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penso sia una questione di welfare sociale e di giusta mentalità coadiuvato dal fatto che sono posti dove molte risorse sono disponibili per poche persone.

Parlando dell'australia poi, loro mettono il loro tenore di vita prima di ogni cosa e fanno entrare legalmente nel loro paese solo chi può generare ricchezza.... le navi dei migranti le "invitano" a tornare indietro a colpi di artiglieria.

C'è anche da dire invece che i paesi scandinavi sono l'opposto, dove nulla è veramente privatizzato, e anche lì ci si sta abbastanza bene. Direi che alla base è tutta una questione di mentalità.

In italia ti insegnano sin da bambino ad apprezzare il più furbo che usa l'ingegno per approfittarsi degli altri, in quei paesi viene inculcata la cultura della collaborazione per ottenere un risultato comune che migliori le condizioni anche del singolo.

 
Sono altamente contrario alle privatizzazioni, detto ciò, uno dei migliori stati in cui vivere è l'Australia dove è quasi tutto privatizzato. 

La domanda che mi sorge è, com'è possibile? È una leggenda metropolitana? 

Grazie 
Bisognerebbe vedere anche cosa si intende per "Stato migliore in cui vivere", chi dice di averci vissuto bene, quanto lo dicono e secondo quale criterio. 

 
penso sia una questione di welfare sociale e di giusta mentalità coadiuvato dal fatto che sono posti dove molte risorse sono disponibili per poche persone.

Parlando dell'australia poi, loro mettono il loro tenore di vita prima di ogni cosa e fanno entrare legalmente nel loro paese solo chi può generare ricchezza.... le navi dei migranti le "invitano" a tornare indietro a colpi di artiglieria.

C'è anche da dire invece che i paesi scandinavi sono l'opposto, dove nulla è veramente privatizzato, e anche lì ci si sta abbastanza bene. Direi che alla base è tutta una questione di mentalità.

In italia ti insegnano sin da bambino ad apprezzare il più furbo che usa l'ingegno per approfittarsi degli altri, in quei paesi viene inculcata la cultura della collaborazione per ottenere un risultato comune che migliori le condizioni anche del singolo.
Attenzione a fare di queste considerazioni perchè qualcuno potrebbe risponderti che, non essendoci delle statistiche in merito e dati sperimentali alla mano, non potresti dire, che ne so, che le cose in un paese scandinavo funzionano meglio che in Calabria dico per dire.

 
Attenzione a fare di queste considerazioni perchè qualcuno potrebbe risponderti che, non essendoci delle statistiche in merito e dati sperimentali alla mano, non potresti dire, che ne so, che le cose in un paese scandinavo funzionano meglio che in Calabria dico per dire.
Tranquillo, c'è anche chi si è giustamente rotto gli zebedei nel provare a far capire che tali statistiche sono pressoché campate in aria...

 
Tranquillo, c'è anche chi si è giustamente rotto gli zebedei nel provare a far capire che tali statistiche sono pressoché campate in aria...
Vabbè, qui si va dalle cose vere "perché a me pare così" e quindi non vanno dimostrate a quelle vere sostenute con numeri campati completamente campati per aria stile "me l'ha detto mio cugino".

 
Attenzione a fare di queste considerazioni perchè qualcuno potrebbe risponderti che, non essendoci delle statistiche in merito e dati sperimentali alla mano, non potresti dire, che ne so, che le cose in un paese scandinavo funzionano meglio che in Calabria dico per dire.


onestamente non ho ancora capito se il tuo post è ironico o irriverente (nel senso buono del termine) :asd:

tendo a pensare cmq che nel complesso il norvegese medio se la passi meglio del calabrese medio

 
il sistema economico degli anni '80 e tutta la catena truffaldina si basava su un prerequisito: la possibilità di svalutare la moneta e quindi attuare la scala mobile per adattare i salari all'inflazione.

Tutti rubavano, tutti avevano liquidità, tutti erano felici e si viveva in un benessere artificiale....

purtroppo quando uno stato stampa moneta ha il brutto vizio di svalutarla di continuo per poter immettere liquidità, andando ad incidere sul debito pubblico.

Di per se non ci sarebbe nulla di male visto che i benefici superano i contro... vedi lo yen che come valore singolo non vale nulla eppure è una delle monete più forti del mondo visto che la sua svalutazione

continua alimenta la macchina produttiva/economica giapponese.

Peccato però che entrando nell'euro, il proprio debito pubblico era il biglietto da visita di ogni stato.... e quindi stati come l'italia dovranno sempre rientrare in certi paletti normativi per via del debito accumulato negli anni

che di fatto è il  guinzaglio con cui la BCE ci controlla  (io non ho parlato di UE, ma di BCE che impedirà a stati come l'italia di fare politiche (che siano di privatizzazioni o super assistenzialiste) e manovre finanziarie che vadano contro il patto di stabilità)

ed ecco perchè noi "giovani" siamo schiavi delle direttive imposte dalla BCE, perchè la generazione che ci ha preceduto per  vivere nel benessere ha fatto arrivare il debito pubblico a livelli insostenibili con il senno di poi.
Mi sembra che parli per luoghi comuni  :asd: In che modo la gente rubava? Solo perché veniva pagata il giusto per il proprio lavoro? Va beh che poi gli anni '80 sono proprio quelli in cui il sistema è cominciato a cambiare, visto che con il divorzio fra Tesoro e Banca d'Italia lo Stato non poteva più monetizzare il debito come faceva prima. Ed infatti è proprio quello il momento in cui il debito pubblico è esploso, per cui non è che sia un così grande esempio della supposta dissennatezza delle generazioni passate. Che poi se non fosse per le "ruberie" di chi è venuto prima, molti oggi non avrebbero nemmeno gli occhi per piangere. Vorrei proprio vederli i giovani d'oggi poter studiare ed imparare una professione, senza avere il culo parato da quello che è stato costruito prima. Quello che mi sembra sfuggi anche a te, è che ad un debito corrisponde sempre un credito, che è poi tutto quello che vedi intorno a te. Se non si spende, non si può neanche guadagnare: questo è uno dei dettami chiave di ogni imprenditore. Che infatti guarda un po' non hanno problemi ad indebitarsi per finanziare le loro attività, però in quel caso va bene. Un'altra cosa che non si capisce è perché poi un debito pubblico al 130% dovrebbe essere un problema, anche andando dietro alla stupidata che lo Stato sia come una famiglia. Vorrei proprio vederli questi famigerati imprenditori/famiglie che si indebitano per meno dell'100% del loro reddito annuale...  :asd:

Sul resto ci sono già passato in una discussione con un altro utente, quindi non mi va molto di ripetermi. Dico solo che come è facilmente verificabile (qui: https://it.inflation.eu/tassi-di-inflazione/italia/inflazione-storica/cpi-inflazione-italia.aspx) l'Italia ha avuto alti livelli di inflazione solo durante gli anni delle due crisi petrolifere, e lo stesso si è visto in tutta Europa (UK, Francia, ecc.). Per il discorso sulla svalutazione competitiva dell'Italia è roba vecchia, smentita già 3000 volte: http://goofynomics.blogspot.com/2014/01/zingales-e-la-svalutazione-strutturale.html

Zing_03.png


Che si vede? Si vede che in effetti, nella storia dello Sme, sono stati più frequenti, e cumulativamente più rilevanti, i riallineamenti del marco, che quelli della lira. Inutile dire a voi (a per altri versi al dr Trezzi) che in questa tabella le svalutazioni hanno segno più (aumento del prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale) e le rivalutazioni segno meno (diminuzioni del prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale). Ora, il dato è e rimane che la lira si è riallineata quattro volte, il marco sei, e l'importo cumulato dei riallineamenti della lira è più o meno lo stesso di quello dei riallineamenti del marco.

Attenzione, c'è un caveat, ed è questo: ricordatevi sempre che la lira (come la sterlina, l'escudo e la peseta) era entrata nello Sme con una banda di oscillazione allargata (del 6% anziché del 2.25%). Questo spiega perché la cumulata dei rispettivi riallineamenti non coincide con il deprezzamento totale del cross rate. Insomma: il riallineamento cumulato cross fra lira e marco è intorno al 40%, il deprezzamento effettivo della lira rispetto al marco è intorno al 60% (per effetto dello sfruttamento degli ulteriori margini di adattamento dell'una e dell'altra valuta, e ovviamente senza contare il "botto finale" fra settembre e ottobre 1992).

Ma il punto rimane: se osserviamo l'andamento di lira e marco rispetto all'Ecu, cioè allo standard di riferimento del sistema, non osserviamo una storia di continuo deprezzamento della lira:

Zing_04.png


Anzi! È vero che il marco si è costantemente apprezzato (gli Ecu costavano sempre meno in termini di marchi), ma... ci mancherebbe pure! Avete visto qual era lo sbilancio della Germania? Viceversa, la lira non si è costantemente deprezzata rispetto all'ancora nominale del sistema: si è apprezzata, ad esempio, fra l'estate del 1985 e l'autunno del 1986 (nonostante che nel frattempo riuscissimo a portare i conti con l'estero da un lieve deficit a un lieve surplus), e poi ancora fra l'estate del 1988 e quella del 1989.

E questa sarebbe una "politica strutturale continua" di svalutazione?

A me non sembra. A me sembra, viceversa, che questa conclusione somigli molto a un uso ideologicamente distorto di dati statistici. A me sembra che qualcuno voglia imputare a nostre inefficienze quello che era anche l'esito naturale della consueta politica di aggressione mercantilistica da parte tedesca: un apprezzamento del cambio del marco. A me sembra che ci sia qualcuno che disperatamente cerca di non farci capire che l'euro non è stato introdotto perché noi non svalutassimo, ma perché la Germania potesse non rivalutare, cosa che dentro lo Sme faceva, con frequenza maggiore di quanto noi dovessimo svalutare. Ma, naturalmente, questa è solo un'opinione mia (e della cronologia della Bis, e del database dell'Imf).
Un grafico della sanità del 1997 lascia il tempo che trova...

anche negli anni 50-60 cuba ha visto un impennarsi della qualità del sistema sanitario nazionale nelle statistiche internazionali, ma per lo più perchè veniva distribuito gratuitamente il latte alle famiglie che facevano tanti figli, ma rimaneva cmq un paese del terzo mondo....
Non stiamo parlando mica di 100 anni fa, il 1997 è probabilmente intorno a quando sei nato e prima di quello schifo dell'euro. Vale eccome per dimostrare che il nostro sistema sanitario non era poi così male come lo vuoi far passare. Se poi non lo vuoi accettare perché va contro l'idea che ti sei fatto, ok (tirare in mezzo Cuba per squalificare questa classifica quando essa è al 39° posto mentre l'Italia al 2°, mi sembra un poco scorretto).

Davvero comunque credi che le organizzazioni internazionali giudichino la qualità di un sistema sanitario sulla base di quanto latte regalino, invece di guardare all'aspettativa di vita, alla mortalità infantile, ecc.? Cuba è salita perché oggettivamente il sistema sanitario messo in piedi era buono, e questo lo certifica sempre l'Organizzazione mondiale della sanità: https://www.who.int/bulletin/volumes/86/5/08-030508/en/

Cuban health authorities give large credit for the country’s impressive health indicators to the preventive, primary-care emphasis pursued for the last four decades. These indicators – which are close or equal to those in developed countries – speak for themselves. For example, in 2004, there were seven deaths for every 1000 children aged less than five years – a decrease from 46 such deaths 40 years earlier, according to WHO. Meanwhile Cubans have one of the world’s highest life expectancies of 77 years.
E questo non lo dico di certo da grande fan del socialismo, basta che vai indietro qualche pagina per vedere che un utente mi ha tolto il saluto proprio riguardo questo tema. Però va dato a Cesare quel che è di Cesare, senza farsi influenzare dai propri pregiudizi.

 
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onestamente non ho ancora capito se il tuo post è ironico o irriverente (nel senso buono del termine) :asd:

tendo a pensare cmq che nel complesso il norvegese medio se la passi meglio del calabrese medio
si, una battuta ironica riferita ad una vecchia discussione in cui si sosteneva che due paesi non possono essere confrontati su alcuni fenomeni sociali (es la corruzione) solo perchè le statistiche che sono state pubblicate fino ad oggi si basano su dati che non sono scientifici.

 
attenzione io non ho mai esaltato la sanità americana, anzi ho subito detto che è un sistema spietato. Io ho solo criticato quella italiana dicendo che se hai bisogno di cure urgenti e tempestive, devi cmq ricorrere alla sanità privata per via dell'inefficenza di quella pubblica.
Se tagli i fondi alla sanità è ovvio che i servizi peggiorano.

Poi diciamolo che la sanità fa più schifo in meridione perché c'è più corruzione,  è un dato di fatto. 

Ma di per se la sanità pubblica è la cosa migliore,  la sanità privata fa schifo e fa schifo perché la sanità per me essere un servizio pubblico universale e garantito sovvenzionato dalle tasse. 

I privati lucrano e spesso mentono ai pazienti per lucrare ancora di più.

Ci si deve battere per avere un servizio pubblico migliore chiaro,  ma guai a toccare la sanità pubblica. 

sono d'accordo, difatti nella mia idea di privatizzazione/liberalizzazione le scuole pubbliche devono cmq rimanere al top e sovvenzionate da una grossa percentuale delle tasse. Così come la sanità di base, cioè i pronto soccorsi.

Ma il resto delle privatizzazioni dev'essere fatto cmq rispettando la legge, semplicemente le stesse mansioni che competevano allo stato vanno date in appalto ai privati che guadagnando pagheranno la concessione allo stato e quindi quest'ultimo abbasserà le tasse. Difatti parlo di partecipazione statale minima proprio per evitare che una società privata faccia la furba minimizzando i servizi per massimizzare i guadagni.

L'atac a roma ha raggiunto il punto di non ritorno sia per colpa della società, ma sopratutto per lo schifo politico vigente da decenni.

Lasciamo stare la raggi che è una povera arrampicatrice sociale incapace; fai una legge che espropria preventivamente tutte le proprietà e sequestra i C/C ai politici, funzionari pubblici e gestori privati che hanno gravi indizi di colpevolezza per aver portato una società del genere al collasso e poi vediamo se le cose non cambieranno in futuro.
Ma io sta cosa non la capirò MAI,  ma perché mai dovremmo privatizzare dei servizi essenziali? 

Se lo scopo del privato è guadagnare un fottio di soldi perché lo stesso non lo può fare lo Stato? Lo Stato tra l'altro non dovrebbe lucrarci, il privato lucrarci sempre. 

 
Ultima modifica da un moderatore:
Se tagli i fondi alla sanità è ovvio che i servizi peggiorano.

Poi diciamolo che la sanità fa più schifo in meridione perché c'è più corruzione,  è un dato di fatto. 
guarda.... hai fatto bene a scriverlo tu, perchè è una cosa che condivido....

però se lo scrivevo io... immagino già le reazioni :facepalm:

 
Per curiosità, hai un modo di stabilire quale sia la regione più corrotta di Italia che ci vuoi illustrare così lo riproduciamo oppure ci dobbiamo fidare della sensazione tua e/o di qualche utente?

 
mah..... diciamo che se vai ad operarti di tonsille o appendicite e il decorso dell'intervento lo fai in obitorio è più facile che accada in sicilia che in altre parti.... poi magari sono tutte coincidenze ;)

questo parlando di corruzzione nella sanità, perchè anche le regioni del nord si difendono bene in altri campi :sisi: basta vedere la lombardia dove è stata messa al gabbio quasi un intera ex amministrazione regionale

e non dimentichiamoci tutte le inchieste sui presenti e passati (e verosimilmente futuri) sindaci di roma.... giusto per essere coerenti con nord, centro e sud :asd:

 
Guarda, te lo spiego brevemente: in genere i confronti in materia economica si fanno su basi oggettive, ossia su dati. Come fai a dire che in Calabria c'è più disoccupazione che in Lombardia? Vai sul sito dell'ISTAT, scarichi i dati e li leggi. Facile. 

Dati simili relativi alla corruzione o all'evasione non esistono: non puoi andare sul sito dell'ISTAT e scaricare, che so, le serie storiche della corruzione in Lombardia e in Liguria e dire "la Liguria è più/meno corrotta della Lombardia". Perché questo? Perché corrotti, concussi, corruttori e concussori non si palesano, almeno generalmente.

Ora, quello che tu chiami "buonismo" si chiamerebbe, a voler essere pignoli, "fondare un discorso sui dati". 

E per dati si intendono, sempre generalmente, dati oggettivi verificabili da tutti, non il parere del cuginetto o l'esperienza dello zio.

Giusto perché il copione è sempre lo stesso, aggiungiamo qualcosa.

Il fatto che corruzione ed evasione, fra le altre cose, non siano misurabili, significa che non esistono? No: corruzione ed evasione esistono, non fosse altro che ci sono processi e condanne. Dire che quelle due grandezze non sono misurabili significa, appunto, che non è possibile né quantificarle esattamente in nessun modo né fare qualsiasi tipo di confronto basato su dati oggettivi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
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