Ciclismo

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Ecco l'articolo inerente all'annuncio del ritiro di Cancellara:

Fabian Cancellara annuncia il ritiro alla fine della stagione 2016

 


Cancellara non parteciperà alle Olimpiadi di Rio 2016.

 

 






Nel corso della cerimonia degli Swiss Cycling Awards che si è svolta ieri, Fabian Cancellara ha annunciato che la prossima stagione sarà la sua ultima da ciclista professionista. Alla fine del 2016 il campionissimo svizzero, che compirà 35 anni il 18 marzo, si ritirerà e non parteciperà nemmeno alle Olimpiadi di Rio.

Il 2015 è stato particolarmente difficile per lui a causa degli infortuni: si è rotto le vertebre durante la E3 Harelbeke e ha dovuto saltare le sue corse preferite, ossia il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, poi è tornato in sella, è andato al Tour de France e ha anche indossato la Maglia Gialla, ma proprio con il simbolo della leadership addosso è caduto di nuovo e si è fratturato ancora una volta le vertebre. Si è anche ammalato prima dei Mondiali di Richmond e li ha dovuti saltare. Probabilmente è stata proprio un'annata così maledetta a convincerlo che un solo anno ancora può bastare.

"È il momento giusto per lasciare. Ora sono pronto per qualcos'altro. Le gare in bici non sono tutta la mia vita, il ciclismo è solo una parte della mia vita"
Sono queste le parole dette da Cancellara durante gli Swiss Cycling Awards e poi ha aggiunto anche la rinuncia alle Olimpiadi che lui ha già vinto una volta, nel 2008 a cronometro e lo stesso anno è arrivato secondo nella prova in linea. Sempre a cronometro lo svizzero ha conquistato ben quattro ori (nel 2006, 2007, 2009 e 2010) cui si aggiungono i bronzi del 2005, 2011 e 2013.

Cancellara è il re delle classiche monumento: ha vinto tre volte la Parigi-Roubaix, tre volte il Giro delle Fiandre, una volta la Milano-Sanremo. Ha conquistato anche una Tirreno-Adriatico, un Giro di Svizzera, un Giro di Danimarca e un Tour of Oman, ha vinto otto tappe al Tour de France e ha indossato la Maglia Gialla 29 volte. Conta anche tre tappe alla Vuelta e altre vittorie di tappa. Nelle classifiche monumento è sempre salito sul podio ininterrottamente dal 2011 al 2014 con l'unica eccezione del Giro delle Fiandre del 2012 in cui cadde rompendosi la clavicola.

Nel 2016 ovviamente proverà a vincere altre classiche monumento e la primavera, come sempre, sarà la stagione in cui cercherà il picco di forma. Probabile però anche la partecipazione ad almeno un grande giro, magari al Tour per provare a fare 30 con la Maglia Gialla.

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E poi una nota più lieta:

Peter Sagan si è sposato. Le foto del matrimonio con Katarina Smolkova

 

 




Guarda la galleria



Novembre è un mese particolarmente gettonato dai ciclisti per il proprio matrimonio. Qualche giorno fa è toccato a Manuel Quinziato della BMC, oggi, invece, si è sposato il campione del mondo in carica Peter Sagan della Tinkoff.

Per il corridore slovacco dunque il 2015 sarà davvero un anno da incorniciare tra risultati ottenuti in bici e matrimonio con la sua bella Katarina Smolkova, con cui era fidanzato da un paio d'anni.

La cerimonia nuziale si è svolta in una chiesa cattolica romana a Dolny Kubin nel Nord della Slovacchia intorno a mezzogiorno, poi i sue sposi si sono trasferiti con tutti gli ospiti presso un hotel di lusso a Pleso. Fuori dalla chiesa c'erano moltissimi fan di Sagan che si è dovuto far aiutare dalle guardie del corpo.

Non erano presenti molti vip, ma solo amici e parenti degli sposi. Sagan si è vestito con una giacca tradizionale del suo Paese, molto ricca di decorazioni e aveva gli stivali con pelliccia, mentre la sposa ha indossato il classico abito bianco, ricco di perline, con spalle scoperte e una acconciatura molto impegnativa.

Katarina Smolkova, nonostante fisico e volto da modella, non fa parte del mondo dello spettacolo, ma lavora come coordinatrice del reparto marketing di una importante azienda. Ha un master in Finanza e investimenti e parla, oltre al ceco e allo slovacco, parla anche inglese, francese e tedesco.

Da quando stanno insieme, Katarina è sempre apparsa accanto a Peter Sagan in tutte le gare più importanti, dal Tour de France al Mondiale, quando i due si sono scambiati un lunghissimo bacio dopo la vittoria, e anche al Tour of California dove sono stati protagonisti insieme dei festeggiamenti finali a bordo dell'auto vinta da Peter, trionfatore (a sorpresa) della classifica generale.

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Pantani: Antimafia indaga su Campiglio ‘99

 

 






La Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna vuole capire se la camorra decise l’esclusione di Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999. Il ‘Pirata’, in testa alla classifica della corsa, fu squalificato alla penultima tappa (Madonna di Campiglio) in seguito a valori di ematocrito più alti di quasi due punti rispetto al consentito. Un’intercettazione ambientale di un esponente della camorra, rivelerebbe infatti che la malavita organizzata campana decise estromettere Pantani dal Giro per evitare di pagare diversi miliardi di vecchie lire alle scommesse clandestine. Erano stati in tanti, infatti, a puntare sulla vittoria del ciclista romagnolo, che avrebbe costretto così la camorra ad un vero e proprio salasso.

L’intercettazione, fa parte del plico che la Procura di Forlì ha fornito alla Dda di Bologna e che fa riferimento all’inchiesta aperta nel settembre del 2014 per stabilire se ci possano essere state manomissioni nel test del sangue che costò a Pantani 15 giorni di sospensione con conseguente perdita del Giro d’Italia. Secondo quanto riferisce la ‘Gazzetta dello Sport’, la Dda ha preso tempo prima di agire e pare che oggi abbia in mano non solo l’intercettazione di cui sopra, bensì anche altri riscontri. A Forlì l’indagine è stata condotta con l’aiuto dei carabinieri della polizia giudiziaria e in più del Comando tutela della salute di Roma. Davanti ai pm forlivesi sono sfilati ciclisti, autisti, direttori sportivi e altri personaggi a vario titolo informati sui fatti.

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Ora, l’intervento della Dda potrebbe ampliare gli orizzonti, senza impedire alla Procura di Forlì di proseguire il proprio lavoro. Anzi, potrebbe avvalersi di un importante supporto. Un ruolo importante, lo ricoprirà anche una testimonianza di Renato Vallanzasca, il boss della Comasina che ha raccontato un episodio risalente al 1999. Quando si trovava nel carcere di Novara, un detenuto gli aveva consigliato di puntare tanti soldi sui rivali di Pantani al Giro d’Italia "perché tanto il pelatino non arriva a Milano". Per anni, Vallanzasca si è rifiutato di rivelare di più temendo ritorsioni, ma ha riaperto il caso nel 2014 con un’intervista a Mediaset. Nel 2015 la svolta: in un interrogatorio il boss restringe il campo a pochi sospetti, uno dei quali dopo aver negato ogni coinvolgimento, fu intercettato mentre confermava ad un amico la versione di Vallanzasca.

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Ovviamente nulla riporterà indietro il nostro amato Pirata, ma vorrei tanto che venisse fatta giustizia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png

 
Vincenzo Nibali: "Nel 2016 gli obiettivi sono Giro e Olimpiadi"

 

 






Vincenzo Nibali è intervenuto oggi su Rai Radio2 nel corso del seguitissimo programma Caterpillar. Il motivo per cui lo Squalo dello Stretto è stato interpellato è la candidatura della bicicletta al Premio Nobel per la Pace che proprio la trasmissione Rai sta promuovendo. L'iniziativa si chiama infatti "Bike The Nobel".

Il vincitore della Vuelta 2010, del Giro 2013 e del Tour 2014, durante l'intervista, ha parlato del suo futuro. Qualche giorno fa ha fatto un bilancio del suo 2015 su Cyclingnews, questa volta, invece, a Caterpillar ha parlato del 2016. Proprio tra novembre e dicembre le squadre cominciano a organizzare la prossima stagione, ma Nibali sembra ancora un po' combattuto tra Giro e Tour.

Il campione italiano in carica, infatti, ha come obiettivo principale per il 2016 le Olimpiadi di Rio 2016, visto che il percorso della gara di ciclismo su strada si adatta alle sue caratteristiche, ma dovrà lottare con i soliti "noti" (Alberto Contador & Co.) con cui lotta per i grandi giri. Teoricamente Nibali non avrebbe dubbi su quale grande giro correre quest'anno, ossia il Giro d'Italia, per provare a bissare il successo del 2013, ma proprio a Caterpillar ha ammesso:

"Il Giro mi piacerebbe tantissimo così come le Olimpiadi, in quanto obiettivo personale. Le due cose però non sono compatibilissime, perché per arrivare al top alle Olimpiadi bisogna passare per il Tour de France"
Insomma, la medaglia olimpica sarebbe la ciliegina sulla torta, ma per raggiungerla la strada da percorrere è difficile già a partire dalla scelta da fare a monte e cioè meglio il Giro a maggio o il Tour a luglio per essere al top ad agosto?

Intanto, per quanto riguarda l'iniziativa "Bike The Nobel", Nibali ha detto:

"Sostengo anche io 'Bike The Nobel' perché la bici è un mezzo di libertà, di divertimento, di compagnia e oggi sta diventando un mezzo di trasporto per tutti i cittadini: è un mezzo che ti porta ovunque"
 
Fabian Cancellara in Italia: Giro 2016 e altre tre corse prestigiose

 


Lo svizzero nel suo ultimo anno in bici correrà Strade Bianche, Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico e Giro d'Italia.

 

 






Fabian Cancellara ha confermato che nel suo ultimo anno da professionista vuole correre le "corse più belle" e perciò nel suo calendario ci sarà tanta, tantissima Italia. Del resto la sua squadra, la Trek, ha appena presentato il suo italianissimo sponsor, Segafredo Zanetti, e questo non può che condizionare le scelte del suo corridore più forte, che ha presenziato alla conferenza stampa in cui è stata annunciata la nuova partnership e ha anche fatto chiarezza sui suoi impegni.

Cancellara ha detto che già da un mese, dopo essersi consultato con il suo general manager Luca Guercilena, ha deciso di correre il Giro d'Italia e ne ha visionato il percorso. Ovviamente sogna di indossare la Maglia Rosa, impresa che finora non gli è ancora mai riuscita, e che gli permetterebbe di rendere davvero unico il suo ultimo anno di corse.

Ma prima del Giro Cancellara sarà presente ad altre importati e prestigiose corse italiane: la Strade Bianche, vinta già due volte (2008 e 2012), la Milano-Sanremo, che finora ha vinto una volta osa nel 2008, ma sul cui podio è poi salito quattro volte consecutivamente dal 2011 al 2014, e la Tirreno-Adriatico, che ha vinto nel 2008 più cinque tappe (sempre a cronometro) nel corso della carriera.

Al Giro d'Italia Fabian Cancellara ha finora partecipato solo due volte, nel 2007 e nel 2009 e in entrambi i casi si è ritirato alla dodicesima tappa.

Il campione svizzero ha anche detto che la sua stagione comincerà da Maiorca, proseguirà alla Volta ao Algarve, poi correrà qualche semi-classica belga e oltre alle corse in Italia parteciperà anche alle classiche del Nord cui un corridore come lui, ovviamente, non può rinunciare. Tuttavia Cancellara non vuole fare proclami, dopo la stagione scorsa fortemente condizionata dalle cadute, preferisce restare calmo e non porsi obiettivi se non quello di correre al meglio tutte le gare alle quali parteciperà, ben consapevole che sarà in ogni caso considerato sempre tra i favoriti.

Per quanto riguarda la seconda parte della stagione, invece, non ha ancora preso decisioni. Non sa se oltre al Giro correrà anche il Tour de France, anche se ha ammesso che il fatto che la Grande Boucle quest'anno passi dalla sua città, Berna, lo stuzzica parecchio.

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Tour de France e altre corse ASO fuori dal calendario UCI World Tour dal 2017

 


L'ASO non è d'accordo con l'UCI sulla riforma del ciclismo.

 

 






I dissidi tra l'Amaury Sport Organisation (ASO) e l'Unione Internazionale del Ciclismo (UCI) diventano sempre più aspri e oggi l'impresa organizzatrice di importanti eventi sportivi tra cui il Tour de France e altre corse ciclistiche di grande prestigio ha fatto un ulteriore passo avanti nella sua guerra all'UCI annunciando che dal 2017 tutte le sue corse non faranno più parte del calendario World Tour ma "retrocederanno" in Hors Catégorie.

Il motivo è che l'ASO non approva la riforma del World Tour promossa dall'UCI e vuole tirarsene fuori, a costo di scendere di una categoria (il World Tour è come se fosse la Champions League e l'Hors Catégorie l'Europa League), ma ovviamente è consapevole del fatto che le sue corse sono talmente prestigiose che al pubblico interessa poco se fanno parte o no del calendario mondiale dell'UCI e anzi, semmai è proprio l'ente presieduto da Brian Cookson a doversi preoccupare di una perdita così grave e temere la reazione delle società ciclistiche che potrebbero preferire il Tour de France e le altre corse ASO a quelle che resteranno nel calendario World Tour.

In una nota ufficiale l'ASO ha scritto:

"L'UCI ha recentemente adottato, dalla stagione 2017, una riforma del calendario World Tour caratterizzata da un sistema sportivo chiuso. ASO resta al modello europeo e non può scendere a compromessi con i valori che rappresenta: un sistema aperto che pone il criterio sportivo al primo posto. È in questo nuovo quadro che ASO continuerà a far vivere questi valori"

 




La nota dell'ASO è una reazione a quanto annunciato la settimana scorsa dall'UCI, ossia l'intenzione di modificare il calendario World Tour aggiungendo delle corse a partire dal 2017 e cambiando il sistema delle licenze alle squadra, facendolo diventare triennale (ora è annuale).

L'UCI aveva detto di essersi accordata con gli organizzatori delle corse, ma l'AIOCC, associazione di organizzatori di corse, a novembre aveva espresso il suo voto contrario alla proposta di riforma. Lo scontro tra ASO e UCI va avanti da mesi, tanto che la prima aveva già minacciato di ritirare le sue corse dal calendario World Tour addirittura dalla prossima stagione, ora però, anche se slitta di un anno, la minaccia sembra più concreta se non addirittura una scelta definitiva.

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Processo Lampre: Alessandro Ballan e Beppe Saronni assolti

 


Gli unici due condannati sono Guido Nigrelli e Sebastian Gilmozzi.

 

 






Venerdì 18 dicembre 2015 - Il Tribunale di Mantova ha assolto tutti gli imputati del cosiddetto "processo Lampre" a eccezione di due: il farmacista Guido Nigrelli e il cicloamatore Sebastian Gilmozzi. Il primo è stato condannato a otto mesi (pena sospesa), 700 euro di multa, il pagamento delle spese processuali e la sospensione dalla professione di farmacista per tutta la durata della pena, il secondo è stato condannato a cinque mesi (pena sospesa) e a una multa.

Tutti gli altri imputati sono stati assolti con formula piena a seconda dei casi "perché il fatto non sussiste" o "perché il fatto non costituisce reato". Tra gli assolti ci sono anche Beppe Saronni (ma per lui anche il Pm aveva chiesto l'assoluzione) e Alessandro Ballan, per il quale era stata chiesta una condanna di due anni.

Con la sua sentenza il giudice Giuditta Silvestrini ha posto fine a un caso che tra indagini e processo andava avanti da più di sette anni, a meno che non ci saranno ricorsi.

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Brutto colpo per l'UCI, ma sicuramente troveranno una mediazione.

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Tom Boonen ha danni permanenti all'udito, ma ci sarà alle classiche di primavera

 

 






Tom Boonen quella caduta all'Abu Dhabi Tour se la ricorderà per sempre. Il campione belga ha spiegato al quotidiano Het Nieuwsblad che il suo udito resterà danneggiato per sempre. La corsa negli Emirati Arabi Uniti è stata l'ultima della scorsa stagione per molti dei corridori del World Tour per Boonen si è conclusa nel peggiore dei modi perché la caduta con Theo Bos gli ha causato la frattura dell'osso temporale sinistro alla base del cranio. Per qualche secondo ha perso conoscenza e ci ha messo settimane per recuperare la memoria. Ora, per fortuna, sta meglio e al quotidiano belga ha raccontato:

"Mi avevano prospettato sei mesi di stop, ma sono passati due mesi e mi sto allenando alla grande. Non ho alcun problema, eccetto all'orecchio. Ho recuperato in fretta la memoria, so dov'ero prima della caduta. Ricordo ogni cosa che è successa dopo che ho ripreso conoscenza e le mie abilità motorie sono buone. Posso parlare normalmente e non ci sono problemi alla vista"
Insomma, la stagione 2016 non dovrebbe essere compromessa come si temeva subito dopo la caduta avvenuta lo scorso 9 ottobre durante la seconda tappa della corsa ad Abu Dhabi. Il corridore 35enne dell'Etixx QuickStep che cerca sempre il picco della forma in primavera per vincere le sue adorate classiche del Nord dovrebbe essere in grado di disputarle anche quest'anno.

Sarà una stagione particolare perché sulle strade delle classiche più attese di marzo e aprile vedremo per l'ultima volta il confronto tra Tom Boonen e Fabian Cancellara, i due più grandi corridori degli ultimi anni nelle corse da un giorno. Lo svizzero, infatti, ha già confermato che quella che sta per cominciare sarà la sua ultima stagione da professionista e non disputerà nemmeno le Olimpiadi, ma si concentrerà sulle classiche, ovviamente, e sul Giro d'Italia, poi valuterà se disputare anche il Tour de France.

Tom Boonen, invece, che rispetto a Cancellara è di cinque mesi più "vecchio", non ha ancora deciso se il 2016 sarà il suo ultimo anno da professionista, ma ha già le idee chiare su quale sarà il suo futuro quando scenderà dalla bici. A Het Nieuwsblad ha infatti detto:

"Al 100%, quando finirò la mia carriera in bici, mi dedicherò ai motori. Ci sono diversi campionati in Belgio dove ci si può divertire anche da amatori. Il mio obiettivo è la 24 Ore di Zolder, un circuito vicino a casa, alla famiglia e ai miei amici"
Insomma, continuerà a competere, anche se con mezzi diversi e chissà che non si tolga qualche soddisfazione anche nel campo dei motori.
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Non sapevo di 'sto fattaccio, mi spiace per lui //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png per fortuna potrà continuare a correre finché vuole.

 
Rio 2016, ciclismo: l'Italia, prima europea, ha un posto in più nella crono

 

 






L'UCI, Unione Cicistica Internazionale, ha ufficializzato il Tour Ranking 2015 del ciclismo la piacevole sorpresa di questi primi giorni del 2016 è che al primo posto dell'area europea c'è l'Italia con 3396,3 punti davanti al Belgio che ne ha 3364. Gli azzurri hanno dunque compiuto il sorpasso sui belgi grazie ai risultati della scorsa stagione e la conseguenza di questo posizionamento è che l'Italia potrà portare alle Olimpiadi di Rio 2016 un cronoman in più.

Spiega infatti il Coni in una nota:

"Questo risultato consente agli azzurri di ottenere altri quattro posti Nazione nel ciclismo su strada maschile all’Olimpiade brasiliana, che vanno a sommarsi alla carta olimpica conquistata da Adriano Malori, con l’argento nella cronometro dei Mondiali che si sono svolti a settembre a Richmond"
Il ct della nazionale di ciclismo su strada Davide Cassani, dunque, potrà convocare tra i cinque ciclisti da schierare nella corsa in linea di Rio anche due cronomen che potranno disputare la prova contro il tempo e ne avrà quindi uno in più rispetto alla squadra guidata da Paolo Bettini alle Olimpiadi di Londra 2012.

Per ora sono 121 il numero degli azzurri che hanno già in tasca la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016, ovviamente in alcuni casi (quelli delle competizioni a squadre) saranno i commissari tecnici a decidere come riempire quei posti.

Per quanto riguarda il ciclismo si devono ancora definire le qualificazioni per il ciclismo su strada femminile, il ciclismo su pista e quello fuoristrada sia maschile sia femminile e poi i partecipanti ai Giochi Paralimpici.

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Not bad :buemi:

 
A beh ma a crono facciamo schifo
Vero, però vabbè. Meglio un posto in più a noi piuttosto che agli altri :ryo:

Rio 2016: Nibali, Aru, Malori e Agnoli in Brasile dall’11 al 14 gennaio

 

 






Il ct della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani la prossima settimana volerà a Rio per un sopralluogo del percorso olimpico e porterà con sé Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Valerio Agnoli e il cronoman Adriano Malori.

Per gli azzurri della bici le Olimpia di Rio 2016 saranno l’obiettivo più importante di quest’anno, molto più dei Mondiali del Qatar che con il loro percorso piattissimo saranno appannaggio di un velocista.

l percorso della gara di ciclismo su strada in linea, invece, è ideale per gli scalatori, non a caso hanno dichiarato di puntare alla vittoria dell’oro anche corridori come Alberto Contador e Chris Froome. L’Italia, in questo senso, potrà schierare due punte eccezionali: Vincenzo Nibali, che ha già vinto almeno una volta tutti i grandi giri, e Fabio Aru, che nel 2015 ha vinto il suo primo grande giro, la Vuelta, ed è arrivato secondo al Giro d’Italia.

Ma Cassani ha in mente anche qualcos’altro: al Corriere dello Sport, infatti, ha dichiarato che sta pensando alla possibilità di schierare Vincenzo Nibali anche nella cronometro. Nella corsa contro il tempo l’uomo di punta sarà certamente Adriano Malori, campione d’Italia in questa specialità da due anni consecutivamente e vice-campione del mondo in carica. Ma anche Nibali nella crono non se la cava male e il percorso potrebbe favorire uno scalatore anche in questo tipo di corsa. Il ct infatti ha detto:

“Voglio che Adriano veda bene il percorso della crono perché anche quella è dura, forse troppo. Tanto che i miei favoriti per quella corsa sono Froome e Contador. Per questo potremmo pensare anche a Vincenzo. In fondo si corre quattro giorno dopo la gara in linea…”
Due dei cinque corridori che l’Italia potrà schierare nella corsa in linea dovranno disputare la crono, quindi è lecito pensare a Nibali come secondo cronoman.
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Trovate anche una photogallery, qui.

 
Elia Viviani pronto a un 2016 da urlo tra pista e l'esordio alla Parigi-Roubaix

 

 






Il Team Sky oggi a Maiorca ha incontrato i giornalisti, ha annunciato il rinnovo di Chris Froome fino al 2018 e presentato i nuovi acquisti tra cui l'ex campione del mondo, il polacco Michal Kwiatkowski, lo spagnolo Mikel Landa che sarà il capitano al Giro d'Italia, e il giovane italiano Gianni Moscon che va a unirsi ad altri due connazionali, vale a dire Salvatore Puccio, che è al team britannico già dal 2011, ed Elia Viviani che è arrivato la scorsa stagione.

Proprio Viviani sarà il velocista di punta della squadre di Sir Dave Brailsford e comincerà la sua stagione dall'Argentina con il Tour de San Luis che è in programma dal 18 al 24 gennaio, poi disputerà il Dubai Tour e in seguito si concentrerà sulla pista allenandosi a Montichiari per prepararsi a Het Nieuwsblad, Kuurne-Bruxelles-Kuurne e, soprattutto, i Mondiali su pista che si svolgeranno a Londra dal 2 al 6 marzo e che lo vedranno impegnato nell'Omnium, l'americana e un'altra gara a scelta tra l'inseguimento a squadre e lo scratch.

Dopo le prove iridate tornerà alla strada dove lo attendono la Tirreno-Adriatico, la Milano-Sanremo, le classiche del Nord come E3 Harelbeke, Gand-Wevelgem, tre giorni di La Panne, Giro delle Fiandre, Scheldeprijs e infine la Parigi-Roubaix e per lui sarà la prima partecipazione alla regina delle classiche.

A maggio sarà tempo di Giro d'Italia dove Elia Viviani andrà a caccia della Maglia Rossa, poi a giugno solo il Giro di Polonia prima di tornare in pista per prepararsi alle Olimpiadi.

odb.it

Beh spero riesca ad ottenere qualche successo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Tour Down Under 2016: Tyler Farrar cade, uno spettatore gli dà la sua bici e le scarpe

 

 






Il velocista della Dimension Data Tyler Farrar è stato protagonista di un episodio piuttosto singolare durante la terza tappa del Tour Down Under 2016: è caduto in un fosso mentre correva in discesa a 70 km/h, ha rimediato molti graffi, ma non si è fatto nulla di grave e pensava che anche la sua bici fosse in buono stato, ma dopo essere risalito in sella, dopo che l’ammiraglia ormai, accertatasi che stesse bene, si era allontanata, si è accorto che, invece, il cambio era completamente rotto e non poteva più andare avanti.

A quel punto ecco che arriva un aiuto inaspettato, quello di un tifoso neozelandese, Anthony Tooman, che era andato a seguire la corsa con la sua bici. Ha subito chiesto a Farrar se gli serviva una ruota, ma l’americano ha risposto che la ruota non sarebbe bastata e allora il signor Tooman gli ha dato tutta la bici e non solo, perché come è noto, devono andare bene anche gli attacchi dei pedali e allora i due si sono dovuti scambiare anche le scarpe, fortunatamente il numero era molto simile (44 uno, 43 l’altro).

Farrar e la Dimension Data hanno poi ringraziato pubblicamente Tooman che ha salvato il Tour Down Under del corriere statunitense che ha detto:

“In 14 anni, è la prima volta che mi succede. Non posso fare a meno di continuare a ringraziarlo: ha salvato il mio Tour. Mi sarebbe dispiaciuto venire in Australia e correre solo per due giorni e mezzo”
È da precisare che teoricamente non l’UCI non consente di andare avanti con la bici di uno spettatore, ma in questo caso Farrar non aveva altra scelta, perché ormai l’ammiraglia era troppo lontana, infatti alla fine è arrivato con oltre 13 minuti di ritardo. Tra l’altro al Tour Down Under un episodio simile era successo a Michael Rogers che, dopo essere caduto per colpa di una moto, fu aiutato da uno spettatore e arrivò al traguardo secondo, dietro Cadel Evans.

odb.it

Bel gesto, anche da parte dell'UCI che ha fatto uno strappo alla regola e non ha sanzionato nessuno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png

 
Ieri Comunque Mi sono Visto The program. Film basato sullo scandalo Armstrong, incredibile che un corridore del genere per 7 anni risulti non positivo ai controlli

 
Ieri Comunque Mi sono Visto The program. Film basato sullo scandalo Armstrong, incredibile che un corridore del genere per 7 anni risulti non positivo ai controlli
Ma infatti, chissà quanto marciume c'è sotto, che deve ancora venire a galla //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png

Comunque oggi inizia la Vuelta Valenciana:

La Vuelta a la Comunitat Valenciana torna dopo otto anni d’assenza e lo fa in grande stile, con una start list di tutto rispetto. Le tappe sono in tutto cinque, si comincia mercoledì 3 e si chiude domenica 7 febbraio a Valencia.

La prima tappa è una crometro individuale di 16,25 km da Benicàssim a Oropesa del Mar con un rilevamento cronometrico intermedio da prende al 12° km su un gran premio della montagna di terza categoria.

La seconda tappa abbastanza dura: è lunga 163,3 km da Castellón a Fredes e ha due gpm e un traguardo volante: il primo rpm è su La Mirona, di seconda categoria, intorno al 60° km, poi c’è lo sprint intermedio intorno al km 120 e infine, proprio all’arrivo, il secondo gpm che è di prima categoria.

La terza tappa, invece, è per le ruote veloci: ha un inizio un po’ più impegnativo con un gpm di terza categoria sull’Alto de Oronet che potrebbe anche favorire una fuga, poi c’è uno sprint intermedio a Silla, dopo l’80° km, mentre l’arrivo è posto ad Alzira dopo 173,5 km dal via che si trova a Sagunt.

La quarta tappa è la più difficile e avrà come protagonisti i corridori bravi in salita. Si parte da Orihuela e si arriva a Xorret del Catí dopo 141,3 km e soprattutto dopo ben quattro gpm: il primo è di terza categoria sull’Alto de la Garganta, intorno al 35° km, il secondo è sull’Alto de Maigmó,di seconda categoria, dopo il 70° km, il terzo è a Canalí, anch’esso di seconda categoria, infine l’ultimo è di prima categoria a Xorret del Catí, ma l’arrivo vero e proprio è in discesa, dopo lo scollinamento.

Nella quinta e ultima tappa dovrebbero tornare protagonisti i velocisti perché l’arrivo è piatto, anche se il percorso è abbastanza movimentato nella parte centrale: la lunghezza totale della frazione a Valencia è di 120,6 km, ma intorno al 60° km c’è un gpm di terza categoria sull’Alto Oronet. C’è anche un traguardo intermedio posto al km 83,5.

La start list, si diceva, è piuttosto ricca di stelle: tra le squadre meglio attrezzate troviamo l’Astana, capitanata da Fabio Aru con gregari del calibro di Diego Rosa, Paolo Tiralongo e Dario Cataldo giusto per fare qualche nome, il Team Sky con Beñat Intxausti, Leopold König, Nicolas Roche, Mikel Nieve e il campione del mondo a cronometro Vasil Kiryienka, l’Etixx-Quick Step che dovrebbe vedere il ritorno alle gare di Tom Boonen dopo il brutto incidente all’Abu Dhabi Tour al termine della scorsa stagione. Nella Movistar rivedremo all’opera il minore dei fratelli Quintana, Dayer, che dieci giorni fa ha vinto il Tour de San Luis in Argentina.

L'altimetria delle tappe e la start list completa le trovate al link originale //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Ultima modifica da un moderatore:
La corsa che apre la stagione ciclistica italiana, GP Costa degli Etruschi 2016: percorso, altimetria e start list

 


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Con la 21esima edizione del Gran Premio Costa degli Etruschi si apre ufficialmente la stagione ciclistica italiana 2016. Domenica alla partenza da San Vincenzo ci saranno 160 corridori divisi in venti squadre che si daranno battaglia fino all’arrivo, 190,6 km dopo, a Donoratico.

Il percorso è lo stesso delle ultime due edizioni: dopo il via ufficioso si arriva al chilometro zero che si trova davanti al complesso turistico Riva degli Etruschi. Dopo il via ci sono 38 km di pianura e i corridori si ritroveranno a passare da Fiorentino, Rio Torto, Bandinelle e Venturina, nel cuore del territorio di Piombino. Arriva poi la prima salita a Campiglia, ascesa di 4 km con una pendenza media del 5-6%. Dopo la discesa si arriva a San Vincenzo e poi Donoratico: al km 58,5 c’è il primo passaggio sulla linea del traguardo, poi comincia la parte del percorso caratterizzata da tre circuito, quello di San Guido e Bolgheri di 24,3 km con un piccolo strappo da ripetere tre volte, poi un altro circuito di 10.3 km pianeggiante da ripetere due volte, infine, gli ultimi 40 km, sono lungo le due tornate con salita di Torre Segalari, un’ascesa di 900 metri con pendenza media del 9% e massima dell’11%. Al vincitore andrà il Gran Premio Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, Trofeo Selle SMP.

Al via c’è il vincitore della scorsa edizione Manuel Belletti della Southeast-Venezuela e anche il secondo classificato del 2015, Davide Vigano dell’Androni-Sidermec. Tra i più attesi c’è Diego Ulissi, che guida la Lampre-Merida, mentre nella selezione della nazionale italiana ci sono alcuni giovani interessanti come Davide Martinelli, Filippo Ganna e Simone Consonni.

GP Costa degli Etruschi: altimetria

 


altimetria-gp-costa-degli-etruschi-2016.jpg


GP Costa degli Etruschi: start list

 


Questa la start list provvisoria:

Southeast - Venezuela

1 Belletti Manuel

2 Busato Matteo

3 Fedi Andrea

4 Fonzi Giuseppe

5 Rodriguez Cristian

6 Tedeschi Mirko

7 Trosino Mirko

8 Zhupa Eugert

Lampre - Merida

11 Ulissi Diego

12 Cattaneo Mattia

13 Durasek Kristijan

14 Faria Da Costa Rui Alberto

15 Koshevoy Illia

16 Mori Manuele

17 Niemec Przemyslaw

18 Bono Matteo

Nazionale Italia

21 Martinelli Davide

22 Affini Edoardo

23 Ballerini Davide

24 Castegnaro Francesco

25 Consonni Simone

26 Ganna Filippo

27 Lamon Francesco

28 Minali Riccardo

Androni - Sidermec

31 Pellizotti Franco

32 Frapporti Marco

33 Gavazzi Francesco

34 Ratto Daniele

35 Torres Rodolfo

36 Viganò Davide

37 Taliani Alessio

38 Tvetvoc Serghei

Bardiani - CSF

41 Velasco Simone

42 Tonelli Alessando

43 Chirico Luca

44 Andreetta Simone

45 Sterbini Simone

46 Bongiorno Francesco Manuel

47 Zardini Edoardo

48 Rota Lorenzo

Nippo - Vini Fantini

51 Bole Grega

52 De Negri Pierpaolo

53 Grosu Eduard

54 Filosi Iuri

55 Stacchiotti Riccardo

56 Viola Antonio

57 Yamamoto Genki

58 Zilioli Gianfranco

Gazprom - Rusvelo

61 Savitskiy Ivan

62 Boev Igor

63 Nikolaev Sergey

64 Nych Artem

65 Stash Mamyr

66 Foliforov Alexander

67 Kustadinchev Roman

68 Zakarin Aydar

Unieuro Wilier

71 Cacciotti Andrea

72 Carboni Giovanni

73 Frapporti Mattia

74 Malucelli Matteo

75 Molteni Marco

76 Pedretti Giovanni

77 Plebani Davide

78 Turrin Alex

Tirol Cycling Team

81 Bosman Patrick

82 Brkic Benjamin

83 Fankhauser Clemens

84 Schonberger Sebastian

85 Weiss Martin

86 Wachter Alexader

87 Paulus Dennis

88 Freiberger Markus

Amore & Vita - Selle SMP

91 Gavazzi Mattia

92 Bani Eugenio

93 Zamparella Marco

94 Lunardon Paolo

95 Celano Danilo

96 Ficara Pierpaolo

97 Halilaj Redi

98 Hishinuma Yukinori

Team Felbermayr Simplon Wels

101 Auber Daniel

102 Eibegger Markus

103 Rabitsch Stephan

104 Schorn Daniel

105 Steimle Jannik

106 Walzel Andreas

107 Weber Johannes

108 Grossek Andreas

Minsk Cycling Club

111 Papok Siarhei

112 Bazhkou Stansiau

113 Klimiankou Kanstantsin

114 Muzchkin Anton

115 Ramanau Raman

116 Ivashkin Anton

117 Ahiyevich Aieh

118 Piashkun Alexei

Armee De Terre

121 Barbas Yoann

122 Guyot Yann

123 Ferasse Thibault

124 Lebreton Kevin

125 Mainard Jerome

126 Raibaud Jimmy

127 Penven Clement

128 Yssaad Yannis

GM Europa Ovini

131 Balykin Ivan

132 Di Federico Andrea

133 Di Renzo Andrea

134 Di Sante Antonio

135 Galeno Fabrizio

136 Mauti Rossano

137 Rossi Gianmarco

138 Rotondi Matteo

Cycling Academy Team

141 Sagiv Guy

142 Butler Chris

143 Piaskowy Emanuel

144 Malovec Lubos

145 Pavlic Marko

146 Raim Mihkel

147 Boivin Guillaume

148 Lemus Davila Luis Enrique

MG.Kvis-Vega

151 Di Francesco Gian Marco

152 Gaffurini Nicola

153 Gazzara Michele

154 Nardelli Stefano

155 Salvietti Niccolò

156 Scartezzini Michele

157 Zverkov Evgeny

158 Giuliani Giacomo

D'Amico Bottecchia

161 Baldi Francesco

162 Di Genova Pietro

163 Giuliani Luca

164 Leone Davide

165 Nika Itjan

166 Petelin Charly

Team Christina Jewerly

171 Schumacher Stefan

172 Schulze Julian

173 Fussnegger Moritz

174 Mandrysch John

175 Nowak Florian

176 Loef Georg

177 Stritzinger Joshua

178 Fiek Arnold

Meridiana Kamen Team

181 Mucelli Davide

182 Kiserlovski Emanuel

183 Francovic Mateo

184 Cambianca Enea

185 Repse Uros

186 Sirol Endi

187 Giorgilli Gianluca

188 Ugrinic Juraj

odb.it

 
12 anni che se ne è andato il più grande scalatore di tutti i tempi. Ciao Marco.


 
Non ce la faccio a vedere il video //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png Ciao Marco

 
Per fortuna, dopo di lui ci sono stati molti altri ciclisti italiani forti, ce ne sono tuttora e ce ne saranno sempre in futuro. Ma uno come lui, non ci sarà mai più.


Grazie Marco.


 
Mondiali di Ciclismo su Pista Londra 2016: programma e azzurri in gara

 

 






Da mercoledì 2 a domenica 6 marzo i migliori pistard del mondo si sfidano al Lee Valley VeloPark di Londra per i Mondiali di Ciclismo su Pista 2016. L’Italia vi partecipa con la selezione femminile guidata da Dino Salvoldi e quella maschile di Marco Villa.

Per quanto riguarda le ragazze, Davide Cassani, che coordinatore tecnico delle nazionali italiane di ciclismo, su indicazione di Salvoldi, ct di riferimento, ha convocato Beatrice Cartelloni, Maria Giulia Gonfalonieri, Simona Frapporti, Tatiana Guderzo, Francesca Pattaro e Silvia Valsecchi per l’inseguimento a squadre (le quattro titolari saranno scelte alla vigilia della gara), mentre Elena Cecchini si concentrerà solo sulla corsa a punti così come Annalisa Cucinatta sullo scratch. Confalonieri disputerà anche la corsa e punti e lo scratch, Frapporti l’omnium e Pattaro l’inseguimento individuale.

Questo il commento di Salvoldi sulla sua squadra:

“Siamo consapevoli del nostro valore assoluto nell’inseguimento a squadre e anche se la qualifica per Rio2016 già esiste siamo anche consapevoli dei nostri limiti e di come le altre nazioni di spicco si approcceranno alla rassegna iridata per conquistare il podio. Mentre, nelle gare di gruppo, in generale, il movimento non è ancora al vertice ma vogliamo migliorarci. Così anche per l’omnium, in cui ci giocheremo il tutto per tutto per poter raggiungere la qualificazione olimpica”

La nazionale maschile è composta invece da Liam Bertazzo, Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon, Michele Scartezzini ed Elia Viviani per l’inseguimento a squadre (anche in questo caso i quattro titolari azzurri saranno comunicati il giorno prima della gara) più Francesco Ceci per il keirin. Viviani disputerà anche l’omnium e lo scratch, Bertazzo la corsa a punti e il Madison con Consonni che a sua volta sarà impegnato anche nella corsa a punti e sarà la riserva per l’omnium, mentre Ganna gareggerà anche nell’inseguimento individuale.

Il Ct Villa a proposito dei suoi ragazzi dice:

“Il nostro obiettivo è la qualificazione olimpica nel keirin. Abbiamo un buon vantaggio nel ranking ma non dobbiamo rilassarci a Londra. Mentre nell’omnuim, visto che non c’è lo stress della qualificazione per Rio già raggiunta, Viviani lo correrà come prova olimpica. Abbiamo infatti programmato il suo avvicinamento a Rio intervallando attività su strada a quella su pista. Valuteremo poi dopo i Mondiali se questa programmazione è adeguata e saremo nel caso in tempo per correggere qualche sbavatura e affrontare così l’ultimo l’avvicinamento a Rio 2016. Nello scratch iridato mi piacerebbe inserire Consonni ma, sempre con Viviani, stiamo valutando che questo tipo di gara a gruppo può essere un test per affrontare poi l’omnium e le discipline di gruppo che ne fanno parte”

Qui di seguito gli azzurri convocati e tutto il programma dei Mondiali con gli orari italiani.

Mondiali Ciclismo su Pista Londra 2016: convocati azzurri

DONNE (Ct Dino Salvoldi)

Beatrice Bartelloni (Aromitalia-Vaiano-Fondriest) - Inseguimento a squadre

Elena Cecchini (G.S. Fiamme Azzurre) - Corsa a punti

Maria Giulia Confalonieri (Fiamme Oro) - Inseguimento a squadre; Corsa a punti, Scratch

Annalisa Cucinotta (Forestale Cicli Olympia Vittoria) - Scratch

Simona Frapporti (Fiamme Azzurre) - Inseguimento a squadre; Omnium

Tatiana Guderzo (Fiamme Azzurre) - Inseguimento a squadre

Francesca Pattaro (Bepink) - Inseguimento a squadre e individuale

Silvia Valsecchi (Bepink) - inseguimento a squadre

UOMINI (Ct Marco Villa)

Liam Bertazzo (Southeast – Venezuela) - Corsa a punti; Inseguimento a squadre; Madison

Francesco Ceci (G.S. Fiamme Azzurre) - Keirin

Simone Consonni (Team Colpack) – Ins. a squadre; Corsa a punti; Scratch; Madison; riserva per Omnium;

Filippo Ganna (Team Colpack) - Inseguimento individuale e a squadre

Francesco Lamon (Team Colpack) - Inseguimento a squadre

Michele Scartezzini (Norda – Mg.K Vis) - Inseguimento a squadre

Elia Viviani (Team Sky) - Omnium; scratch, inseguimento a squadre.

Mondiali Ciclismo su Pista Londra 2016: programma completo

Mercoledì 2 marzo 2016

Dalle ore 12:00

Qualifiche Inseguimento a squadre uomini

Qualifiche Inseguimento individuale donne

Qualifiche Velocità a squadre Uomini e Donne

Dalle ore 17:30

Finale Scratch Uomini e cerimonia

Finale Inseguimento individuale donne e cerimonia

Finale Velocità a squadre Uomini

Finale Velocità a squadre Donne

Giovedì 3 marzo 2016

Ore 12:00

Qualifiche Inseguimento a squadre donne

Keirin Donne 1 round

Finale Km da fermo Uomini

Inseguimento a squadre Uomini ( primo round)

Dalle ore 16:00

Keirin Donne (round 2, finale e cerimonia)

Scratch Donne (finale e cerimonia)

Inseguimento a squadre uomini (finale cerimonia)

Venerdì 4 marzo 2016

Dalle ore 8:00

Velocità Ind. uomini (qualificazioni e ripescaggi)

Omnium Uomini (1^ prova scratch)

Inseguimento individuale Uomini - qualificazioni

Dalle ore 13:30

Donne 500m time trial (finale e cerimonia)

Inseguimento a squadre Donne (primo round)

Omnium uomini (2^ prova inseguimento)

Dalle ore 18:00

Corsa a punti uomini (finale e cerimonia)

Inseguimento individuale Uomini (finale e cerimonia)

Inseguimento a squadre Donne (finale e cerimonia)

Omnium Uomini (3^ prova eliminazione)

Sabato 5 marzo 2016

Dalle ore 9:00

Velocità donne (qualifiche e ripescaggi)

Omnium Donne (1^ prova scratch)

Omnuim Uomini (4^ prova km da fermo)

Dalle ore 13:45

Velocità uomini (quarti di finale; 5-8 posto)

Omnium Uomini (5^ prova giro lanciato)

Omnium Donne (2^ prova inseguimento)

Dalle ore 18:00

Velocità ind. Uomini (semi-finale, finale, cerimonia)

Corsa a punti Donne (finale e cerimonia)

Omnium Uomini (6^ corsa a punti – cl. finale e cerimonia) point

Omnium Donne (3^ prova eliminazione)

Domenica 6 marzo 2016

Dalle ore 9:00

Velocità donne (quarti di finale; 5-8 posto)

Keirin Uomini (round 1, ripescaggi)

Omnium Donne (4^ prova 500m time trial, 5^ prova giro lanciato)

Dalle ore 13:00

Velocità ind. Donne (semi-finale, finale,cerimonia)

Keirin Uomini (round 2, finale, cerimonia)

Omnium Donne (6^ prova corsa a punti, cl finale e cerimonia)

Madison Uomini (finale e cerimonia)

odb.it

 
ci sono le strade bianche adesso.... 18 km alla conclusione attacco di Sagan con Stybar e Cancellara

- - - Aggiornato - - -

Spartacussss, mamma mia Fabian un mito

 
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