Non c'è il diritto all'aborto , c'è il diritto di scegliere se portare o meno avanti la gravidanza e per una ragione fondamentale ancora nel XXI secolo si può morire di parto ,in percentuali molto basse certo, ma esistono . Non si può obbligare nessuno di rischiare la vita per legge, perfino i soldati in guerra per certe missioni particolarmente pericolose non le ordinano chiedono volontari. Le donne rientrano in questa categoria e non devono dare spiegazioni , la vita a rischio è la loro , nessuno ha il diritto di decidere per loro . Non si può imporre a una donna stuprata di far nascere e allevare il figlio dello stupratore che gli ricordi ogni giorno il trauma della violenza subita.
Poi per certuni perfino prendere precauzioni è vietato. Poi , se hai una vita sessuale , ti sarai accorto che a volte i preservativi si rompono
L'embrione non è nato , si è nati quando si è in grado di vivere biologicamente da soli, ovvero solo dopo il parto , come ho già detto , fino alla fine del 500 esisteva la distinzione "feto non vivente" e "feto vivente" nel primo caso l'aborto era un peccato confessabile , tale distinzione è venuta meno nel pieno della controriforma , quando Sisto V decretò con bolla (Effrenatur) che era vita fin dal concepimento . Questa concezione quindi è relativamente recente 1588 , poco più di 400 anni.
Come detto , non tutte le fecondazioni vanno a buon fine , non tutti gli embrioni vanno a maturazione e non è perchè c'è la contraccezione , succedeva anche nel passato , non nascevano e non nascono figli ad ogni rapporto sessuale , quello che tu chiami "nato" il più delle volte non riesce a maturare e quand'anche lo facesse non è certo che nasca , esistono le morti prenatali , bambini nati morti e perfino subito dopo la nascita , come esistono le morti perinatali esistono quelle neonatali , neonati che muoiono poche ore dopo la nascita o addirittura qualche giorno dopo . non ci sono garanzie neanche con la medicina moderna.
Quello che possiamo fare è stabilire un criterio base oltre il quale non si può andare generalmente stabilito dal livello di maturazione del feto, quando ha una circolazione sua propria ovvero quando sviluppa il cuore ed è quindi considerabile un organismo autonomo è il momento in cui si pone il limite , circa 90 giorni dopo il concepimento in quel momento un feto non vivente diventa vivente . E a quel punto la donna ha avuto tutto il tempo per ripensarci, è la fase di non ritorno