Stai usando un browser non aggiornato. Potresti non visualizzare correttamente questo o altri siti web. Dovreste aggiornare o usare un browser alternativo.
Ufficiale[SPAZIOCRITIC | Entra e vota gli ultimi titoli giocati! | Votazioni e Classifica al 1# Post | Medaglie disponibili ]
+ Buonissimo platforming e un paio di puzzle davvero ben studiati...
+ Una delle prime volte in cui un platform prova davvero a comunicare qualcosa al giocatore, anche se non testualmente.
- ... peccato che in fin dei conti sia tutto troppo semplice.
- Si potevano svelare le varie meccaniche in modo più lento cercando una via classica procedurale invece si è preferito svelare tutto fin da subito, peccato.
Gone Home - 5.0
+ Atmosfera encomiabile.
+ Concept di base interessante; l'idea di risolvere e di comprendere un plot solo con l'uso dell'ambiente è davvero interessante...
+ Sonoro.
- ... peccato che "questo plot" sia davvero più che mediocre alla fine dei conti. In giochi del genere o il plot e la sceneggiatura sono di altissimo livello oppure è solo un grande buco nell'acqua.
- La durata è un insulto alla decenza.
- Si poteva osare molto di più in generale. Ad esempio si poteva aggiungere qualche enigma ambientale.
Il concept di base è molto interessante, l'idea infatti di far si che sia il giocatore tramite il solo ambiente a comprendere il plot senza nessun tipo di accompagnamento esterno riesce davvero a essere qualcosa di diverso dal solito. L'ambientazione poi, seppur abusata tra VG/Film/TV Series, aiuta ad immergersi grazie ad un ottimo sonoro. Il punto focale del discorso è che comunque ci troviamo nella stessa situazione di tanti altri titoli plot-centrici che al livello di gameplay hanno ben poco da offrire: o ti innalzi dalla masse e proponi qualcosa di degno, ben scritto certo, ma comunque che ti fa rimanere qualcosa o rimani a sguazzare nella solita mediocrità che circonda tutta quella fetta di titoli dimenticabili. Ecco, Gone Home propone un plot generale scialbo, dimenticabile e poco approfondito. Tutto appena accennato ma soprattutto sconnesso e poco interessante. In più la durata è davvero una cosa scandalosa (prima run, leggendo tutto, senza nessun aiuto... ben 92 minuti cronometrati... wow); onestamente se mi dai tantissimo su tutto il resto e dura poco ok, ma se va storto di là e poi dura pure uno sputo, beh, diciamo che non sarebbe stato male diluire l'esperienza, rendendola anche più varia, inserendo magari qualche enigma ambientale. Per quanto mi riguarda di base è un 4 pieno che arriva a 5 per ambientazione e sonoro, ma anche per l'ultima run che ho fatto con i commentary degli sviluppatori che forse sono stata la cosa più interessante di tutta l'esperienza.
Ero inizialmente indeciso se giocare a questo titolo, da non amante dei MMORPG. Tuttavia il fan che é in me del mondo di Elder Scrolls ha prevalso e non mi pento dell'acquisto. Chiaro, chi si aspetta di trovare un Elder Scrolls in tutto e per tutto ma giocabile in compagnia può rimanere forse deluso, ma neanche troppo. Tamriel é infatti più grande e popolata che mai: Morrowind, Valenwood, Skyrim, Black Marsh...anche se non per intero nel gioco si possono visitare le iconiche regioni di Nirn. L'esplorazione é comunque molto aperta e senza muri invisibili e il buon comparto tecnico regala degli apprezzabili scorci visivi (anche se forse mai al livello dei capitoli single player). Ottime le musiche, che aiutano davvero a far respirare l'aria tipica di un TES. Il combat system rimane di stampo action, con possibilità di schivare, bloccare e interrompere gli attacchi nemici. La longevità manco a dirlo tende all'infinito, con tonnellate di quest secondarie, dungeon, crafting e il pvp di Cyrodiil. Le quest non sono molto variegate alla lunga (in parte perdonabile dato il numero), e il sistema di dialogo non é dei migliori, ma la storia principale e le missioni delle gilde dei maghi e dei guerrieri si rivelano invece molto interessanti.
Nota a parte (e fuori dal voto) per il DLC Orsinium, che migliora in tutto e per tutto al formula del gioco base: nuova ambientazione e storyline di alto livello, missioni secondarie più originali, nuove musiche eccellenti, boss unici con pattern più diversificati e l'Arena Maelstrom.
+ Ambientazione vastissima
+ OST
+ Personalizzazione e avanzamento del personaggio
+ Longevità
+ Quest principale epica e gilde interessanti...
- ...ma alcune quest secondarie si ripetono in tematiche e obiettivi
+ Rimane il buon sistema di gioco del 1° ampliato con maggior componente survivor, craft e abilità
+ Storia e personaggi decisamente superiori rispetto al 1°
+ Le morti accidentali continuano a rimanere fantastiche
+ Ottima longevità, mi è durato davvero un sacco e non mi sono mai annoiato durante l'avventura
+ Enigmi e fasi platform migliori e meno stupidi rispetto al 1°
-...ma il frame-rate, sopratutto nell'arena del villaggio, balla un sacco probabilmente scendendo anche al di sotto dei 25 FPS e poi c'è una riga di tearing onnipresente sopra lo schermo che può risultare fastidiosa, potevano ottimizzare di più
-...ma avrebbero potuto fare un passettino in più invece sono stati un po' timidi con le aggiunte
-...ma ancora niente di così tanto elaborato
Questa nuova Lara continua a piacermi un sacco, il sistema di gioco è decisamente nelle mie corde e questo secondo capitolo mi ha incollato alla sedia, ora sto cercando di millarlo e mi mancano giusto altre 2 spedizioni che farò tra poco mentre per i DLC ci penserò più avanti in vista di uno sconto.
Comunque rispetto al 1° c'è stato un bel passo avanti sotto ogni aspetto, dal gameplay alla grafica passando per la storia, certo potevano osare un pochino di più ma anche così il gioco si regge tranquillamente in piedi e spero facciano per bene il 3° capitolo e che questa volta si lascino più andare visto che probabilmente sarà la chiusura della nuova trilogia di Lara.
Ebbene mi ritrovo , dopo quasi 60 ore di gioco a scrivere un commento su quest'ultimo capitolo della saga creata dal buon Kojima. Non è facile...non è facile perchè nel bene o nel male( e lo anticipo fin da adesso) il mio amore per questa saga e l'ammirazione che provo per quell'uomo sono davvero grandi. Ma veniamo al gioco. Dal voto si può gà intuire quanto mi sia piaciuto. Non è Un MGS tradizionale...scordatevi corridoi, stanze piccole e filmati ogni 2X3 ( non che ce ne siano pochi anzi , sono semplicemente più spalmati). Qui si gioca...si gioca con gameplay che oserei definire perfetto. ( ma che può non piacere)...forse un po' troppo libero per certi versi...ma che funziona alla grande. Si può muovere qualche critica alla struttura dell'open World, al fatto che siamo costretti ogni volta a farci sganciare nella zona dall'elicottero, all'assenza di un viaggio rapido o alla poca varietà di ambientazioni ( a livello di trama cmq pienamente giustificata). A livello di narrazione si difende bene, come al solito. La trama per ovvie ragioni è più spalmata ma funziona...funziona alla grande ( imho). La narrazione non è affidata ai soli filmati ma anche alle cassette audio che raccontano cose non poco importanti . Anche questa è una scelta che può non piacere ma che ho trovato cmq azzeccata. Graficamente si difende bene. Il Fox Engine è un motore versatile e potente, sempre a 60 FPS al secondo ( anche se un po' inutili in un gioco così), riproduzione perfetta dei materiali e ottimi giochi di luci. Il sonoro è fantastico grazie alle musiche del buon Williams e le cazoni dell'epoca ( mai usate a caso)
ORA FARO' QUALCHE SPOILER PERCHE' NON SI PUO' NON PARLA DI CERTE SCENE, QUINDI SE NON L'AVETE GIOCATO NON APRITE PERCHE' CI ANDRO' GIU' PESANTE
Cominciamo a parlare della regia in generale. Sono fermamente convinto che in un videogioco non vedremo più scene con una tale potenza visiva ed emotiva, con una tale perfezione registica per anni e anni. Non tiriamo in ballo Uncharted perchè da quel punto di vista punta a ben altro nonostante anche lui sia un'esponente di livello altissimo. Signori ...vogliamo parlare del prologo? Una parte che narrativamente e visivamente caga in testa alla maggior parte delle produzioni uscite in questi anni? Ahab e Ismael che scappano dall'ospedale in mezzo ai soldati XOF , Young Mantis e l'uomo di fuoco? Vogliamo parlare del momento in cui si sdraiano in mezzo a dei cadaveri? O della violenza verso gli infermieri che vengono letteralmente trascinati via e giustiziati lentamente con più colpi? Il tutto con inquadrature e scelte visive da premio Oscar. E ogni singolo filmato dal più insignificante al più lungo è semplicemente perfetto. I picchi ovviamente vengono toccati nelle missioni 30- 31, 43, 45 e 46. Nella 31 abbiamo l'attivazione del Saehlantropus con inquadrature da guerriglia che mai avevo visto in un videogioco( oltree che tutto il dialogo con Skullface....non mi soffermerò anche sui personaggi se no stiamo qui per 2 giorni) Nella missione 43...mio *** la missione 43...dove tu sei costretto, a causa dell'epidemia scoppiata nella zona di quarantena della motherbase a UCCIDERE i tuoi uomini indifesi. Una cosa che registicamente è venuta da ***. Davvero avevo il magone mentre assistevo a quelle scene...ero io a premere il grilletto. E il momento in cui capisci che dovrai farli fuori tutti è quando big boss aggredito dai suoi stessi uomini che vogliono uscire all'esterno tenta in vano di fermarli senza usare armi e subito dopo tira fuori la pistola e ne ammazza 4 con quelli usciti fuori che VEGONO NAPALMIZZATI ( si napalm). E credetemi bisogna giocarla e vederla questa scena. La missione 45 poi...salva Quiet. Ho amato questo personaggio e la missione 45 è stato un tuffo al cuore. Avevo le lacrime che mi scendevano dagli occhi alla fine della della missione 45. Il pezzo in cui lei guida l'elicottero nel punto in cui si trova Venom Snake...vogliamo parlarne. Tu giocatore sai che se lei dice una sola parola in Inglese è spacciata( parassita delle corde vocali) ma sai che dovrà farlo. E quando lo fa parte uno dei momenti più belli che abbia mai visto in un videogioco. Senza contare il pezzo in cui segui le sue orme e trovi la sua cassetta...My Entire Body Hurts( questo sono io //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) . Ma veniamo alla 46. Cos'è la missione 46..la missione 46 contiene il colpo di scena della saga, l'anello mancante che collega perfettamente MGSV al Metal Gear 1 del 1987...un "giochino" su MSX. In pratica si scopre che il Big boss che abbiamo utilizzato durante tutto The Phantom Pain non è Big Boss...è il suo medico che durante l'esplosione sull'elicottero si era messo davanti a BIg Boss per proteggerlo prendendosi tutte le schegge in corpo e lo sharpnel in testa ( il corno). Entrambi finiscono in coma. Zero, che si scopre non avere niente a che fare con la distruzione della Motherbase, architetta il più grande inganno della storia facendo trapiantare la faccia e i ricordi ( attraverso un'ipnosi regressiva attuata da Ocelot durante i 9 anni di coma) di Big boss sul suo medico rendendolo identico a lui. Il phantom, il finto Big Boss così va a fondare Outer Heaven lasciando quello vero a creare la sua nazione a Zanzibar Land ( metal gear 2 solid Snake) . Ho riassunto TAAAANTO perchè ci sono tanti, troppi retroscena spiegati nel gioco. Quello che voglio dire è , sebbene questo colpo di scena fosse intuibile, non significa che non sia stato reso bene...e riuscire a collegare così perfettamente un gioco del 2016 costato 80 milioni di dollari ad un gioco uscito su MSX nel 1987 è semplicemente da brividi. L'ultima scena ufficiale ( e dopo capirete perchè ho usato questa parola) di The Phantom Pain è ambientata poco prima dello scontro con Solid Snake( lo si capisce dalle esplosioni e gli spari in sottofondo mentre lui è nella stanza). Venom ascolta la sua ultima cassetta, lasciatagli dal vero Big Boss. Gli ricorda , ci ricorda che questa leggenda l'hanno costruita insieme, che entrambi sono Big boss..che lo stesso giocatore è Big Boss( e ragazzi questo gioco rompe la quarta parete ancor più di MGS2) e che grazie a lui ha sconfitto la morte. Il titolo si conclude con lui che presumibilmente si prepara ad affrontare Solid Snake andando in contro alla morte...e se nella nebbia facevano comparire Snake esplodevo dalla gioia..già avevo i brividi. Quando gira la cassetta sul cui retro c'è scritto operation intrude n313(l'operazione di solid snake in metal gear 1) e la inserisce nel bitcoder sony collegato all' MSX ragazzi beh..sarà fanservice..ma ero commosso
Parliamo ora di una parte importante del gioco non presente su disco ma presente come contenuto extra nel DVD dei Making off della collector. ANCHE QUI SPOILERS PESANTI
La missione 51...cos'è la missione 51?Partiamo dalla fine della missione 31 che conclude il primo capitolo. Senza stare a raccontare nel dettaglio , sappiate che la minaccia principale in MGSV, oltre al Sahelantropus è il virus del parassita delle corde vocali capace di cancellare un etnia. Un FOXDIE molto poco preciso. Come funziona? in pratica il parassita si insinua e depone le sue larva nelle corde vocali che, una volta cresciute, vanno ad uccidere la vittima. Questo parassita si basa sulla lingua. Può essere calibrato per uccidere chi parla una determinata lingua. Skullface aveva intenzione di cancellare la lingua inglese dal globo ( sans lingua franca cit.). Se tu sei infetto dal parassita, dici una sola parola in Inglese e sei spacciato. Il succo è questo. Nel gioco esistono più di un ceppo inglese. Uno ce l'ha quiet, uno viene distrutto da Big boss, uno viene preso da Mantis che a fine del capitolo 31 lo da ad Eli..chi è Eli? Eli altri non è che liquid Snake...ai tempi un bimbo isterico con gravi problemi mentali che ce l'ha con il mondo..trovato e catturato da Venom Snake durante The Phantom Pain e imprigionato alla MB. Detto questo, nella missione 41 Eli, i bambini soldato e mantis , scappano dalla motherbase con il saehlantropus rubando un elicottero...in pratica dopo questa missione Eli, un bambino isterico con gravi problemi mentali che ce l'ha con il mondo si ritrova in possesso di 2 armi di distruzione di massa...e fine. Dissolvenza a nero. Il gioco non conclude questa linea narrativa( sappiamo che Eli / liquind cmq compare in MGS1 e non solo come antagonista di solid). Questa linea narrativa si conclude nella missione 51, tagliata dal gioco ( al 101 % per i casini successi tra konami e kojima) . C'è su youtube..è visibile ed era praticamente pronta e rappresenta la chiusura perfetta di tutte le linee narrativa. In pratica la missione 51 si conclude con Venom che sconfigge ancora il sahelantropus di nuovo , lasciando ad un ormai infetto Eli , una pistola con un colpo solo in modo che la utilizzasse su se stesso prima che l'isola venisse napalmizzata insieme a tutti gli altri bambini soldato. Venom riporta ad Outer Heaven il Sahelantropus. Tuttavia arriva Young Mantis che poco prima che il napalm distruggesse tutto, leva i parassiti ad Eli attraverso i suoi poteri psicocinetici ed insieme volano via chiudendo perfettamente questa linea narrativa. Ora personalmente..passerò per fanboy..ma mi sento di includere questa missione anche perchè ormai era pronta. E riuscire comunque a confezionare un prodotto con questa qualità nonostante tutti i casini successi( e andate a leggervi i rumor sulle condizioni di lavoro dei dipendendti di Kojima Productions)è semplcemente da applausi
Per il resto questo è quello che penso sul gioco. Chiude il cerchio? sì lo fa anche molto bene. Non è privo di difetti attenzione ma ciò non toglie che per sia un giocone. Non mi emozionavo così davanti ad un videogioco da tempo
Benché il titolo sia dichiaratamente un gioco Souls-like gli sviluppatori sono in qualche modo riusciti a dargli una sua impronta caratteristica creando un sistema di magie completamente rivisitato grazie al Guanto e altre modifiche minori. Altra grande differenza é data dalla presenza di sequenze di dialogo più elaborate che costringono talora il giocatore a effettuare delle scelte con ripercussioni successive e sul finale. Un'ulteriore particolarità è data dalla presenza di sole tre classi (chierico, guerriero, ladro) con caratteristiche uniche: diversamente dai Souls, un'armatura pesante fa effettivamente la differenza con una leggera. Qua veniamo a un primo problema, legato al bilanciamento: se con il chierico e il guerriero la difficoltà non é molto elevata, con il ladro la storia é completamente diversa e molte parti si trasformano in un incubo, e il numero di morti diviene catastrofico. Per il resto l'impianto base é quello dei Souls: checkpoint, nemici che respawnano a ogni morte, esperienza recuperabile, boss, fiaschette, nessun indicatore o mappa, combattimento basato sul tempismo di attacco, schivata e parata e sulla conoscenza del pattern nemico. Nulla é fatto male in questo titolo, anzi, ma nulla raggiunge l'eccellenza dei Souls. Le ambientazioni e i nemici sono meni numerosi, meno varii e tendenzialmente meno ispirati (ma, ripeto, comunque belli). Stessa cosa vale per equipaggiamento e magie. Il level design é comunque buono, con aree interconnesse, scorciatoie, porte chiuse sbloccabili e un vasto numero di segreti. Nonostante quindi i contenuti non siano tantissimi, la longevità é più che dignitosa: in media sono necessarie 12-15 ore per completare una prima run, ma possono diventare di più se si vuole sperimentare con le altre classi o effettuare scelte diverse. Per gli amanti delle sfide, esiste anche il New Game Plus. Promosso anche il comparto tecnico: buona risposta dagli urti e dalla pesantezza delle armi, ottimi particellari, texture e modelli poligonali. Anche la colonna sonora ha qua e là qualche picco alto, mentre la telecamera potrebbe talora comportarsi meglio.
In definitiva un titolo più che buono, senza particolari mancanze, ma, se avete giocato Dark Souls, con poche uniche caratteristiche.
Eccomi qui a parlare di QB dopo averlo finito. Spoiler free.
Non sono solito scrivere "recensioni" o comunque commenti approfonditi sui titoli quindi perdonate se peccherò nell'uso di linguaggio tecnico del settore o se mancherà fluidità nel discorso.
Detto questo partiamo con il fulcro del gioco: la storia.
Di fronte al lavoro Remedy ci si deve semplicemente inchinare e togliersi il cappello. Un lavoro mastodontico e certosino.
Trattano un tema ormai conosciuto, abusato quasi. Ma lo trattano con stile. Non vogliono stupire il videogiocatore con colpi di scena al limite del pacchiano.
La storia ha un filo narrativo coerente. Remedy mette delle regole precise ai viaggi del tempo, all'uso della macchina del tempo, alle conseguenze. Regole semplici, chiare: regole che funzionano.
Questa chiarezza ha permesso alla storia di non dover ricorrere a stratagemmi per far tornare in vita un personaggio, per far comparire il bisnonno del trisavolo di jack per salvare la situazione.
NO. Remedy mette delle regole, e in base a queste regole lascia tutto in mano ai nostri protagonisti.
Protagonisti che in certi casi sono consapevoli di quello che devono affrontare e come affrontarlo e in altri casi devono capire sulla loro pelle cosa comporta il loro viaggio.
Remedy per fare tutto questo ha dovuto usare file scritti e audio che all'interno del gameplay sono facoltativi, ma risultano essenziali per una più completa visione delle cose.
Nell'analizzare QB e la sua storia è facile dimenticarsi della parte ludica. QB ti prende e ti immerge nel suo mondo e ti senti parte di esso. ti coinvolge.
Il gameplay è funzionale a ciò che il gioco vuole essere. Il gioco non vuole essere impegnativo, non vuole avere sezioni complicate da superare ma remedy sapeva benissimo che il gioco doveva anche divertire oltre che coinvolgere.
Le sezioni in cui si diventa capre ignoranti e si risolve tutto con pistola alla mano sono poche inizialmente, per aumentare verso il finale.
Sono poche ma sono dannatamente divertenti. Erroneamente viene considerato un gioco basato sulle coperture. le coperture servono quei due secondi per ripararsi, ma il punto chiave delle sparatorie sono i poteri che si hanno.
Assolutamente fantastica l'idea di separare ogni potere dando ad ognuno un tempo di ricarica.Facendo così si permette al giocatore di pianificare la strategia che preferisce.
ci si può approcciare al gioco in modo aggressivo, sfondando le linee nemiche a suon di scatti temporali e fucile a pompa o si può attaccare dalla distanza rallentando i nemici e vederli inesorabilmente collassare 3 alla volta sotto i tuoi colpi.
O si può fare tutto insieme. L'approccio sta a noi.
Che dire poi della serie TV. nella maggior parte dei giochi o dei racconti non si vive la storia dalla parte del nemico. gli eventi ci vengono raccontati o tramite il protagonista che ci spiega il piano della nostra nemesi o ci viene raccontato dal cattivone di turno in scene al limite del ridicolo mentre il nostro eroe è in punto di morte.
QB stravolge e innova. Alla fine di ogni capitolo ti piazza un episodio di una serie TV che ti permette di approfondire i personaggi che stanno dall'altra parte.
Serie tv girata veramente bene e con anche qualche colpo di scen bello tosto.
Sulla longevità e la grafica non mi esprimo. io per completarlo al 100% ci ho messo 17 ore, consapevole di essere andato lento per godermi gli innumerevoli richiami a Alan Wake, leggermi i vari documenti, ascoltare gli audio diari.
E sono convinto che QB vada giocato così.
Un punto di forza di QB è che sarà chiara la trama anche a chi se lo vorrà giocare senza raccogliere le altre informazioni.
Questo perchè ,come detto a inizio discorso, Remedy da al videogiocatore delle spiegazioni chiare sul mondo di gioco.
La grafica è impressionante. trovateci i diffettucci che volete. è da mascella a terra.
Probabilmente mi sono ripetuto e non sarò stato chiaro.
non sono un recensore e il motivo è semplice: non so farlo.
Mi interesserà molto parlare di alcuni aspetti della trama con alcuni di voi.
L'ho finito e posso confermarlo: il gioco è una perla.
"UNDERRATED" segnatevi questo aggettivo perchè è l'aggettivo che più sta girando nei forum, sia Italiani che internazionali, credevo di essere io stupido, a non capirne niente, e invece girando in giro per il web e giocandolo me ne sono reso conto presto, Quantum Break è l'ennesimo Alan Wake, l'ennesimo gioco Remedy sottovalutato dalla critica che fra qualche anno tutti vorranno un seguito. Sia ben chiara una cosa, il gioco non è perfetto, ha tanti difetti esattamente come li ha Alan Wake, ma doveste chiedermi "Andre, ma il gioco è un capolavoro o un gioco buono?" Io vi risponderei: Se ritenete Alan Wake un capolavoro allora lo è anche Quantum Break, se invece Alan Wake non vi è piaciuto non lo è, per il semplice fatto che c'è lo stile Remedy di mezzo ed è INCONFONDIBILE a partire dalla narrazione in terza persona del protagonista. Ora anlizzerò diverse carrateristiche del gioco, sottolineo che il parere è soggettivo:
- GRAFICA/TECNICA: Graficamente il colpo d'occhio è davvero eccelso, Quantum Break mira a essere un gioco adulto e maturo e lo stile si adatta perfettamente a quello che si sta cercando di trasmettere con ambientazioni parecchio "dark", in certi aree di gioco sembra dannatamente FOTOREALISTICO, per chi non ha visto gli screenshot sulla mia bacheca, ne posterò un paio qua per farvi vedere quello che intendo. Quando poi si viene all'uso dei poteri il gioco diventa oggettivamente un orgasmo visivo, particellari OVUNQUE, e quando mi sembrava di aver visto tutto, ecco arrivare gli assaltatori (nemici in grado di spostarsi durante la stasi, quindi mentre il tempo e fermo), che si spostano velocemente come noi, rilasciando bagliori di luci ovunque, e se colpiti alla schiena implodono in altri effetti particellari che rimangono su schermo, una cosa incredibile, mozzafiato quasi. A livello grafico tuttavia nasconde anche qualche magagna, più che altro dovuta alla risoluzione, ancora oggi sostengo la scelta di Remedy di far girare il gioco a 720p garantendo un impatto incredibile e con tantissimi filtri post processing, che in un gioco full hd non potrebbero essere presi in considerazione, notevole anche la pulizia generale, zero tearing e zero aliasing, quello che storce il naso è l'effetto "sabbia", l'effetto satinato che era già presente in Alan Wake su 360, che in alcuni casi (soprattutto negli ambienti molto piccoli, come gli ascensori) è parecchio inguardabile e rovina le texture che in generale sono fatte bene, un altro punto a sfavore a livello grafico sono le ombre, fatte decisamente male.
A livello tecnico invece bisogna fare lodi e critiche. Il gioco gira a 30Fps rock solid, non ho mai visto neanche uno scatto, nonostante i tantissimi effetti particellari su schermo, ha un motore fisico impressionante, nel gioco vedrete detriti di legno, corpi, pezzi di metallo che volano praticamente ovunque, ancora non capisco perchè non si possono distruggere le luci però... . Nelle fasi "platform" o "Puzzle", il lavoro è INCREDIBILE, stupefacente userei dire, il modo in cui gli oggetti si distorcono nel tempo è davvero notevole, nei momenti poi di stasi è una goduria camminare in mezzo ai nemici uccisi che continuano a fluttuare insieme alle loro armi, mentre si osservano tutte le cose immobili. Anche a livello tecnico tuttavia, c'è qualche magagna, le animazioni spesso non sono credibili e si "Distaccano" fra di loro, ho visto anche qualche piccola compenetrazione.
Una lode va ovviamente ai volti dei personaggi, fatti bene e con buona credibilità, a tratti sembra di vedere attori in carne e ossa.
Insomma Quantum Break è un titolo tecnicamente eccezionale, poco da dire, ha i suoi difetti, ma gira su un hardware da 300 euro, e per quello che i ragazzi di Remedy hanno fatto c'è solo da essere fieri, soprattutto su una console bistrattata come Xbox One che nel corso dei mesi ha visto giochi di ottima fattura grafica come: Halo5, Gears ultimate, Rise of the tomb raider, Ryse, Forza6 e anche Sunset Overdrive, ma anche terribili ottimizzazioni. Sicuramente è uno dei titoli più impressionanti su console al momento anche considerando gli ambienti molto ben fatti, sia interni che esterni e anche considerando l'ottimo numero di nemici su schermo, che non è da sottovalutare, una nota di riguardo anche l'I.A., a difficile spesso danno filo da torcere.
-LONGEVITà: Il gioco dura 6/8 ore? Risposta: No, e non ho idea di come i recensori lo abbiano giocato, il gioco dura sulle 10 ore a Normal (compresa di serie tv), a me è durato 17 ore a difficile cercando però quasi tutti i collezionabili, ha un altissimo fattore di rigiocabilità sulle scelte da fare, il finale è solo uno però.
- GAMEPLAY: Qui è un'altra cosa che vorrei chiarire, nelle recensioni è stato criticato il cover system, un bel facepalm mi si è piantato in faccia, spero che i recensori si siano resi conto che questo non è un gioco da giocare riparato dietro a una copertura, non esiste il cover system, perchè NON SERVE, il personaggio si ripara solo per curarsi nelle situazioni difficili, ma questo è un gioco da giocare assolutamente a campo aperto, ed è quello che vuole Remedy infatti, abbiamo a disposizione tantissimi poteri per muoverci velocemente, un ottimo gunplay e tantissime artifici ambientali da utilizzare per far fuori i nemici, criticare il cover system è una cose dannatamente ridicola, il gioco è stra divertente con i poteri e con le armi a disposizione, ci capiterà di utilizzare tattiche diverse per far fuori i nostri nemici. è un gioco veloce e frenetico, non bisogna mai stare fermi.
- SERIE TV: prima di parlare della trama più nello specifico, vorrei addentrarmi nella serie tv, visto che il gioco è basata su di essa, allora innanzitutto mi aspettavo una serie tv di basso livello, invece abbiamo davanti a noi un'ottima serie tv, recitata tra l'altro MOLTO BENE, finito il quarto episodio ho avuto un po un vuoto, avrei voluto altre puntate (che ricordo cambiano a seconda delle scelte), il doppiaggio in Italiano è ottimo, ma quello in Inglese è divino, è fatta molto bene e si lega tantissime alli vicende nel gioco, un lavoro eccezionale, ci sono sia sparatorie, che conversazioni e persino un inseguimento, non mancano anche momenti interessanti e colpi di scena.
- TRAMA (NIENTE SPOILER): La cosa che più attendevo, e che alla fine dei conti NON mi ha deluso. Iniziando la trama e proseguendola ci si rende conto dell'enorme impatto narrativo Remedy, una narrazione profonda, recitata alla perfezione e che non perde mai vigore per tutta la durata del gioco, rimane sempre su alti livelli, fino a raggiungere a mio modesto parere livelli ALTISSIMI verso la conclusione, superando nel finale anche Alan Wake, almeno secondo me. L'integrazione con la serie tv non fa altro che immedesimarci di più nella narrazione del gioco, una cosa però da sottolineare è che questo è il primo gioco Remedy che non ruota attorno al protagonista, ma ruota attorno alla vicenda e all'"antagonista", lo ho messo tra virgolette perchè in realtà entrambi i punti di vista, sia di Jack che di Paul, sono giusti, almeno secondo me. Jack in pratica è il personaggio più anonimo, quello che centra di meno paradossalmente, gli altri invece sono tutti decisamente più importanti. I colpi di scena ci sono sia nella serie tv che nel gioco stesso e sono tutti orchestrati alla perfezione. Non spoilerare è difficile, ma vi basti sapere che quando SEMBRAVA una trama scontata, alla fine Remedy riesce sempre a sorprenderci tirando fuori un finale davvero unico e originale e che anche se autoconclusivo, porta a scenari possibili futuri davvero interessanti, dopo i titoli di coda, dopo che mi sembra di aver capito quasi tutto del gioco..., in realtà alla fine scopro che qualcosa non aveva capito, e ora mi spingerà a rigiocarlo con scelte diverse facendo attenzione ad altri particolari. (anche grazie all'enorme lavoro di lore dei ragazzi di Remedy, tra documenti, locandine, EASTER EGG A VALANGHE, in particolare quelli di Alan Wake che ormai sembra praticamente confermato il seguito, e email dai pc, si possono capire cose che nel gioco non vengono spiegate, per questo dico sempre di leggerli e trovarli, nei titoli Remedy sono sempre stati importanti). Un lavoro eccelso anche dal punto di vista della FISICA MATEMATICA applicata nel gioco, Remedy si è confrontata con tantissimi fisici per raccontare la trama nel gioco, ovviametne con oppurtune "invenzioni", ma sentirla raccontare dai protagonisti la fa sembrare ancora più realistica.
CONCLUSIONE: è il gioco che mi aspettavo? Si, i titoli Remedy sono particolari, sono giochi che la critica non apprezza mai di primo impatto, ma sono TUTTI titoli che ti lasciano qualcosa e che lasciano qualcosa ai videogiocatori, (Alan Wake è la prova concreta). Io sono convinto che anche Quantum Break sarà una piccola perla da ricordare nella storia videoludica di questa generazione e sono convinto che vedremo sviluppi interessanti su questa IP, perchè la lore che muove dietro è ancora più imponente di Alan Wake. A livello narrativo siamo a livelli stratosferici, un titolo che riesce a tenerti incollato per tutta la vicenda e senza mai cadere nel banale. Quantum Break è qualcosa che va oltre il videogioco, è una esperienza, è intrattenimento videoludico mischiato a intrattenimento televisivo, una pazza (geniale) idea che però almeno secondo me ha avuto un ottimo riscontro, molti recensori non hanno realmente capito molto su questo titolo, come non avevano capito molto neanche su Alan Wake, consiglio di giocarlo, a TUTTI, ma ricordatevi, i titoli Remedy o si amano o si odiano, non esiste una vera via di mezzo. La volontà stessa di Remedy poi di sperimentare sempre nuove forme di narrazione la rende una delle migliori sh al mondo. La cura per i particolari, la parte tecnica (seppur con qualche difetto), i personaggi (escluso per quanto mi riguarda il protagonista), rendono davvero questa opera per quello che realmente è: un capolavoro. Una cosa importante da dire però, è che almeno secondo me Alan Wake ha saputo lasciarmi qualcosa in più a livello di atmosfera, ma è anche normale, una normale cittadina degli stati uniti non potrebbe mai nulla contro Bright Falls, ora corro a rifinirlo in inglese con scelte diverse (in Italiano merita, ma in Inglese è tutta un'altra cosa).
GIOCATELO ASSOLUTAMENTE, perchè veramente c'è molto da parlare, avviso già che mi aspetto delle critiche PESANTI su questo gioco, perchè non tutti lo apprezzeranno, esattamente come Alan Wake.
Vi lascio con QUESTO COLLEZIONABILE BELLISSIMO, davvero.
Ho la convinzione, che la stasi e la fine del tempo mi abbiano salvato, perchè sono stati gli unici luoghi, le uniche volte in cui ho potuto fermarmi e riposare, lentamente riacquistare la concentrazione e il controllo, e infine padroneggiare questo stato: non uscirne, non guarire, non tornare a ciò che ero prima, perchè non è possibile, ma imparare a essere in ogni luogo allo stesso tempo. La mi percezione è alterata, come quella di chi guarda un'illusione ottica e scopre che la figura che sta osservando è una ragazza giovane e un'anziana signora allo stesso tempo. Una volta che le vedrai entrambe, le vedria per sempre. Siamo esseri così limitati. Siamo solo pedoni su una casella di una scacchiera infinita. Solo una vita, una sequenza temporale, nell'infinito multiverso di possibilità. Io sono un'ecezione? l'unico che ha trovato il modo per raggiungere l'altro versante? O è solo l'effimero sogno di un polimorfo prima del collasso di una stasi?"
Spendo anche io due righe su Quantum Break, perché se le merita.
Partendo dal principio, cos'è Quantum Break? E' semplicemente l'evoluzione di tutto ciò che Remedy ci ha portato attraverso gli anni, con la classica cura maniacale ai dettagli, alle "storie nella storia", alla caratterizzazione dei personaggi per arrivare allo storytelling legato al mondo videoludico che raggiunge vette veramente altissime. Oltre a ciò abbiamo anche dettagli molto più "tecnici" degni di nota, dalla grafica, al montaggio audio (che è veramente mostruoso secondo me) alla distruttibilità ambientale ed altro ancora. Il tutto ovviamente condito da un gameplay solidissimo.
Innanzitutto mi soffermo sulla questione tecnica, che per inciso influisce il giusto per me (non essendo un cultore delle seghe mentali che si fanno altrove riguardo proprio a Quantum Break). Graficamente è maestoso, animazioni eccellenti, animazioni dei volti che nei videogames non s'erano mai viste così "reali" (il labiale è mostruoso), senza alcun calo di frame. E quando si combinano i poteri durante i combattimenti, tra esplosioni e stasi temporali scapperà spesso un wow.
Nei combattimenti poi si può notare un'altra grande questione tecnica, la distruttibilità degli ambienti. Sarete obbligati a muovervi spesso negli scenari perché ciò che prima era un riparo ora è semplicemente uno scaffale fatto a pezzi (guardate la sezione della biblioteca per capire), idem per tutto il resto degli oggetti che saranno utilizzabili nelle sparatorie. Per esempio lanciare un blocco temporale su un'automobile nei pressi di un nemico, bombardarla di proiettili per poi vederla esplodere. Wow anche qui.
Ultimo aspetto tecnico il montaggio audio, che non è l'OST, ma proprio il montaggio di tutti gli effetti sonori. Realismo puro ed una gioia per le orecchie. Idem per il doppiaggio, ma qui mi soffermo poi.
Passiamo poi al lato gameplay partendo da un accorgimento: non è il classico TPS né va giocato come tale. Quantum Break è sì un TPS, ma non a coperture le quali servono solo per far ricaricare i poteri (prima che vengano distrutte dallo stronzo di turno), bensì legato univocamente ai poteri temporali. Dovrete continuare a muovervi nello scenario e capire come sfruttare al meglio i poteri per eliminare i nemici sfruttando anche l'ambiente. I poteri appunto, che variano dal blocco temporale, utile al bloccare appunto i nemici per un lasso di tempo o per far esplodere un determinato veicolo - dopo averlo bombardato di proiettili nella fase di stasi, allo scatto utile per sfuggire ai nemici, alla bolla temporale che crea uno scudo attorno a sé in grado di assorbire i danni, alla visione temporale che permette di vedere i nemici fino a che si è fermi, all'esplosione temporale - praticamente una granata per farla semplice, per arrivare infine allo scatto temporale seguito da un'esecuzione. Stile slow motion. Ovviamente ci sono altre combinazioni, ma questo è fondamentalmente lo schema dei poteri.
Per ultimo la questione narrativa. Remedy tenta di narrare una storia sui viaggi del tempo, senza cadere nel banale, senza abusare di cliché, senza sfruttare stratagemmi ridicoli per spiegare un evento e senza cadere un buchi narrativi da galera. E ci riesce alla grande. L'unione poi del giocato con la serie TV permette di capire ancora meglio cosa stava accadendo nella Monarch durante la nostra avventura con Jack, approfondendo legami tra personaggi, spiegando vicende e dandoci anche suggerimenti circa eventuali crisi all'interno della Monarch stessa.
Di fondamentale importanza sono i collezionabili, email e documenti, che permettono di capire ancora meglio la storia ed i legami dei personaggi.. In particolare il diario di Beth che si trova al quarto atto è qualcosa di spaventosamente ben scritto.. E personalmente mi ha anche colpito abbastanza la sua storia.
Una buona narrazione, poi, non c'è senza un buon cast di interpreti.. E qui siamo veramente a livelli eccezionali. Remedy ha creato un cast formidabile, con personaggi caratterizzati alla perfezione, con una storia alle spalle importantissima alle vicende di QUantum Break, ai quali ci si affezionerà pure. Beth per la miseria, Beth. Aiuta anche l'ottima recitazione degli attori e l'ottimo doppiaggio in lingua nostrana.
Ah stavo dimenticando, il gioco è pieno di richiami ad Alan Wake e Max Payne.. E qui giù il cappello.
E la longevità varia dalle 10 alle 14 ore a normale, in base ai documenti che si cercano e non leggono. 6 ore "mai nella vita". Ma nemmeno 8.
Note dolenti del gioco, poche ma ci sono. L'OST non arriva ai livelli di Alan Wake, seppur si difenda bene e la difficoltà è tarata verso il basso. Ma non sono questi i "problemi" che non lo fanno arrivare a 10. Il "problema" più grande è che a conti fatti le sezioni "dove si spara" sono inferiori alle sezioni dove si esplora e dove si va alla ricerca di collezionabili/documenti. Ed è un peccato, perché le sezioni di sparatorie sono fatte benissimo.
In definitiva, Quantum Break non fa per voi se volete un TPS "ignorante" (del tipo vai qua e spara, vai la e spara) e non vi interessa l'esperienza narrativa in grado di offrire il gioco. In tutti gli altri casi compratelo e godetevene.
PRO
+ Narrazione Remedy;
+ Personaggi caratterizzati alla grande;
+ Storia mai banale;
+ Gameplay solidissimo;
+ Cura nei dettagli della storia e delle vicende antecedenti maniacale;
+ Graficamente eccezionale;
+ Distruttibilità degli ambienti fatta bene e inserita con criterio;
+ Ottimo audio.
CONTRO
- OST non eccezionale;
- Qualche sparatoria in più sarebbe stata gradita.. visto che sono fatte alla grande.