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Shin Megami Tensei III Nocturne HD

Sono
al Tempio di Amala, ho fatto Rosso e Nero per ora, il Rosso mi è molto piaciuto, belle pure le chicche delle tracce che cambiavano in sottofondo come si cambiava zona/forma del tempio. Con Skadi una bella battaglia perché avendo il main fisico praticamente me lo ha reso inutile, lei si buffava da far schifo e lasciava con pochi HP, ma alla fine si è comunque trattato di un ciclo di cure, ed un po' di pazienza bersagliandola con le magie. Hijiri con quel senso di preveggenza era pure durato troppo per i miei gusti prima di credersi superiore agli altri :asd:, vediamo come finisce ora che incontra Isamu. La forma di Chiaki 10/10, Kaneko maestro assoluto.
A breve preparo il save perché non voglio finirlo con il finale di Isamu alla prima.

I...
templi sono una bella location, con dungeon brevi ma tutti con gimmick molto carine e con Boss che sanno farti pensare fuori dagli schemi per trovare la strategia giusta. Come sei messo con i fiend?

EDIT: 02/07/2021

13 Sentinels



Via…



…il dente via il dolore? NON riesco ancora a capacitarmi della facilità con cui questo titolo riesce a sorprendermi. Anche volendo tralasciare(con taaanta difficoltà) la squisita perfezione artistica , gli scenari mozzafiato e…taaanto altro ancora, il dente è lui, il plot. La sceneggiatura di questo titolo è qualcosa di fuori dal mondo. I twist, i ribaltamenti, i dettagli piccoli e grandi sono qualcosa che mi lascia senza parole anche dopo decine di ore.



Ma bando alle ciance e passiamo alla storia di Tomi. È passato poco tempo dalla fine del suo prologo, Shinonome è stata “trovata”(Come da fine prologo)ma non ha ancora ripreso i sensi e Miwako la sorveglia. Nenji invece si è allontanato a cercare altri sopravvissuti, viveri o qualunque altra cosa possa essere utile con grande irritazione di Tomi(chiaramente visibile anche nella sua espressione a “riposo”) che non è stata consultata.



Il ragazzo, di ritorno, da subito prova di essere un tipo affidabile e premuroso, proprio come aveva detto la sua amica Miwako. Portando alle ragazze delle bibite(una da archivio si chiama “Valkyrie” e ricorda “Quel” logo, proprio “QUELLO” tanto caro agli appassionati)…proprio quello di cui Kisaragi aveva bisogno per placare la sete ed iniziare a ricredersi su di lui



Nenji sarà stato lontano poco tempo, ma ha già un buon numero di info. Ha individuato diversi distributori e minimarket da cui poter recuperare viveri di prima necessità. Al posto di casa sua, quarant’anni nel futuro, c’è un grattacielo mentre al posto della casa della cinnamon roll c’è un parcheggio. La capacità di Miwako di mantenere una parvenza di calma è sorprendente, non dava l’idea di essere una ragazza “cosi” forte. Ne tantomeno di essere una comprimaria cosi importante e non un personaggio di sfondo.



D’altra parte seppur addolcitasi grazie alla bevanda, Kisaragi non è convinta. Come fa Ogata a dire che il Kaiju che ha visto è morto? Non avendo voglia di stare a sentire le sue lamentele, Ogata la accompagna a Misumi dove ha visto il presunto cadavere di Kaiju mentre Miwako resta alla base.



Le reticenze di Usami sono più che legittime. Loro non sanno chi o cosa siano i Kaiju, come può dire che sia “morto”? Non possono farlo ma non si può neppure dare torto a Nenji che di fronte alla figura sventrata ed immobile della creatura metallica esordisce con un “Sembra morto, vero?”



Tomi avvicinandosi inizia a tornare su quanto sentito da Minami in precedenza, che non sia un Kaiju? Che possa essere un alieno? Eppure, quello che sembra essere un pannello di controllo ha un aspetto stranamente familiare oltre che “semplice”. Mentre la ragazza armeggia con il pannello di controllo, Ogata si allontana attirato da strani movimenti vicino alle macerie poco distanti.



Un falso allarme? Un’illusione dovuta al assurda situazione in cui si trovano? No. Dopo pochi secondi, Nenji corre a per di fiato verso Tomi, pregandola di nascondersi. I due, fanno appena in tempo a trovare rifugio nella carcassa del Titano cosi da NON essere notati…da…quella COSA. Da cinefilo, lo definirei un terminator o più correttamente lo scheletro di un T-800 che sembra essere di pattuglia(E Tomi si rivela essere una discreta cinefila, visto che lo chiama “exterminator” adoro queste cose sebbene sia lontana dai livelli di Juro). Non avevo mai visto creature del genere e mai ne era stata fatta menzione. NON sono sicuro che siano dei Deimos, anche e soprattutto alla luce di quanti già so e che, fra l’altro, verrà approfondito a breve. Potrebbe essere un androide ma passiamo oltre.



Di nuovo al sicuro, i ragazzi fanno un’altra scoperta sorprendente. Al interno del Kaiju è presente un logo, un logo della Shikishima. Quindi quelle creature non sono alieni ma sono state create dal uomo ma perché allora attaccano altri esseri umani? Innervositasi e bramosa di risposte, Tomi inizia ad armeggiare con il pannello di controllo ma non importa quale tasto prema, i suoi dati biometrici non corrispondono.


A questo punto, Ogata si fa avanti…ed i suoi dati “corrispondono”. Cosi, come parlasse del tempo, il bancho rivela che suo padre è addirittura un membro del consiglio di amministrazione della Shikishima e suppone che sia per questo che è riuscito ad avere l’accesso. Il che, fa di lui un signorino di buona famiglia proprio come Amiguchi con enorme stupore di Kisaragi e di me giocatore.


La voce che fuoriesce dal pannello fornisce dettagli di background aggiuntivi a quello che già sapevo grazie agli stralci del futuro del 2188(Shinonome su tutti): il Kaiju non è un Kaiju, è una macchina edile tripede costruita per il progetto di colonizzazione interstellare della Shikishima e proveniente dal anno 2188. Più nello specifico, si tratta di una macchina edile con un’autonomia di oltre 180 giorni il cui compito originale era terraformare…ma perché attaccano?



I ragazzi(cosi come la prima parte della “storia”) tornano alla base, Ogata si procura un po’ di cioccolato per le sue compagne di sventura, in modo da migliorare il loro umore…e lui zitto, zitto NON ha ancora mangiato nulla. Miwako nel frattempo ha “spostato” la senpai Shinonome su un letto ritrovato in una delle case distrutte. È molto sofferente e non ha la più pallida idea di come aiutarla, d’altra parte Usami inizia a credere che lei non sia venuta in quel posto insieme a loro ma che fosse già li…e che sia quindi una persona proveniente dal futuro, capace magari di mostrare loro la via per tornare negli anni ’80.



D’altra parte Ogata, non si capacita di molte delle cose che ha visto per la città del XXI secolo, siano essi negozi, distributori, televisori o altro. Tomi non si cura troppo delle critiche del bancho ma…spinta dai suoi racconti, sente il bisogno di “vedere” con i suoi occhi quanto è successo a casa sua. È un momento molto importante per Tomi.



La volontà di tornare nel suo tempo o quantomeno verificare la buona fede di Gouto(Che diciamocela tutta, fa ben poco per NON apparire losco) erano il motore che aveva spinto le sue azioni fino al incidente, ora…ora non può più nascondersi. È un momento che in un certo senso ho già “vissuto” visto che “Tomi” aveva già avuto modo di piangere di fronte alle macerie di casa sua insieme ad Ida ma quello era, congettura mooolto tirata starò sicuramente prendendo una cantonata, un altro loop.



Qui non c’è tempo per piangere. Usami prova ad essere forte, troppo forte. Nenji la consola, la invita a sfogarsi se ne ha bisogno, la sua voce nasale tradisce il suo bisogno fisico di piangere ma...forse non ha ancora abbastanza confidenza con il ragazzo per lasciarsi andare.


In compenso ora “sa”, sa perché Megumi con cui aveva trascorso tanti pomeriggi ha cambiato “cosi” tanto atteggiamento. L a mente di Tomi torna indietro, si tratta di un momento di poco successivo a quello della sua primissima scena nel prologo ed immediatamente successivo alla seconda scena del prologo di Megumi.



Accompagnata da un’ost a dir poco favolosa, in un assolato pomeriggio Tomi Kisaragi si aggira per il cortile del Istituto Sakura. I club che si allenano(possiamo sentire distintamente le loro voci), ragazzi e ragazze che chiacchierano, Miwako e la “ragazza che è seduta dietro di me, sembra cosi spensierata”…spensierata è una parola grossa, Iori ha già iniziato ad avere i suoi “sogni” ed ha iniziato a dormire poco. Cosi poco che si è addormentata in infermeria ed ha perso le lezioni pomeridiane.



In questo contesto cosi rilassante, Tomi si sente fuori posto ma come potrebbe essere altrimenti? Le ragazze che sono sue compagne di classe nel suo tempo hanno cinquant’anni e più anni, sono più grandi di sua madre come può andare a scuola facendo finta di nulla? Mentre prova a dirigersi verso la biblioteca dove spera di trovare qualche info sulla Shikishia, Tomi si imbatte in una persona conosciuta: Megumi.



Contrariamente alle mie aspettative(cosa tutt’altro che strana) le due NON sono arrivate nel passato insieme. Tutt’altro, Tomi non sapeva neppure che la sua migliore amica fosse sana e salva. L’occasione è propizia, può chiedere a lei la verità. Gouto sta mentendo vero? La loro città, i suoi genitori…non può essere andato tutto distrutto, vero? Il silenzio e l’espressione di Yakushiji non necessitano di nulla.


Proprio in quel momento però, Juro si trova a passare vicino alle ragazze. Kisaragi, che NON sa quanto è accaduto, prova ad indagare. Quello è Izumi, vero? Perché è sempre agitato? Sembra un’altra persona. …solo ora scopre che ha perso la memora e purtroppo non è una cosa temporanea “pare” che sia permanente. Forse involontariamente ma Tomi finisce per chiedere un po’ troppo “Quindi non si ricorda di te? Dovremmo rinunciare a lui?” suscitando il pianto inconsolabile della sua amica “NON rinuncerò MAI a lui” e tutto quello che resta a Tomi osservarla in silenzio, costernata e mortificata.



Superata anche questa mini sequenza, la storia di Tomi viene bloccata da un lock che ho iniziato a definire come semplice alias blocchi relativi al numero di elementi sbloccati in archivio ed ho subito proseguito con la terza ed ultima sequenza. Di ritorno nuovamente alla “base” ho avuto tempo e modo di tornare sia vicino ai resti del Kaiju sia vicino casa Kisaragi.


Si tratta in entrambi i casi di visite opzionali MA estremamente importanti, soprattutto nel secondo caso. Tornando vicino al Titano, riesaminando il pannello di controllo si possono scoprire nuove dettagli sulla struttura del Kaiju in se(Quali peso, materiali con cui è costruito e via discorrendo) mentre tornando a casa di Tomi i due ragazzi hanno modo di intravedere un robottino volante, che i due ipotizzano essere un piccolo Kaiju…ma NON si tratta di un Kaiju. Quello è “un” BJ, un ricognitore…e qui ho ricordato: Sekigahara “potrebbe” essere ancora li, in quel settore.


D’altronde Ogata gli ha fatto una domanda molto specifica durante una delle mie ultime fasi di battaglia, quindi devono aver avuto modo di discutere a quattr’occhi. Ei potrebbe essere la chiave per permettere ai ragazzi di tornare nel 1985. Altro dettaglio molto carino, viene da Ogata che, nel caso si sia già “ritornati” negli altri due posti visitabili protesta in modo molto colorito.


D’altra parte, un’inaspettata quanto gradita opinione viene da Miwako: la ragazza ha ascoltato in religioso silenzio le parole dei suoi compagni di sventura ma non riesce a levarsi l’idea che la scuola possa essere importante. Dopotutto erano a scuola(Dietro l’aula di scienza) quando si sono teletrasportati, quindi forse a scuola c’è un qualche indizio, un qualche portale, un qualcosa che possa permettere loro di tornare indietro.



Tomi si indispettisce per la sua stessa ingenuità, certo, la cinnamon roll ha ragione. Dopotutto Morimura(“l’infermiera con le tette grosse?”cit Ogata) è sempre a scuola e lei viene da un futuro ancora più lontano del suo, con grande sgomento dei pensieri. Lasciando sempre Sawatari a guardia di Shinonome, il duo si dirige verso la scuola ma nulla di fatto.


Ancora una volta, mi ritrovo a visitare uno scenario che pensavo non avrei mai visto la infuori di flashback, cosi come la casa distrutta di Tomi, ora mi ritrovo a camminare sulla strada distrutta che si interrompe vicino alla carcassa della Sentinella 13. Se, come dice Kisaragi, quella “cosa” non è un Kaiju ma un robot che ha lottato contro di loro per difenderli, allora deve aver perso.



Tomi non commenta le ovvie conclusioni del bancho ma il suo sguardo si fa triste e scuro. Non possono e non devono lasciare Miwako da sola per troppo tempo e non possono usare quella strada per arrivare a scuola, è troppo pericoloso e mentre fanno per andarsene, la mente di Tomi torna indietro. Indietro al giorno in cui i Kaiju hanno attaccato la città e la Sentinella 13 si è attivata per lottare.



Tomi si trovava al interno di un centro commerciale, alla disperata ricerca della sua mamma mentre Gouto la raggiunge e la prega di lasciar perdere. È troppo tardi, i Deimos sono arrivati e loro devono evacuare. Proprio in quel istante, la terra inizia a tremare, si tratta della Sentinella 13 che si sta dirigendo sul campo di battaglia. Anche se è “troppo presto”, Izumi ha scelto di combattere contro il volere di Gouto, era una cosa che “solo” lui poteva fare. D’altra parte io so “già” che lo ha fatto per la promessa con Megumi.



Tomi si intestardisce ancora di più nel cercare sua madre ma viene “fermata” da un colpo di pistola paralizzante. È Chihiro Morimura la quale, prende atto del azione indipendente di Juro e prega Gouto di portare la ragazza per “l’esperimento”, sostenendo che abbia la precedenza addirittura sul evacuazione.


Cosa possa essere questo esperimento mi è del tutto ignoto e volendo potrei proseguire per direttissima, visto che la “terza” macroparte della storia di Tomi non è coperta da Lock di alcun tipo ma sono un tipo molto metodico e,come da previsione, questa seconda parte mi ha portato l’ultimo prologo. Quello di Nenji Ogata.



…e ancora una volta si cambia genere. Se con Tomi eravamo a “L’ultimo uomo sulla terra”, “Terminator” e “Cast Away” ora Nenji si trova a vivere una situazione non dissimile da quella del buon Okabe in “Steins;Gate” il che è ancora più esilarante se si pensa che Ogata è doppiato da Tomokazu Seki aka Daru ma prima qualche coordinata.



Siamo mooolto dopo la storia di Tomi, la prima scena “precedente” disponibile è l’incontro fra Takatoshi ed Okino al suo nascondiglio nel di lui prologo, la prima “successiva” è invece il ritorno a casa di Megumi dopo aver sparato al primo stregone.


Per come parrebbe impostata, la storia di Nenji per ora appare “densa” tutti gli eventi appaiono uno dopo l’altro, non ci sono salti indietro o avanti. Non so se durerà ma per come appare potrebbe iniziare a sciogliere i nodi sui loop già menzionati in precedenza.


L’inizio però, per conto suo, è in medias res. In attesa del treno insieme a Tomi, Ogata ha una fortissima sensazione di Dejà vu. Non so(ancora) di cosa i due stessero parlando, so però che Kisaragi stava dando ragione al Bancho che però, in questo caso non “dorme” in piedi.



È genuinamente confuso e spaventato. Lui “era” sul treno, quel treno è deragliato se lo avessero preso…sarebbero morti. Tomi non capisce, non è tornata indietro, il treno lo deve ancora prendere ed è alquanto seccata da queste improvvisa ondata di stranezze. Nenji prova a spiegarsi, chiede a Tomi di starlo a sentire(e la ragazza sussulta, è implicito che si aspettasse una dichiarazione o qualcosa di simile) ma i suoi tentativi vengono solo scambiati per altre bizzarrie.



Si, prende quel treno. Tutti i giorni, per andare a scuola. Dove sarebbe il problema? Nenji continua a ragionare, ricorda di aver preso un treno diverso dal suo perché inseguiva Kisaragi “non ci siamo lasciati vero?” frase più fraintendibili non ne poteva scegliere “NON siamo mai stati insieme”.



Seccato, Usami decide di lasciar perdere mentre Ogata fa due passi per sbollire…finendo per imbattersi in quel pagliaccio di Wajima ed i suoi tirapiedi. Al nostro bancho non va proprio di litigare, nuovamente, con loro. Questo tizio ed i suoi sgherri ormai sono una spalla comica le ha prese(insieme al resto della cricca) da Yuki, Takatoshi e Ogata, e si è pure beccato un pugno in faccia da Amiguchi ma continua ad atteggiarsi da macho, è esilarante.



In questo caso vuole vendicarsi di Ogata(di nuovo) per una presunta offesa subita “che siamo forti solo quando siamo tanti” che poi sarebbe la verità ma non approfondiamo. Ogata non vorrebbe pestarli di nuovo però…le continue provocazioni e soprattutto l’arrivo di Kisaragi, complicano le cose al posto di sistemarle.



Wajima si fa beffe della “fidanzata” di Ogata che definisce per una ragazzina delle elementari ed il nostro teppista ovviamente non ci vede più dalla rabbia e massacra di botte lui ed il resto della cricca. Con grande disappunto di Tomi la quale, profondamente deluso da questo impeto di aggressività e sempre più indispettita dalle sue stranezze, sale ugualmente sul treno.



Nenji si affretta a seguirla, ma è troppo tardi; mentre per conto mio non posso non notare come diversi dei passeggeri siano uguali a quelli che ho già visto quando ci sono salito con Yuki, Tomi e Ogata iniziano nuovamente a litigare. Non le piacciono i tipi apprezzare i ragazzi aggressivi e di non avere alcuna intenzione di litigare mentre Nenji si rifiuta di credere che lui “non” le piaccia, ma non è quello il punto. I Kaiju compaiono in lontananza fra il panico e lo stupore dei passeggeri. Tomi in particolare NON aveva sentito nulla a riguardo da Morimura.



Il resto…è storia, il treno deraglia e tutti si fa buio. Per conto mio, prima ancora di iniziare a parlare del “dopo” mi domando, come hanno fatto questi Kaiju a comparire? Sono un primo attacco? Un anomalia? Siamo moooolto prima del inizio della fine, molto prima che si concludano tutte le storie. La storie di Megumi, di Ei, di Juro devono ancora chiudersi, hanno delle scene DOPO. Quindi che ci fanno dei Kaijju li?



D’altra parte i momenti wtf?! Non finiscono. Ogata si risveglia al interno di una macchina misteriosa(La sentinella 10?), è circondato da tante luci ed una voce misteriosa(Mi pare di sentirci qualcosa di Okino ma potrei sbagliarmi) gli parla.



Nenji(ed io) non capisce assolutamente nulla di cosa stia succedendo, quello che gli interessa è sapere di Kisaragi. Sta bene? È al sicuro? La voce per conto suo gli chiede della chiave del Codi D(eimos) e lo rimanda “indietro” per trovarla. Riportandolo alle 16:50 alla stazione di Kazunami, poco più di venti minuti prima del deragliamento esattamente dove si trovava al inizio del prologo.



Chi è la voce misteriosa? Cosa si intende per chiave del Codice D? Perché dei Deimos hanno “già” attaccato la città? Le domande sono tante, ma prima di tornare su Nenji mi toccherà affrontare quantomeno la seconda parte di Ryoko nella speranza di riuscire a carpire qualcosa sui loop. Il “tornare indietro” è stato accompagnato dalla stessa animazione con orologio che accompagna sempre viaggi nel tempo
 
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Fatti Foetid Hintertomb Root e Lower Hintertomb.
Ottenuti i calici di Lower Hintertomb Root e Sinister Hintertomb Root. Meno male che mi sono fatto uno schemino ieri.:shrek:

Adesso i nemici non li oneshotto più, quindi mi tocca ricominciare a schivare/temporeggiare/contrattaccare.:asd:
In compenso iniziano a farsi vedere maggiori drop di echi di sangue rispetto a prima. Anche i nemici più scrausi mi danno più di 1000 echi di sangue.


Il boss
Pthumerian Elder è stato forse l'unico che mi ha creato davvero problemi finora. Dovevo studiarmi i pattern.
A media distanza è fenomenale, ma a distanza ravvicinata patisce molto.
L'attacco che fa spuntare una lancia di fuoco dal terreno non riuscivo proprio a schivarlo.

Adesso ho fatto il rituale per un Foetid/Rotten Lower Hintertomb Root. Gulp, vediamo come va.
 

Koyomi Araragi

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I...
templi sono una bella location, con dungeon brevi ma tutti con gimmick molto carine e con Boss che sanno farti pensare fuori dagli schemi per trovare la strategia giusta. Come sei messo con i fiend?
Attualmente ho Titania nata per errore da fusione al 58 (urlo glaciale, ritorsione, vita bonus, vita plus, trattieni, concentrazione, mazionga, mediarahan), Shiki Ouji potenziato con un sacrificio al 66 (mamudoon, dekaja, annulla fuoco, maragidyne, bufudyne, ziodyne, vita plus, megido), Cu Chulainn al 58 (estoma, ghigliottina, sukukaja, ritorsione, provocazione, zandyne, schiocco di tuono, attacco totale), Parvati al 61 (agidyne, recarm, mediarama, vita plus, mana bonus, maragidyne, tetrakarn, radiosità), Qitian Dasheng a cui mi sono affezionato molto perché è uscito fuori evolvendosi sempre al 58 ed è una bestia (potenza, tarukaja, vita plus, spada oscura, potenza oscura, vita extra, attacco totale, vendetta), Yaksini al 47, la tengo per Riberama quando voglio grindare pesantemente, poi Kurama Tengu e Qing Long che devo infilare in qualche fusione che mi piace. Mi manca un livello per Kali che è una di quelli che ho puntato, altri vedrò.
 

Geddoe

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Attualmente ho Titania nata per errore da fusione al 58 (urlo glaciale, ritorsione, vita bonus, vita plus, trattieni, concentrazione, mazionga, mediarahan), Shiki Ouji potenziato con un sacrificio al 66 (mamudoon, dekaja, annulla fuoco, maragidyne, bufudyne, ziodyne, vita plus, megido), Cu Chulainn al 58 (estoma, ghigliottina, sukukaja, ritorsione, provocazione, zandyne, schiocco di tuono, attacco totale), Parvati al 61 (agidyne, recarm, mediarama, vita plus, mana bonus, maragidyne, tetrakarn, radiosità), Qitian Dasheng a cui mi sono affezionato molto perché è uscito fuori evolvendosi sempre al 58 ed è una bestia (potenza, tarukaja, vita plus, spada oscura, potenza oscura, vita extra, attacco totale, vendetta), Yaksini al 47, la tengo per Riberama quando voglio grindare pesantemente, poi Kurama Tengu e Qing Long che devo infilare in qualche fusione che mi piace. Mi manca un livello per Kali che è una di quelli che ho puntato, altri vedrò.

Hai...
frainteso, ti chiedevo dei Fiend come Matador e compagni...ma va bene lo stesso. Vedo tanti bei nomi, Shiki Ouji è un must con la sua unica debolezza(facilissima da coprire) e l'immunità a fisico ed instant death. Se ti capitasse di fare un giro nel primo Kalpa(e solo quello) e dovresti trovare un fantasma che vuole venderti un demone da "esplorazione". Compralo. è un must per ogni singola run, visto che ha TUTTE le skill utili per muoversi nei dungeon/fuggire dalle battaglie.
 

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Hai...
frainteso, ti chiedevo dei Fiend come Matador e compagni...ma va bene lo stesso. Vedo tanti bei nomi, Shiki Ouji è un must con la sua unica debolezza(facilissima da coprire) e l'immunità a fisico ed instant death. Se ti capitasse di fare un giro nel primo Kalpa(e solo quello) e dovresti trovare un fantasma che vuole venderti un demone da "esplorazione". Compralo. è un must per ogni singola run, visto che ha TUTTE le skill utili per muoversi nei dungeon/fuggire dalle battaglie.
Ah ok, avevo inteso i miei demoni :asd:, non ho fatto mezzo Fiend perché Matador non l'ho incontrato :rickds:. La debolezza di Shiki Ouji infatti l'ho coperta :ahsisi:, me lo faccio sempre anche nei Persona.
 

Geddoe

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Ah ok, avevo inteso i miei demoni :asd:, non ho fatto mezzo Fiend perché Matador non l'ho incontrato :rickds:. La debolezza di Shiki Ouji infatti l'ho coperta :ahsisi:, me lo faccio sempre anche nei Persona.
Vabe...
ma in P5 Shiki Ouji è completamente fuori scala.
Non puoi presentarmi già a livello 20, un demone immune a fisico, gun, expel/curse e dargli una debolezza che si può coprire PRIMA del livello 30^^
 

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Finito un paio di giorni fa su PC Dragon Quest XI, con un conteggio di 95 ore.
Ero indeciso all'inizio se proseguire in quello che sento chiamare post-game ma ai fatti è la vera conclusione della storia e non me ne pento affatto, consiglierei a tutti di andare avanti.
Ho portato tutto il party a livello massimo, ho impiegato 3-4 ore di farming di slime metallici assieme ai poteri pimpanti Alleluia+Elettrluce...ma penso di aver risparmiato molto tempo sui vari scontri opzionali che mi rimanevano. Ho lasciato incompiuta giusto una secondaria relativa al casino (che non sopporto), per il resto ho fatto tutto.

Grazie al Game Pass che mi ha permesso di scoprire e apprezzare questa saga, da adoratore di Toriyama avrei dovuto provarla anche prima :ahsisi:

Cast dei personaggi fantastico, mi mancheranno :cry2:
 

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Skyrim -> Quasi finite le quest a Riften, eccetto quelle della Gilda, penso di andare a Winterhold. D'altronde ho Illusione ed Alterazione sopra a 50 ed Evocazione sui 42.
 

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Neo TWEWY Demo

Giocato alla demo ieri notte. Mi ha lasciato ottime impressioni. 60 FPS fissi, le basi del gameplay ci sono tutte. Un po' limitato in alcuni aspetti, ma essendo una demo senza tutte le meccaniche disponibili, ci sta. OST ottima, ma Calling rimane inarrivabile. Conferma solo che ho fatto bene a prenotarlo.

 

Koyomi Araragi

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Shin Megami Tensei III Nocturne HD

Finito.
Sono mentalmente distrutto, la sola idea di dovermi rifare il dungeon finale per altri 2 finali, 3 se rifiuto anche Yuko ricaricando (Chiaki come temevo me lo sono giocato e richiederebbe una run completa) mi fa ponderare che la droga faccia meno male. Sarò onesto, mi stanno talmente sulle palle tutti e 3 che sinceramente mi frega il giusto di farmi il mazzo per vedere i loro finali, non mi hanno detto ne lasciato nulla. Quantomeno ho apprezzato il finale che ho scelto e sono contento di aver seguito l'idea iniziale nel voler aiutare Yuko, un ripristino completo, con in più la salvezza per quest'ultima, soddisfacente.
Chiaro che la frase finale sul vero nemico una visitina a completare i Kalpa più Fiend me la farà fare prima o poi e probabilmente rimarrò soddisfatto cosi con solo due finali, spero. Devo solo farmi tornare la voglia perché lato storia non mi ha lasciato molto, ma è comunque un buon gioco perché poggia su basi solide, quali il BS che è solo che migliorato nel tempo, una buonissima OST ed il chara di Kaneko, quasi promosso in toto, chi mi ha fatto schifo è la primissima forma del boss finale che era una palla da discoteca bella e buona.

Scarlet Nexus

L'ho iniziato l'altro ieri, sono ancora al capitolo 1. Avevo detto che c'era voglia di action e siccome qua c'è anche una componente RPG ed è stato accolto bene mi son detto perché no? Lato combat system pare decisamente godurioso e abbastanza profondo, ho già fatto una boss battle parecchio carina, ora vedrò se riprenderlo da stasera visto che ieri non l'ho toccato o direttamente domani. Ho iniziato col maschio temendo di sbagliare come feci con Xillia scegliendo Milla visto che era meglio iniziare con Jude, staremo a vedere sulla trama è presto per dire qualsiasi cosa, tecnicamente comunque è un bel vedere, gran cel shading.
 

Geddoe

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Sto...
ridendo di gusto.
Isamu a mio modo di vedere è il peggiore dei tre, perché predica aspira ad un mondo in cui ognuno è il centro di un piccolo mondo...ma non è in grado di fare letteralmente nulla da solo ed ha sempre bisogno di essere imboccato e supportato da te.
L'idea del platino ti è già passata dalla testa vedo ^^
 

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ridendo di gusto.
Isamu a mio modo di vedere è il peggiore dei tre, perché predica aspira ad un mondo in cui ognuno è il centro di un piccolo mondo...ma non è in grado di fare letteralmente nulla da solo ed ha sempre bisogno di essere imboccato e supportato da te.
L'idea del platino ti è già passata dalla testa vedo ^^
Il platino non l'ho proprio mai preso in considerazione :asd:. Più che altro ora ci vado un attimo con i piedi di piombo col 5, voglio prima vedere con 4 ed eventualmente Apocalypse se l'antifona è sempre quella.
Va a finire che questa serie è come To Aru Majutsu no Index dove Railgun, lo spin off è nettamente migliore della serie madre :asd:, e già Persona e DDS mi farebbero dire di si, se lo fa pure Overclocked lo do per assodato :sard:
 

Geddoe

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Il platino non l'ho proprio mai preso in considerazione
Ah, ok...
mi dispiace leggerti deluso dal titolo quantomeno sul lato narrativo.
Per quanto ci possano essere twist, colpi di scena e sorprese di ogni tipo...tante volte gli SMT non si focalizzano molto sul lato narrativo quindi capisco che si possa rimanere sorpresi in questo senso.

EDIT: 09/07/2021

13 Sentinels

Allora…

la storia di Ryoko, che mi sono trovato a vivere parzalmente nella sessione(e nelle sessioni) correnti) è fra quelle che più di ogni altra mi ha impressionato. Non solo per l’intreccio, sempre sopraffino, la cura presente anche in minutaglie di ogni genere e via discorrendo…ad affascinarmi maggiormente è Ryoko stessa.



La sua volubilità, i suoi sbalzi d’umore, il suo passaggio dal emotività più estrema alla freddezza più cinica sono tutte cose che ho imparato a conoscere attraverso gli occhi degli altri e sebbene potessi associare questo suo comportamento al suo stare “male” o ad una sua naturale predisposizione altezzosa. La verità è che senza vestire i suoi panni non potevo sapere quanto stesse male, quanto fosse davvero drammatica la sua situazione.



Shinonome soffre moltissimo anche azioni semplicissime le causano dolori lancinanti, tutto questo è stato reso meravigliosamente in “gameplay”. Essendo la sua storia ricolma di fasi “adventure” piena di dialoghi secondari, in cui è possibile scegliere come agire si impara ben presto a convivere con la sua “realtà”.



Poco tempo(gameplay e narrativa) passati senza prendere le sue pillole portano lo scenario a divenire mano a mano più scuro, le voci ed i suoi a farsi sempre più distorti, l’atmosfera(e l’ost sempre più pesante) fino ad arrivare al punto di rottura che termina, necessariamente con le pillole. Unica fonte di sollievo, seppur temporaneo.



È una storia quella di Ryoko, piena di bivi e varianti. È la primissima volta in cui NON riesco ad accedere ad un percorso di cui conosco già la parola chiave il “video di sorveglianza”. La storia di Ryoko infatti presenta, fra le varie unicità, un doppio punto di partenza: Infermeria 1 e Infermeria 2.



Sebbene la due finiscano per confluire dopo poche scene, non sono(in alcun modo) riuscito a “tornare” a Infermeria 1(da cui si ha accesso al percorso con “video di sorveglianza”) dove questa seconda macro parte ha veramente inizio e ben presto si viene in contatto con un altro “problema”.



Come tutte le altre storie con una fortissima preponderanza di fasi “adventure” è estremamente difficile collocare la storia di Ryoko in un primo momento ma nulla che non si possa risolvere.



Risvegliatasi dal solito letto in infermeria, Shinonome viene accolta dal familiare volto di Chihiro Morimura. È collassata(ufficialmente e sarà il leitmotiv del inizio di ogni fase) dopo aver mancato di prendere le sue pillole per troppo tempo ed ora a Morimura il compito di verificare il suo stato di salute ma, forse ancora più pressante, lo stato dei suoi ricordi.



La psiche di Shinonome sta andando in pezzi, si “attacca” a tutto quello che può per mantenere contatto con la realtà, per restare ancora “se stessa”. Una di queste cose, è ovviamente 426. Il criminale proveniente dal futuro che li “ostacola”, ha messo in moto gli eventi che porteranno alla distruzione del mondo e che ha “causato” la morte del professor Ida.



Morimura sospira di fronte a questi picchi di aggressività, dopo aver verificato che la ragazza sappia quantomeno in che anni si trova…la prega di continuare le ricerche sul generico “colpevole”. Inoltre, anche volendo, lo stesso 426 ha “temporaneamente” messo fuori uso il teletrasporto per cui non possono in alcun modo viaggiare nel tempo.



Shinonome non ha dimenticato le dinamiche del viaggio temporale e di certo NON può dimenticare la fatica ed il dolore che le causa dover ingoiare di volta in volta delle pillole cosi grandi. E…no, certe cose le ho “scoperte” dopo, in questo momento NON so neppure precisamente dove e quando mi trovo nel grande schema degli eventi ma “so”(giocatore) come proseguire



Nonostante le sue proteste, Morimura ordina a Shinonome di lavorare insieme ad un ragazzo che “non” conosce, Renya Gouto. Dovranno cercare informazioni utili sui compatibili presenti al Istituto Sakura. A Ryoko, la lista con le ragazze, a Renya quella con i ragazzi.



Gouto non sembra avere problemi a condividere quello che sa con lei a patto di sapere perché sia cosi ossessionata da 426, domanda alla quale Ryoko reagisce nel peggior modo possibile…come fa a NON odiare, il ragazzo che ha dato il via alla distruzione del mondo(e che ha “ucciso Ida”) si perché, Ryoko è seriamente convinta che 426 sia Sekigahara.



Una cosa salta al occhio subito consultando la lista delle compatibili(quella dei ragazzi non ci viene mostrata): ci sono solo tre nomi. Iori Fuyusaka, Tomi Kisaragi, Megumi Yakushiji. Shinonome ovviamente prende atto del assenza del suo nome ma ne mancano altri: Minami Natsuno e Yuki Takamya.



Su input di Gouto, le ricerche partano in un’affollatissima mensa dove si spera di poter trovare uno dei compatibili ma, nonostante la bolgia di studenti non pare esserci nessuno dei bersagli. Proprio mentre il duo fa per allontanarsi però, Shu Amiguchi si avvicina a lei con la sua solita predisposizione loquace.



Ryoko dal canto suo, inizialmente non pareva ricordarsi di lui…ma “sente” qualcosa. Qualcosa di familiare, qualcosa che le piace ed anche…qualcosa che la mette profondamente a disagio e la riempie di sentimenti negativi ma, un passettino alla volta. Amiguchi non essendo in grado di fornire alcuna informazione su Sekigahara si allontana quasi subito ed immediatamente Ryoko ha modo di osservarlo interagire con una ragazza, Yuki Takamya.



Non conosco i dettagli ma da quel poco che ho modo di ascoltare Yuki è in debito con Shu per aver “provato” a salvarla ed averla comunque aiutata. Inoltre non sopporta che faccia “l’appicicoso” davanti ad altre persone, segno che nel bene e nel male la loro relazione sta proseguendo…e Shinonome, di risposta, prova sensazioni nuove.



Non sa bene il perché, non sa bene il come ma sente di provare “gelosia” nei confronti di “quella” ragazza che apparentemente “non riconosce”. Parlando di individui che NON riconosce, lasciata la mensa Shinonome ha un piccolo scontro con Gouto. Il ragazzo rivela di “ammirarla” per la forza ed il coraggio dimostrato nel pilotare la sentinella, ma la ragazza non si ricorda di lui(eppure di supporto durante la sua ultima battaglia) e soprattutto NON vuole averlo intorno.


Sente che c’è qualcosa che NON va, a ragione aggiungerei. Gouto la sta chiaramente tenendo d’occhio anche se sono in mezzo a cosi tanti studenti. Una piccola chicca? Da pettegolezzi random, Gouto si conferma(ovviamente) super popolare per la sua intelligenza, carisma ed aspetto inoltre si è candidato al consiglio studentesco ed il suo girare sempre con Shinonome sta facendo nascere la voce che i due stiano insieme.



Nel corridoio ci sono solo due, delle tre ragazze presenti sulla lista: Yakushiji e Kisaragi. La seconda è intenta a parlare con Miwako che, se approcciate, si dirigerà a parlare con Gouto tempestandolo di domande(“Ti piacciono i dolci?” “Che tipo di ragazze ti piacciono?”) questa intraprendenza cosi improvvisa in realtà ha perfettamente senso nella lettura che ho dato a questa situazione.



Interrogata su possibili persone sospetti(“Come te?”) Tomi finisce le frasi per Ryoko “…ora mi dirai che 426 è un criminale ricercato. Ei Sekigahara, ed è tuo compito catturarlo”, lasciandola senza parole. Dopotutto è stata Shinonoe stessa a parlargli di Sekigahara e di 426 “Quando eravamo nella città distrutta” e prima che di poter continuare invita la sua senpai a “fuggire”.



Vedendo questa pista come più “calda”, l’ho rimandata in favore di altre. Riunitasi nuovamente con Gouto, Ryoko ha modo di raggiungere Megumi, sempre di vedetta alla ricerca di Kurabe. Di fronte alla foto, riconosce subito il presunto 426 e come nelle sue condizioni l’utilità di Ryoko sia fortemente ridotta.


C’è una neanche troppo velata stizza di Yakushiji nei suoi confronti, una stizza che riporta ad un Flashback. Siamo…poco dopo l’ ingresso di Yuki nel USI, Natsuno deve ancora trovare BJ ma l’avventura nel settore 3 di Tomi si dovrebbe essere già conclusa. La Sentinella 14 è al sicuro nel hangar della Shikishima, lo stesso visto nel climax finale della storia di Yuki. Secondo Morimura solo tre sentinelle sono state recuperate e nessuna di queste è un nuovo modello, Ryoko ne deduce che quindi non si sappia neppure che fine ha fatto Okino(è importante sapere che in teoria dovrebbe conoscerlo) e la 12(che come giù so verrà poi pilotata da Hijiyama).



Lo stato delle sentinelle è inoltre tuttora precario: sono ancora “contaminate” e sono sotto il “suo” controllo (426 ovviamente). La cui cattura è assoluta priorità. D’altra parte, l’occasione è propizia per presentarle Yakushiji una dei compatibili del 2025.



Megumi si trova li perché, nel peggiore dei casi, sarà lei e non Ryoko a salire sulla 14. Shinonome reagisce molto male sostenendo che quella è la “sua” sentinella, perché il Professor Ida ha scelto “lei” per guidarla. La reazioni lagnosa, quasi viziata di Shinonome porta Megumi ad esplodere, senza alcun freno, senza peli sulla lingua: se ci teneva tanto, perché non ha combattuto al posto di Juro? Cosa stava facendo? Megumi si scarica liberamente, consapevole che comunque vada…Ryoko non ricorderà quella conversazione.



Chiusa questa prima sequenza, si riparte in “infermeria 2” rispetto ad Infermeria 1, Gouto è già presente e Ryoko è più reattiva, interrompendo più e più volte Morimura sulle cose che già sa(come l’anno e lo stato del teletrasporto) di volta in volta però si aggiungono info, in questo caso(ovviamente) lo stato attuale della Sentinella 14.



Contrariamente a Infermeria 1 però, non si passa per la mensa affollata, si va direttamente nel corridoio. Parlando di nuovo con Megumi questa sottilinea nuovamente quel poco che sa su 426, avvicinandosi di nuovo a Tomi invece…Miwako prova di nuovo a parlare con Gouto. È l’occasione che stavano cercando “Che cosa intendi con fuggire?” e la biondina a bassa voce, suggerisce alla sua senpai di sgattaiolare ora che Gouto è distratto.



Questo forma di “protezione” nei confronti di Ryoko, questo salvaguardarla, provare ad aiutarla mi porta a credere che Miwako stia provando, consapevolmente, a distrarre Renya e che quindi, pur con tutta la sua timidezza, stia facendo del suo meglio per dare una mano ai protagonisti. Un atto di grande coraggio e altruismo per la cinnamon roll.



Ovviamente, ho modo di scappare in “entrambe” le direzioni, sia andando verso le scale…che verso i distributori. La prima volta sono fuggito a sinistra dove Ryoko, nonostante avesse preso da poco le pillole, inizia a sentirsi male. Il motivo è lui, Shu Amiguchi. Quando è vicino a lui, non sa perché, non sa come…ma si sente male, gelosa. È chiaramente attratta da lui ma non sa il perché…



Amiguchi, notando la sua senpai in difficoltà, prova a darle mano ma questo prova a trattarlo con sufficienza…finendo per collassare. Dopo un breve stacco, scopriamo che Shu ha lasciato Ryoko alle cure di Morimura e qui, la ragazza finalmente realizza.


C’è qualcosa del Professor Ida in quel giovane, gli occhi, la premura e proprio come il Professor Ida, l’ha salvata…salvata è la parola chiave. La mente di Ryoko torna indietro ma non alla battaglia nel 2065 ma al 1985.



Shinonome Ryoko è stata presa in custodia dalla polizia, si trova nella stessa stanza in cui interrogheranno successivamente Takamya ed ad occuparsi di rivedere le sue dichiarazioni è sempre lui, Oni Onishi. Al detective il compito di cercare di razionalizzare le dichiarazioni della giovane(che i suoi colleghi avevano bollato semplicemente come deliri).



Kaiju che attaccheranno nel 2104 e non nel 2100. Una ragazza che viene dal 2064 e non dal 2100. Una sentinella creata per combattere i Kaiju ed una adolescente che è comparsa nel bel mezzo della città insieme a lei. Il detective avrebbe tanti quesiti da porre di fronte alla quantità abnorme di stranezze del caso(Su cui come già so NON smetterà di indagare) ma prima che abbia anche solo modo di andare più in profondità.


Scusandosi per il ritardo, Ida irrompe nella stanza intimando ad Onishi di consegnarle la testimone e di distruggere tutti i rapporti e la documentazione sul caso, mantenendo inoltre il massimo riservo con chiunque. Honishi(che definisce l’USI servizi segreti “privati”) viene messo a tacere dagli ordini che arrivano direttamente dal ministero della difesa mentre da “vero eroe”, Ida si scusa per il ritardo ed accompagna Ryoko fuori.



Nella sequenza successiva, il dubbio maggiore di Ryoko sta proprio in questo episodio. Come ha potuto dimenticare di essere stata salvata dal Professor Ida. Inoltre…è vivo, eppure chiedendo a Morimura e Gouto, la sua morte sembrerebbe confermata durante l’incidente del 2064, come è possibile? Da parte mia, nel bene e nel male ci sono TROPPi elementi che non posso ignorare.


A partire dal accordo “segreto” fra Sekigahara e Ida alle registrazioni che Shinonome ha ascoltato in lacrime da BJ. TROPPE cose che non possono essere tralasciate e che mi stanno facendo apprezzare sempre di più “la scelta” che ho fatto nel affrontare le varie storie lentamente tante cose iniziano ad essere più chiare.


…anche a Ryoko stessa, sebbene la sua fase adventure presenti diverse e piacevoli variazioni. Ritornando nel corridoio, distraendo nuovamente di nuovo Gouto e “fuggendo” sempre per le scale si può incontrare nuovamente Amiguchi. Shinonome però questa volta NON lo riconosce e dopo averlo trattato con freddezza, riesce a riacquistare lucidità prendendo le sue pillole e dirigendosi in una mensa ormai deserta.



Mancando di personaggi con cui interagire, mi sono trovato nuovamente a tentare di prendere le pillole…ed ho scoperto che erano finite. Per evitare problemi, Ryoko è quindi tornata in infermeria dove ad attenderla c’è una inaspettata sorpresa, Iori. Addormentata su uno dei letti.



Avvicinandosi e guardandola bene in viso, Ryoko la riconosce come una dei compatibili ma nota anche un’altra cosa: una fiala presente sotto il cuscino. L’urgenza delle pillole sembra scomparire di fronte a quella fiala.


Quella fiala contiene delle nanomacchine. Il rapporto medico sulla scrivania conferma questa ipotesi: a Fuyusaka sono state impiantate delle nanomacchine e si “preparano” al impianto della memoria ma non è l’unico nome presente sulla lista. Accanto a Fuyusaka c’è il suo nome “Distacco della memoria in corsa. Terza fase. Creazione di una personalità come per Juro Izumi”.



Non sono delle nanomacchine qualsiasi, sono degli Intralocitor. Le famose nanomacchine usate per crimini relativi a manipolazione della memoria e furto di corpi di cui ho sentito parlare per la prima volta nel prologo di Gouto e che permetto una sorta di reincarnazione tecnologica.



Morimura, neanche a farlo apposta, torna in infermeria e si vede ben presto sommersa dalle accuse di Ryoko. Cosa hanno intenzione di fare a lei e Fuyusaka? Quali sono i loro obiettivi? L’infermiera risponde senza battere ciglio, cestinando il tutto come “misura necessaria”.


Dopodiché invita nuovamente Shinonome a prendere le sue pillole…ma è tardi. La voce di Morimura inizia a farsi distorta, Ryoko inizia a star male, molto male. Secondo l’infermiera sta persino peggio del previsto e “presto scomparirai”.



Questa sequenza cosi importante mi permette di collocare questa fase della storia di Shinonome più tardi di qualunque altra storia che NON sia quella di Sekigahara, che di suo ricordiamo contenere fin dalle prime scene una bomba come la morte di Chihiro(infermiera).



Risvegliatasi di nuovo al suo punto di partenza, Shinonome grazie alla fiala (che ha conservato) ha una nuova certezza: non può fidarsi di Morimura. Le sta nascondendo più di quanto posso sembrare. Questa volta ho deciso di “fuggire” andando verso i distributori dove ho avuto modo di incontrare, dopo tanto tempo, il buon Hijiyama un po’ depresso dal essere guardato con sospetto anche da Shinonome…e qui, in questo contesto, una bella chicca.



Posso ripetere le “sequenze” anche se sono di storia. È possibile per Ryoko terminare nuovamente le pillole, tornare in infermeria e riassistere ai dialoghi con Morimura. Partendo però dai distributori e non della mensa. È una particolarità(quella di poter partire dai distributori e dalla mensa) anche per la scena seguente.



Se si aspetta in mensa o ai distributori senza fare niente, Shinonome verrà raggiunta da Tomi la quale non si capacita del suo strano comportamento. Perché continua ad inseguire Sekigahara? Perché continua a credere che lui sia 426? Possibile che abbia dimenticato quanto accaduto nella città distrutta? Questa volta però le parole di Tomi trovano terreno fertile, un flashback di quelli importanti.


Si parte questa volta non dietro ma dentro l’aula di scienze, dove Ryoko raggiunge Sekigahara intento a cercare di settare le coordinate del teletrasporto. Alcune delle battute sono uguali identiche a quelle del prologo nonostante il posto sia diverso (“Perché sei convinta che io sia 426/Il programma che ha danneggiato le sentinelle è stato creato con i dati di 426/Che stupido ho lasciato delle tracce”) tuttavia il contesto è diverso. Nonostante i dati inseriti fossero sbagliati e/o incompleti, il teletrasporto si attiva ugualmente trasportando i presenti(compreso il trio “dietro” l’aula di scienza) nel 2025.


La scena che segue è una riproposizione della conclusione del prologo di Tomi e Ryoko, solo che è “completa”. Questa volta la memoria di Ryoko non ha alcuna forma di pregiudizio. Queste sono le cose, per come dovrebbero essere davvero andate, metto il condizionale perché con 13 Sentinels non si sa mai.



Arrivato nel 2025, Ei si trova in una bruttissima situazione. Sono stati coinvolti degli innocenti, le coordinate sono sbagliate…e deve affrettarsi a cancellare i dati di navigazione del portale se non vuole essere rintracciato. A seguirlo a ruota c’è Ryoko la quale, furiosa per il coinvolgimento di altri innocenti e desiderosa di vendicare Ida si dirige pistola in pugno al interno del edificio.



Anche in questo frangente alcune delle frasi sono identiche al prologo, però la situazione prende una piega diversa quando Ryoko inizia a sentirsi male. Stavolta Ei non la lascia in preda ai suoi dolori ma, avendo le sue stesse pastiglie, si offre di aiutarla.



Shinonome obietta, si rifiuta categoricamente di farsi aiutare da 426 ma Ei si chiarisce, non ha idea del perché e del per come lei ne sia convinta ma lui NON è 426 e non ha causato l’incidente. Sono amici d’infanzia e l’ha sempre considerata come una sorella.



In quel momento il feroce 426 si trasforma in un più familiare “Ei-kun?”. Il ragazzo però deve fuggire, prega Shinonome di condurre i ragazzi al interno del edificio e di provare a mettersi al sicuro. Sconvolta per le rivelazioni, Ryoko tenta di inseguire Ei per ottenere chiarimenti ma collassa e viene soccorsa da Miwako e Usami.



Risvegliatasi nuovamente in infermeria, Shinonome è sconvolta. Come ha fatto a convincersi che Ei, il suo “fratellino” fosse 426? Ma allora…se non è lui, chi è? Impossibilitato come ero a tornare al Infermeria 1 e mancando di appigli per sbloccare l’ulteriore percorso che dovrebbe partire dalla mensa(ho provato in tutti i modi che mi venivano in mente), non mi restava che avvicinarmi a Juro che “compare” in corridoio, dopo aver visto il flashback con Megumi.



Vederlo per Ryoko significa una sola cosa “Izumi kun, allora stai bene” un po’ stanco dalle storie su Izumi della sua senpai, Juro viene congedato da Renya il quale però viene tempestato di domande da Shinonome. Quello “è” Izumi ma di fronte alle di lei insistenze, Gouto la prega semplicemente di non andare oltre “ci sono cose che NON devi sapere”.



La mente di Ryoko d’altra parte torna indietro, torna a quella serata ed a quel centro commerciale(Credo che sia la prima volta che vedo riutilizzata lo stesso background per due scene cosi distanti nel tempo, è il medesimo centro commerciale che avevo visto nella storia di Tomi). L’attacco in massa dei Kaiju era già iniziato ed attardatasi per cercare le sue amiche, Ryoko sembrava destinata a morire uccisa da un titano.


Fortunatamente la Sentinella 13 intervenne a soccorrerla, individuata grazie al drone e su ordine diretto di Morimura, Ryoko Shinonome fece la conoscenza di un eroe: Juro Izumi, arrivato li per chiederle di salvare il mondo insieme a lui ed alle sentinelle. Con questa scena, la storia di Shinonome ha raggiunto il 75% di completamento ed è ora bloccata dietro un evento nella storia di Shu.



Nonostante la quantità di eventi e rivelazioni però, ho subito proseguito con Ogata, una volta tanto non mi andava di perdere il momentum. La storia di Ogata è decisamente più “contenuta” rispetto ad altre ma, come Steins; Gate insegna non priva di varianti, dialoghi e scene aggiuntive.


La prima cosa che tocca al nostro bancho è tentare di schiarirsi le idee, come diamine ha fatto a finire in questa situazione? Chi era la voce che gli parlava e…quel luogo, cos’era? Si trovava in un luogo che “lui”(non io) ha già visto, simile ad una stanza per esperimenti sul (famoso) Ufo e poi era nudo. In che modo riescono a rimandarlo indietro? Di poco più di mezz’ora poi ed in modo può evitare il disastro e salvare Kisaragi?



Pieno di preoccupazioni, ancora una volta Ogata prova a comunicare con la sua partner. Chiavi? Sa qualcosa di una chiave particolare e/o ha una chiave? Tomi ha solo la chiave di casa, non ha alcun problema a dargliela ma…anche lui ne ha una e ben presto si rende conto che non possa essere cosi semplice. Prova allora a mettere in guardia Kisaragi sul imminente arrivo dei Kaiju ma la ragazzo, dopo un legittimo sobbalzo alza un sopracciglio nei confronti di quello che pare essere al meno uno scherzo di pessimo gusto ed al più allarmismo non necessario.


Sconsolato, Ogata può quindi tornare a muoversi per la stazione. Andando verso sinistra è inevitabile imbattersi in Tak del Kuri. Non volendo cacciarsi nuovamente nella medesima rissa, Nenji cerca di stare calmo. Non risponde alle provocazioni e cerca di capire se i pagliacci del istituto Nikaguri sappiano qualcosa su una “chiave”…ma non ottiene alcuna info di rilievo.


Anzi, quel finto macho di Wajima si è fatto persino sequestrare le chiavi della moto dalla sua prof. Come un bimbo delle elementari. Sconsolato Ogata fa per andarsene o più correttamente provo a farlo andar via ma…non avevo fatto i conti con il suo orgoglio. In sintesi a) Ogata non sopporta di sentirsi dire da quei pagliaccetti(anche se è più corretto dire solo Wajima, visto che i tirapiedi sono in silenzio) che sta fuggendo b) non importa quante volte se lo senta dire, sentire dire che ha “dei gusti di merda” e che Kisaragi “è cosi insignificante. L’avevo scambiata per un bambina” lo manda in bestia.



A pestaggio concluso però, Tomi è delusa(non lusingata) dalla reazione violenta di Ogata e non è possibile fermarla in alcun modo una volta che arriva il treno. La narrazione però non ripropone l’incidente e la litigata sul treno, si passa direttamente alla dissolvenza sul bianco ed ad una breve conversazione con la voce, per poi tornare nuovamente alla stazione.



Piuttosto che andare subito a destra però, ho provato un approccio più tranquillo. Sono rimasto fermo vicino alla stazione parlando con Tomi e, avendo evitato la litigata con Wajima e soci, cosi facendo sono riuscito ad evitare di farla salire sul treno, fuggendo dalla stazione.

La situazione in città però è drammatica. È la prima volta che assisto ad un attacco totale di Kaiju in corso a livello strada. Kisaragi, nella fretta si è slogata una caviglia e Ogata la aiuta a camminare ed a nascondersi da una delle “avanguardie” Kaiju. La ragazza è piena di amarezza, hanno distrutto la sua città nel 2025 ed ora faranno la stessa identica cosa. Non possono nulla per fermarli. Ogata per conto suo, la convince quantomeno a tentare di fuggire ma…non conosco gli esiti di questa fuga.



La solita dissolvenza sul bianco mi riporta nuovamente a quello strano luogo, a quella strana macchina ed alla voce. Ogata è furioso, non è riuscito a fuggire in tempo e la voce lo incalza chiedendo informazioni sulla chiave, scatenando le sue ire. Cosa gliene importa della chiave? Deve salvare Kisaragi, proprio come Okabe con Mayushi.



La voce prende atto del legame di Nenji con Tomi Kisaragi e lo invita a collaborare, se vuole davvero salvarla. Se il ragazzo troverà la chiave e gli dirà dove si trova, allora lui farà in modo di aiutarli. La voce stessa, riconosce che Ogata non ha modo di verificare la buona fede della voce ma…è tutto ciò che ha. Deve fidarsi.



Ritornato nuovamente alla stazione, di nuovo alle 16,50 Ogata è di fronte ad una amara verità. Fuggire è inutile, trovare la chiave…pare essere l’unica soluzione per evitare la catastrofe ma, come fare? Non può mica frugare nelle tasche della gente.


Parlando con “altre” persone, potrebbe ottenere qualche info in più. Dirigendosi verso destra, Ogata reagisce in modo strano vedendo in lontananza Fuyusaka. Oltre a lei, Ogata riesce ad intravedere anche Kurabe salire sul treno ma ad incuriosire maggiormente è colui che si trova in compagnia di Iori, Tsukasa Okino.



Nenji pare non conoscerlo ma inizialmente questo passa in secondo piano. Ogata infatti si “nasconde” da Iori. Come se avesse paura di parlare con lei quando si trova insieme a Tomi. La biondina nota questo suo atteggiamento e si ingelosisce, per caso gli piace Iori? Ma di fronte al suo broncio e le sue insistenze, il bancho mette le cose in chiaro “Non è la mia ragazza se è questo che vuoi sapere”. Dopodiché si avvicina al duo e prova a fare qualche domanda



Fuyusaka non sembra capire a cosa egli si stia riferendo inoltre è tardi, una volta arrivato il suo treno, se ne va seguita a ruota da un silente Okino. Ogata però sente di poter ottenere qualche informazione utile da lei e la segue a ruota, lasciando indietro Tomi.



Sul treno però non vi è alcuna traccia del duo, eppure sono saliti. Le sue riflessioni vengono notate da una bimba, Chihiro(bambina) la quale di fronte al “Hai visto una coppia di student?” come per magia “cresce” e diventa Iori.



Iniziando a dubitare della sua sanità mentale e provando ad ignorare il “trucco di magia”, Ogata riformula le sue domande. Sa qualcosa di una chiave? Sa di sembrare un maniaco ed un pazzo avendola seguita sul treno…ma aveva bisogno di chiederlo. Non una chiave normale, una chiave speciale “sono matto vero?”



Piuttosto che irriderlo Iori si allontana e lo interroga “Perché cerchi una cosa simile?” ma prima ancora che possa anche solo provare a spiegarsi, Iori “cresce di nuovo”, davanti a lui c’è Chihiro Morimura(Infermiera) che lo mette al corrente di una sconcertante verità: al inizio era lui ad avere la chiave.



Ogata resta senza parole. Quindi l’infermiera della scuola e Fuyusaka sono la stessa persona? Non ha tempo di elaborare il tutto perché la donna di fronte a lui cambia di nuovo e di fronte a lui c’è Morimura(Latex). Superando la confusione iniziale, Ogata ha una illuminazione. Lui la conosce è una dei “cattivoni” ma prima che abbia modo di elaborare il discorso, questa gli spara “il dolore passerà subito”.



Nenji NON si risveglia al interno di quello strano spazio con la voce, la sua mente dapprima torna indietro ad un ricordo della sua infanzia che aveva soppresso. Anno 1976, vicino al santuario Tokisaka(non è un caso) Nenji Ogata sette anni è ancora in giro,da solo, nonostante sia sera. È uno scenario questo, sicuramente meno rupestre di quello visto nel 1945 ma ancora distante dalla modernità che vedremo nel 1985.


Il ragazzino viene presto raggiunto da una donna misteriosa(Morimura Latex) la quale lo interroga su cosa stia facendo, tutto solo a quel ora. Il piccolo Ogata NON sta giocando, si sta allenando per combattere i cattivoni. La donna prova a convincerlo ad andare a casa con lei e nel suo infantilismo, non si accorge di come conosca “già” il suo nome.



Il bambino però è abbastanza “preso” da Kamen(un super sentai minuziosamente descritto in archivio, che fa il verso al canonico Kamen Rider) da sapere che quelle frasi sono sin troppo simili a quelle usate dai “cattivoni” per rapire i bambini e che lei è “losca”.



Morimura per conta sua, gli rivela che fra qualche anno, che voglia o meno, sarà lui il “cattivo” che chiamerà i Kaiju. Il piccolo Ogata, per conto suo si rifiuta di credere a quella storia assurda e si da alla fuga “Non riuscirai a rapirmi”. Il suo gesto gli permette di “salvarsi” dai proiettili della donna ma…cosa può fare?



È solo un bambino, sfinito e spaventato, Nenji fa il “giro” e si ritrova proprio dove ha iniziato. È prima che abbia modo di formulare qualunque forma di pensiero oltre al “devo dirlo alla polizia”, viene raggiunto da una voce “Sei un bambino cattivo” e subito dopo viene colpito in pieno petto.



Terrorizzato al idea di morire, il bambino ha modo di sentire qualcosa prima di prendere conoscenze: gli ha impiantato delle nanomacchine che andranno ad “aggiungere” al programma che già dentro di se. Una misura necessaria, per preparare le sentinelle. Ogata aveva completamente rimosso quel incontro ma per conto mio, non riesco a levarmelo dalla testa.


Quale sarebbe il programma “già” presente in Ogata ed in altri? Perché lui dovrebbe chiamare le sentinelle? Come fa Chihiro a teletrasportarsi fuori dal range di quarant’anni? Non è la prima volta che assisto a questa anomalia, è attendo che venga chiarita. La presenza di una Chihiro adulta nella scena immediatamente successiva al incontro fra Chihiro(adolescente) e Ida(adolescente) sul ponte Sumire in se invece non mi spaventa, dopotutto è stata Chihiro(Latex) a salvare Ida, potrebbe essere quella stessa Chihiro. Vederla in azione inoltre mi porta alla mente quel “noi due sopravviveremo” sempre di Chihiro adulta…chi sono i due, lei e chi? Juro dovrebbe essere “andato”, da quel poco che so.



Inoltre grazie a questa scena ho una conferma: la pistola usata da Morimura è la stessa pistola magica che Yakushiji a ricevuto da Birba, si tratta di una pistola spara siringhe.



Pieno di domande(io anche più di lui) ma con qualche certezza in più, Ogata si ritrova di nuovo a conversare con la voce. Non ha trovato la chiave ma “dopo” lo sparo, ha ricordato una cosa: è stata “lei” a sparargli quando era bambino.


Stupita dalla parola “sparo” la voce, richiede delucidazioni che arrivano molto presto: l’infermiera della scuola anzi, Fuyusaka adulta( è sicuro che fosse lei) gli ha sparato sul treno. A questo punto la voce gli chiede di rallentare, quindi su un treno o vicino ad un treno? Al binario per essere più corretti ed a questo punto, Nenji prende atto di una verità inaspettata.


La voce NON sa dove lo sta mandando, sebbene questa si affretti a dire che se al Binario che si ritrova, allora è li che la persona con la chiave deve essere. D’altra parte, una volta tornato al Binario inizialmente mi sono trovato indeciso sul da farsi.



Ho provato a cercare Kurabe senza successo, dopodiché ho provato a parlare con Fuyusaka prima che questa salga sul treno. Ma l’approccio diretto ed aggressivo, ha portato alla disapprovazione più totale di Tomi(“Vuoi litigare anche con Iori”) e a nessun tipo di novità: trucchi di magia, sparare, crescere, chiave? Iori cade letteralmente dalle nuvole e si allontana nuovamente con Okino(sempre silente). Al che, controllando la Flowchart, ho notato di essere finito senza accorgermene sulla strada giusta: far passare il primo treno.


Lasciando andare Iori e Okino, senza inseguirli sul treno ed attendendo in loco, Ogata e Kisaragi hanno modo di incontrare Shinonome. La ragazza è(al solito) molto sofferente ed interrogata sulla chiave pare ricordare qualcosa prima di essere colpita da uno dei suoi soliti mal di testa.



Tomi vorrebbe provare a chiedere aiuto ma Ogata piuttosto che chiedere al capo stazione o altri, preferisce seguirla sul treno lasciando indietro, ancora una volta, Tomi. Dettaglio importanti? L’orario. Salendo sul treno dietro a Iori sono le 17,01 salendo dietro a Ryoko invece sono le 17,06. Perché è il “secondo” treno, adoro, adoro questi dettagli.



Sul treno Ogata si imbatte quasi subito in Shinonome, svenuta. Il ragazzo suppone che sia dovuto ad uno dei suoi mal di testa ma accanto a lei vede un ragazzo, lo riconosce. È Sekigahara,il giovane che ha incontro(io ancora NO) nella città distrutta.



Due, anzi tre sono le cose che saltano agli occhi. Primo, la presenza di due giovani svenuti a terra non sembra interessare in alcun modo gli altri passeggeri proprio come le trasformazioni di Iori e lo sparo in precedenza. Secondo, Sekigahara ha in mano una misteriosa fiala con su scritto DD-426(Proprio 426…). Terzo, il losco figuro chiaramente visibile di spalle fra gli altri passeggeri, si avvicina ora a lui.


Io “so” chi è, Tetsuya Ida. L’uomo corregge subito il Bancho, non è una medicina, è veleno. La condizione in cui si trova Shinome “è” provocata da questo veleno che ha contaminato le loro nanomacchine “Sono spacciati” ed il loro sacrificio, conclude Ida, sarà del tutto inutile.


I Deimos arriveranno comunque. Ogata coglie la palla al balzo, con Deimos intende forse quei grosso robot? I Kaiju? Ida, giusto per rincarare la dose, si lascia andare a qualche dichiarazione criptica e ambigua. Se da una parte parla di cose che “so” già: i Deimos vengono dal futuro e viaggiano nel tempo.


Quello che NON sapevo è che i Deimos sono “comandati da quindici ragazzi” aggiungendo che si tratta di una “maledizione”. Ida non delucidazioni sulla sua identità “Sono uomo del passato” ma conclude con un monto: il problema non sono i Deimos, ma coloro che li controllano e distruggono il mondo “Il vero problema è l’umanità”.



Una dichiarazione che va ad aggiungersi alle già numerosissime info rilasciate in questa seconda macrosequenza della sua storia e che fa il verso anche alle parole di Shinonome 2188. Il problema è l’umanità ma…fosse solo quello. C’è altro, i Deimos sono comandati da quindici ragazzi. Quindici, non tredici. Se un quattordicesimo è Okino, chi è il Quindicesimo? Miyuki Inaba forse? È l’unica persona presente fisicamente oltre ai tredici(più Okino) al punto in cui sono arrivato con le ondate…e Chihiro(bambina) ma lei non è una compatibile ma c’è anche Birba e chissà chi altri, Miwako non dovrebbe poter essere. È stata teletrasportata nel settore 3 insieme a tutti i civili da Chihiro…Erika Aiba/Tamao Kurabe? Non lo so, nonlo so…



Di nuovo al cospetto della voce, Ogata fa rapporto sui suoi progressi. Ha trovato Shinonome e Sekigahara svenuti sul treno a causa del “veleno”. La voce è inizialmente perplessa dal “veleno” ma poco dopo, afferma di aver “capito” quale sia la situazione.



Shinonome e Sekigahara inoltre NON sono le persone che lui cerca. La voce è sicura che una volta trovata la chiave, Ogata saprà per certo che è lei. Suggerendo inoltre al Bancho di usare qualunque mezzo pur di trovarla, anche la violenza se dovesse servire.



Ogata però è perplesso, si la chiave, la chiave…ma stanno succedendo cose strane. Da Fuyusaka che “cresce” a Shinonome e Sekigahara svenuti, sta succedendo qualcosa di mooolto strano su quel treno. Fortunatamente una cosa è più chiara, per quanto fosse un segreto di pulcinella per un attimo la distorsione che accompagna la voce cessa ed è chiaramente distinguibile il suo proprietario: Tsukasa Okino ovvero il ragazzo che ora in compagnia di Fuyusaka.





Ci sono cosi tante cose che iniziano a tornare e tante altre cose che si sommano, la storia di Ogata nella sua densità si sta provando ricolma di stranezze e, sebbene dopo un lock semplice(Questa volta una ondata nella prima zona di battaglia) non abbia incontrato altri “ostacoli” ho deciso di fermarmi, avendo completato la sua seconda macro parte per mantenermi sempre fedele allo pseudo ordine che ho seguito fino ad ora.



Grazie al ultime evento “avvelenati” posso finalmente riprendere la storia di Hijiyama,che mi era preclusa sin dal inizio e sempre grazie alla storia di Ogata, ho finalmente nove personaggi con una percentuale di completamente pari o superiore al 30%. Posso quindi “continuare” la storia di Kurabe iniziando il terzo giro completo di pg.(Con l’esclusione del solo Gouto).



Ma un passo alla volta, Takatoshi è il personaggio che più tutti si lega ad Okino. Questa seconda parte della sua storia sia apre, immediatamente dopo la fine del suo prologo. Per essere più precisi sia immediatamente prima del inizio della storia di Nenji e subito dopo la fine del prologo di Kurabe.



Piuttosto che star seduto a non fare niente, Hijiyama ha deciso di seguire Okino alla sua vecchia scuola. Non volendo destare sospetti, soprattutto durante l’orario di lezione, il ragazzo entra dal retro e si fa strada verso il vecchio edificio. La sua reazione non è dissimile da quello di Miura, l’edificio che ricorda nuovo di pacca è ora vecchio, dismesso. Poco più che un ripostiglio glorificato.



Takatoshi è negli anni ’80 da più di sei mesi ma è la prima volta che rimette piede nella sua scuola. La sua mente istintivamente va al punto in cui ero solito aspettare Keitaro tutte le mattine e qui, assistiamo ad un mini flash della seconda scena della storia di Miura con il primissimo incontro fra Kiriko/Tsukasa e Takatoshi ma…con qualche piccola differenza: non c’è Keitaro e Hijiyama si lascia andare a qualche commento di troppo.



Il ragazzo è sovrappensiero, sorride come un ebete…e non si accorge che Okino(sempre travestito da ragazza) si trova proprio davanti a lui. Il ragazzo è lievemente seccato, perché l’ha seguito a scuola? Non avrebbe potuto aspettarlo al suo rifugio, riposandosi un po’?



Takatoshi, ancora scettico e incerto sul suo fidarsi o meno di Okino, vuole prima conoscere la verità ed iniziare a trarne da se le sue conclusioni. È convinto che, dopo aver viaggiato nel tempo, difficilmente qualcosa possa sorprenderlo.



Tsukasa è laconico: si trova in quel luogo per fermare coloro che distruggeranno il mondo. Il loro arrivo è prossimo e saranno a migliaia. Il punto tuttavia non è chi essi siano ma PERCHé arrivano. La risposta? Il Codice D.


Vi sono degli essere umani come Hijiyama e Miura, “speciali” i quali li chiamano involontariamente attraverso questi segnali. È la stessa identica cosa detta da Juro adulto nel incubo in cui spara a Yakushiji e gli altri, la stessa cosa accennata da Morimura nel sogno in cui Ida finisce di preparare l’androide “Kisaragi” e la stessa che Morimura ha detto nel 1976 ad Ogata.



Dunque gli esseri umani “speciali” sono stati modificati per pilotare le sentinelle ed affrontarli? Non esattamente Okino ha “creato” le sentinelle(non tutti i modelli come ho già scoperto attraverso suoi dialoghi in battaglia) ma non ha modificato nessuno di loro.



È proprio per indagare sugli Intralocitor(si, di nuovo loro) che Okino sta indagando ma il resto delle spiegazioni dovrà attendere la fine delle lezioni, nel frattepo Hijjyama è pregato di starsene fermo. Il buon Takatoshi però dopo aver schiacciato un pisolino su un banco (piuttosto scomodo) decide di andare in giro perla scuola ad “indagare” da solo. Non si fida ancora di Okino e non vuole farsi fregare di nuovo ma sa di non dover dare nel occhio.



Uscendo dal vecchio edificio, sotto il portico Takatoshi si imbatte in una coppia di svergognati intenti a fare cose che uno studente NON dovrebbe fare…ADORO, ADORO questo tipo di reazioni. Hijiyama è molto più sboccato di Miura in queste cose ma come lui salta presto alle conclusioni.



La ragazza “carina” è Iori ed il ragazzo per cui non avrebbe “gusti” è Shu ma non stanno flirtando o altro stanno “solo” parlando di sogni. Il portico “è” il punto di ritrovo ormai per il club dei sognatori. D’altra parte se è vero che l’ex bankara NON può entrare nel nuovo edificio perché guardato a vista da una insegnante(Morimura…), ha modo per prendersi una piccola soddisfazione sentendo una ragazza(la cinnamon roll) farsi tutta rossa e chiamarlo “figo”.



Impossibilitato a usare i distributori(causa carenza di monetine), Hijiyama fa quindi ritorno al portico e assiste al suo incubo peggiore. Non conosce i dettagli ma Kiriko/Okino si sta “dichiarando” a Ogata il quale appare imbarazzato e contento allo stesso tempo anche perché Kisaragi “Mi considera una nullità ma posso piacere anch’io alle ragazze”.



Furioso con il bancho che dopo averlo forzato in una rissa NON necessaria, sembra essere intenzionato a rubargli la ragazza, Takatoshi cieco per la gelosia agisce senza pensare e manda ko Ogata con un singolo pugno.



Riacquistata la lucidità e sentendosi profondamente in imbarazzo il ragazzo prova a giustificarsi “Non…non mi importa se lui ti piace”, finendo per essere trollato brutalmente da Okino per il suo scatto di gelosia “Non può piacermi se sono un ragazzo, no?”, uno sviluppo inaspettato ma che non modifica il piano d’azione più di tanto.



Ogata viene trasportato da un imbarazzatissimo (e colpevolissimo) Hijiyama al interno del vecchio edificio. Il banco esanime non si è neppure accorto del cazzotto in faccia, è ancora tutto sorridente per la “dichiarazione” che però è arrivato solo ed esclusivamente per permettergli di analizzarlo.



I dati iniziali però NON sono buoni: Okino era convinto che i segnali partissero da Ogata ma qualcosa non torna. Gli ordini non partono da lui andando a confermare quanto detto da Chihiro nel 1976, inizialmente gli ordini partivano da Nenji ma qualcosa è cambiato. E quel qualcosa per Tsukasa equivale ad un cambio nel piano d’azione: dovranno verificare i codici di tutti.



Sapendo da chi parte l’ordine si potrà se non salvare direttamente il mondo quantomeno “capire” come salvarlo. Diciannove Sentinelle sono già state perse in battaglia. Per essere più esplicito, Tsukasa fa un esempio che Takatoshi possa comprendere facilmente: non è diverso dalla guerra del pacifico. Quando sei di fronte ad un nemico mooolto più grande di te, le Sentinelle non bastano.



Smanettando però, Tsukasa ha comunque trovato qualcosa dentro Nenji…qualcosa che potrà risultare molto utile nel trovare il Codice:D. Cosa potrà essere? Per il momento non lo so di preciso, però so una cosa: questa scena nella timeline generale è immediatamente precedente al prologo di Nenji. E la voce/Okino ha ordinanto a Nenji di trovare la chiave, che so già essere il Codice:D.



Quindi per farla breve(mettendo sempre il condizionale) la storia di Ogata potrebbe essere interamente frutto delle azioni di Okino finalizzata a ritrovare il Codice:D ; ma questa breve sequenza nei panni di Takatoshi non è finita. Nella scena successiva(successiva temporalmente a tutte quelle della storia di Ogata), Hijiyama si ritrova legato ad una sedia nella vecchia fabbrica abbandonata.



È una situazione abbastanza delicata, Tsukasa non ha trovato niente su Ogata ma esaminando il suo codice gli sono venute in mente delle cose ed ha deciso di verificare, senza il suo permesso ovviamente. Per quanto Takatoshi si possa lamentare però…Okino è convinto che questa situazione non sia dissimile da quella volta che se la sono “spassata” insieme al laboratorio(evento che Hijiyama pare non ricordare) e che soprattutto le sue parole siano in forte dissonanza con quanto si evince dai suoi dati.



Pur avendo scoperto che è un ragazzo, Takatoshi parrebbe pensare ad Okino di continuo e a discapito della sue parole, quella strana situazione pare piacergli “Hai un animo perverso, Hijiyama kun” ed è su questa scena a metà fra il buffo, il romantico e l’inquietante che si chiude questa breve sequenza nei panni di Takatoshi. Non c’è nessun lock a precludermi la sua terza parte ma dovrà aspettare. Ora devo iniziare ufficialmente il terzo giro. Sono(finalmente) quasi al 50% della storia, non vedo l’ora di continuare.
 
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Koyomi Araragi

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Ah, ok...
mi dispiace leggerti deluso dal titolo quantomeno sul lato narrativo.
Per quanto ci possano essere twist, colpi di scena e sorprese di ogni tipo...tante volte gli SMT non si focalizzano molto sul lato narrativo quindi capisco che si possa rimanere sorpresi in questo senso.
Vabbè deluso è un parolone, l'atmosfera c'era, più che altro pensavo avesse una miglior presentazione, quello si. Sarebbe ben più grave se fosse mancato il resto al gioco, ma invece pur con la sua difficoltà mi sono divertito come sempre, ed anzi c'è anche più soddisfazione quando batti i boss.
 

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Winterfury

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Il platino non l'ho proprio mai preso in considerazione :asd:. Più che altro ora ci vado un attimo con i piedi di piombo col 5, voglio prima vedere con 4 ed eventualmente Apocalypse se l'antifona è sempre quella.
Va a finire che questa serie è come To Aru Majutsu no Index dove Railgun, lo spin off è nettamente migliore della serie madre :asd:, e già Persona e DDS mi farebbero dire di si, se lo fa pure Overclocked lo do per assodato :sard:
L'antifona è peggio, hai giocato I e II?
 

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Mi manca la zona finale. Le ultime due ore sono state una specie di boss rush, io avrei snellito un pò :) I potenziamenti "temporanei" sono il punto debole della produzione: abbastanza inutili e craftabili con componenti nascosti nei forzieri. Questo ha ridotto a zero la mia voglia di esplorare la mappa in cerca di aree segrete.

Oggi si archivia e passo a Re8 (se le temp ambientali lo permettono) e magari Ender Lilies (ma gradirei una nuova patch per fixare i drop fps).

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Clyde

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Bloodborne

Fatti i calici Foetid/Rotten Lower Hintertomb Root, Sinister Hintertomb Root, Foetid Central Pthumeru Root e Lower Pthumeru.
Adesso sono all'opera con un Foetid/Rotten Lower Pthumeru Root.:shrek:


Nei root sembra si riesca a farmare meglio.
Il sinister non sembrava ci fosse nulla di nuovo o interessante anche perchè non avevo materiali per attivare il rito (qualunque cosa faccia...) peròci ho trovato un freat one coldblood che se consumato dava 40000 echi di sangue. Fico.


Non mi hanno più droppato calici di Hintertomb perciò immagino siano finiti quindi sono tornato sui Pthumeru.


Il boss del layer 3
Rom. A quanto pare se affrontato su un'arena più piccola rispetto a quella della main story fa diventare la battaglia molto più scomoda perchè si ha meno margine di manovra, certi attacchi ad area coprono molto e la telecamera si incastra spesso.

Il boss del layer 4
Bloodletting Beast è uno strunz e mi ha fatto sudare. Ha un attacco velocissimo fatto a distanza che non riesco a schivare ed una volta mi ha oneshottato appena entrato nell'arena praticamente facendomi perdere 140000 echi di sangue.:stress:
L'ho sconfitto standogli più vicino possibile. Sotto le gambe sono abbastanza protetto da molti dei suoi attacchi ma subisce pochi danni lì. Se gli sto un pò davanti riesco ad arrivare al muso ma mi devo accontentare di pochi colpi alla volta. Ho usato dei fire paper per danneggairlo di più in meno tempo possibile.


Comunque per il prossimo calice di Pthumeru mi servono materiali da rituale che non possiedo ma dal nome sembra proprio che dovrò fare un giro nei calici di Loran. Saranno i miei prossimi obiettivi.
 

|Ryuuku

Just Monika
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smtiv

addio medusa, non è stato un boss particolarmente impegnativo

la world map è abbastanza lol l'hanno fatta con 2 euri di budget, per il resto l'atmosfera è fighissima nella nuova location
 
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