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Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
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Tra qualche anno Amazon mi negherà il diritto ad accedere all'acqua potabile perché non gli piace il mio modo di pensare ma è tutto ok, sapevo a cosa andavo incontro quando ho accettato il contratto.
Del resto se non mi sta bene posso sempre crearmi la mia azienda di distribuzione globale di acqua e viveri, è il libero mercato fuck yeah.
Perché buttarla in caciare e costruire scenari totalmente campati per aria?
Se Amazon cominciasse ad applicare una politica secondo la quale non puoi chiedere più di 3 resi al mese e tu continui a rendere roba pretendendo di avere i tuoi soldi "perché il reso è un diritto del consumatore", Amazon ha tutto il diritto di chiuderti l'account e dirti "compra altrove, io a te non vendo nulla". Soprattutto se il comportamento è reiterato. Il regolamento va rispettato, pena l'esclusione. È a questo punto che, nel caso in cui si abusi di tale potere, le istituzioni e gli organi di controllo entrano in gioco.
La mancanza di regolamentazione dei social è il problema attuale, non il fatto che Facebook e Twitter applichino il loro regolamento. Ci sono le istituzioni a tutela dei diritti dei cittadini e in questo caso si stanno muovendo con estrema lentezza e ritardo, ma, ad oggi, nessun personaggio di rilievo è stato bannato da Twitter per le sue opinioni. Né Trump, né altri. Tutto sto ragionamento ipotetico serve solo ad alimentare il clima di sfiducia verso le istituzioni e tutto ciò che sta al di sopra dei cittadini e detiene un qualche potere, ma l'anarchia non è la soluzione, il caos genera caos, ci vuole un equilibrio nelle cose.

La figura dei giornalisti è una figura che pecca di preparazione, non ci sono solo questione economiche e politiche, non c'è solo la faziosità o la malafede. Lo so che è incredibile, ma ci sono pessimi giornalisti che sono pessimi perché hanno scarse competenze, perché per anni in Italia per fare il giornalista i requisiti necessari erano ridicoli. Io sono sempre dell'idea che è meglio cercare di aggiustare le cose anziché prenderle e cestinarle. Le rivoluzioni non funzionano, gli stravolgimenti non funzionano, i danni che vengono fatti per ricostruire non sono semplici e indolore. Il fatto che Facebook sia diventato negli anni promotore di siti non verificati sta creando danni sociali evidenti. Per quanto una persona può essere democratica e inneggiare alla libertà, non dobbiamo sovrastimare le capacità degli essere umani.
La mediazione serve, va migliorata, va controllata da organi indipendenti, ma serve. È impensabile un internet totalmente libero, in cui tutto è in mano agli utenti. In una settimana si può facilmente creare un sito credibile in tutto e per tutto che scrive e alimenta bufale acchiappalike (quando va bene, altri creano e alimentano visioni distorte che sono ben peggiori perché plasmano la mente di chi ne fruisce). Succede, è successo e continuerà ad accadere. I giornali e le TV ci danno le loro interpretazioni, faziose, di parte, ma un conto è raccapezzarsi con questo tipo di notizie (che comunque vengono controllate e non possono essere mai totalmente campate per aria), un conto è avere a disposizione un flusso incessante e incontrollato. La realtà è troppo complessa per lasciare che ogni persona faccia da sé. E per piacere basta con questa storia che il sistema è marcio, tutto è marcio, tutti sono corrotti, tutti vogliono sottometterci, dai. Siete davvero convinti che non ci siano persone con un po' di buon senso, con voglia di fare, con professionalità, che si preoccupano del loro paese, della loro comunità?
Poi se deve essere un continuo mettere in discussione tutto e tutti perché "c'è qualcuno sopra di noi che ci controlla tutti" la smetto anche di provarci. Resto con le mie idee, voi con le vostre e bon
 
Per curiosità che tipo di notizie devo essere filtrate quelle carattere sociale? Economico? Politico? Culturale?Salute?
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Tornando a parlare di noi che ne pensate del ritorno del pareggio di bilancio evocato da Gualtieri?
Farà capolino entro fine/inizio 2021/22 ma oggettivamente siamo nella mer*a visti anche i vincoli del recovery oltre la pioggia di fallimenti che ci colpirà da fine marzo in avanti.
 
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Esattamente come spaziogames sarebbe libera di bannarmi se io andassi a scrivere complotti su complotti nel topic del coronavirus. Sarebbe censura pure quella? Il principio è lo stesso.
Questi esempi però lasciano il tempo che trovano. Piattaforme come Twitter, Facebook o Youtube hanno de facto dei monopoli per quanto riguarda la comunicazione online, non sono paragonabili ad un forum di videogiochi.
 
Non c'è bisogno di postare notizie direttamente false per fare infodemia: impostare notizie in modo da fare l'occhiolino al complottismo più becero o a sollevare odio rientra benissimo in questa categoria. E in generale, non è che se la bufala non la fai partire te allora tutto ok perchè l'hai solo "riportata". Se il sito in questione riporta regolarmente le menate di un giudice in perù o di gente come montanari citandoli praticamente come fonti autorevoli sempre di diffusione di fake news si parla, non è che se le dice qualcun altro e tu le spargi (con tanto di strizzata di occhiolino nell'articolo) e basta tutto ok. Possiamo pure girare intorno alla semantica se vuoi ma sempre di disinformazione si tratta.

Che poi, chiariamoci: non si può parlare di censura per contenuto rimosso da YT. Nel momento in cui ti registri su una piattaforma e accetti di sottostare a determinate regole dovresti essere ben consapevole di quello a cui vai incontro; semplicemente fino ad ora FB, YT e compagnia cantante non avevano voluto fare nulla, il che aveva fatto intendere che le piattaforme fossero buone per pubblicare qualsiasi pattume e disinformazione dilagante. Peccato che nella situazione attuale non sia più tollerabile una cosa del genere.

Gli articoli stan sempre lì, non è stata tolta la "voce" a nessuno (per quanto putrida sia, ndr): semplicemente YT ha scelto di non offrire più la sua piattaforma ad essa.
Non stiamo girando intorno alla semantica, ho solo chiesto se le notizie riportate fossero vere o se fossero campate in aria. Che poi è interessante il fatto che quello che dici si applica a buoni 3/4 delle notizie in materia di euro e Europa e, effettivamente, e sarebbe curioso vedere a quanti farebbe piacere vedere chiusi gli account di repubblica o del corriere .

Inoltre, ripeto in questo thread che Google, Twitter e Facebook sono imprese private e che le imprese private agiscono nel proprio interesse da anni quindi grazie ma non c'è necessità del reminder.
 
Ultima modifica:
Il CTS che dice "non c'è problema per le scuole, se non vengono riaperte le regioni se ne prendono la responsabilità", è veramente ridicolo.
Dopo un anno in cui hanno preteso di dettare legge, in cui tutt'ora continuano a premere sul governo per chiudere tutte le attività commerciali e ricreative, ora arriva un plateale endorsement alla riapertura delle scuole, con tanto di scaricabarile sugli enti locali, nonostante NIENTE sia stato fatto per l'incremento dei trasporti.
Chissà perché ci vedo la manina di Boccia in questo ennesimo atto ostile contro le regioni. Ve lo ricordate Boccia che impugnò l'ordinanza di chiusura delle scuole della regione Marche l'anno scorso?
Il CTS permette al governo di pulirsi la coscienza, e nel caso avranno già la scusa pronta in caso di nuove restrizioni
 
Io continuo a non capire come si possa non capire il rischio di affidare ad un "organo" la decisione di cosa è fake news e cosa non lo è.
Ok, nel 99% dei casi ammettiamo che siano nel giusto. Ma avete idea di cosa voglia dire? In un sistema di diritti e libertà come il nostro, prevedere una soluzione del genere è rischiosissimo. Impossibile non capirlo dai, non ci credo
 
Il CTS che dice "non c'è problema per le scuole, se non vengono riaperte le regioni se ne prendono la responsabilità", è veramente ridicolo.
Dopo un anno in cui hanno preteso di dettare legge, in cui tutt'ora continuano a premere sul governo per chiudere tutte le attività commerciali e ricreative, ora arriva un plateale endorsement alla riapertura delle scuole, con tanto di scaricabarile sugli enti locali, nonostante NIENTE sia stato fatto per l'incremento dei trasporti.
Chissà perché ci vedo la manina di Boccia in questo ennesimo atto ostile contro le regioni. Ve lo ricordate Boccia che impugnò l'ordinanza di chiusura delle scuole della regione Marche l'anno scorso?
Il CTS permette al governo di pulirsi la coscienza, e nel caso avranno già la scusa pronta in caso di nuove restrizioni
Ma, tradotto cosa significa "se ne prendono la responsabilità"? Ma, soprattutto, quali responsabilità si è preso, fino ad ora, il CTS?
 
Diciamo che ci andrebbe una via di mezzo. Le fake news hanno fatto danni incalcolabili e solo adesso ne stiamo sperimentando i risultati.
 
Io continuo a non capire come si possa non capire il rischio di affidare ad un "organo" la decisione di cosa è fake news e cosa non lo è.
Ok, nel 99% dei casi ammettiamo che siano nel giusto. Ma avete idea di cosa voglia dire? In un sistema di diritti e libertà come il nostro, prevedere una soluzione del genere è rischiosissimo. Impossibile non capirlo dai, non ci credo
Ma anche traslato in altri paesi che poi la rete non è solo quello che vedi :asd:
 
Ma, tradotto cosa significa "se ne prendono la responsabilità"? Ma, soprattutto, quali responsabilità si è preso, fino ad ora, il CTS?
Semplice, il CTS (o meglio, il governo) dopo aver chiuso qualunque cosa, ora vuole togliersi la responsabilità politica della chiusura delle scuole, così da oggi i vari Azzolina e Boccia potranno esporsi nel loro amato scaricabarile anti-regioni, accusando queste della mancata riapertura, per accusare le regioni dell'aumento dei contagi un domani.
Della serie, Boccia impugna ogni singola ordinanza di riapertura, ma da oggi potrà accusare le regioni per la chiusura delle scuole.
CTS=governo, questo è il punto
 
Il controllo ai terzi imho è la classica soluzione facilona che alla fine non risolve nulla ed è indubbiamente pericolosa.

La soluzione come sempre sta nell'educazione, in un mondo in cui la gente si informa, fa domande, è educata all'uso di internet e sa filtrare da sola le notizie, non ci sarebbe nessun problema.

Inviato dal mio CPH1941 utilizzando Tapatalk
 
Il controllo ai terzi imho è la classica soluzione facilona che alla fine non risolve nulla ed è indubbiamente pericolosa.

La soluzione come sempre sta nell'educazione, in un mondo in cui la gente si informa, fa domande, è educata all'uso di internet e sa filtrare da sola le notizie, non ci sarebbe nessun problema.

Inviato dal mio CPH1941 utilizzando Tapatalk
Qui ti do ragione, una forte campagna d'informazione è un altro conto a differenza di una via che una volta presa non si torna più indietro.
 
Semplice, il CTS (o meglio, il governo) dopo aver chiuso qualunque cosa, ora vuole togliersi la responsabilità politica della chiusura delle scuole, così da oggi i vari Azzolina e Boccia potranno esporsi nel loro amato scaricabarile anti-regioni, accusando queste della mancata riapertura, per accusare le regioni dell'aumento dei contagi un domani.
Della serie, Boccia impugna ogni singola ordinanza di riapertura, ma da oggi potrà accusare le regioni per la chiusura delle scuole.
CTS=governo, questo è il punto
Secondo me, invece, il CTS viene usato dal governo come, dove, quando e perché gli piace. Quando un'idea o una proposta del CTS conviene al governo, è la scienza santa, sacra e benedetta. Quando non conviene, resta lì.

Il punto è che non è mai stata stabilita una metrica (o più metriche) che consentisse di valutare l'efficacia e l'efficienza delle diverse restrizioni né è stato pubblicato il modello (in senso statistico) sulla cui base sono state prese le decisioni sulle restrizioni. E fra l'altro, personalmente, dubito che sia stato sviluppato un modello del genere. Il massimo che si è riusciti a fare per giustificare le misure sono stati dei controfattuali impossibili, i classici "Immaginate cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il lockdown, questa chiusura qui, quella chiusura là". È la cosa ancora più vergognosa è che si procede a tentativi da un anno, ormai. Già non era giustificato a marzo 2020, figuriamoci ora.
 
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Penso che una questione che ruota attorno al fatto che i social abbiano creato delle comunità enormi debba creare un dibattito da affrontare, da non ridurre ad una verità assoluta di regolamento del privato o di organo terzo che filtra le informazioni. Il tema è davvero importante, sicuramente non nuovo, ma non è tardi per agire.

Una risposta non so darmela, ma proprio da fautore dell'Internet libero mi piacerebbe discuterne. Da una parte il privato che ha creato la comunità ma è legittimamente interessato a tutelare i propri interessi economici, dall'altra siamo milioni, miliardi, di utenti inseriti in queste comunità virtuali che sempre più si sostituiscono alle comunità fisiche e come tali hanno bisogno di creare un proprio regolamento.
 
Io continuo a non capire come si possa non capire il rischio di affidare ad un "organo" la decisione di cosa è fake news e cosa non lo è.
Ok, nel 99% dei casi ammettiamo che siano nel giusto. Ma avete idea di cosa voglia dire? In un sistema di diritti e libertà come il nostro, prevedere una soluzione del genere è rischiosissimo. Impossibile non capirlo dai, non ci credo
Se la poniamo in questa maniera pure affidarci allo Stato è un rischio. Chi ci dice che la politica tutelerà i nostri interessi? Chi ci dice che la Magistratura sarà imparziale? E infatti piovono critiche a destra e a manca sia sull'uno che sull'altra, ma la soluzione quale sarebbe? Che ognuno si rappresenti da sé?
Vanno studiati meccanismi di controllo in modo tale che venga garantita il più possibile imparzialità e trasparenza. Non dico che sia facile, però per me la soluzione semplice è proprio dire "ah ma tranquillo, ci penserà la gente a capire cosa è vero e cosa no". Sulla base di cosa? Di quali competenze? Quando stiamo male e andiamo dal medico per un parere mica ci mettiamo a pensare "ah sicuramente sarà d'accordo con le lobby dei farmaci per cui cercherà di prescrivermi qualcosa e magari saranno le più costose. Chi controlla l'imparzialità dei medici? Chi si assicura che la loro priorità sia guarirmi e non scucirmi denaro?". O ancora, chi decide che i libri universitari sono affidabili? Chi decide che la scuola non ci mente sin da piccoli per inculcarci i concetti sbagliati? Ci vogliono ignoranti per controllarci meglio e poi ci forniscono gli strumenti per essere competenti?

Per come la vedo io il controllo deve per forza passare da terzi. Se io leggessi un articolo che parla del coronavirus sulla base di cosa dovrei capire se sono davanti ad una fake news o una notizia affidabile? Bisogna ammettere che siamo ignoranti e che saremo sempre ignoranti, che non possiamo essere noi ad attestare l'accuratezza e la veridicità delle informazioni che ci vengono propinate. Sarebbe sovrastimare (e di molto) le nostre capacità e conoscenze.
Io spero che vi rendiate conto che se i cinque stelle hanno preso oltre il 30% alle ultime elezioni è anche per questo tipo di ragionamenti. Sfiducia totale verso tutto e tutti e potere totalmente nelle mani di ciascuno di noi. Le persone sono intelligenti abbastanza per capire cosa e giusto e sbagliato, già. Cosa vuoi che vada storto. Chi è ignorante e non ha spirito critico resterà indietro, ma che importa, almeno non siamo più sotto il contro politico-economico (che alla fine ha tutto da guadagnarci da un popolo avanzato, competente, istruito, che rema verso la stessa direzione), ma sotto quello dell'ignoranza più totale :sisi:
Ovviamente la mia risposta non è diretta solo a Mattia. Per comodità ho fatto un discorso unico partendo da lì
 
Se la poniamo in questa maniera pure affidarci allo Stato è un rischio. Chi ci dice che la politica tutelerà i nostri interessi? Chi ci dice che la Magistratura sarà imparziale? E infatti piovono critiche a destra e a manca sia sull'uno che sull'altra, ma la soluzione quale sarebbe? Che ognuno si rappresenti da sé?
Vanno studiati meccanismi di controllo in modo tale che venga garantita il più possibile imparzialità e trasparenza. Non dico che sia facile, però per me la soluzione semplice è proprio dire "ah ma tranquillo, ci penserà la gente a capire cosa è vero e cosa no". Sulla base di cosa? Di quali competenze? Quando stiamo male e andiamo dal medico per un parere mica ci mettiamo a pensare "ah sicuramente sarà d'accordo con le lobby dei farmaci per cui cercherà di prescrivermi qualcosa e magari saranno le più costose. Chi controlla l'imparzialità dei medici? Chi si assicura che la loro priorità sia guarirmi e non scucirmi denaro?". O ancora, chi decide che i libri universitari sono affidabili? Chi decide che la scuola non ci mente sin da piccoli per inculcarci i concetti sbagliati? Ci vogliono ignoranti per controllarci meglio e poi ci forniscono gli strumenti per essere competenti?

Per come la vedo io il controllo deve per forza passare da terzi. Se io leggessi un articolo che parla del coronavirus sulla base di cosa dovrei capire se sono davanti ad una fake news o una notizia affidabile? Bisogna ammettere che siamo ignoranti e che saremo sempre ignoranti, che non possiamo essere noi ad attestare l'accuratezza e la veridicità delle informazioni che ci vengono propinate. Sarebbe sovrastimare (e di molto) le nostre capacità e conoscenze.
Io spero che vi rendiate conto che se i cinque stelle hanno preso oltre il 30% alle ultime elezioni è anche per questo tipo di ragionamenti. Sfiducia totale verso tutto e tutti e potere totalmente nelle mani di ciascuno di noi. Le persone sono intelligenti abbastanza per capire cosa e giusto e sbagliato, già. Cosa vuoi che vada storto. Chi è ignorante e non ha spirito critico resterà indietro, ma che importa, almeno non siamo più sotto il contro politico-economico (che alla fine ha tutto da guadagnarci da un popolo avanzato, competente, istruito, che rema verso la stessa direzione), ma sotto quello dell'ignoranza più totale :sisi:
Ovviamente la mia risposta non è diretta solo a Mattia. Per comodità ho fatto un discorso unico partendo da lì
Allora seguendo il tuo ragionamento sarebbe giusto il "completo" controllo su ogni cosa?Per riassumere un sistema tipo azienda.
 
Allora seguendo il tuo ragionamento sarebbe giusto il "completo" controllo su ogni cosa?Per riassumere un sistema tipo azienda.
Esatto :sisi:
Non esistono vie di mezzo :sisi:
O bianco o nero :sisi:
Se si parla di politica o di organi controllo è tutto marcio a priori :sisi:
O controllo totale stile Orwell o nessun controllo, proprio quello che dico da pagine e che chiaramente si evince dal mio ultimo post :sisi:

Ripeto, è in questo modo che i cinque stelle prendono il 30% :sisi:
 
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