- Iscritto dal
- 29 Ott 2020
- Messaggi
- 1,583
- Reazioni
- 670
Offline
Anche questi due genitori stanno usando il loro bimbo per portare avanti la loro ideologia. E lo facciamo tutti in un certo senso. Basta ammetterlo. E basta non cercare di imporre la propria sugli altri. È quello che vengo dicendo dall'inizio di questa conversazione. Se l'insegnante viene al corrente che a questi genitori gli sta bene che il figlio si metta lo smalto, lo deve lasciar fare.Ecco, in questo caso il punto è proprio che la pratica non definisce un'identità di genere o tendenza sessuale, per cui penso che un'insegnante competente, oltre ovviamente a parlartene, ti direbbe innanzitutto questo e sarebbe la liberazione da un'ideologia, non la sua affermazione. Se invece i genitori dovessero dire al figlio che è o richiama per esempio un "comportamento omosessuale" sarebbero loro i primi a condizionarlo con un'ideologia frutto di un costrutto culturale che creerebbe il primo senso di confusione e turbamento qualora lui non lo fosse, o in realtà a prescindere che lo sia o meno.
Questa qui sotto (quella della maestra) è ideologia:
![]()
La Maestra Dice al Suo Alunno che Solo Le Femmine Portano Lo Smalto, ma il Papà La Sfida e Manda il Figlio a Scuola con Le Unghie Dipinte
La maestra disse che solo le ragazze possono usare lo smalto. Il padre di Ashton lo sostenne portandolo a scuola con le unghie smaltatewww.youreduaction.it
Tutti i bambini sono liberi di mettersi lo smalto, la gonna, giocare a qualsiasi sport vogliano, ecc. Anche io da bambino giocavo con le bambole insieme a mia cugina. Nessuno però ha mai messo in questione il fatto che fossi un maschietto, proprio per questo motivo.
Se il bambino vuole mettersi lo smalto è ok, però dirgli che soffre di disforia di genere perché vuole farlo... Ce ne passa.
Cioè, se mio figlio vuole mettersi lo smalto non lo combatterei, però di certo non gli mentirei dicendo che dentro di lui, forse, è una femminuccia. E non gli mentirei neanche dicendo che puo' diventarlo se prende ormoni, se si taglia il pene, ecc. Perché non sarà mai una femminuccia. È una realtà, come dire che la terra non sarà mai piatta solo perché ci credi.
Uno studio condotto da Ken Zucker dimostra che se lasci stare un bambino (diagnosticato con disforia di genere), e non cerchi di forzarlo né da una parte né dall'altra, nell'80% supererà da solo quei comportamenti che lo hanno portato alla diagnosi.
Spesso si sottovaluta il range di sperimentazione che un bambino mette in atto quando gioco con il mondo. I bambini hanno amici immaginari, non per questo diciamo che sono pazzi. I bambini fingono di essere una miriade di cose.
Il problema sta nell'estremizzazione, in qualsiasi senso: mio bambino mette in bocca una banana e la succhia, "è roba da gay smettila subito", oppure mio bambino si mette lo smalto "c'è una bambina intrappolata in quel corpo, dobbiamo fare di tutto per farla emergere."
Ultima modifica: