Vorrei dire la mia sul gioco dopo aver terminato tre run, l'ultima delle quali a difficoltà mad house.
Ovviamente tutto il pensiero è soggettivo, strettamente soggettivo, quindi prendetelo per quello che esso rappresenta: opinioni e pareri di un singolo individuo ^^.
Questo Resident Evil 7 non mi è piaciuto, mi piacciono i giochi normali, questo Resident Evil 7 mi ha letteralmente fatto uscire fuori di testa. Non mi divulgherò sul comparto tecnico/grafico perchè mi piace parlare del giocato, e pad alla mano questo RE7 lo promuovo a pieni voti, e vi spiegherò il perchè.
Dopo Code Veronica, ho assistito ad una lunga, lancinante e sconcertante decomposizione della mia saga preferita: un corpo morto che col tempo andava via via sempre più in decomposizione, quasi non riconoscendosi più nel sesto capitolo main, e nello spin-off Revelation 2. E la terza persona, credetemi, era l'ultimo dei problemi.
Avevo grossi timori per questo settimo capitolo, non sapete quanti, e da amante della saga e dell'horror in generale, mi ci sono buttato anima e corpo, vivendo una delle migliori esperienze horror degli ultimi anni (e non pochi). Capite, e preciso, che RE7 va giocato, e vissuto, assolutamente a difficoltà mad house (difficile), semplicemente non perchè più difficile (ovvio), ma perchè a difficoltà facile e normale hanno volutamente tagliato features tipiche della trilogia originale e degli horror in generale. RE7 quindi è semplicemente se stesso alla massima difficoltà, provocando un senso di tensione e paura tangibile dall'inizio alla fine. Il level design è quanto di più intelligente e azzeccato dai tempi, appunto, del code veronica: stanze e corridoio volutamente stretti e claustrofobici conditi da un backtracking non invadente e oppressivo, ma che, anzi, riesce ad invogliare il giocatore e tornare spesso sui propri passi proprio per il senso di sopravvivenza: se magari tornerete nella stanza X per la terza volta, non sarà per un enigma o un key item, sarà per quei 4 proiettili del fucile a pompa che, credetemi, potrebbero salvarvi la vita.
La visuale in prima persona poi è ancora più azzeccata del level design, d'altronde, RE 96' doveva essere proprio in prima persona in origine, ma a causa delle limitazioni tecniche dell'epoca si optò per la terza e le telecamere fisse. La visuale in prima aiuta moltissimo a calarsi nell'atmosfera (malsana e spaventosa) del titolo, proprio in questo RE7 ci si affida più di una volta all'udito, visto che, a quel rumore di passi blandi e organici, ci si volta e ci si ritrova un micomorfo ad un cm dal naso pronto a farci a pezzi, vi assicuro che se avete poi solo un coltellino o una manciata di munizioni della pistola, il terrore è raddoppiato. Il maggior pregio del gioco è proprio quello di trasmettere il senso di sopravvivenza all'interno delle location di gioco, e lo fa in modo intelligente, prendendoti per mano, rincuorandoti facendoti trovare una scatola di munizioni e una lozione medica ora, per poi gettarti in pasto all'inferno un secondo dopo. In RE7 nulla viene regalato: vuoi quell'arma? Bene, te la devi sudare esplorando per bene le aree di gioco, comportando quindi il dover affrontare spesso i nemici con quel poco che il gioco ti mette a disposizione, ma non condanna il giocatore a scappare, anche perchè scappare non sempre è la soluzione migliore, ma anzi lascia libero approcci al combattimento, rendendoli avvincenti proprio andando a giocare sulle meccaniche del gioco. Mi spiego meglio: uccidere un nemico scaricandogli addosso 2/3 caricatori è possibile? Certamente, ovviamente con il risultato di rimanere senza più munizioni; uccidere un nemico con 1/2 colpi ben assestati in testa o in altre parti vitali? Anche in questo caso la risposta è affermativa, risparmiando un botto di munizioni, ma in questo secondo caso è richiesta un'abilità pad alla mano superiore alla normale media.
Lo stesso dicasi per le boss fight, che ho trovato davvero splendide e assolutamente da infarto (alcune), non tanto per il contesto "tematico", ma proprio per le meccaniche survival: noi 1/2 colpi e schiattiamo, il boss hai voglia prima che lo tiri giù, e ogni proiettile, ogni lozione medica (quei/quelle pochi/e) è di vitale importanza. E non sono da meno i salvataggi risicati all'osso e le postazioni di salvataggio, usufruibili solo ed esclusivamente se in possesso di audio cassette.
Il gioco è palesemente stato curato in modo maniacale, sotto ogni singolo aspetto, senza lasciare nulla al caso, anche se, certo, è presente qualche difetto: protagonista anonimo, scarsa varietà dei nemici, parte finale del gioco palesemente sotto tono e qualche intoppo narrativo che avrebbe necessitato di maggiore attenzione.
Ma questo RE7 è davvero il vero, degno successore dell'originale, e sta ad esso come Star Wars Il Risveglio della Forza sta ad Una Nuova Speranza. Parlo di situazione di gioco, location, boss fight, senza spoileravi nulla, RE7 "gioca" molto su questo aspetto. E chi ha spulciato per bene RE 96'/Rebith sa perfettamente di cosa io stia parlando.
Finisco col dire che Capcom, a questo giro, ha fatto le cose per bene e con dovizia di particolare, e dopo le cocenti delusioni di RE4 (capolavoro di gioco, ma parliamo di resident evil), RE5, RE6 (*** mio l'aborto massimo finale) e i due Revelation, Capcom ha realmente capito che strada imboccare per il proseguo della saga, RE è davvero tornato a casa, perchè RE7 non è la visuale in terza persona, non è la S.T.A.R.S, non è gli zombi, o per lo meno, non necessariamente e subito, Resident Evil è innanzitutto un survival horror, è nato come tale, e con questo settimo capitolo, è resuscitato come tale.
Sono state gettate ottime basi davvero per i capito a seguire, e da fan della saga, ne sono davvero entusiasta.
Nella mia classifica generale della saga, questo RE7 entra prepotentemente e di diritto, in questa posizione:
1) Resident Evil Rebirth
2) Resident Evil 2
3) Resident Evil 7
4) Resident Evil 3
5) Resident Evil Zero
6) Resident Evil Code Veronica
Quindi, lo promuovo senza riserve come degno esponente della saga e come survival horror in generale.
VOTO FINALE: 9.2