Riflessione Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

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Ma nemmeno una legge che impone che non si possano esplorare, anche attraverso la rappresentazione delle relazioni umane, il genere e l'orientamento sessuale della minoranza all'interno di una guerra fra nazioni. Esempio: perché il film Pearl Harbor lo può fare con la maggioranza (all'interno di eventi storici di grande portata) e DA o FF non possono farlo (all'interno di eventi fittizi sempre di grande portata) con la minoranza? La percezione sull'adeguatezza della spartizione del focus per me dipende dall'esecuzione.

Pertanto la critica rivolta strettamente all'esecuzione la capisco e in parte condivido, non capisco invece, anche visti i numerosi precedenti che raccontano la maggioranza, come mai - mi sembra - si vuole decidere quando l'inserimento è consono e quando no con una logica binaria che ritengo comprensibile faccia pensare ad una forma di discriminazione. Non lo capisco perché ogni volta i criteri mi sembrano traballanti. A quel punto cosa devo ipotizzare? Che stanno entrando in gioco i gusti personali? Beh, quelli contribuiscono sempre a formare il giudizio, ma se dipende esclusivamente da quelli allora o si guarda altrove o se ci si vuole lamentare legittimamente di un prodotto deludente lo si critica nel merito dall'esecuzione al di là della presenza o dell'assenza dei temi in questione oppure, se si ritiene che la libertà creativa sia stata in qualche modo compromessa da direttive invasive risultanti da analisi di mercato ok, ma in tal caso mi verrebbe da chiedere perché allora non si ravvisi lo stesso accanimento verso prodotti che cavalcano/sfruttano l'appeal di modelli eteronormativi (o la loro esasperazione) sulla scia di altrettante analisi di mercato.

Mi sfugge qualcosa?
O no, non era completamente la mia intenzione.

Ho scritto quel messaggio solo per invitare a non fare l'altro errore opposto, ovvero che se un personaggio fa parte della categoria X, ha senso SOLO (evidenzio il "solo") nelle storie che esplorano il tema X.
Se no rischia di diventare uno stereotipo.
Non era un invito a NON esplorare quelle opzioni, ma essenzialmente un invito a "teniamoci per buono il personaggio così come è, anche perché alla maggioranza era piaciuto".
Cioè almeno i PG buoni teniamoceli buoni lol
 
ma in tal caso mi verrebbe da chiedere perché allora non si ravvisi lo stesso accanimento verso prodotti che cavalcano/sfruttano l'appeal di modelli eteronormativi (o la loro esasperazione) sulla scia di altrettante analisi di mercato.

Mi sfugge qualcosa?
perché quello che piace a me è ok, è quello che piace agli altri che è forzato, fuori luogo e pure un tantinello da froci

2B è inutile che continui a spostare la gnagna quando ti sbircio sotto, tanto ora ti faccio autoesplodere e ti gioco tutto il tempo in tanga



tanto so andare avanti col dualshock solo con la mano sinistra
 
Come se ci si dovesse accontentare di prodotti diversi, AA, lontani dal popolo e la maggioranza.
amico caro questa si chiama semplicemente "legge del mercato".

se si parla appunto di "minoranze" storie che servono a fare immedesimare quelle minoranze avranno un mercato...di minoranza.

il pretendere che queste storie vengano narrate all'interno di prodotti del Mass market è esattamente quella forzatura dell'inclusività tossica che vuole che tutti debbano necessariamente adorare e farsi piacere certi prodotti.

la gente vuole immedesimarsi, lo vogliono le minoranze come lo vogliono le maggioranze.

se le minoranze possono "offendersi" quando in un gioco non possono immedesimarsi, lo stesso deve poter valere al contrario quando la maggioranza non riesce più ad immedesimarsi in un titolo/saga che in passato adorava.
 
amico caro questa si chiama semplicemente "legge del mercato".

se si parla appunto di "minoranze" storie che servono a fare immedesimare quelle minoranze avranno un mercato...di minoranza.

il pretendere che queste storie vengano narrate all'interno di prodotti del Mass market è esattamente quella forzatura dell'inclusività tossica che vuole che tutti debbano necessariamente adorare e farsi piacere certi prodotti.

la gente vuole immedesimarsi, lo vogliono le minoranze come lo vogliono le maggioranze.

se le minoranze possono "offendersi" quando in un gioco non possono immedesimarsi, lo stesso deve poter valere al contrario quando la maggioranza non riesce più ad immedesimarsi in un titolo/saga che in passato adorava.
Questa è una scemenza, non è che ogni storia deve essere relatable (esiste un equivalente in italiano di questa parola?)

Non ho figli, non è che allora mi pregiudico ogni gioco con protagonista un padre.
I personaggi sono fatti anche per essere empatizzati, non solo per immedesimarti in loro.

Anche perchè faccio abbastanza fatica ad immedesimarmi in un cacciatore di demoni depresso a cui piace la pizza, non mi degrada la qualità dei suoi titoli.
 
amico caro questa si chiama semplicemente "legge del mercato".

se si parla appunto di "minoranze" storie che servono a fare immedesimare quelle minoranze avranno un mercato...di minoranza.

il pretendere che queste storie vengano narrate all'interno di prodotti del Mass market è esattamente quella forzatura dell'inclusività tossica che vuole che tutti debbano necessariamente adorare e farsi piacere certi prodotti.

la gente vuole immedesimarsi, lo vogliono le minoranze come lo vogliono le maggioranze.

se le minoranze possono "offendersi" quando in un gioco non possono immedesimarsi, lo stesso deve poter valere al contrario quando la maggioranza non riesce più ad immedesimarsi in un titolo/saga che in passato adorava.
Io penso solo che quando si parla di "legge del mercato" capisco quanta empatia ci sia dietro.

Io non concordo sul "tutti si devono adeguare a questi pensieri tossici" che io stesso ritengo estremisti. MA ed è un grandissimo ma, il problema non è l'offesa alla minoranza, il problema è semplicemente questo

Perché invece di parlare solo di debolezza di scrittura e lamentarsi per questo, si buttano di mezzo il woke, il vattelapesca e quant'altro?

Semplice, sono argomenti scomodi che vanno attaccati perché comunque stravolgono un idea di status quo che ad oggi ci tiriamo dietro. Io da uomo con caratteristiche maschili ancora sento dire la parola checca/fro.cio etc. su uomini più femminili ed è solo una delle tante cose che ho letto dietro persone che consideravo per bene.
 
Il bisogno quasi ossessivo di essere rappresentati in un videogioco grazie al colore della pelle,al sesso,al genere è penso la cosa più stupida di tutte.
Un prodotto deve farti immedesimare (che è ben diverso dalla rappresentazione di cui tanto si parla) e un videogioco lo fa in più modi. Può farlo grazie al gameplay, può farlo con la colonna sonora, può farlo con i suoi personaggi e le storie che li coinvolgono. Di sicuro non lo fa perché un personaggio rappresenta una minoranza (anzi lo fa indipendente da chi o cosa sia il protagonista ).
Invece no, in occidente ultimamente preferiscono avere la “rappresentazione della diversità”e poi escono storie e personaggi mediocri sacrificati sull’altare dell’inclusività e del politically correct
 
I diritti umani non dovrebbero essere temi di cui discutere o sui quali essere d'accordo o meno
Nessuno dice questo ma se devo vedermi forzature in opere con tentiativi di sensibilizzare il pubblico del tutto fuori contesto bisognerebbe accettare chi non accetta la cosa.
Io onestamente in queste opere vedo la tematica trattata alla platinette che fa il buffone in televisione, e' semplicemente patetica in dragon age veilguard e non solo.
 
amico caro questa si chiama semplicemente "legge del mercato".

se si parla appunto di "minoranze" storie che servono a fare immedesimare quelle minoranze avranno un mercato...di minoranza.

il pretendere che queste storie vengano narrate all'interno di prodotti del Mass market è esattamente quella forzatura dell'inclusività tossica che vuole che tutti debbano necessariamente adorare e farsi piacere certi prodotti.

la gente vuole immedesimarsi, lo vogliono le minoranze come lo vogliono le maggioranze.

se le minoranze possono "offendersi" quando in un gioco non possono immedesimarsi, lo stesso deve poter valere al contrario quando la maggioranza non riesce più ad immedesimarsi in un titolo/saga che in passato adorava.

Però non buttiamola in caciara "se loro si offendono se non possono identificarsi negli etero cis bianchi allora pure io posso farlo con i non binary neri asiatici".
Anche perché il background socio-culturale dei due è un pelo diverso.
Possiamo semplicemente accettare che con millemila personaggi a nostra immagine e somiglianza (ma più gnocchi), non è normale cacare il cazzo per mesi ogniqualvolta ciccia fuori una lesbica?
Anche perché sennò sono costretto a matematicizzare tutti tirando fuori la statistica e facendo notare che nel mondo abbiamo circa un 7-10% di persone non etero/cisgender, quindi finché non avremo nei giochi più dell'11% di persone LGBT+ nessuno potrà lamentarsi, perché siamo ancora all'interno della statistica.
E non me pare di vedere tutti sti personaggi omo/trans/compagnia bella in giro, tali da superare la suddetta percentuale. Visto che stiamo da due mesi a parlare dello stesso gioco. O no?
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Il bisogno quasi ossessivo di essere rappresentati in un videogioco grazie al colore della pelle,al sesso,al genere è penso la cosa più stupida di tutte.
Concordo, quindi possiamo lasciare che gli sviluppatori creino SOLO personaggi LGBTQX, tanto chi si lamenta per sta cazzata è stupido.
 
Boh. Giusto per capire se è un gruppo, un creator o roba simile.

Cmq secondo me ste cose che dite di Dion sono giuste, infatti è proprio per quello che mi piace com'è gestito (o gestita ellie in tlou). Relazioni omosessuali normalizzate. Non dovrebbe essere il punto da cui partire nel 2024, sopratutto in società fantasy "ideali" o con problematiche più gigantesche all'orizzonte? Niente stellette al merito puntate sul petto dei dev: ti racconto un pg omosessuale, ma la sua identità è più della sua sessualità (come spero sia per la maggior parte della gente). Figo: non si piange addosso, non è una caselletta messa lì dal marketing (o magari lo è, ma non si vede.), non c'è sensazionalismo spicciolo nel bacio e nella sua relazione, Non c'è la bandiera arcobaleno piantata sulla sua tenda, non c'è lo sfondo che improvvisamente diventa viola quando entra in scena, non c'è quell'atteggiamento da sbruffoncello/a che al 99% dei personaggi lgbt viene appioppato in fase di scrittura. Cazzo è un nobile cavaliere/paladino fichissimo e potentissimo, con un senso dell'onore infinito. Non è meglio del topos "gay snob" o "lesbica nervosissima" che ci propinano in occidente ogni due minuti?

Al contrario di un pg come quello di dragon age la cui unica funzione ( o perlomeno quella che passa nell'immaginario collettivo) è veicolare (malissimo) il trito (e ormai assimilato un pò da tutti) assioma "sono diverso, la mia famiglia/mentore/società non mi accetta, mo gli faccio lo spiegone educativo" con sottolineature storte e fatte con l'evidenziatore verde fastidio. Se quello è parlare di diversity... non è meglio lasciar perdere? Mancano proprio le skill e tendi a trasformare in villain quello che dovrebbe essere il tuo "eroe" (per la categoria che vuoi rappresentare). Cioè è un meme che crea stereotipi negativi la tipa/o di veilguard. Dion no.
Dovrebbero mettere in evidenza tale post qua' dentro
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Questa è una scemenza, non è che ogni storia deve essere relatable (esiste un equivalente in italiano di questa parola?)

Non ho figli, non è che allora mi pregiudico ogni gioco con protagonista un padre.
I personaggi sono fatti anche per essere empatizzati, non solo per immedesimarti in loro.

Anche perchè faccio abbastanza fatica ad immedesimarmi in un cacciatore di demoni depresso a cui piace la pizza, non mi degrada la qualità dei suoi titoli.
Ma una domanda, non ti sei chiesto perche' la gente non si sia infastidita a giocare con ellie di tlou mentre in dragon age dove tutto e' violetto e carino quando c'e' un determinato personaggio si?
 
Ultima modifica:
Ma una domanda, non ti sei chiesto perche' la gente non si sia infastidita a giocare con ellie di tlou mentre in dragon age dove tutto e' violetto e carino quando c'e' un determinato personaggio si?

Ne abbiamo parlato per tipo 5 pagine di topic, e siamo alla 26esima pagina di un topic in cui ho invitato a smettere di prendersela con il tema in se e cominciarsela a prendere con gli scrittori / con la qualità delle storie.

(Comunque sottovaluti l'anti-wokearo medio, la gente che si è infastidita per Ellie esiste)
 
Ne abbiamo parlato per tipo 5 pagine di topic, e siamo alla 26esima pagina di un topic in cui ho invitato a smettere di prendersela con il tema in se e cominciarsela a prendere con gli scrittori.

(Comunque sottovaluti l'anti-wokearo medio, la gente che si è infastidita per Ellie esiste)
C'e' sicuramente ma ormai sono solo delle mosche bianche rumorose che nessuno ascolta piu'.
Se un personaggio e' scritto bene la gente la apprezza al di la del suo orientamento sessuale e di esempi ne potrei fare, sicuramente e' piu' difficile rispetto ad un protagonista etero ma non impossobile.
 
Ma una domanda, non ti sei chiesto perche' la gente non si sia infastidita a giocare con ellie di tlou mentre in dragon age dove tutto e' violetto e carino quando c'e' un determinato personaggio si?
Vedi che all'inizio lo hanno fatto, poi sono stati travolti dal "MA NON CI XXXXXX IL XXXXX!".
Con Veilguard non può succedere perché non c'è una qualità così elevata in tutte le sue componenti come successo in The Last of Us.

Edit: scusate il piccolo OT, ma vi assicuro che questa dinamica quando colpisce il mondo dei comics fa sganasciare: gente che si lamenta degli X-Men quando poi il concetto base del fumetto fosse la lotta a qualunque forma di discriminazione.
 
C'è una profonda differenza fra le "frange" estremiste della culture war, per come la vedo io: da una parte, a destra, abbiamo rumorosissimi influencers (magari guidati da posizioni estreme e conservatrici) che creano chiacchiericcio negativo su un titolo. Dei capi-bastone che tirano a galla merdacce a strascico, creando fandom tossici altrettanto rumorosi.
Sono dannosi? Si. Possono far floppare un gioco se lo prendono di mira (e nell'eventualità che capiti ad un titolo davvero meritevole e' un peccato anche per noi utenti, non solo per i dev).

Dall'altra, a sinistra, abbiamo sia influencers (in affanno ultimamente, il ""woke"" ha perso fanbase, credo sia innegabile), sia la stampa USA che... developers e sh ( o studi cinematografici, case editrici etcetc). Ora: non possiamo dire che la maggioranza dei dev e giornalisti sia su posizioni estreme, ma le mele marce iniziamo a contarle su più mani e in più occasioni. Non possiamo dire che TUTTI i prodotti che accolgono tematiche sociali contemporanee siano sciapi, ma anche lì: iniziano ad essere tantine le ip che soffrono (a livello qualitativo) da questo trattamento (se guardiamo al cinema non finiamo più). Io credo che nei creativi americani spesso si sia ormai innescato un meccanismo deleterio per cui ci si sbatte poco, tanto è sufficiente avere "la coperta" woke (o come volete chiamarla, immagino ci siamo capiti) per:
-ricevere plausi
-deflettere qualsiasi critica con lo spauracchio del bigottismo.
E vendere tale coperta come "selling point" del gioco (o del film, fumetto).

Ora io dei primi, gli influencer di destra, posso anche fregarmene. Il peggio che possono farmi è far floppare un titolo che amo. Son bestie intolleranti? Eh, cavoli loro e del loro angolo di internet.

Ma coi secondi? Io che sto al centro (sinistra) sono il principale fruitore dei loro prodotti e mi becco film flosci, videogiochi stanchi, fumetti paternalistici e una stampa piena di bias (come quella citata da te a inizio topic) e le fantasmagoriche CENSURE RETROATTIVE... da dieci anni buoni. Posso essere, come minimo, critico e disilluso, senza venire subito inserito nel novero dei sopraccitati "conservatori"? Yep. Non parliamo poi di quelli che iniziano a fare distinzioni di pelle, genere e sesso all'interno degli studi. Un tantino più "problematica" come cosa rispetto ai video reaction di asmongold.
Ma è proprio questo il fatto:
-ricevere plausi
-deflettere qualsiasi critica con lo spauracchio del bigottismo.
E vendere tale coperta come "selling point" del gioco (o del film, fumetto).

Una volta che sei COSCIENTE di questa cosa... Che senso ha buttare il discorso sul woke o non woke?
Se SAI che le corporazioni a volte fanno queste cose per mero interesse, senza curarsi che quelle cose siano fatte bene, perchè fare il loro gioco e parlarne?
Ancora, mi rifaccio al titolo del topic.

E' per questo che dico che fondamentalmente sono per lo più gli anti-woke ad alimentare la stessa fiamma di cui si lamentano.
Queste mosse andrebbero distrutte su un piano critico, non su un piano politico. Non serve ad una mazza distruggerle sul piano politico, anzi.

Così come ignori gli influencer, dovresti ignorare mosse stupide non scaturite da un genuino intento creativo. O meglio, più che ignorarle (perchè puoi criticarle) non dovresti dare alcun riconoscimento all'intento di caciara che vogliono fare emergere.
 
amico caro questa si chiama semplicemente "legge del mercato".

se si parla appunto di "minoranze" storie che servono a fare immedesimare quelle minoranze avranno un mercato...di minoranza.

il pretendere che queste storie vengano narrate all'interno di prodotti del Mass market è esattamente quella forzatura dell'inclusività tossica che vuole che tutti debbano necessariamente adorare e farsi piacere certi prodotti.

la gente vuole immedesimarsi, lo vogliono le minoranze come lo vogliono le maggioranze.

se le minoranze possono "offendersi" quando in un gioco non possono immedesimarsi, lo stesso deve poter valere al contrario quando la maggioranza non riesce più ad immedesimarsi in un titolo/saga che in passato adorava.

È un ragionamento talmente generale che potrei applicarlo per qualsiasi cosa che invece ha fatto successo nel suo mercato di riferimento. Perchè mi dovrebbe piacere persona 5 se non sono piú uno studente da 10 anni? Perchè mi dovrebbe piacere metaphor se di bosch non conosco nulla? Perchè dovrebbe piacermi tomb rider se non sono un avvenente archeologa?

Esiste l'empatia verso i personaggi, esiste la curiosità umana di scoprire qualcosa che non fa parte del nostro circoletto, esiste quella capacità umana bellissima, che è alla base del nostro hobby, di emozionarci davanti a opere di finzione che sappiamo benissimo, ma siamo capaci di discernere la cosa, che sono lontanissime dalla realtà che viviamo tutti i giorni.

Perchè con le tematiche LGBT diventa un problema vorrei capire, e perchè con i videogiochi perchè da che ho memoria nessuno ha detto a Guadagnino che Chiamami col tuo nome non lo dove a dirigere perchè non adatto al mass market.

Ma poi mi fa stra ridere che passiamo intere giornate a lamentarci dell'appiattimento degli AAA e poi si scrivono ste cose.
 
Quindi se un concetto é nebuloso non può essere oggetto di un'opera letteraria? Ragazzi a volte mi sembra che voi pensiate al videogioco come una sorta di medium calato dal cielo, privo di contesto sociale, politico e culturale. Credo che da Omero in poi la poesia e la letteratura, ma poi nel tempo anche il teatro, il cinema, l'arte visiva, qualsiasi cosa, siano state un mezzo per descrivere ciò che è nebuloso. Io non voglio offendere la sensibilità di nessuno, ma a me posizione come queste mi sembrano semplicemente forme di pensiero reazionario che non vogliono il cambiamento. Anche il tema "Legge degli dei/legge degli uomini" è nebuloso, ma Sofocle ha scritto l'Antigone che è un'opera immortale. Shakespeare non ha affrontato temi nebulosi nelle sue tragedie? Il rapporto tra uomo e Dio non è nebuloso? Eppure abbiamo il gotico e le confessioni di S.Agostino. Considerare gli schiavi neri come esseri umani ai tempi non era qualcosa di nebuloso? Per il borghese medio del 1700 erano poco più che maiali, eppure grazie a gente che ha prodotto riflessioni sul tema, oggi il razzismo non è più universalmente accettato.

Riguardo l'inserimento in un mondo fantasy, qual è il limite tra qualcosa di inseribile in un mondo fantasy e qualcosa che non lo è? Perché dal mondo reale posso traslare il razzismo, la schiavitù, la guerra, l'amore etero e omosessuale, ma non il non binarismo? Tra l'altro, perché il fatto che ciò avvenga in "Una razza dove i due sessi sono ben identificati e con ruoli separati a livello sociale" dovrebbe essere un'aggravante? Anzi, è un fattore che rafforza e dona coerenza alla questione di non volersi uniformare ai ruoli di genere imposti. E se Dragon Age lo fa male, se Taash è scritta una merda... amen. Rimane un gioco, un tentativo, un personaggio, ma voi state facendo la guerra a un concetto, non al singolo gioco/tentativo/personaggio.

Io credo che a volte si farebbe una figura migliore, per onestà intellettuale soprattutto, a dire semplicemente "Io non voglio che il tema della non binarietà entri nel medium videoludico perché non mi piace e non la condivido" e basta, piuttosto che continuare con argomentazioni veramente scricchiolanti.

Anche tutta la questione del "Eh ma Dion è scritto bene, mentre Taash no", si potrebbe risolvere con un grandissimo sticazzi. Il medium è pieno di personaggi scritti male, altri scritti peggio di peggio, altri bene, altri benino, altri sono memorabili. Ma ancora più a monte, con che diritto ci arroghiamo di dire come debba essere trattato il tema dell'omosessualità o della disforia di genere? Seriamente, si è letta roba allucinante ai limiti della censura: "Devono stare confinati al mondo indie, devono essere trattati in maniera da non definire il personaggio ma solo essere un aspetto marginale" e quant'altro. La domanda è semplicemente: perché?

C'è un manuale della scrittura di un personaggio di finzione che dice che questo può essere definito da alcuni aspetti messi in primo piano o altri messi in secondo piano? Però i personaggi donnaioli o le bambolone lussuriose vanno bene quando quelle caratteristiche sono in primo piano ma semplicemente aderiscono alla norma? Insomma Duke Nukem la sua eterosessualità ce la può spiattellare in faccia e Bayonetta la sua lussuria idem, ma Taash non può avere un conflitto con sua madre, male o bene espresso che sia, legato alla sua non binarietà. Quindi Dion è scritto bene perché non dice sono Gay ma lo troviamo mezzo nudo con l'amante. Taash per avere dignità come personaggio piuttosto che dire, oh mio dio, "I'm non binary" doveva farcelo capire per vie traverse, così non ci sentivamo disturbati.

Uscendo fuori dal contesto videoludico, che lascia il tempo che trova, una maggioranza che impone a una minoranza il modo in cui quella minoranza deve descriversi è esattamente parte del problema e forse è l'elemento che più di ogni altro ha portato all'esacerbazione dei toni, con il risultato che i pro-woke sono finiti per essere degli invasati. È come quando si dice che l'omosessualità va bene, però per favore, che si vestissero eleganti, che non facessero i carrozzoni e che non si baciassero per strada, che se no poi chi glielo spiega ai bambini.

Ma ovviamente, dopo quest'ennesimo papello, torneremo ah "Eh no ma Taash è scritta male, e nel mondo di Dragon Age il non binarismo non può esistere". Giustamente possono esistere nani, elfi, qunari, mostri, prole oscura, demoni, divinità, non morti e kitemmuorit vari, mentre GUARDA CASO, esseri viventi senzienti non binari sono inaccettabili.

Che vi devo dire, speriamo che prima o poi escano fuori i dev capaci di offrirci questi temi attraverso una scrittura migliore. Sono curioso di vedere quali saranno a quel punto le motivazioni per cui, signora mia, non ci sono più i videogiochi di una volta.
Tutto questo papiro per dire che a te sta bene che vengano inseriti elementi a cazzo di cane in setting che non li prevedono, stuprando qualunque regola e lore costruiti prima, per ottenere boh non si sa che
Ripetiamolo ancora che magari questa volta penetra: il problema non è il non binary nei fantasy, è il non binary in DA che è un fantasy con delle regole e un mondo costruito 15 anni fa che prevede determinate cose e non ne prevede altre.
Se una razza ha determinate caratteristiche, che senso ha stravolgerla per inserire un elemento totalmente estraneo al mondo di gioco, per di più scritto male, che ottiene solo l'effetto di rovinare il world building costruito anni prima e abbassare quindi la qualità finale del prodotto?
Se Bioware aveva così a cuore questi temi (facciamo finta che vengano inseriti per il buon cuore, e non per incentivi monetari), creava una nuova IP fantasy e la pubblicizzava come "il fantasy modellato sulla california del 2024", creavano un nuovo mondo con nuove regole e nuovi elementi, così tutti erano contenti, ignoranti e brave persone

Certo, come al solito ogni volta si tratta di ignoranza e chiusura quando qualcuno non è d'accordo su certi temi.
come sempre non ce la fanno, messi alle strette arriva la reductio ad hitlerum e riparte il ciclo come se nulla fosse :trollface:
 
come sempre tendete ad estremizzare il discorso ragionando solo su A o B.

niente, non si può avere una discussione, inutile continuare.

Davvero eh :asd:
Sei tu che stai proponendo di buttare tutti i giochi del genere negli Indie per "Leggi di Mercato"

È ilare perché secondo te Bayonetta non dovrebbe neanche esistere come titolo tripla A, dato che è una strega dominatrix che nonostante il discorso "tette e culi" è esattamente il tipo di donna che creerebbe un casino di insicurezze negli uomini. Ovvero il target demografico principale dei videogiochi.
Dovrebbe essere tipo un indie secondo il tuo ragionamento
 
È un ragionamento talmente generale che potrei applicarlo per qualsiasi cosa che invece ha fatto successo nel suo mercato di riferimento. Perchè mi dovrebbe piacere persona 5 se non sono piú uno studente da 10 anni? Perchè mi dovrebbe piacere metaphor se di bosch non conosco nulla? Perchè dovrebbe piacermi tomb rider se non sono un avvenente archeologa?

Esiste l'empatia verso i personaggi, esiste la curiosità umana di scoprire qualcosa che non fa parte del nostro circoletto, esiste quella capacità umana bellissima, che è alla base del nostro hobby, di emozionarci davanti a opere di finzione che sappiamo benissimo, ma siamo capaci di discernere la cosa, che sono lontanissime dalla realtà che viviamo tutti i giorni.

Perchè con le tematiche LGBT diventa un problema vorrei capire, e perchè con i videogiochi perchè da che ho memoria nessuno ha detto a Guadagnino che Chiamami col tuo nome non lo dove a dirigere perchè non adatto al mass market.

Ma poi mi fa stra ridere che passiamo intere giornate a lamentarci dell'appiattimento degli AAA e poi si scrivono ste cose.
si potrebbe dire la stessa cosa e chiedersi perché dovrebbe piacere Veilguard.

come sempre vedete (di proposito) l'1% di quello che si cerca di dire.

non sei più studente ma lo sei stato, Bosch può portarti curiosità e conoscenza, Tomb Rider è un'avventura di scoperta ed esplorazione, "gioie" in cui tutti possiamo immedesimarci e con le quali possiamo "collimare".

in quale maniera invece potrei immedesimarmi in un "litigio" sui pronomi e/o sul genere affrontato dai due personaggi?

nessuno.

per qualsiasi individuo etero si tratta di un intermezzo privo di mordente, con il quale risulta impossibile empatizzare perché gli è impossibile immedesimarsi anche solo alla lontana.

non è difficile comprenderlo, ma tant'è.

invece piace a tutti vedere una ideologia di odio per il diverso, quando sicuramente il 99% della gente qui dentro sa benissimo che il 99% degli etero passa il tempo su meme tipo "mmm bella phoemina 8/10 solo perché non ha il gazzo" / "io e il bro condividendo la sbrugna" e cose di questo tipo
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ma va, era solo un meme per dire che dietro un monitor ci sono tutti leoni da tastiera, non era rivolto a te

Si, ma ci siamo evoluti e abbiamo raggiungo una consapevolezza dell'Io tale da uscire dalla dicotomia classica uomo/donna legata al fenotipo. Quindi semplificare i concetti di uomo e donna risalendo agli istinti primordiali non credo abbia più senso. Se dopo studi sulla psiche umana degli psicologi mi parlando dell'identità di genere, disforia, ideologia e via dicendo, io posso solo ascoltare e capire, confutare solo se posso farlo con prove a sostegno.
ma io non li stavo semplificando, stavo dicendo che ci sono anche quelli, e che quindi non tutta la parte dell'essere uomo o donna (o maschio o femmina) è un costrutto sociale
 
Ma è proprio questo il fatto:


Una volta che sei COSCIENTE di questa cosa... Che senso ha buttare il discorso sul woke o non woke?
Se SAI che le corporazioni a volte fanno queste cose per mero interesse, senza curarsi che quelle cose siano fatte bene, perchè fare il loro gioco e parlarne?
Ancora, mi rifaccio al titolo del topic.

E' per questo che dico che fondamentalmente sono per lo più gli anti-woke ad alimentare la stessa fiamma di cui si lamentano.
Queste mosse andrebbero distrutte su un piano critico, non su un piano politico. Non serve ad una mazza distruggerle sul piano politico, anzi.

Così come ignori gli influencer, dovresti ignorare mosse stupide non scaturite da un genuino intento creativo. O meglio, più che ignorarle (perchè puoi criticarle) non dovresti dare alcun riconoscimento all'intento di caciara che vogliono fare emergere.
Perché secondo me quel modus operandi lì È IL WOKE. Non la tematica: non il pg gay, la donna forte, il they/them. La pigrizia e la scusa per essere intoccabili. La volontà di schiacciare qualsiasi dissenso si abbia sui loro prodotti invocando l'intolleranza. Quello per me è il woke.

Chiamiamolo "slop" se non vogliamo chiamarlo in quel modo, ma è il filo conduttore che lega tutta la produzione discussa negli ultimi anni. Il lasciapassare per la pigrizia.

Dire che non ci sia il problema (spostando il focus su altri aspetti, comunque importanti, come fa Tassi nel testo da te citato) equivale, dal mio punto di vista, a mettere la testa sotto la sabbia.
Il filo conduttore continua ad esserci, lo vediamo tutti.
A prescindere da cosa dicono o non dicono gli anti-woke, Tassi o un Neal druckman a caso.
 
Perché secondo me quel modus operandi lì È IL WOKE. Non la tematica: non il pg gay, la donna forte, il they/them. La pigrizia e la scusa per essere intoccabili. La volontà di schiacciare qualsiasi dissenso si abbia sui loro prodotti invocando l'intolleranza. Quello per me è il woke.

Chiamiamolo "slop" se non vogliamo chiamarlo in quel modo, ma è il filo conduttore che lega tutta la produzione discussa negli ultimi anni. Il lasciapassare per la pigrizia.

Dire che non ci sia il problema (spostando il focus su altri aspetti, comunque importanti, come fa Tassi nel testo da te citato) equivale, dal mio punto di vista, a mettere la testa sotto la sabbia.
Il filo conduttore continua ad esserci, lo vediamo tutti.
A prescindere da cosa dicono o non dicono gli anti-woke, Tassi o un Neal druckman a caso.
Ma non ha senso?
Non ho neanche messo in discussione la definizione del termine woke, quindi non so perché sia importante.

Alla fine della fiera, non so a te, ma a me interessa che escano giochi fatti bene, e null'altro.
Quindi no, non è un "mettere la testa sotto la sabbia" o "ignorare il problema", è chiedere per quello che mi interessa, ovvero dei personaggi scritti decentemente.
Dei finanziamenti che ricevono dalle Bahamas, scusa se lo dico, ma non me ne frega una MAZZA.

Perché se ti lamenti delle mosse politiche di un corportate, e poi tu stesso partecipi alle mosse politiche di quel corporate (nella tua testa opponendoti, ma nella realtà alimentadole) allora non so quale sia il tuo problema, se non il fatto che vuoi partecipare alla discussione politica, ma non lo vuoi ammettere a te stesso.
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l'unico modo "critico" per distruggerle, lato consumatore, è non comprare.

e di fatti questi giochi floppano, quindi per citare il titolo del topic: di che stiamo parlando ancora? :sard:
Infatti questo ha senso lol

Solo che nella realtà dei fatti, non è quello che succede. O non se ne starebbe parlando ancora
 
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