Ufficiale The Lord of the Rings: The Rings of Power | Seconda stagione conclusa | Amazon Prime Video

  • Autore discussione Autore discussione Gouki
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ufficiale
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Mi piace capire quali malattie hanno quelli che esaltano sta roba, ma per farlo devo prima vedere la puntata per analizzare i commenti :trollface:
No è che sai, a leggere qui pare che ogni volta la puntata dopo è migliore di quella prima ed allora dici "vabbè diamo una possibilità"
E niente, saranno bot pagati :azz:
È una malattia abbastanza rara in effetti, i sintomi sono riuscire a godersi qualcosa senza vomitare odio su internet sia verso chi quel qualcosa l'ha creato, sia verso chi se lo guarda senza dare fastidio o insultare nessuno.
 
È una malattia abbastanza rara in effetti, i sintomi sono riuscire a godersi qualcosa senza vomitare odio su internet sia verso chi quel qualcosa l'ha creato, sia verso chi se lo guarda senza dare fastidio o insultare nessuno.
Zitta, lo fai solo per i soldi.
Qui dentro siamo tutti venduti e malati.
 
Mi piace capire quali malattie hanno quelli che esaltano sta roba, ma per farlo devo prima vedere la puntata per analizzare i commenti :trollface:
No è che sai, a leggere qui pare che ogni volta la puntata dopo è migliore di quella prima ed allora dici "vabbè diamo una possibilità"
E niente, saranno bot pagati :azz:
Lascia perdere, è una causa persa, a furia di accontentarsi del 10% di merda in più nella cioccolata ogni volta, alla fine ciò che resterà sarà solo merda, ma se piace il sapore amen, a me viene il vomito anche solo starci lontano.

Va bene che i libri e il materiale originale non ce lo toglie nessuno, ma da fan è una tortura immane vedersi le proprie IP più amate svendersi e ridursi peggio di una putt@na della peggior bettola di Detroit. Io non sarò partecipe di questo degrado...
 
Fosse una serie qualsiasi avresti ragione ma si tratta di una serie che attinge, sotto un profilo legale e di diritti di autore, ad un immaginario che è diventato patrimonio culturale a livello universale.
Il rispetto dovuto ad un autore come Tolkien e all'immenso sforzo produttivo alla base del suo immaginario è, a mio avviso, d'obbligo, e va persino tutelato, anche in una prospettiva futura.
Poi che possa piacere ed intrattenere è altrettanto sacrosanto, però qui non si tratta di fare gli hater perché sì, si tratta di pretendere rispetto per un immaginario che è ricco di spunti filologici e filosofici, i quali, sebbene siano penetrati ormai nella cultura popolare, tali restano e non vanno svenduti.
non so se il rispetto dell'opera originale sia necessariamente l'unica scelta possibile. Chiaro che parliamo di un'opera talmente ricca di dettagli che avresti tutto a disposizione (fuorché ciò su cui è stato posto un veto legale, che in realtà è tantissimo) e chiaro anche che se attingi a quella fonte così spessa dal punto di vista della lore e dei significati, in tantissimi si aspetteranno di vedere una trasposizione fedele delle cose che hanno amato leggendo l'opera. Lo trovo assolutamente normale e provo antipatia per chi percula senza appello coloro che chiedono maggiore fedeltà, così come provo antipatia per coloro i quali si impuntano sul canone, lasciando via di fuga alle magagne reali di questa trasposizione.
Detto questo, io penso sempre che in linea di principio si possa dissacrare ogni cosa, solo che magari per farlo con successo serve una visione forte di un altro autore, così come in generale serve la visione forte di un autore anche in una trasposizione quanto più fedele possibile di un'opera così maestosa. Cito il solito Shining come esempio di tradimento autoriale, anche se parliamo di due testi totalmente differenti, anche nello spazio reinterpretativo che puoi avere; però in generale tradire e dissacrare può essere cosa buona e giusta, sempre considerando che testo originale è sempre lì e non te lo tocca nessuno.

Io sono affezionato alla trilogia di Jackson, ma anche quella era parecchio dissacrante dell'opera originale, anche per normalissime esigenze dovute al medium differente, e in ogni caso di gente che ha tuonato contro la trilogia cinematografica ce n'è stata eccome, spesso non capendo quanto l'opera letteraria necessitasse inevitabilmente di essere tradita per diventare un prodotto cinematografico che arrivasse a tutti e giustificasse l'ingente quantità di denaro speso. Cos'è che ha salvato quella trilogia dall'essere sepolta dalla shitstorm, e che invece alla fine l'ha resa un prodotto iconico? Diversi aspetti, secondo me (tralasciando il fatto che non esistevano canali per diffonderla ampiamente, questa shitstorm).
1) Il ISDA cinematografico ha settato nuovi standard sul fantasy al cinema, dagli effetti speciali al trucco e parrucco e così via. Non si era visto nulla di tale portata fino a quel momento.
2) Jackson e i suoi avevano un testo ricchissimo dal quale attingere, una storia, era tutto là. Bastava solo capire cosa tenere e cosa tagliare per le esigenze di cui sopra.
3) la scelta degli attori. La gran parte degli attori che hanno recitato nella trilogia cinematografica ha consegnato una prova attoriale straordinaria.
4) la colonna sonora. Un lavoro enormemente evocativo, in grado di sottolineare alla perfezione ogni frammento che compone il variegato mondo di Arda e di rimanere impresso.
5) la grande cura registica, e la scelta azzeccata di una location inedita per quelli che erano i cliché del fantasy fino a quel momento.

Da ricordare sempre l'importanza di tutto questo quando si perculano (anche giustamente) certe cretinate nei film di Jackson e quando si analizza quel progetto. Non per darsi una posa agitando il bicchiere di vino, ma perché tutto questo ha un suo peso effettivo nella percezione di quella trilogia, solo che magari si rischia di darlo per scontato talvolta.

Insomma, questo a sommi capi, per dire che nonostante le mille semplificazioni dell'opera, certi passaggi nella sceneggiatura, e nonostante gli elementi un po' naif nella caratterizzazione di certi personaggi, quell'opera letteraria aveva ricevuto quel rispetto al quale ti riferivi grazie ad una serie di fattori che avevano a che fare semplicemente con la cura che si decide di riporre in un determinato progetto, e che non può non dare i suoi risultati. Non si potrà non notare, e non potrà dare i suoi risultati, nonostante l'inevitabile tradimento del canone che sta alla base del mondo che vuoi raccontare. Là dietro c'era una visione.

Detto tutto questo, io sto chiacchierando sulla base di una prima stagione della serie che non ho neanche finito perché ho ritenuto non valesse il mio tempo, quindi ovviamente lo sto facendo non entrando nello specifico di questa seconda stagione (anche se vi seguo ridacchiando e ho visto molti video di gente che ne parla), ma riferendomi esclusivamente ai problemi che avevo già notato guardando la prima stagione.
E il problema di quello che ho visto non è mai stata in primis la fedeltà al canone (che io tra l'altro conosco limitatamente), ma tutto il resto. A partire dall'idea di seguire l'immaginario cinematografico, invece di darne una propria reinterpretazione ripartendo dal testo, per poi proseguire con la mancanza pressoché totale di tutti quegli elementi che ho citato nel mio elenco. Cosa mi ritrovavo tra le mani guardando quelle puntate? Per lo più un involucro visivo reminiscente di quello che avevo visto al cinema, ma svuotato di ognuna di quelle cose che me lo avevano reso interessante. In tutto questo va spezzata una lancetta in favore di quei pazzi che hanno deciso di imbarcarsi in questa operazione, senza avere alla base il testo che ha senza ombra di dubbio agevolato Jackson nella riuscita della sua opera, perché sfido davvero chiunque ad evocare realmente Tolkien, andando oltre Tolkien. Ho sempre ritenuto difficile basare una serie sull'universo tolkieniano, che non è per nulla un universo "intrattenente" alla base, ma un macigno che puoi apprezzare solo se ti immergi completamente in quel mondo.
Non puoi mettere su dinamiche intriganti molto umane, molto grigie, molto sporche come in un'opera tratta dai libri di Martin (e infatti, voi mi confermerete o mi smentirete, ma leggevo che la seconda stagione ha preso un po'questa piega alla fine), perché quello di Arda è un Universo troppo dicotomico, troppo solenne, troppo mitologico. Oppure puoi decidere di tradire l'opera ma di rendere almeno questi tradimenti, interessanti, in modo che io mi dimentichi del canone di fronte ad un'opera che prende la sua strada nettamente, sulla base di questa benedetta visione che in pochissimi ormai sembrano ritenere fondamentale.

Poi, detto tutto questo, torno all'assunto di base che è solo una serie, da quel che ho visto brutta, tratta da un'opera che è sempre lì e che magari un giorno riceverà un trattamento migliore. Magari proverò a guardare cosa hanno combinato con questa stagione 2 prima o poi.
 
Cos'è che ha salvato quella trilogia dall'essere sepolta dalla shitstorm, e che invece alla fine l'ha resa un prodotto iconico?

Da una parte Peter Jackson,uno dei registi più importanti degli ultimi 30 anni.

Dall'altra J. D. Payne and Patrick McKay, GodzillaVsKong e Jungle Cruise.


Un po' brutale come sintesi,ma rende l'idea.
 
Ultima modifica:
non so se il rispetto dell'opera originale sia necessariamente l'unica scelta possibile. Chiaro che parliamo di un'opera talmente ricca di dettagli che avresti tutto a disposizione (fuorché ciò su cui è stato posto un veto legale, che in realtà è tantissimo) e chiaro anche che se attingi a quella fonte così spessa dal punto di vista della lore e dei significati, in tantissimi si aspetteranno di vedere una trasposizione fedele delle cose che hanno amato leggendo l'opera. Lo trovo assolutamente normale e provo antipatia per chi percula senza appello coloro che chiedono maggiore fedeltà, così come provo antipatia per coloro i quali si impuntano sul canone, lasciando via di fuga alle magagne reali di questa trasposizione.
Detto questo, io penso sempre che in linea di principio si possa dissacrare ogni cosa, solo che magari per farlo con successo serve una visione forte di un altro autore, così come in generale serve la visione forte di un autore anche in una trasposizione quanto più fedele possibile di un'opera così maestosa. Cito il solito Shining come esempio di tradimento autoriale, anche se parliamo di due testi totalmente differenti, anche nello spazio reinterpretativo che puoi avere; però in generale tradire e dissacrare può essere cosa buona e giusta, sempre considerando che testo originale è sempre lì e non te lo tocca nessuno.

Io sono affezionato alla trilogia di Jackson, ma anche quella era parecchio dissacrante dell'opera originale, anche per normalissime esigenze dovute al medium differente, e in ogni caso di gente che ha tuonato contro la trilogia cinematografica ce n'è stata eccome, spesso non capendo quanto l'opera letteraria necessitasse inevitabilmente di essere tradita per diventare un prodotto cinematografico che arrivasse a tutti e giustificasse l'ingente quantità di denaro speso. Cos'è che ha salvato quella trilogia dall'essere sepolta dalla shitstorm, e che invece alla fine l'ha resa un prodotto iconico? Diversi aspetti, secondo me (tralasciando il fatto che non esistevano canali per diffonderla ampiamente, questa shitstorm).
1) Il ISDA cinematografico ha settato nuovi standard sul fantasy al cinema, dagli effetti speciali al trucco e parrucco e così via. Non si era visto nulla di tale portata fino a quel momento.
2) Jackson e i suoi avevano un testo ricchissimo dal quale attingere, una storia, era tutto là. Bastava solo capire cosa tenere e cosa tagliare per le esigenze di cui sopra.
3) la scelta degli attori. La gran parte degli attori che hanno recitato nella trilogia cinematografica ha consegnato una prova attoriale straordinaria.
4) la colonna sonora. Un lavoro enormemente evocativo, in grado di sottolineare alla perfezione ogni frammento che compone il variegato mondo di Arda e di rimanere impresso.
5) la grande cura registica, e la scelta azzeccata di una location inedita per quelli che erano i cliché del fantasy fino a quel momento.

Da ricordare sempre l'importanza di tutto questo quando si perculano (anche giustamente) certe cretinate nei film di Jackson e quando si analizza quel progetto. Non per darsi una posa agitando il bicchiere di vino, ma perché tutto questo ha un suo peso effettivo nella percezione di quella trilogia, solo che magari si rischia di darlo per scontato talvolta.

Insomma, questo a sommi capi, per dire che nonostante le mille semplificazioni dell'opera, certi passaggi nella sceneggiatura, e nonostante gli elementi un po' naif nella caratterizzazione di certi personaggi, quell'opera letteraria aveva ricevuto quel rispetto al quale ti riferivi grazie ad una serie di fattori che avevano a che fare semplicemente con la cura che si decide di riporre in un determinato progetto, e che non può non dare i suoi risultati. Non si potrà non notare, e non potrà dare i suoi risultati, nonostante l'inevitabile tradimento del canone che sta alla base del mondo che vuoi raccontare. Là dietro c'era una visione.

Detto tutto questo, io sto chiacchierando sulla base di una prima stagione della serie che non ho neanche finito perché ho ritenuto non valesse il mio tempo, quindi ovviamente lo sto facendo non entrando nello specifico di questa seconda stagione (anche se vi seguo ridacchiando e ho visto molti video di gente che ne parla), ma riferendomi esclusivamente ai problemi che avevo già notato guardando la prima stagione.
E il problema di quello che ho visto non è mai stata in primis la fedeltà al canone (che io tra l'altro conosco limitatamente), ma tutto il resto. A partire dall'idea di seguire l'immaginario cinematografico, invece di darne una propria reinterpretazione ripartendo dal testo, per poi proseguire con la mancanza pressoché totale di tutti quegli elementi che ho citato nel mio elenco. Cosa mi ritrovavo tra le mani guardando quelle puntate? Per lo più un involucro visivo reminiscente di quello che avevo visto al cinema, ma svuotato di ognuna di quelle cose che me lo avevano reso interessante. In tutto questo va spezzata una lancetta in favore di quei pazzi che hanno deciso di imbarcarsi in questa operazione, senza avere alla base il testo che ha senza ombra di dubbio agevolato Jackson nella riuscita della sua opera, perché sfido davvero chiunque ad evocare realmente Tolkien, andando oltre Tolkien. Ho sempre ritenuto difficile basare una serie sull'universo tolkieniano, che non è per nulla un universo "intrattenente" alla base, ma un macigno che puoi apprezzare solo se ti immergi completamente in quel mondo.
Non puoi mettere su dinamiche intriganti molto umane, molto grigie, molto sporche come in un'opera tratta dai libri di Martin (e infatti, voi mi confermerete o mi smentirete, ma leggevo che la seconda stagione ha preso un po'questa piega alla fine), perché quello di Arda è un Universo troppo dicotomico, troppo solenne, troppo mitologico. Oppure puoi decidere di tradire l'opera ma di rendere almeno questi tradimenti, interessanti, in modo che io mi dimentichi del canone di fronte ad un'opera che prende la sua strada nettamente, sulla base di questa benedetta visione che in pochissimi ormai sembrano ritenere fondamentale.

Poi, detto tutto questo, torno all'assunto di base che è solo una serie, da quel che ho visto brutta, tratta da un'opera che è sempre lì e che magari un giorno riceverà un trattamento migliore. Magari proverò a guardare cosa hanno combinato con questa stagione 2 prima o poi.
Come spesso accade quando ci confrontiamo, sono pochi gli aspetti su cui non concordiamo ed anche questa discussione non sfugge a questa regola. Difatti concordo con molto di ciò che hai sostenuto, in particolare, e lo accennavo in un post precedente, sulla concreta difficoltà di portare su schermo proprio questa porzione della narrazione tolkeniana, già difficilmente digeribile in una dimensione editoriale (è ben nota la delusione che scaturì all'indomani della pubblicazione, postuma, del Silmarillion, poiché molti si aspettavano un libro in cui la narrazione secondaria di TLOTR prendesse forma e non certo una raccolta di miti).

C'è un punto, direi però cruciale, sul quale differiamo, ovvero sul passaggio in cui sostieni che "si possa dissacrare ogni cosa". Su questo non concordo e chiaramente ne faccio un mero discorso ideale e non certo legale e di diritti d'autore , sui questi in effetti c'è ben poco da obiettare e si può solo prenderne atto.
Tolkien, più di molti altri a mio avviso, merita un rispetto particolare, non necessariamente per la sua statura autoriale, ma per il fatto che, a differenza di molti altri autori, abbia trasformato esplicitamente e per propria ammissione, le proprie opere letterarie in un manifesto, sulle quali costruire un'epica e una mitologia che dovevano andare a colmare dei vuoti storici, con una funzione di prospettiva per le generazioni successive. Non sono state molte le opere novecentesche, non a caso denominato il secolo forte, che sono riuscite a distaccarsi dal peso del proprio tempo e a restare attuali, Tolkien ha costruito volontariamente un'opera che sfuggisse a questo ingombrante legame, come solo i miti e le leggende antiche sanno fare. E questo sforzo, che oggi possiamo dire a ragion veduta riuscito, merita a mio avviso il dovuto rispetto.
E non lo dico da fan, lo sottolineo, ma da più generale amante della letteratura, perché per quanto l'universo tolkeniano mi affascini e mi ci dedichi in maniera saltuaria, sono ben lontano da esserne un appassionato dedito. Ho un difetto ontologico che non mi permetterà mai di essere un fan vero di Tolkien, sono negato con i nomi, di luoghi o persone che siano :asd:
Riprendo in mano un attimo il parallelo che hai fatto con Shining e King. Direi che siamo davanti un caso nettamente diverso, e non lo dico per una sorta di "snob intellettuale", di King avrò letto nel tempo non meno di 20 libri, compreso Shining, ma perché il tradimento di un singolo romanzo non ha la stessa valenza del tradimento di una missione culturale a cui Tolkien, anche nelle vesti di filologo, si era dedicato. Giusto per chiarire anche questo punto, prima che qualche appassionato di King entri a gamba tesa, io da sempre sostengo che solo due narrazioni mi abbiano rapito a tal punto che, letta l'ultima pagina, sia stato vittima di un grosso magone per non avere più la possibilità di con-vivere con i personaggi all'interno: Il Signore degli Anelli e La Torre Nera, questo fa capire come in realtà li senta vicini come autori.
Ovviamente con questi discorsi stiamo travalicando la semplice analisi e critica della serie, stiamo entrando in qualcosa di diverso.
 
Ultima modifica:
Oppure nel tuo inconscio sei attratto morbosamente dalla serie e non vuoi ammetterlo :galliani5:
Nope.
Troppi pasticci, troppi dialoghi banali, troppi personaggi storpiati per essere attratti da sta roba.
Però hey, nel mondo esistono i coprofagi, possono esistere anche gli amanti di questa serie, per carità.
Ma seriamente, a leggere i commenti qui dentro ogni settimana sembra sempre che "hey, finalmente hanno tirato fuori qualcosa di buono", poi guardi e
disgusted colin farrell GIF

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non so se il rispetto dell'opera originale sia necessariamente l'unica scelta possibile.
Ovviamente no, nel momento in cui dici "faccio qualcosa non tratto dai libri, ma ispirato ad essi" e crei una storia parallela, uno spin off o qualcosa di simile che non stravolge la base da cui attinge.
Qua invece s'è mescolato libro (poco) e fantasia (tanta) per fare qualcosa che non è né carne né pesce
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ho visto le prime 3 puntate, partito con aspettative molto basse devo dire che non mi sta dispiacendo.

Certo, poteva essere migliore in tutto, dalla sceneggiatura agli attori, però lo ritengo godibile per gli amanti della saga, sperando in qualche ''picco'' come accaduto nella prima stagione.
 
Io però non vorrei neanche passasse il concetto che i veri fan sono arrabbiati e derisi in un angolo mentre chiunque dica che la serie e i suoi creatori non siano da bruciare non sappia neanche chi sia Tolkien.
Anche solo rimanendo su internet, e uscendo dalla bolla del rage-baiting, si può vedere che è pieno di fan che la serie se la stanno godendo senza troppi problemi.
Io i libri li ho amati, con quelli e la trilogia di Jackson ci sono cresciuta e se adoro il fantasy è anche grazie a loro. Eppure la serie mi piace.
È bella come i libri? No
È bella come i primi 3 di Jackson? No
È bella come la seconda trilogia di Jackson? lol, sì.

Ho apprezzato la scelta di mantenere una continuità con l'estetica della prima trilogia perché giustamente mi pare sia rimasta impressa nell'immaginario di praticamente chiunque.
E verso il lavoro di Tolkien io ho visto un rispetto enorme, a volte forse pure esagerato. Sembra quasi che in certi momenti si siano detti FACCIAMO TOLKIEN senza però preoccuparsi di andare più in profondità, o magari di dire o far dire meno e limitarsi a suggerire o mostrare di più.
Per quanto riguarda il mostrare però anche lì non è che sia possibile lamentarsi più di tanto. Visivamente è una meraviglia continua per chiunque ami il fantasy. Questa sì, contrariamente magari ad alcune serie Disney, è una serie in cui non stai a chiederti dove siano finiti i soldi. Sono tutti lì in bella vista. E sono usati bene. Tutto quello che si vede è integrato nella storia e per quanto mi riguarda varrebbe la pena seguirla anche solo per quello.

Il lavoro di Tolkien poi è sempre lì, nessuno lo tocca, nessuno lo cambia. :)

Zitta, lo fai solo per i soldi.
Qui dentro siamo tutti venduti e malati.
Perché credi che abbia il tempo di vedere tutte queste serie spazzatura?

Happy Women Empowerment GIF by Warner Music India
 
Ovviamente no, nel momento in cui dici "faccio qualcosa non tratto dai libri, ma ispirato ad essi" e crei una storia parallela, uno spin off o qualcosa di simile che non stravolge la base da cui attinge.
Qua invece s'è mescolato libro (poco) e fantasia (tanta) per fare qualcosa che non è né carne né pesce
è proprio questo il problema, sono d'accordo.
Non per niente dicevo di sentirmi davanti alla stessa terra di mezzo di Jackson, ma svuotata di tutto quello che me la rendeva interessante. Una specie di fanfiction ambientata in quella versione del mondo, che però non è proprio proprio quella, ma non è Tolkien, ma non è nemmeno qualcosa di esattamente nuovo e di rottura :asd:
né carne, né pesce, forse anche per il tentativo maldestro di voler accontentare tutti.

Poi oh, neanche a difendere a spada tratta tutta la produzione tolkieniana del buon Peter.
Io ho avuto grossissimi problemi pure per lo Hobbit che a parte alcuni picchi e un primo film tutto sommato funzionante, preferirei dimenticare con una lobotomia. E questo rimanda a quello che dicevo prima, che senza un testo solido alla base le cose si fanno più difficili. Poi vabbè lo hobbit è stato un inferno durante tutta la sua realizzazione e mi sentirei anche di dire che Jackson abbia poche responsabilità rispetto a chi ha preso determinate decisioni dall'alto.
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Riprendo in mano un attimo il parallelo che hai fatto con Shining e King. Direi che siamo davanti un caso nettamente diverso, e non lo dico per una sorta di "snob intellettuale", di King avrò letto nel tempo non meno di 20 libri, compreso Shining, ma perché il tradimento di un singolo romanzo non ha la stessa valenza del tradimento di una missione culturale a cui Tolkien, anche nelle vesti di filologo, si era dedicato. Giusto per chiarire anche questo punto, prima che qualche appassionato di King entri a gamba tesa, io da sempre sostengo che solo due narrazioni mi abbiano rapito a tal punto che, letta l'ultima pagina, sia stato vittima di un grosso magone per non avere più la possibilità di con-vivere con i personaggi all'interno: Il Signore degli Anelli e La Torre Nera, questo fa capire come in realtà li senta vicini come autori.
Ovviamente con questi discorsi stiamo travalicando la semplice analisi e critica della serie, stiamo entrando in qualcosa di diverso.
Assolutamente Shaun, sono due casi diversissimi in sostanza.
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Io però non vorrei neanche passasse il concetto che i veri fan sono arrabbiati e derisi in un angolo mentre chiunque dica che la serie e i suoi creatori non siano da bruciare non sappia neanche chi sia Tolkien.

[/SPOILER]
No questo senz'altro Cami. Non so se ti riferivi a quello che scrivevo io, ma non volevo far passare questo concetto. Ho amici che hanno amato l'opera di Tolkien e che ne sanno molto di più di me della lore che stanno apprezzando la serie.
Quando discutevamo della prima stagione era un bagno di sangue ovviamente :asd:
 
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è proprio questo il problema, sono d'accordo.
Non per niente dicevo di sentirmi davanti alla stessa terra di mezzo di Jackson, ma svuotata di tutto quello che me la rendeva interessante. Una specie di fanfiction ambientata in quella versione del mondo, che però non è proprio proprio quella, ma non è Tolkien, ma non è nemmeno qualcosa di esattamente nuovo e di rottura :asd:
né carne, né pesce, forse anche per il tentativo maldestro di voler accontentare tutti.

Poi oh, neanche a difendere a spada tratta tutta la produzione tolkieniana del buon Peter.
Io ho avuto grossissimi problemi pure per lo Hobbit che a parte alcuni picchi e un primo film tutto sommato funzionante, preferirei dimenticare con una lobotomia. E questo rimanda a quello che dicevo prima, che senza un testo solido alla base le cose si fanno più difficili. Poi vabbè lo hobbit è stato un inferno durante tutta la sua realizzazione e mi sentirei anche di dire che Jackson abbia poche responsabilità rispetto a chi ha preso determinate decisioni dall'alto.
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Assolutamente Shaun, sono due casi diversissimi in sostanza.
La trilogia de lo hobbit non piace neanche a Jackson :asd: che ha ammesso la sua impreparazione, anche lui ha buttato roba dentro inventata di sana pianta e nonostante il prodotto scadente è riuscito comunque a fare meno peggio di amazon e questo è tutto dire.
Tra l'altro lui almeno ha avuto la scusante dei problemi di pre produzione, è arrivato in sostituzione di Del Toro senza preparazione alcuna, Amazon ha avuto tutto il tempo che voleva per scrivere la storia, personaggi e dialoghi e guarda che roba ha saputo tirare fuori potendo dare il meglio.
Sono due cose che non possono essere messe sullo stesso piano, perché già così la serie ne esce male, se poi la mettiamo a parità di condizioni con pre produzione de lo hobbit ne esce con le ossa a pezzi
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Dire Jackson ha fatto bene, ma anche male, per quanto sia vero è intellettualmente disonesto, da una parte c'è il Jackson che ha avuto anni per preparare Il Signore Degli Anelli, dall'altro c'è quello che ha filmato molte scene senza neanche gli script perché è subentrato ad uno che doveva fare un film, poi ha deciso di fare una trilogia, poi s'è accorto di aver perso troppo tempo e che aveva altro da fare per impegni presi in precedenza ed ha abbandonato il progetto e non c'era più tempo per rimandare (anche per le cattive acque in cui si trovata mgm ai tempi).
E' lo stesso uomo messo in due situazioni diametralmente opposte.
Se volete paragonare Jackson ad amazon paragonate solo la prima trilogia che è quella prodotta a parità di condizioni.
 
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La trilogia de lo hobbit non piace neanche a Jackson :asd: che ha ammesso la sua impreparazione, anche lui ha buttato roba dentro inventata di sana pianta e nonostante il prodotto scadente è riuscito comunque a fare meno peggio di amazon e questo è tutto dire.
Tra l'altro lui almeno ha avuto la scusante dei problemi di pre produzione, è arrivato in sostituzione di Del Toro senza preparazione alcuna, Amazon ha avuto tutto il tempo che voleva per scrivere la storia, personaggi e dialoghi e guarda che roba ha saputo tirare fuori potendo dare il meglio.
Sono due cose che non possono essere messe sullo stesso piano, perché già così la serie ne esce male, se poi la mettiamo a parità di condizioni con pre produzione de lo hobbit ne esce con le ossa a pezzi
sì è vero, ricordo l'intervista di Jackson.

Là, a parte tutti i problemi dovuti all'allungamento del brodo senza delle basi solide, se non delle info nelle appendici, per me si sono confusi nel cercare di capire come ibridare la favola tutto sommato scanzonata che è il libro (meraviglioso) de lo Hobbit e il tono più grave del Signore degli Anelli. Sono dei film schizofrenici, che non capisci quando devi prendere sul serio e quando no.
Il risultato più evidente? Vermilinguo fake che si infila i tesori nel corpetto fingendosi una donna per fuggire inosservato. Per non stare a citare Saruman che si lamenta di Radagast che si droga, o il re dei goblin che cade nel burrone come fosse Wile E. Coyote. è proprio così che si mette un po' di umorismo per spezzare. Complimenti :eucube:

Però il fatto che a lavorarci fosse lo stesso team che aveva messo su ISDA si vede in molti passaggi, è inutile che si citi per l'ennesima volta quanto sia stato reso in modo figo Smaug ad esempio.

Detto questo, preferisco non pensare a quei film.
 
nonostante il prodotto scadente è riuscito comunque a fare meno peggio di amazon e questo è tutto dire.
Quando avremo nella serie TV relazioni tra elfi e nani, rutti e battute con doppi sensi e personaggi che si cammuffano da donne sistemandosi i finti seni, allora sì. :dsax:
Queste cose per me sono molto peggio e molto più anti-Tolkien di tutto la serie RoP, escludendo altre trashate come la lotta nei barili, Legolas Super Mario etc.
Detto questo, preferisco non pensare a quei film.
Non esistono, come i sequel di Star Wars
 
Quando avremo nella serie TV relazioni tra elfi e nani, rutti e battute con doppi sensi e personaggi che si cammuffano da donne sistemandosi i finti seni, allora sì. :dsax:
Non ti bastano Arondir innamorato di Bronwyn o come si chiamava, la bromance tra durin ed elrond (nano ed elfo appunto), galadriel che nonostante l'età e le descrizioni pare una bambina capricciosa ed impulsiva, celembrimbor che ogni volta che apre bocca pare avere un QI 80 e poca conoscenza dell'arte che in realtà dovrebbe conoscere più di tutti, un mago che verrà ricordato per la sua massima "io sono buono", i pelopiedi di ogni razza che scopano tra di loro e fanno altri figli di ogni razza pur se sono gruppetti di 50 individui :asd: molti dialoghi al limite del banale cercando di restare seri, quando ne lo hobbit almeno le battute e gag erano lì davvero per un pubblico più giovane, eccetera eccetera eccetera? Con l'aggravante che Jackson ha improvvisato perché mancavano gli script, questi di amazon hanno spremuto le loro testoline molto a lungo per partorire ste cacate :asd:
Senza contare che una discreta parte del cast, messo lì un po' per inclusione, un po' per stravolgere certi canoni di bellezza, ha le capacità attoriali che ho io :dsax: e non credo sia mancato il tempo per i provini o i soldi per pagarli.
 
No questo senz'altro Cami. Non so se ti riferivi a quello che scrivevo io, ma non volevo far passare questo concetto. Ho amici che hanno amato l'opera di Tolkien e che ne sanno molto di più di me della lore che stanno apprezzando la serie.
Quando discutevamo della prima stagione era un bagno di sangue ovviamente :asd:
Ah no no, figurati. :)
E posso immaginare le discussioni. :asd:
 
Ultima modifica:
Non ti bastano Arondir innamorato di Bronwyn o come si chiamava, la bromance tra durin ed elrond (nano ed elfo appunto), galadriel che nonostante l'età e le descrizioni pare una bambina capricciosa ed impulsiva, celembrimbor che ogni volta che apre bocca pare avere un QI 80 e poca conoscenza dell'arte che in realtà dovrebbe conoscere più di tutti, un mago che verrà ricordato per la sua massima "io sono buono", i pelopiedi di ogni razza che scopano tra di loro e fanno altri figli di ogni razza pur se sono gruppetti di 50 individui :asd: molti dialoghi al limite del banale cercando di restare seri, quando ne lo hobbit almeno le battute e gag erano lì davvero per un pubblico più giovane, eccetera eccetera eccetera? Con l'aggravante che Jackson ha improvvisato perché mancavano gli script, questi di amazon hanno spremuto le loro testoline molto a lungo per partorire ste cacate :asd:
Senza contare che una discreta parte del cast, messo lì un po' per inclusione, un po' per stravolgere certi canoni di bellezza, ha le capacità attoriali che ho io :dsax: e non credo sia mancato il tempo per i provini o i soldi per pagarli.
Esatto, è molto peggio Lo Hobbit. Non dico che RoP non abbia (un po') di difetti, tranquillo.
Comunque non vedo problemi nella bromance tra Elrond e Durin (Legolas e Gimli anyone?)
 
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