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Sai talmente bene che l'Uk non ha mai avuto l'euro che lo definisci "un paese appena uscito dall'euro".
Comunque, a riprova del fatto che non hai gli strumenti, sei costretto a banalizzare mettendomi in bocca un generico "senza euro staremmo meglio" mentre le cose sono molto più complesse di così. E la mancanza di strumenti si vede anche quando parli di inflazione.
Se l'euro ci protegge dall'inflazione, be, pochi mesi fa la benzina stava 1.6/1.7, ora 2.1. Decidi tu se l'euro ci protegge dall'inflazione e i prezzo aumentano per via di uno shock energetico che, a targhe alterne, è inflattivo o se l'euro non offre poi sta protezione e le cose sono un filino più complesse.
Ma quando si parla di euro, si fa riferimento chiaramente all'unione europea in maniera ampia. Quando scrivi "l'euro stra-evidentemente, non protegge dall'inflazione" è come se stessi scrivendo il dollaro non protegge dall'inflazione o la sterlina non protegge dall'inflazione, mi sembra una cosa senza senso. C'è chi è convinto che avere l'Euro/Europa, in un momento del genere, che vede l'Italia drammaticamente esposta dal punto di vista energetico, stia contribuendo a limitare i danni (io sono tra questi), chi invece evidentemente ritiene che non sia così. Però non riesco a comprendere qual è il tuo punto di vista. Quando scrivi (ironicamente immagino) "Senza l'euro sarebbe peggio" cosa vuoi dire? Che secondo te la moneta unica andrebbe rivista e strutturata diversamente? Che andrebbe abolita del tutto e bisognerebbe tornare ad una moneta nazionale?
 
Ma quando si parla di euro, si fa riferimento chiaramente all'unione europea in maniera ampia. Quando scrivi "l'euro stra-evidentemente, non protegge dall'inflazione" è come se stessi scrivendo il dollaro non protegge dall'inflazione o la sterlina non protegge dall'inflazione, mi sembra una cosa senza senso. C'è chi è convinto che avere l'Euro/Europa, in un momento del genere, che vede l'Italia drammaticamente esposta dal punto di vista energetico, stia contribuendo a limitare i danni (io sono tra questi), chi invece evidentemente ritiene che non sia così. Però non riesco a comprendere qual è il tuo punto di vista. Quando scrivi (ironicamente immagino) "Senza l'euro sarebbe peggio" cosa vuoi dire? Che secondo te la moneta unica andrebbe rivista e strutturata diversamente? Che andrebbe abolita del tutto e bisognerebbe tornare ad una moneta nazionale?
Allora dovresti fare presente che è senza senso pensare che l'euro o un'altra valuta proteggano dall'inflazione a tutti quelli che hanno propalato sta scemenza per anni salvo essersi andati a nascondere davanti alla benzina che arriva a quasi 2.5.
 
Allora dovresti fare presente che è senza senso pensare che l'euro o un'altra valuta proteggano dall'inflazione a tutti quelli che hanno propalato sta scemenza per anni salvo essersi andati a nascondere davanti alla benzina che arriva a quasi 2.5.
Ma su questo sono d'accordo con te. Immagino però, che buona parte dei sostenitori dell'euro lo valutino (apprezzino) in quanto parte del pacchetto "Europa" e non come valuta slegata e dotata di propria autonomia.
 
Ma su questo sono d'accordo con te. Immagino però, che buona parte dei sostenitori dell'euro lo valutino (apprezzino) in quanto parte del pacchetto "Europa" e non come valuta slegata e dotata di propria autonomia.

Io ignoro perché chi sostiene e apprezzi l'euro lo sostenga e lo apprezzi. Certo, può capitare che piaccia la deflazione salariale. Di solito piace quella degli altri (vedi "aboliamo il reddito di cittadinanza" di cui si parlava stamattina o i vari piangina "eh ma nessuno ha voglia di lavorare") ma, anche se raramente, piace anche la deflazione salariale propria. De gustibus non disputandum, no?
Poi, ritenere che l'unione ci protegga per quanto riguarda il gas è più demenziale del Groupon che volevano mettere su ma, anche qui, se uno vuole credere a babbo natale, sai cosa me ne frega a me?
 
Ultima modifica:
Ma quindi, pur non avendo moneta euro, l'essere stata all'interno dell'UE non influenzava l'andamento della moneta e dell'economia? Poi sì, so che il Regno Unito non ha mai avuto l'euro, ma quando leggo "l'euro ci protegge" penso anche e soprattutto allo stare all'interno dell'UE :unsisi:
Questo tuttavia non toglie che non è ancora chiaro come l'essere fuori dall'euro migliorerebbe la nostra situazione (visto che è a quanto pare assodato che l'euro non ci protegge), e quando un Paese fuori dall'euro non va bene si tira fuori il discorso del controfattuale. Anche affermare con certezza che ora (e non nel 2014) staremmo meglio fuori dall'euro è abbastanza controfattuale.
E, sempre parlando del regno unito, cos'è che li trattiene dal fare ulteriore spesa pubblica, visto che non se la passano troooppo bene in sto periodo?
Penso si intenda il fatto che se tu hai una moneta sovrana hai la liberta di adottare politiche di un certo tipo, poi puoi o no adottarle; di certo se non hai una moneta centrale semplicemente la possibilità non l'hai per niente.
Ma quando si parla di euro, si fa riferimento chiaramente all'unione europea in maniera ampia. Quando scrivi "l'euro stra-evidentemente, non protegge dall'inflazione" è come se stessi scrivendo il dollaro non protegge dall'inflazione o la sterlina non protegge dall'inflazione, mi sembra una cosa senza senso. C'è chi è convinto che avere l'Euro/Europa, in un momento del genere, che vede l'Italia drammaticamente esposta dal punto di vista energetico, stia contribuendo a limitare i danni (io sono tra questi), chi invece evidentemente ritiene che non sia così. Però non riesco a comprendere qual è il tuo punto di vista. Quando scrivi (ironicamente immagino) "Senza l'euro sarebbe peggio" cosa vuoi dire? Che secondo te la moneta unica andrebbe rivista e strutturata diversamente? Che andrebbe abolita del tutto e bisognerebbe tornare ad una moneta nazionale?
In che modo? La domanda che ti sto porgendo vorrebbe una risposta: io, per quanto sono di pensiero multiculturalista e quindi incline ad un concetto di comunità europea, da un punto di vista economico non sono mai stato in grado di darmi una risposta (perché non sono competente) a questa domanda così come non l'ho mai ricevuta da chi è estremamente convinto che l'Europa intesa come comunità economica stia contribuendo a limitare i danni.
 
Penso si intenda il fatto che se tu hai una moneta sovrana hai la liberta di adottare politiche di un certo tipo, poi puoi o no adottarle; di certo se non hai una moneta centrale semplicemente la possibilità non l'hai per niente.

In che modo? La domanda che ti sto porgendo vorrebbe una risposta: io, per quanto sono di pensiero multiculturalista e quindi incline ad un concetto di comunità europea, da un punto di vista economico non sono mai stato in grado di darmi una risposta (perché non sono competente) a questa domanda così come non l'ho mai ricevuta da chi è estremamente convinto che l'Europa intesa come comunità economica stia contribuendo a limitare i danni.
Dal mio punto di vista l'unione europea è la negazione della dimensione multiculturale e, anzi, le unioni valutarie non ottimali, generalmente, finiscono abbastanza male. Ti ricordi la Jugoslavia? Esempio da manuale dell'esito di una unione valutaria non ottimale.
 
Io ignoro perché chi sostiene e apprezzi l'euro lo sostenga e lo apprezzi. Certo, può capitare che piaccia la deflazione salariale. Di solito piace quella degli altri (vedi "aboliamo il reddito di cittadinanza" di cui si parlava stamattina o i vari piangina "eh ma nessuno ha voglia di lavorare") ma, anche se raramente, piace anche la deflazione salariale propria. De gustibus non disputandum, no?
Poi, ritenere che l'unione ci protegga per il quanto riguarda il gas è più demenziale del Groupon che volevano mettere su ma, anche qui, se uno vuole credere a babbo natale, sai cosa me ne frega a me?
Questo perché tu attribuisci la deflazione salariale alla moneta unica, io a una classe politica italiana che non è stata in grado di operare adeguatamente. Come dicevi tu, ognuno ha la sue convinzioni. Ma si discute giusto per condividere la propria opinione, non c'è alcuna pretesa da parte nessuno di voler convincere l'altro.
Penso si intenda il fatto che se tu hai una moneta sovrana hai la liberta di adottare politiche di un certo tipo, poi puoi o no adottarle; di certo se non hai una moneta centrale semplicemente la possibilità non l'hai per niente.

In che modo? La domanda che ti sto porgendo vorrebbe una risposta: io, per quanto sono di pensiero multiculturalista e quindi incline ad un concetto di comunità europea, da un punto di vista economico non sono mai stato in grado di darmi una risposta (perché non sono competente) a questa domanda così come non l'ho mai ricevuta da chi è estremamente convinto che l'Europa intesa come comunità economica stia contribuendo a limitare i danni.
Per la dimensione del mercato europeo tutto, che preso complessivamente ci garantisce una influenza globale non trascurabile, quale la sola Italia non potrebbe avere. Nella situazione attuale ad esempio, sono convinto che saremmo stati in condizione di essere gravemente ricattati se ci fossimo trovati da soli. Vorrei sottolineare tra l'altro, che i prezzi energetici stanno oscillando per ragioni speculative e non strutturali (il gas continua ad arrivare) e noi come Italia non siamo stati in grado di fare nulla. L'unico strumento che potrebbe alleggerire la situazione è proprio uno strumento europeo, cioè il tetto al prezzo del gas.
 
Dal mio punto di vista l'unione europea è la negazione della dimensione multiculturale e, anzi, le unioni valutarie non ottimali, generalmente, finiscono abbastanza male. Ti ricordi la Jugoslavia? Esempio da manuale dell'esito di una unione valutaria non ottimale.
Se sia propriamente negazione o meno non saprei, diciamo che ho rivalutato la posizione per cui serva una effettiva instituzione per favorire la convivenza fra culture e quindi mi sento di dire che al contrario un vero contributo positivo in effetti potrbbe non esserci. Tante delle cose che hanno avuto meriti nel crescere generazioni più aperte agli scambi culturali sono sicuramente possibili anche in altre vie. Non sono un esperto ma per esempio immagino che esista una via di mezzo fra il libero scambio di persone/l'andare sul sito della Ryanar e prendere il primo volo europeo e quella di applicare visti per qualsiasi cosa. Così come penso sia fattibile trovare accordi snelli fra stati per favorire programmi di scambi culturali. Alla fine gran parte dell'entusiasmo verso l'Europa, almeno per quelli della generazione erasmus come me, è banalmente questo aspetto più socio-culturale che non economico. Per dire, si era seriamente felici di trovare la stessa valuta all'estero, ma a oggi paghi tutto con carta e la valuta è l'ultimo dei problemi, non si può nemmeno dire che l'euro ha questa comodità fisica.

Anni fa parlavo con il mio collega dell'est europea, coetano, e riflettevamo su come fossimo molto simili dal punto di vista culturale e potevamo definirci europei ad una certa scala che poi nel micro trova le sue importanti differenze, ma pian piano di contro cominciavo a chiedermi come potesse essere possibile che stavo portando il lavoro all'estero a persone che guadagnavano 1/4 di quelle in italia con la facilità con cui appunto io avevo preso il volo della Ryanair. Questo è chiaramente il manifestarsi di un noto male superiore che è il sistema economico che adottiamo, e qui si da l'assist a non essere presi sul serio purtroppo, ma non si può negare il fatto che l'Europa contribuisce in tutto e per tutto a questo, leggittimando e favorendo che qualcuno si arricchisca e qualcuno si impoverisca, al di la di tutte le belle intenzioni che noi popolo potremmo avere per il concetto di unione europea. Probabilmente serve vederlo con gli occhi, io comincio a contarli su due mani gli impianti produttivi che ho visto passare da un paese ad alto costo manodopera ad uno a basso costo con una facilità disarmante. Quando l'arrivo è l'Italia siamo un po' più egoisticamente felici, peccato che i posti di lavoro non sono stati creati ma trasferiti (e ridotti) e soprattutto fa riflettere sul come il paese povero dell'eurozona lo sta diventando l'Italia e i suoi salari ristagnanti. Non sorprende più che le aziende abbiano le sedi legali la dove si pagano meno tasse, eppure non ci sfiora minimamente il pensiero che forse tutta questa libertà porta davvero niente nelle tasche dei poveri.

Per la dimensione del mercato europeo tutto, che preso complessivamente ci garantisce una influenza globale non trascurabile, quale la sola Italia non potrebbe avere. Nella situazione attuale ad esempio, sono convinto che saremmo stati in condizione di essere gravemente ricattati se ci fossimo trovati da soli. Vorrei sottolineare tra l'altro, che i prezzi energetici stanno oscillando per ragioni speculative e non strutturali (il gas continua ad arrivare) e noi come Italia non siamo stati in grado di fare nulla. L'unico strumento che potrebbe alleggerire la situazione è proprio uno strumento europeo, cioè il tetto al prezzo del gas.
Questa dell'influenza/grandezza purtroppo è quello che sento dire sempre, ma fondamentalmente vuol dire tutto e niente. Sicuramente è la visione da approfondire essendo quella più ripetuta, però servirebbe trovare una bella spiegazione ecco, non una risposta che poi sfocia in un affermazione tautologica.
Ad esempio stai imputanto all'assenza di una influenza europa il motivo per cui saremmo stati ricattati, ma siamo all'8°posto per PIL, se non ricordo male, non proprio un paese che non conta ecco. Viceversa non credo sia giusto parlare di come l'Italia da sola non abbia fatto niente contro la situazione dei prezzi energetici (speculazione o domanda/offerta che sia) dato che sola non è, è nell'Europa, non agisce da sola.

A scanso equivoci: non ti sto chiedendo di convincermi, ho piacere di capire da chi è convinto cosa lo convince - senza sminuire il fatto che tu sia convinto se io non lo sono.
 
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Se sia propriamente negazione o meno non saprei, diciamo che ho rivalutato la posizione per cui serva una effettiva instituzione per favorire la convivenza fra culture e quindi mi sento di dire che al contrario un vero contributo positivo in effetti potrbbe non esserci. Tante delle cose che hanno avuto meriti nel crescere generazioni più aperte agli scambi culturali sono sicuramente possibili anche in altre vie. Non sono un esperto ma per esempio immagino che esista una via di mezzo fra il libero scambio di persone/l'andare sul sito della Ryanar e prendere il primo volo europeo e quella di applicare visti per qualsiasi cosa. Così come penso sia fattibile trovare accordi snelli fra stati per favorire programmi di scambi culturali. Alla fine gran parte dell'entusiasmo verso l'Europa, almeno per quelli della generazione erasmus come me, è banalmente questo aspetto più socio-culturale che non economico. Per dire, si era seriamente felici di trovare la stessa valuta all'estero, ma a oggi paghi tutto con carta e la valuta è l'ultimo dei problemi, non si può nemmeno dire che l'euro ha questa comodità fisica.

Anni fa parlavo con il mio collega dell'est europea, coetano, e riflettevamo su come fossimo molto simili dal punto di vista culturale e potevamo definirci europei ad una certa scala che poi nel micro trova le sue importanti differenze, ma pian piano di contro cominciavo a chiedermi come potesse essere possibile che stavo portando il lavoro all'estero a persone che guadagnavano 1/4 di quelle in italia con la facilità con cui appunto io avevo preso il volo della Ryanair. Questo è chiaramente il manifestarsi di un noto male superiore che è il sistema economico che adottiamo, e qui si da l'assist a non essere presi sul serio purtroppo, ma non si può negare il fatto che l'Europa contribuisce in tutto e per tutto a questo, leggittimando e favorendo che qualcuno si arricchisca e qualcuno si impoverisca, al di la di tutte le belle intenzioni che noi popolo potremmo avere per il concetto di unione europea. Probabilmente serve vederlo con gli occhi, io comincio a contarli su due mani gli impianti produttivi che ho visto passare da un paese ad alto costo manodopera ad uno a basso costo con una facilità disarmante. Quando l'arrivo è l'Italia siamo un po' più egoisticamente felici, peccato che i posti di lavoro non sono stati creati ma trasferiti (e ridotti) e soprattutto fa riflettere sul come il paese povero dell'eurozona lo sta diventando l'Italia e i suoi salari ristagnanti. Non sorprende più che le aziende abbiano le sedi legali la dove si pagano meno tasse, eppure non ci sfiora minimamente il pensiero che forse tutta questa libertà porta davvero niente nelle tasche dei poveri.
Quello che scrivi è verissimo! Questo però è chiaro segno che l'Europa la stiamo ancora costruendo, non è già bella e fatta. Dal mio punto di vista, è uno sprone ad andare avanti e correggere le cose che non vanno, non a tornare indietro. In merito ai pagamenti, la carta non cambia il fatto che pagando in valuta straniera sei soggetto ai tassi di cambio che potrebbero rendere più o meno vantaggiosa la compravendita, senza tener conto degli eventuali costi di dogana. Chiaramente ognuno ha la propria visione della società, nella mia c'è da lavorare duramente per migliorare le cose, ma per avere più Europa e non meno. Massimo rispetto, ovviamente, per le posizioni diverse dalle mie.
 
Sai talmente bene che l'Uk non ha mai avuto l'euro che lo definisci "un paese appena uscito dall'euro".
Comunque, a riprova del fatto che non hai gli strumenti, sei costretto a banalizzare mettendomi in bocca un generico "senza euro staremmo meglio" mentre le cose sono molto più complesse di così. E la mancanza di strumenti si vede anche quando parli di inflazione.
Se l'euro ci protegge dall'inflazione, be, pochi mesi fa la benzina stava 1.6/1.7, ora 2.1. Decidi tu se l'euro ci protegge dall'inflazione e i prezzo aumentano per via di uno shock energetico che, a targhe alterne, è inflattivo o se l'euro non offre poi sta protezione e le cose sono un filino più complesse.
Cart, sei te che banalizzi ironizzando sulla supposta mancata protezione da parte dell'euro :asd:
Se manca la protezione, vuol dire che tornando a essere fuori dall'euro e dalla UE staremmo meglio. Controfattuale :sisi:
Io non ti metto in bocca nulla; poi oh, puoi pure negare che questo sia la tua tesi portata avanti da ormai un paio d'anni a sta parte, e bon, ne prenderei atto :sisi:
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Penso si intenda il fatto che se tu hai una moneta sovrana hai la liberta di adottare politiche di un certo tipo, poi puoi o no adottarle; di certo se non hai una moneta centrale semplicemente la possibilità non l'hai per niente.
Sì, ma la mia domanda rimane: se avendo una propria moneta fosse tutto "più semplice", perché nel Regno Unito non mettono in atto ste politiche? Domanda seria eh :sisi:
 
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Cart, sei te che banalizzi ironizzando sulla supposta mancata protezione da parte dell'euro :asd:
Se manca la protezione, vuol dire che tornando a essere fuori dall'euro e dalla UE staremmo meglio. Controfattuale :sisi:
Io non ti metto in bocca nulla; poi oh, puoi pure negare che questo sia la tua tesi portata avanti da ormai un paio d'anni a sta parte, e bon, ne prenderei atto :sisi:
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Sì, ma la mia domanda rimane: se avendo una propria moneta fosse tutto "più semplice", perché nel Regno Unito non mettono in atto ste politiche? Domanda seria eh :sisi:
Nessuna moneta offre "protezione" dall'inflazione. Tu non hai semplicemente idea di ciò di cui stai parlando. È veramente imbarazzante.
 
Se manca la protezione, vuol dire che tornando a essere fuori dall'euro e dalla UE staremmo meglio.
No, vuol dire che avresti la possibilità di attuare manovre che attualmente non puoi attuare. Ma non è scontato che poi ci sia l'effettiva volontà di attuarle, non c'è alcun automatismo.
 
Questo perché tu attribuisci la deflazione salariale alla moneta unica, io a una classe politica italiana che non è stata in grado di operare adeguatamente. Come dicevi tu, ognuno ha la sue convinzioni. Ma si discute giusto per condividere la propria opinione, non c'è alcuna pretesa da parte nessuno di voler convincere l'altro.

Per la dimensione del mercato europeo tutto, che preso complessivamente ci garantisce una influenza globale non trascurabile, quale la sola Italia non potrebbe avere. Nella situazione attuale ad esempio, sono convinto che saremmo stati in condizione di essere gravemente ricattati se ci fossimo trovati da soli. Vorrei sottolineare tra l'altro, che i prezzi energetici stanno oscillando per ragioni speculative e non strutturali (il gas continua ad arrivare) e noi come Italia non siamo stati in grado di fare nulla. L'unico strumento che potrebbe alleggerire la situazione è proprio uno strumento europeo, cioè il tetto al prezzo del gas.
Vabbè, le dinamiche delle aree valutarie non ottimali sono abbastanza note, evidentemente non le conosci e la butti sul grillismo.
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Se sia propriamente negazione o meno non saprei, diciamo che ho rivalutato la posizione per cui serva una effettiva instituzione per favorire la convivenza fra culture e quindi mi sento di dire che al contrario un vero contributo positivo in effetti potrbbe non esserci. Tante delle cose che hanno avuto meriti nel crescere generazioni più aperte agli scambi culturali sono sicuramente possibili anche in altre vie. Non sono un esperto ma per esempio immagino che esista una via di mezzo fra il libero scambio di persone/l'andare sul sito della Ryanar e prendere il primo volo europeo e quella di applicare visti per qualsiasi cosa. Così come penso sia fattibile trovare accordi snelli fra stati per favorire programmi di scambi culturali. Alla fine gran parte dell'entusiasmo verso l'Europa, almeno per quelli della generazione erasmus come me, è banalmente questo aspetto più socio-culturale che non economico. Per dire, si era seriamente felici di trovare la stessa valuta all'estero, ma a oggi paghi tutto con carta e la valuta è l'ultimo dei problemi, non si può nemmeno dire che l'euro ha questa comodità fisica.

Anni fa parlavo con il mio collega dell'est europea, coetano, e riflettevamo su come fossimo molto simili dal punto di vista culturale e potevamo definirci europei ad una certa scala che poi nel micro trova le sue importanti differenze, ma pian piano di contro cominciavo a chiedermi come potesse essere possibile che stavo portando il lavoro all'estero a persone che guadagnavano 1/4 di quelle in italia con la facilità con cui appunto io avevo preso il volo della Ryanair. Questo è chiaramente il manifestarsi di un noto male superiore che è il sistema economico che adottiamo, e qui si da l'assist a non essere presi sul serio purtroppo, ma non si può negare il fatto che l'Europa contribuisce in tutto e per tutto a questo, leggittimando e favorendo che qualcuno si arricchisca e qualcuno si impoverisca, al di la di tutte le belle intenzioni che noi popolo potremmo avere per il concetto di unione europea. Probabilmente serve vederlo con gli occhi, io comincio a contarli su due mani gli impianti produttivi che ho visto passare da un paese ad alto costo manodopera ad uno a basso costo con una facilità disarmante. Quando l'arrivo è l'Italia siamo un po' più egoisticamente felici, peccato che i posti di lavoro non sono stati creati ma trasferiti (e ridotti) e soprattutto fa riflettere sul come il paese povero dell'eurozona lo sta diventando l'Italia e i suoi salari ristagnanti. Non sorprende più che le aziende abbiano le sedi legali la dove si pagano meno tasse, eppure non ci sfiora minimamente il pensiero che forse tutta questa libertà porta davvero niente nelle tasche dei poveri.


Questa dell'influenza/grandezza purtroppo è quello che sento dire sempre, ma fondamentalmente vuol dire tutto e niente. Sicuramente è la visione da approfondire essendo quella più ripetuta, però servirebbe trovare una bella spiegazione ecco, non una risposta che poi sfocia in un affermazione tautologica.
Ad esempio stai imputanto all'assenza di una influenza europa il motivo per cui saremmo stati ricattati, ma siamo all'8°posto per PIL, se non ricordo male, non proprio un paese che non conta ecco. Viceversa non credo sia giusto parlare di come l'Italia da sola non abbia fatto niente contro la situazione dei prezzi energetici (speculazione o domanda/offerta che sia) dato che sola non è, è nell'Europa, non agisce da sola.

A scanso equivoci: non ti sto chiedendo di convincermi, ho piacere di capire da chi è convinto cosa lo convince - senza sminuire il fatto che tu sia convinto se io non lo sono.
Vedi? Sia nel caso generale dell'Unione sia nel caso specifico della protezione offerta riguardo al gas, pur non essendo esperto, non ti tornano conti e, anzi, stai subodorando la fregatura. Evidentemente, le narrative messe in piedi, non ultima quella del Groupon per il gas, sono se non risibili, poco convincenti e lo sai perché? Perché sono stronzate e te ne rendi conto da solo. Hai notato che nessun eurista ha mai spiegato tecnicamente perché l'euro dovrebbe proteggere dall'inflazione nonostante ci abbiano spaccato i maroni per anni? Fondamentalmente c'è solo un mix di propaganda e pensiero magico.
 
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Vabbè, le dinamiche delle aree valutarie non ottimali sono abbastanza note, evidentemente non le conosci e la butti sul grillismo.
L'andamento degli stipendi in zona euro ha seguito dinamiche diverse a seconda dei Paesi che si considerano. I singoli Stati hanno avuto possibilità di intervenire e c'è chi l'ha fatto meglio chi peggio. Il grillismo non c'entra nulla.
Fondamentalmente c'è solo un mix di propaganda e pensiero magico.
Lo stesso mix di propaganda e pensiero magico che caratterizza gli "anti-euro", se vogliamo metterla su questo piano. Condito da un po' di vittimismo, poiché vivono l'abbandono della lira come un furto che ha strappato loro la possibilità di vivere nell'Eden, quale senz'altro l'Italia sarebbe senza l'Euro. Ripeto, ognuno ha le sue posizioni e certamente non è mia intenzione convincere nessuno. Anche i più colti tra gli economisti si confrontano sulla questione assumendo posizioni non necessariamente sovrapponibili.
 
Ovviamente non conosco tutti coloro che criticano l'appartenenza dell'Italia ad una unione valutaria, è possibile che ce ne sia qualcuno che fa la vittima eppure, limitatamente al dibattito che seguo da anni, le posizioni oniriche sono quelle degli euristi che parlano di sogno, dell'erasmus, di protezione dall'inflazione o, al massimo, sbagliando completamente il bersaglio dell'Argentina e della crisi del '92. Il tutto condito da sane dosi di autorazzismo tal volta più visibile "ma siamo (siete) italiani" tal volta più discreto come il tuo "eh ma la classe politica".
Ripeto, il tuo è puro grillismo. Un filino più sofisticato di quello di qualche giorno fa presentato da un altro utente con "troppe leggi" e con cui condivide, fra l'altro, "eh ma i politici".
 
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Nessuna moneta offre "protezione" dall'inflazione. Tu non hai semplicemente idea di ciò di cui stai parlando. È veramente imbarazzante.
Minchia Cart, menomale che sono io che ti metto parole in bocca :rickds: nel caso fosse necessario specificarlo, "Fuori dall'euro e dall'UE" vorrebbe dire uscire dall'UE e cambiare moneta. Mo tu vorresti far credere che quando criticavi l'euro (e l'unione europea "che ci protegge" come più volte hai ironizzato) criticavi solo la moneta, e non tutto il resto (e quindi l'UE), e che quindi perculavi solo quelli che dicevano che la moneta euro ci protegge (come se scindessero fra moneta e unione europea). Vabbè, buona giornata.
No, vuol dire che avresti la possibilità di attuare manovre che attualmente non puoi attuare. Ma non è scontato che poi ci sia l'effettiva volontà di attuarle, non c'è alcun automatismo.
Cosa che appunto, a quanto pare, in Regno Unito non stanno facendo, e qui torna la domanda che ho fatto prima: perché? Se fosse tutto più semplice, perché non farlo? E non sto negando che lo sarebbe eh, non ho particolari competenze in merito (per quanto in sto topic mi si faccia passare come altezzoso, e saputello, provocando abbastanza ilarità), chiedo solo una spiegazione :sisi:
 
Ultima modifica:
Cosa che appunto, a quanto pare, in Regno Unito non stanno facendo, e qui torna la domanda che ho fatto prima: perché? Se fosse tutto più semplice, perché non farlo? E non sto negando che lo sarebbe eh, non ho particolari competenze in merito (per quanto in sto topic mi si faccia passare come altezzoso, e saputello, provocando abbastanza ilarità), chiedo solo una spiegazione :sisi:
Questo te lo dico io: perche' il governo e' tory duro e puro (i.e. conservatore + liberista), quindi sai gia' di chi fanno gli interessi :asd: solo per approvare le misure economiche per il coviddi ci sono volute settimane, dato che il "ministro dell'economia" cercava di limitare i benefit il piu' possibile e appena finita l' "emergenza" li ha rimossi completamente. Figurati quali sono le loro intenzioni a riguardo di sanita', housing prices, ecc. Altro esempio: i prezzi dell'energia sono raddoppiati in un anno, l'unica misura che hanno preso e' un bonus una tantum di 400 sterline per le famiglie piu' povere, poi chi s'e' visto s'e' visto
 
Questo te lo dico io: perche' il governo e' tory duro e puro (i.e. conservatore + liberista), quindi sai gia' di chi fanno gli interessi :asd: solo per approvare le misure economiche per il coviddi ci sono volute settimane, dato che il "ministro dell'economia" cercava di limitare i benefit il piu' possibile e appena finita l' "emergenza" li ha rimossi completamente. Figurati quali sono le loro intenzioni a riguardo di sanita', housing prices, ecc. Altro esempio: i prezzi dell'energia sono raddoppiati in un anno, l'unica misura che hanno preso e' un bonus una tantum di 400 sterline per le famiglie piu' povere, poi chi s'e' visto s'e' visto
Ah ok, easy peasy :dsax: mamma mia che brutte persone :dsax:
 
Sì, ma la mia domanda rimane: se avendo una propria moneta fosse tutto "più semplice", perché nel Regno Unito non mettono in atto ste politiche? Domanda seria eh :sisi:
Io non so se è più semplice né cosa si può fare nello specifico, non ne ho competenze, ma se una cosa non si fa il motivo è anche il non esserci volontà di farlo.
Vedi una legge sull'eutanasia o sulla cannabis, non si fa perché non si vuole. Non è certo da farne un discorso di "poteri forti" e non ce lo dicono, è sempre piuttosto chiaro e palese chi fa gli interessi di chi - es. Renzi in Italia che vuole abbassare il costo del lavoro, della manodopera e togliere il rdc così da far accettare gli stipendi bassi; cito Renzi per dirne proprio uno che gli manca di dire "ok, faccio gli interessi degli industriali" :asd:
 
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