e forse i virus , io ho affermato che anche una singola cellula contiene il DNA dell'adulto , significa che è umana non che è un uomo , e umano è l'embrione , ma ho ben spiegato che non è un uomo primo perchè non è detto che l'embrione , pur fecondato, riesca a fissarsi alla parete dell'utero e quindi a innescare il processo di gravidanza , se non lo fa per quanto composto da cellule umane il cosiddetto "concepito" non diventerà mai un uomo, non nascerà nemmeno e ove mai attecchisse e si sviluppasse non è detto che riesca a nascere , non tutte le gravidanze vengono portate a compimento . Per tutto ciò ho affermato che l'embrione non è un Uomo almeno fin quando il feto non possa riconoscersi come un essere vivente autonomo ovvero fin quando non abbia un cuore ed un cervello , fino a quel momento è solo un'estensione della madre senza la quale non può svolgere nemmeno le funzioni basilari ovvero un sistema circolatorio ed uno nervoso propri , da quel momento è un individuo distinto che è ancora troppo piccolo per essere indipendente , ma è già distinto , in grado di muoversi e percepire l'esterno.

Comunque appunto il momento in cui si sostanzia questa "autonomia" che ne fa un individuo a sè stante deve essere stabilito da studi specifici, come dici scientifici e bioetici.

Dato che abortire non è obbligatorio chi avesse principi diversi può tranquillamente portare avanti la gravidanza, ma non può imporre i suoi principi e la sua etica a coloro che non li condividono
 

Ventus

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Sino a prova contraria , tutto ciò che vive è vita per definizione , anche i batteri e forse i virus , io ho affermato che anche una singola cellula contiene il DNA dell'adulto , significa che è umana non che è un uomo , e umano è l'embrione , ma ho ben spiegato che non è un uomo primo perchè non è detto che l'embrione , pur fecondato, riesca a fissarsi alla parete dell'utero e quindi a innescare il processo di gravidanza , se non lo fa per quanto composto da cellule umane il cosiddetto "concepito" non diventerà mai un uomo, non nascerà nemmeno e ove mai attecchisse e si sviluppasse non è detto che riesca a nascere , non tutte le gravidanze vengono portate a compimento . Per tutto ciò ho affermato che l'embrione non è un Uomo almeno fin quando il feto non possa riconoscersi come un essere vivente autonomo ovvero fin quando non abbia un cuore ed un cervello , fino a quel momento è solo un'estensione della madre senza la quale non può svolgere nemmeno le funzioni basilari ovvero un sistema circolatorio ed uno nervoso propri , da quel momento è un individuo distinto che è ancora troppo piccolo per essere indipendente , ma è già distinto , in grado di muoversi e percepire l'esterno.

Comunque appunto il momento in cui si sostanzia questa "autonomia" che ne fa un individuo a sè stante deve essere stabilito da studi specifici, come dici scientifici e bioetici.

Dato che abortire non è obbligatorio chi avesse principi diversi può tranquillamente portare avanti la gravidanza, ma non può imporre i suoi principi e la sua etica a coloro che non li condividono
E io ti ripeto chea definizione di vita in quanto cellula che cresce è la stessa della tua. Ma questa definizione non può essere a mio parere utilizzata nella bioetica. Non ci siamo capiti e io continuo a parlare di definizione in termini scientifici e di come questa definizione non possa essere adottata in ogni suo campo. Lo sappiamo io e te che la cellula vive cresce e produce energia, oltre che dividersi e modificarsi. Il problema sta nella definizione, definire a livello bioetico che una cellula è vita definisce che tutto quello che ancora non è cosciente è vita e va protetta anche quando, come tu stesso descrivi, può non esserlo in base alle situazioni.

Ed è proprio nella parte in neretto che concordiamo in toto nella sua definizione autonoma dell'organismo, in questo caso del feto che cresce ed eventualmente diventare autonomo.
 

Dorsai

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Una forma di pagamento non sarebbe in teoria nulla di male, però come dici occorre pensare da subito ad arginare eventuali sfruttamenti potenziali, e limitare la pratica ai soli atti di vera e generosa disponibilità potrebbe di certo essere un modo.
Come detto sopra sogno uno stato che decide e legifera senza la benché minima influenza della religione: "il tuo dio non fa le mie leggi" dovrebbe essere aggiunto alla costituzione per quanto mi riguarda; e teoricamente dovrebbe già essere così, ma come dici siamo tristemente lontani dalla realtà e davvero troppi voti vengono dirottati da questo o quel fervente religioso, con ovvie conseguenze...
La mia firma dice che ne penso in materia in generale.

Comunque non esiste una gravidanza di pura generosità , ogni gravidanza ha un costo biologico già di per sè , per dirne una soltanto , la quantità di calcio che un organismo umano può assorbire è fissa , il bambino però si forma un suo sistema osseo e lo fa usando il calcio assorbito dalla madre da cui lo preleva , quel calcio quindi non può andare a sostegno delle sue ossa che quindi si indeboliscono durante tutto il periodo della gravidanza ed anche dell'allattamento , perchè il neonato dal latte materno preleva anche il calcio che gli è necessario per crescere oltre al nutrimento , anche tale calcio è fornito dalla madre , un numero eccessivo di gravidanze o gravidanze troppo ravvicinate creano un danno al sistema osseo della partoriente che resta sotto alimentata per mesi , ora magari l'allattamento non riguarderà la madre surrogata, ma il resto si. Io ho citato solo il calcio, ma lo stesso vale per molte altre cose come per esempio le proteine solo che di quelle si può aumentarne l'assunzione.

La partoriente surrogata quindi non si limita a compiere un gesto di generosità , subisce un danno biologico e non menziono il parto in sè che ha anch'esso un costo biologico e può perfino essere fatale in certi casi
 

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La mia firma dice che ne penso in materia in generale.

Comunque non esiste una gravidanza di pura generosità , ogni gravidanza ha un costo biologico già di per sè , per dirne una soltanto , la quantità di calcio che un organismo umano può assorbire è fissa , il bambino però si forma un suo sistema osseo e lo fa usando il calcio assorbito dalla madre da cui lo preleva , quel calcio quindi non può andare a sostegno delle sue ossa che quindi si indeboliscono durante tutto il periodo della gravidanza ed anche dell'allattamento , perchè il neonato dal latte materno preleva anche il calcio che gli è necessario per crescere oltre al nutrimento , anche tale calcio è fornito dalla madre , un numero eccessivo di gravidanze o gravidanze troppo ravvicinate creano un danno al sistema osseo della partoriente che resta sotto alimentata per mesi , ora magari l'allattamento non riguarderà la madre surrogata, ma il resto si. Io ho citato solo il calcio, ma lo stesso vale per molte altre cose come per esempio le proteine solo che di quelle si può aumentarne l'assunzione.

La partoriente surrogata quindi non si limita a compiere un gesto di generosità , subisce un danno biologico e non menziono il parto in sè che ha anch'esso un costo biologico e può perfino essere fatale in certi casi
Quello che hai citato equivale a qualsiasi periodo di gestazione. Esistono donne tutt'oggi che sono consone degli effetti della gravidanza prima di diventare surrogata. Vanno incontro ai medici ed un supporto psicologico. Non penso che una surrogata si metta a fare bambini a manetta perché deve. Ma perché vuole. Ci sono donne che hanno avuto 4-5 figli e per amore di dare la possibilità ad un'altra coppia di essere una famiglia, lo fa sapendo cosa significa andare incontro ad una gravidanza. Per questo si chiama solidale ed è regolata in molti paesi tra cui lo UK dove io vivo. La donna e la coppia creano un rapporto particolare per tutto il processo di gestazione fino al parto. (Alcune diventano anche famiglie allargate, cosa che io trovo difficile da capire ma tant'è)

Ho conosciuto donne, tra cui una mia amica, che adora pure essere incinta e ha già tre figli e vorrebbe diventare magari surrogata un giorno. Qui sta il punto, se una donna sa a cosa va incontro e decide autonomamente di aiutare un altra coppia ad avere figli, non ci vedo nulla di male. Questi rimangono atti di pura generosità. Ovviamente concordo che esistono in altri paesi la gestazione per altri non regolata e che dovrebbe sparire
 
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Ogni cellula è vita? Sotto un certo punto di vista sì, ma non è questo il punto. Correggimi se sbaglio, ma la cellula o l'ammasso di cellule che si forma dentro la donna con la fecondazione non sono cellule qualsiasi, ma sono organizzate per la nascita di un essere umano. Hanno quel determinato potenziale che non tutte le cellule hanno.
si chiamano cellule totipotenti tutte le cellule embrionali del regno animale sono così , possono diventare qualunque cosa , se si sostituisce il nucleo di una di esse con quello di essere diverso può perfino diventare il secondo

Un altro problema bioetico riguarda infatti la clonazione di organi per trapianti che si fanno con cellule embrionali cui viene inserito il nucleo delle cellule sane dell'organo da sostituire per coltivarle in laboratorio , oltretutto non ci sarebbero problemi di rigetto , anche se l'embrione da cui sono state prelevate le cellule era di un'altra persona , l'impianto del DNA del paziente le trasforma in cellule "sue"
Il problema è che questi prelievi di cellule embrionali sono letali per l'embrione , almeno con le tecnologie attuali
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La metafora era semplicemente riguardo alla potenzialità della vita, non alla questione morale. Ovviamente il valore di una torta non è paragonabile a quello di una vita umana :asd:
tecnicamente ogni spermatozoo è un essere umano potenziale e così ogni ovulo , se guardiamo a ciò che si può potenzialmente essere allora si dovrebbe punire chi li spreca o ne impedisce l'incontro , per esempio l'uso dei profilattici , della pillola anticoncezionale o della RU 486 (che tecnicamente non impedisce l'incontro degli spermatozoi , ma impedisce che l'eventuale ovulo fecondato che non è ancora un embrione si fissi all'utero) , in realtà senza incontro non c'è niente di potenziale e gli spermatozoi la natura stessa ne genera milioni che vanno sprecati perchè solo uno avrà la possibilità di fecondare , la natura stessa spreca milioni di potenzialità
 
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SANJI87

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carmario92

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