Che si vede? Si vede che in effetti, nella storia dello Sme, sono stati più frequenti, e cumulativamente più rilevanti, i riallineamenti del marco, che quelli della lira. Inutile dire a voi (a per altri versi al dr Trezzi) che in questa tabella le svalutazioni hanno segno più (aumento del prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale) e le rivalutazioni segno meno (diminuzioni del prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale). Ora, il dato è e rimane che la lira si è riallineata quattro volte, il marco sei, e l'importo cumulato dei riallineamenti della lira è più o meno lo stesso di quello dei riallineamenti del marco.
Attenzione, c'è un caveat, ed è questo: ricordatevi sempre che la lira (come la sterlina, l'escudo e la peseta) era entrata nello Sme con una banda di oscillazione allargata (del 6% anziché del 2.25%). Questo spiega perché la cumulata dei rispettivi riallineamenti non coincide con il deprezzamento totale del cross rate. Insomma: il riallineamento cumulato cross fra lira e marco è intorno al 40%, il deprezzamento effettivo della lira rispetto al marco è intorno al 60% (per effetto dello sfruttamento degli ulteriori margini di adattamento dell'una e dell'altra valuta, e ovviamente senza contare il "botto finale" fra settembre e ottobre 1992).
Ma il punto rimane: se osserviamo l'andamento di lira e marco rispetto all'Ecu, cioè allo standard di riferimento del sistema, non osserviamo una storia di continuo deprezzamento della lira:
Anzi! È vero che il marco si è costantemente apprezzato (gli Ecu costavano sempre meno in termini di marchi), ma... ci mancherebbe pure! Avete visto qual era lo sbilancio della Germania? Viceversa, la lira non si è costantemente deprezzata rispetto all'ancora nominale del sistema: si è apprezzata, ad esempio, fra l'estate del 1985 e l'autunno del 1986 (nonostante che nel frattempo riuscissimo a portare i conti con l'estero da un lieve deficit a un lieve surplus), e poi ancora fra l'estate del 1988 e quella del 1989.
E questa sarebbe una "politica strutturale continua" di svalutazione?
A me non sembra. A me sembra, viceversa, che questa conclusione somigli molto a un uso ideologicamente distorto di dati statistici. A me sembra che qualcuno voglia imputare a nostre inefficienze quello che era anche l'esito naturale della consueta politica di aggressione mercantilistica da parte tedesca: un apprezzamento del cambio del marco. A me sembra che ci sia qualcuno che disperatamente cerca di non farci capire che l'euro non è stato introdotto perché noi non svalutassimo, ma perché la Germania potesse non rivalutare, cosa che dentro lo Sme faceva, con frequenza maggiore di quanto noi dovessimo svalutare. Ma, naturalmente, questa è solo un'opinione mia (e della cronologia della Bis, e del database dell'Imf).