“L’assenza di *** corrompe lʼuomo, lo priva di misure, gli fa perdere lʼumanità”
Sarebbe decisamente eretico il papa, mi permetta dottore, se con questa frase volesse intendere che a dipendenza della volontà delle persone *** è assente o presente, come per dire che lui non veglia anche su chi non crede in lui, e non se ne preoccupa. Si potrebbe invece forse dire che con questa frase il nostro amatissimo Pop volesse dire che l'assenza di ***, la perpetrazione del
male demonizza l'uomo e lo rende irragionevole, come giusto quando escludi la pietà dal tuo corredo genetico e fai un genocidio di Ebrei zingari omosessuali e altra materia prima. (tutta una coincidenza suppongo che ne avesse parlato poco prima! :asd)
Ma che dico, chiaramente il papa qui voleva dire che non meriti di vivere Alisalberto, perchè dopotutto ti fa comodo credere che siamo un branco di irrazionali pecore scemunite e intolleranti che si fanno schifo a toccare gli altri uomini che non seguono lo stesso precetto, sia mai ci contagiate XD
E infatti io non sono un cartesiano. Non condivido la seconda parte del Discorso di Cartesio, ma la prima parte é evidente. Il Dubbio iperbolico, da cui deriva il Dubbio metodico e dunque il Cogito é presupposto senza alcun ***. Invece di farti ricerche su Google per confutarmi, vatti a studiare la Filosofia, che dopo altrimenti rischi di fare brutta figura.
Io non faccio "ricerche filosofiche su google" a caso eh, io ti porto le fonti scritte per dimostrarti che quando dico che l'empirismo è opposto al razionalismo non sto dicendo una cosa antistorica, ma sto dimostrando di aver meritato il mio voto in Filosofia I: ed in senso secondo lo faccio per costringerti a metterti sulla difensiva, cosicchè in mancanza di argomenti tu possa persino suggerirmi di andare a studiare. Cosa che è vero che dovrei fare, e farei sempre per tutta la vita, ma che certo non dovresti ricordarmi tu avendo già dimostrato quanto la tua preparazione sia povera.
In secondo luogo non puoi
condividere il cogito senza affrontarne le conseguenze. Per rendere garantita la
certezza assoluta della ragione intuitiva ti devi servire di un garante che ti tenga l'edificio in piedi, che cioè non ti inganni del fatto che la tua appercezione di pensiero ed il tuo pensiero di pensiero non sia reale bensì
illusorio. Le vie della ragione permangono fino a prova contraria vie di fede, perchè
nessuno può pervenire alla cosa in sè, ed anche se avessi certezza numenica della tua esistenza in quanto res cogitans non l'avresti di tutto il resto del reale: non l'avresti di noi che parliamo nè di tu che scrivi alla tastiera nè tantomeno dei tuoi stessi pensieri PERPETRATI da un processo di astrazione sugli oggetti. Il pensiero di pensiero è un concetto immobile che inoltre non tiene conto della temporalità del reale, del suo essere categoriale e instaurabile in certe forme mentali soggette al divenire e alla percezione prospettica: Se infatti è vero che non ho dubbi della mia esistenza, posso continuare ad aver dubbi della mia esistenza qui, della mia esistenza adesso e della mia esistenza in rapporto a /.
Ma sono argomenti troppo complicati per entrambi e fin dalla prima parola di questo post sapevo già che con te non sarebbero serviti. Mettiti il cuore in pace ragazzo, la res cogitans, di cui stiamo ancora aspettando la foto, ti saluta e ti aspetta in sè stessa pantalassa e pangea. Stanne certo, è razionale.