Logbook di Django de Fect - #3
[Criptazione attiva]
Ho comprato i rifornimenti che mi servivano, ma caspita se si fanno pagare per le munizioni! È tuttavia una spesa necessaria, visto che i recenti incontri con la Flotta Cremisi hanno dato fondo alle mie scorte. Sono poi andato al Viewport, un hotel della zona, in cerca di un paio di braccia in più. Ho trovato gente capace con esperienza (tra cui un misterioso e minaccioso individuo che si fa chiamare il Cacciatore) e altri più "acerbi", ma tutti avevano una cosa in comune: un costo superiore a quanto possa ora permettermi. Sono uscito da lì da solo, ma non a mani vuote: la barista Nyssa mi ha infatti dato l'opportunità di recuperarle un carico che attendeva ma confiscato dalle autorità (perché assieme a merce di dubbia provenienza). Ovviamente non è consentito ai civili entrare nell'area di stoccaggio perciò ho dovuto ricorrere a...altri mezzi. Non é stato difficile approfittare di un momento di distrazione della guardia per usare un digipick sul terminale di accesso e sbloccare così l'accesso al deposito. Entrare e uscire da lì con il pacchetto è stato una mera formalità. Nyssa é stata contenta del lavoro "pulito": non smetterò di lavorare grazie al suo compenso, ma se non altro ora so dove bere un bicchiere a scrocco.
Mi sono poi diretto alla Loggia, la "casa" della Constellation, e in un certo senso anche la mia, ora. Proprio così, mi sono unito a loro. Più per convenienza che per ideali, ma non dico di no a un alloggio gratis e alla possibilità di capire qualcosa di più su questi Manufatti. Devo ammettere che esercitano un certo fascino su di me: sono qualcosa di unico e voglio capire da dove arrivano. Ho scoperto che il gruppo ne ha tre in possesso, con quello che ho portato, e sembrano interagire tra loro, ma come fossero parte di un set più grande. Sarah Morgan, il leader, mi accompagnerà in quella che é la mia prima missione: recuperare un quarto manufatto. Un suo contatto alla Vanguard, i volontari dell'UC, ci ha detto dove: su Cydonia, nello sperduto Sistema Solare, in mano a un ex-militare.
Questo stesso contatto ha inoltre cercato di reclutarmi nella Vanguard e...ci è riuscito. Non apprezzo particolarmente il loro rigore per le regole, ma l'aria militare che si respira è...appagante. Ho superato agilmente il loro test di ingresso e mi hanno affidato così l'incarico di soccorso di alcuni coloni su Tau Ceti II. Mi hanno dato per l'occasione dell'attrezzatura.
Sarah Morgan mi è parsa una donna austera, di carattere, ma ho scoperto che é anche disponibile: mi ha infatti seguito nella mia deviazione nel quartiere residenziale di Nuova Atlantide, per salutare i miei genitori. Sono in forma: riescono ancora a litigare nonostante siano in pensione e mamma come sempre non perde occasione di chiedere della mia situazione sentimentale, cosa che ha divertito molto Sarah, e meno me...Ma erano felici di vedermi e io di vedere loro. Continuerò a mandare loro quello che posso, il costo della vita é alto lì.
Tornato allo spazioporto, stavo per partire, quando a un tratto è comparso dinnanzi a me un giovanotto decisamente particolare che si è definito un mio grande fan. Ho compiuto diverse gesta nella mia vita, ma non li definirei atti eroici....in ogni caso al ragazzo non manca l'entusiasmo, e lo porterò con me. D'altronde ero in cerca di un paio di braccia in più e lui le ha.
Ora ci siamo, tempo di partire. Rotta per Tau Ceti II.
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Il pianeta é buio e umido, e piove. Grandioso. I coloni sono tutti morti, eccetto per una scienziata che mi ha spiegato che la causa di tutto è nientemeno che un terrormorfo. Di bene in meglio. Non siamo attrezzati per combatterlo, eppure dobbiamo; non solo per le nostre vite ma anche per capire come ha fatto la creatura ad arrivare qui. La struttura dei coloni, un vecchio avamposto di studi culinari, ha a disposizione dei meccanismi di difesa, ma bisognerà raggiungerli (uscendo al buio e alla pioggia) e attivarli manualmente. Un compito ingrato, spero che la Vanguard saprà ricompensarmi bene...se sopravvivrò.
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Il terrormorfo é qui! Sono riuscito ad attivare il sistema di tracciamento della base e a legarlo alla creatura, così ora so dove é. Ora devo raggiungere gli interruttori di alimentazione nei diversi edifici e ridare energia alle torrette, sperando che la creatura non mi trovi. So che é qui intorno, vicina.
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Sono riuscito a riallacciare la corrente, ma non senza incappare nella bestia. Fortunatamente mi ha solo ferito, niente che un paio di medkit non potessero curare, e grazie ai boostpack sono scappato sui tetti della base, dove ho completato l'opera di riallacciamento dell'energia. Poi ho attirato il mostro allo scoperto. Lo scontro é stato sensazionale: le torrette lanciavano a pioggia innumerevoli raggi di energia, come saette di accompagnamento alla tempesta di fulmini che già permeava l'orizzonte. Il terrormorfo, benché coriaceo e agile, non ha avuto scampo. Ho recuperato un campione per la scienziata, che ha così potuto confermare le sue paure: la creatura non é originaria del pianeta, ma é stata introdotta da qualcuno. Ma come, e perché? La storia non finisce qui, temo...