Alle politiche non votare è astensionismo passivo ovvero denota indifferenza all'esito e non ha effetto sull'esito del voto
al referendum invece è astensionismo attivo perchè il non voto ha effetto sull'esito del referendum poichè il mancato raggiungimento del quorum equivale a un NO
Abbassare o eliminare il quorum significherebbe svuotare di effetto la volontà di milioni di cittadini
Alle più recenti tornate elettorali hanno votato in media fra fra il 52 ed il 58% dipendeva dal distretto . Se a questo referendum han votato solo fra il 30 ed il 31% vuol dire che fra il 22 ed il 27% degli elettori che votano sempre non sono andati a votare DI PROPOSITO per tenere basso il quorum .
Inoltre abbassare il Quorum oltre a creare un vulnus costituzionale rispetto alla rappresentanza parlamentare è molto pericoloso , poichè darebbe alle minoranze un potere immenso generando referendums su referendums anche i più assurdi fino a prendere gli elettori per stanchezza e a quel punto un pugno di persone potrebbe fare carne di porco del sistema legislativo Italiano
In realtà si dovrebbero fare referendums su argomenti di portata popolare non su argomenti minoritari che in realtà nascondono un tentativo di contarsi per fini di potere , in questo caso i massimalisti (Sinistra PD , AvS , Landini) volevano zittire i riformisti , è andata male ma l'assurda conta dei S serve a dimostrare che quella massimalista è la linea vincente rispetto a Meloni , ma in realtà parecchi a sinistra han votato no (oppure se non erano di sinistra allora non sono 12.000.000 di voti) Parecchi non vogliono andare a Rimorchio di Fratoianni e Bonelli nè , tantomeno, di Conte , non è detto che votino a sinistra o che vadano a votare proprio , Inoltre Conte vuole andare a Palazzo Chigi , quindi in teoria il PD dovrebbe proporre lui Premier, i riformisti e la dirigenza PD non lo accetterà mai . Un conto sono le elezioni locali dove il campo largo si può fare, ma alle politiche chi dovrebbe esprimere il Premier?
Ma più importante di tutto si dovrebbe imporre per legge come accadde per la Par Condicio un minimo obbligatorio di informazione referendaria , un diritto COSTITUZIONALE .
Noi cittadini abbiamo il diritto di abrogare quasi qualunque legge venga fatta in parlamento ed è un'arma potentissima , non dobbiamo lasciarcela scippare con motivazioni puerili e fasulle
Aumentare il numero delle firme comporta un rischio , se dovessero escludere le firme elettroniche , potrebbe diventare impossibile raccoglierne a sufficienza , e comunque non è la facilità di raccolta delle firme il problema , ma la quantità, se sono 500.000 è perchè è un numero sufficiente di cittadini a volerlo , perchè portarlo a 1.000.000 ? Allora occorre anche raddoppiare il numero di presidenti di regione? da 5 a 10?