Non ho mai giocato al primo Red Dead, né stravedo chissà quanto per GTA.
Gioconi, per carità, e qualche GTA l'ho giocato così, en passant, molto a tempo perso, ma essendo io una persona estremamente impaziente ho sempre trovato alienante l'aspetto troppo (per me) dispersivo di questi titoli, nonché di come a volte sembrino un "chores simulator". Ma la colpa è mia perché in tali giochi tendo a forzarmi su un binario in realtà quasi inesistente, quando dovrei affrontare il mondo ludico di turno in modo più "caciarone", altrimenti finirò sempre per scalfirne appena la superficie, come ho fatto in passato.
Come guidare una Ferrari per andarci a 30km/h, per intenderci.
La cosa che generalmente mi scoraggia è che anche Red Dead 2 sembra darti un sacco di informazioni alla volta, portandomi ad una sensazione di "lavori da fare" invece di "missioni divertenti". Tuttavia, come spesso capita, giocando s'impara, e si diventa parte dei ritmi (narrativi e non) dell'universo di gioco.
Non so quanto io stia avanti nella storia, quanto stia giocando bene o meno (per dire: non so bene dove trovare le munizioni dell'arma che sto usando, tra le altre cose), ma nonostante questo soggettivo disorientamento, resta un gioco gigantesco che mi ha decisamente rapito, anche nella sua -passatemi l'orribile termine- "noia". Potrei rapinare i passanti o andarmene per fatti miei, cavalcando da un posto all'altro, ma non lo faccio, eppure risulta sempre un'esperienza appagante. Sembra infinito, una sensazione che nemmeno l'ultimo GTA mi ha dato (non per sminuirne la qualità, ci mancherebbe altro); più viaggio, più sembra che io sia appena all'inizio dell'avventura.
Purtroppo ho sempre queste "ansie" che mi fanno giocare col freno a mano tirato, come prendersi cura del campo, donare viveri e denaro, cose del genere, per paura di rendere il mondo di gioco fin troppo ostile e punitivo nei confronti di Arthur (non sono bravissimo e rischierebbe di diventare un'esperienza frustrante, nel mio caso).
Quello che so è che, manco a dirlo, è veramente bellissimo.
È un gioco che quasi mi intimidisce, ma ci torno sempre, levandomi il cappello (che perdo *sempre*, in-game).